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    Juve, Paratici: “A Pirlo piace la pressione, crediamo in lui”

    “Purtroppo agli occhi di chi non è di calcio conta solo vincere, per raggiungere un risultato però servono tanti fattori tra cui lavorare bene. Stasera giocheremo al massimo, come sempre, per cercare di prendere i tre punti”. Così Fabio Paratici a Sky prima di Juve-Spezia. “I cicli durano 3-4 anni, abbiamo giù cambiato e siamo sempre riusciti a vincere, e questo è un grande merito. Quest’anno abbiamo rinnovato prendendo una nuova linea, siamo coscienti e pensiamo che questa linea possa dare i frutti sperati. Tornassi indietro cosa cambierei? Non sono su ‘Lascia o raddoppia’, le scelte sono contestualizzate al momento. Noi siamo convinti di quello che abbiamo fato, la rosa è stata rinnovata e abbiamo un nuovo allenatore”, aggiunge il dirigente bianconero,

    Paratici: “Pirlo gode della pressione”
    “A Pirlo la pressione piace, come a tutti a questi livelli, e ne gode. La squadra cerca di avere una certa linea di gioco, la porta avanti con convizione. Le assenze? Non ci interessano, abbiamo tanto giocatori bravi. Certo è che 7 giocatori fuori di un certo peso, si sentono. De Ligt? Ha preso un colpo sabato, ha provato oggi ma sentiva dolore e abbiamo preferito preservarlo. Gioca Frabotta”, conclude Paratici. LEGGI TUTTO

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    Italiano verso la Juve: “Il pronostico non è dalla nostra parte…”

    LA SPEZIA – “Abbiamo avuto solamente due giorni per preparare una delle gare più complicate del torneo. Non è facile, ma come è successo altre volte bisogna adattarsi e cercare in due allenamenti, di cui uno solo vero, di preparare tutto quello che dovremo fare”. È realista, e non potrebbe essere altrimenti, Vincenzo Italiano alla vigilia della difficile trasferta in casa della Juve, anticipo del turno infrasettimanale in programma domani alle 20.45 all’Allianz Stadium. “Il pronostico non è dalla nostra parte – ha ammesso il tecnico dello Spezia in conferenza stampa – e la difficoltà è gigantesca, ma cercheremo di uscire a testa alta e di cercare di mettere in campo le nostre qualità. Cercheremo di fare una grande gara, poi a fine partita tireremo le somme”.

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    Spezia-Parma, gli eurogol di Karamoh e Hernani annullati da Gyasi

    “Restano tante partite, ma pochi margini d’errore”
    Italiano non crede che i suoi siano preoccupati dall’entità dell’avversario: “Credo che ora come ora le partite siano ancora tante. Il primo tempo con il Parma non deriva dal fatto che i ragazzi erano entrati in campo preoccupati o per quale altro motivo: non sono stati bravi a mettere in difficoltà i ducali, ma ci sono riusciti nella ripresa. L’unica cosa che chiedo è di essere bravi tutti nel fare prestazioni individuali di alto livello. Restano 14 partite, due mesi e mezzo, dove tutti dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile e concentrarci solo su quello che bisogna fare in campo. Poi non deve pesare l’aspetto mentale, pensare a classifiche, a punti. Bisogna solo fare bene quello che ognuno deve fare in campo e cercare di essere il più qualitativo possibile. Perchè, come abbiamo visto col Parma, la qualità paga e ci ha permesso di arrivare al pareggio”.
    “Spero di recuperare presto Saponara”
    L’allenatore non potrà contare su Riccardo Saponara, ma almeno recupera un altro Riccardo, Marchizza: “Mi spiace per Saponara perchè è un infortunio non bello. Si è fatto male da solo. Mi dispiace perchè Ricky stava bene, si era inserito benissimo. Mi auguro di recuperarlo il più presto possibile. Torna Marchizza. I ragazzi, soprattutto quelli che sono stati fuori fuori, stanno crescendo. Mi auguro di poter festeggiare alla fine del campionato. Ancora non possiamo farlo, perchè la strada è lunga e tosta, ci sono tanti punti in palio. La cosa fondamentale è restare uniti”. LEGGI TUTTO

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    Conte mostra i muscoli: “L'Inter ha ridotto il gap con la Juve”

    MILANO – Dopo un 3-0 convincente come quello rifilato dalla sua Inter al Genoa sul prato amico di San Siro c’è anche un pizzico di rimpianto a velare la soddisfazione di Antonio Conte: “Peccato essere usciti dall’Europa – dice il tecnico della capolista nel post partita – perché oggi ce la giocheremmo anche in Champions League”. Già, perché la squadra nelle ultime settimane è cresciuta in maniera esponenziale, trovando la forza per tentare una prima ‘fuga scudetto’ con il +7 sul Milan che stasera farà visita alla Roma: “Il calcio è la mia passione e la guarderò – assicura sorridendo Conte -, è una bella partita”. 

    Inter-Genoa 3-0: tabellino e statistiche
    “Scudetto? Strada lunga”
    Intanto c’è però da analizzare la gara dei suoi contro i liguri e più in generale l’evoluzione della squadra: “Abbiamo affrontato un Genoa che era in ottimo stato di forma e che nell’ultimo periodo teneva il nostro passo. Siamo stati bravi – afferma con orgoglio Conte -, con il giusto approccio e poi con voglia e determinazione, abbiamo concesso solo qualche cross e segnato tre gol senza contare i salvataggi di Perin. Siamo contenti perché il lavoro sta pagando, anche più dell’anno scorso. La squadra sta prendendo consapevolezza dei propri mezzi, crescendo nei singoli e nel collettivo oltre che nella lettura dei momenti delle partite. Ora ne mancano 14 e per noi non deve fare differenza l’avversario che abbiamo di fronte: bisogna sempre tenere le antennne dritte se vogliamo davvero fare qualcosa di bello e dare una grande soddisfazione al popolo nerazzurro”.
    Serie A, la classifica

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    Lukaku show! L’Inter serve il tris al Genoa e parte in fuga

    “Juve riferimento, ridotto il gap”
    Fa sensazione intanto vedere l’Inter a +10 sulla Juve (che deve però ancora recuperare la partita col Napoli) mentre l’anno scorso, a questo punto del campionato, era sotto di tre punti rispetto ai bianconeri: “Già nella passata stagione avevamo nettamente ridotto il gap – rivendica l’allentore nerazzurro – e quest’anno abbiamo contiuato a farlo. Si è creata sinergia ed empatia tra di noi, stiamo facendo qualcosa di bello e importante ma ripeto: mancano ancora 14 partite”. E le vicende societarie, assicura Conte, non condizioneranno la corsa della squadra: “Quando stai all’Inter devi sempre provare a vincere, al di là dei momenti, per rispetto della storia del club e dei tifosi. Noi proviamo a incidere dove possiamo, per il resto è inutile perdere energie su cose che non possiamo determinare”. Chiusura sul Parma: “Turnover in vista dell’Atalanta? Con quattro giorni di recupero non ce n’è bisogno – spiega il tecnico nerazzurro -. Pensiamo a una gara alla volta e rispettiamo molto gli emiliani, allenati dal mio amico Roberto D’Aversa: manderemo in campo la formazione migliore”.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Juve, Pirlo: “Errori di gioventù”. Poi sbotta sulla formazione

    VERONA – Andrea Pirlo è rammaricato per il pareggio della sua Juve a Verona. Il gol di Cristiano Ronaldo ha illuso i bianconeri, raggiunti dal gol scaligero di Barak a 13 minuti dal novantesimo. Nel finale, peraltro, l’Hellas ha sfiorato il successo: “Dispiace perché sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, sporca – dice il tecnico bianconero a Dazn – l’avevamo interpretata bene, eravamo riusciti anche a passare in vantaggio che era la cosa più difficile, poi non siamo riusciti a tenere il risultato, ci è mancata un po’ di aggressività soprattutto in occasione del gol, bisognava accorciare prima per impedirgli di crossare facilmente. Sono piccolezze che purtroppo i giovani ancora non capiscono, perché queste fanno la differenza e ti fanno portare a casa punti”. 

    Furia Pirlo sui giocatori fuori ruolo
    Poi, ai microfoni di Sky, Pirlo si innervosisce quando gli chiedono di Chiesa e Bernardeschi “fuori ruolo”: “La scelta di giocare a tre è stata dettata dalle esigenze, non dalla volontà di mettersi a specchio con il Verona. Se guardavate le assenze non avevo altre soluzioni, avevo già adattato Alex Sandro come terzo centrale, più di questo non potevamo inventare. Se ti mancano 4 difensori, terzini e attaccanti poi ditemi cosa era meglio fare. Perché non Dragusin? Non è un terzino e non ha giocato mai terzino, ha giocato solo da terzo centrale e non è stato mai provato in settimana da terzino. Bisogna guardare bene le partite prima di commentare, non mi sembra lo facciate bene. Chiesa e Bernardeschi fuori ruolo? Chi avreste messo in campo voi? Chiesa è un esterno d’attacco, ma ha giocato spesso in quel ruolo; Bernardeschi ha fatto sempre quel ruolo, forse erano gli unici giocatori nella posizione ideale”. 
    La richiesta di Pirlo ai senatori
    Pirlo, a Dazn, insiste sui peccati di gioventù della Juventus: “Quando sei in vantaggio devi cercare di portare a casa queste partite. Sicuramente mancavano giocatori di esperienza, avevamo tanti giocatori giovani, quindi pochi che si facevano sentire e capivano il momento della partita. Infatti ho chiesto a Cristiano Ronaldo e ad Alex Sandro di farsi sentire, per far capire il momento, però purtroppo ce n’erano troppo pochi. E’ un peccato aver lasciato due punti”. Sulle possibilità di vincere lo scudetto non si sbilancia: “È dall’inizio della stagione che giochiamo ogni tre giorni. Guardiamo partita dopo partita e vediamo a che punto saremo più in là”. Sulle tante assenze in attacco, Pirlo osserva: “Avevamo preparato di giocare con un 3-4-2-1, in modo da aggredirli quando facevamo partire l’azione, nel secondo tempo ci siamo abbassami ed è calata l’intensità. E’ sempre difficile giocare contro il Verona. Avere Morata e Dybala a disposizione ci farebbe comodo, come farebbe comodo a tante squadre”.

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    Juve, Ronaldo gol e rimpianto a Verona: risponde Barak LEGGI TUTTO

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    Verona-Juve, Paratici: “Dybala? Da Innsbruck responso positivo”

    VERONA – “Giochiamo partita dopo partita, le insidie ci sono per tutti, non solo per noi e in ogni gara bisogna essere concentrati e convinti per fare una grande prestazione”. Queste le parole del ds bianconero Fabio Paratici a pochi minuti dal fischio d’inizio di Verona-Juve. Un momento delicato della stagione che la formazione di Andrea Pirlo non può assolutamente sbagliare, ma Paratici rassicura: “Per Pirlo è un inedito un pò tutto, non solo la classifica e l’emergenza in rosa, è il primo anno che allena. Lui è sempre tranquillo e da sempre una grande energia. Sta facendo bene e siamo molto contenti”. Poi un pensiero sugli assenti, in particolare su Dybala: “E’ stato visto da un noto specialista ad Innsubruck, non solo a Barcellona. Il responso è abbastanza positivo vedremo nei prossimi gironi cosa succederà”

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    Verona-Juve, la formazione ufficiale di Pirlo LEGGI TUTTO

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    Juve, Morata out: niente allenamento

    Alvaro Morata non si è allenato. A tre giorni dalla trasferta di Verona contro l’Hellas, Pirlo ha dovuto rinunciare all’attaccante spagnolo, ancora alle prese con l’infezione virale che lo sta debilitando dalle ultime settimane. “L’obiettivo della Juve – come si legge sul comunicato della società – è quello di prepararsi al meglio per la sfida contro i veneti che darà inizio a una sette giorni che li vedrà impegnati in tre partite (contro Verona, Spezia e Lazio). Per preparare al meglio il primo dei tre appuntamenti il gruppo si è focalizzato su due aspetti durante la sessione odierna: possessi ed esercitazioni tecnico-tattiche. Domani la squadra si troverà nuovamente al mattino al Training Center per una nuova giornata di lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Bonucci apre Lève, ristorante di lusso a Torino

    TORINO – Bonucci insieme a quattro soci ha aperto un ristorante di lusso, “Lève”, decidendo così di investire in una nuova attività, sorta in Corso Galileo Ferraris, zona centrale di Torino, all’interno di una villa del Settecento situata di fronte alla Galleria di Arte Moderna. Dal campo con la Juventus alla cucina quindi, sempre all’insegna dell’elegenza e dello stile, riconoscibile nel menù e nei piatti proposti. L’ispirazione arriva da Formentera: Marco De Matteis dirigerà la cucina, lui che è primo chef del “Bocasalina”, ristorante più noto di Es Pujols, il centro turistico di Formentera. Il menù spazia dalla terra al mare, offrendo grande varietà: dalle mezze maniche con battuto di seppia al tagliolino al crudo di gamberi, passando per gli gnocchi con zafferano e salsiccia di Bra, fino al crudo di Fassona, cavolo nero, zabaione alla senape e mandorle, Lève e Bonucci puntano sulla qualità.

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    Bonucci, ecco Lève: apre a Torino il ristorante di lusso LEGGI TUTTO

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    Andrea D’Amico: “Fagioli ricorda Del Piero. Starà alla Juve quanto Alex”

    Da Alessandro Del Piero a Nicolò Fagioli, con in mezzo Sebastian Giovinco. Dietro all’esplosione di questi talenti italiani di generazioni diverse ci sono sempre l’agente Andrea D’Amico, il fratello Alessandro e ovviamente la famiglia Pasqualin. L’ultimo diamante è il 20enne juventino, fresco di debutto in Serie A contro il Crotone.

    Buongiorno Andrea D’Amico. Dopo la presenza in Coppa Italia contro la Spal, ecco l’esordio in campionato di Fagioli. Sensazioni?«Il debutto in Serie A dell’altra sera è stato un momento importante per Nicolò. Siamo tutti contenti perché abbiamo avuto fiducia nel progetto della Juventus e il club è stato perfetto».
    Cioè?«I dirigenti bianconeri, già da qualche anno, avevano le idee chiarissime sul percorso da far svolgere a Nicolò. L’idea era quella di inserirlo gradualmente in prima squadra e così è stato: dagli allenamenti con Cristiano Ronaldo e gli altri campioni, all’esordio in Coppa Italia fino all’ingresso contro il Crotone dell’altra sera. La Juventus aveva le idee chiare e noi, la famiglia e il ragazzo abbiamo condiviso con la società ogni passo».
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