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    Juve, ricorso post Calciopoli respinto: Scudetto 2006 all’Inter

    Juve, la decisione del Tar e il ricorso
    Il ricorso della Juve è stato l’ultimo anello di una catena di opposizioni legali alla decisione del commissario straordinario della federcalcio, Guido Rossi, che nel 2006 aveva assegnato all’Inter il titolo precedentemente rimasto vacante dopo le decisioni della giustizia sportiva per lo scandalo di Calciopoli. Nel 2011 il consiglio Figc aveva respinto l’istanza di revoca in autotutela, presentata dalla Juve, della decisione di Guido Rossi. Nello stesso anno il Tnas si dichiarò incompetente a intervenire. Il Collegio di Garanzia nel 2019 aveva dichiarato innammissibile il ricorso Juve, così come il Tar del Lazio nel 2022. Ora il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso Juve contro la decisione del Tar. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic 9 della Juve: gol all’Udinese, esultanza uguale a quella col Real

    UDINE – Il tandem d’attacco lanciato da Max Allegri per l’esordio in campionato contro l’Udinese funziona alla perfezione: prima il vantaggio firmato da Chiesa, poi il raddoppio su rigore di Vlahovic per il raddoppio. Il duo si trova a meraviglia e nel giro di 20′ riesce a segnare due reti che colpiscono duramente i friulani di Sottil, in comune per Chiesa e Vlahovic anche due festeggiamenti con messaggi chiari per tutto l’ambiente.
    Prima la grinta di Chiesa nel rivolgersi ai tifosi, poi il gesto di Vlahovic che con il mercato ancora aperto ha voluto ulteriormente chiarire quale è la sua intenzione: restare alla Juve. Dopo la trasformazione senza esitazioni alle spalle di Silvestri, Vlahovic ha infatti rispolverato un esultanza già fatta vedere in estate durante la tourneé negli Stati Uniti.
    Vlahovic a segno, esultanza come contro il Real
    Anche contro l’Udinese Vlahovic ha voluto esultare mostrare la sua maglia numero 9 a tutti i tifosi della Juventus. Nel match con il Real Madrid l’attaccante di Allegri aveva fatto lo stesso gesto dopo la rete del 3-1 definitivo, l’intenzione è sempre la stesa con un chiaro segnale per questi ultimi giorni di mercato. “Sono io il centravanti della Juve, sono io il numero 9”, questo sembra essere sempre il pensiero di Vlahovic che ha attraversato l’intera estate con l’ombra di Lukaku nella trattativa per lo scambio con il Chelsea. Ora è arrivato anche il primo gol in campionato e il serbo non vuole più avere dubbi sul futuro a Torino. LEGGI TUTTO

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    Incidente bus Juventus, scontro con auto della polizia: cos’è successo

    Lo scontro è avvenuto mentre la squadra stava raggiungendo lo stadio di Udine per disputare la partita contro l’Udinese, lungo la tangenziale che conduce nel capoluogo friulano. Come ha segnalato la Questura di Udine l’incidente non ha causato feriti ma l’autobus è rimasto danneggiato a tal punto da non poter essere utilizzato. Per questa ragione in sostituzione sono giunti sul posto alcuni pulmini sui quali sono stati trasferiti i giocatori e lo staff. Tutti sono giunti in tempo allo stadio per disputare la partita, ad eccezione di attrezzature tecniche che hanno avuto un lieve ritardo.
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    Vlahovic a tutta, Lukaku nell’angolo e la Juve che sarà

    INVIATO A UDINE – Dunque alla fine, a Udine, c’è lui a guidare l’attacco della Juventus, Dusan Vlahovic. Il mercato non lo ha spostato dal centro del reparto offensivo bianconero e stasera proverà a bissare il debutto stagionale con gol che caratterizzò Juventus-Sassuolo nella prima giornata dello scorso campionato quando segnò una doppietta. Alla fine c’è ancora lui ma non è finita come tutti sanno perché se apre il campionato non chiude il mercato. O meglio non ancora.

    E così fino al primo settembre la possibilità di finire al Chelsea per Romelu Lukaku e soldi a favore della Juventus resta in vita. Il serbo a Torino sta bene e ha iniziato un lavoro non ancora completato ovvero confermarsi come un campione conclamato per cui già in questa prima sfida alla Dacia Arena cecherà di allontanare il fantasma di Big Rom e confermarsi bomber Juve. LEGGI TUTTO

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    Arthur, Pradè e la stoccata alla Juve: “Come un cane tenuto in gabbia”

    Arthur, Pradè: “Aveva una grandissima voglia di giocare”
    Il centrocampista ex Juventus, che in bianconero non ha mai convinto (né con Pirlo, né con Allegri) e che nello scorso anno al Liverpool non ha praticamente mai giocato anche a causa dei suoi problemi fisici, ha dato continuità al suo buon precampionato con una grande prestazione al suo secondo esordio in Serie A. Chi ha voluto parlare della partita del classe 1996 è stato il ds della Fiorentina Daniele Pradè, che ha esaltato il nuovo acquisto: “Arthur è stato come un cane tenuto in gabbia per un periodo di tempo, l’abbiamo riaperta ed è diventato quasi pazzo, aveva una grandissima voglia di giocare”. LEGGI TUTTO

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    Pirlo: Bonucci? Ecco cosa penso. Dalla Juve alla Samp non è cambiato nulla

    TORINO – L’ex allenatore della Juve, Andrea Pirlo, oggi alla guida della Sampdoria in Serie B, ha parlato così ai microfoni di ‘Sky Sport’: “È la mia terza esperienza dopo la Juventus, qualcosa ho imparato. Cos’è cambiato rispetto alla Juve? Nulla. La Turchia è stata un’avventura importante, mi ha dato la possibilità di sperimentare tante cose e di crescere. Sto riproponendo questo alla Samp, cercando di fare un calcio propositivo come avevo provato a fare al primo anno alla Juve. La mentalità e la voglia non cambiano, solo gli interpreti sono diversi”.
    Pirlo sul “caso Bonucci”
    A proposito di interpreti, uno con il quale ha lavorato ai tempi bianconeri (sia da calciatore, sia da allenatore) è stato quel Leonardo Bonucci che adesso non fa più parte del progetto tecnico di Allegri: “Mi è dispiaciuto perché sono stato un suo compagno e anche allenatore, so quanto ci tiene a giocare in bianconero. Sono sorpreso da tale decisione, ma penso che tra le parti ci fosse già stato qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “Ho rivisto in Pogba l’euforia di 10 anni fa”. E su Berardi…

    “In pole position parte il Napoli: nonostante abbia perso Kim e Spalletti, è il detentore dello scudetto, la squadra ha un’ossatura definita, che viaggia con il cambio automatico. Subito dietro vedo l’Inter e poi, un passo sotto, Milan e Juventus”.
    Soltanto il Napoli tra i top club ha cambiato allenatore: può incidere?
    “Non molto. Ha perso un allenatore importante, che grazie a un lavoro straordinario ha creato empatia, ma la squadra è formata da giocatori di grande qualità, capaci di spostare gli equilibri. Penso a Kvaratskhelia e, soprattutto, a Osimhen: per il fuoco che ha dentro è unico, come per quello che ha fatto vedere, tra profondità, pressing, forza fisica, se non il migliore al mondo è il secondo nel suo ruolo. E ha ancora margini di miglioramento”.
    Chi mette sul gradino più alto?
    “Beh, Haaland: non ha qualcosa in più di Osimhen a livello tecnico e tattico, però i gol parlano per lui”.
    Ravanelli, il giudizio sul mercato
    Qual è l’operazione di mercato che l’ha più stupita?
    “Lukaku che ha abbandonato l’Inter: non mi aspettavo, dopo l’amore sbandierato, che arrivasse questa rottura. Come mi ha stupito la cessione di Tonali: vederlo partire così giovane mi ha meravigliato, era destinato a diventare la bandiera e il capitano del Milan per i prossimi 10 anni, invece… Il tempo ci dirà se la scelta è stata giusta, certamente con quei soldi i rossoneri hanno potuto investire pesantemente sul mercato”.
    A proposito di Lukaku, lo vedrebbe alla Juve al posto di Vlahovic? O insieme al serbo con un prestito last minute?
    “Credo sia difficile per la Juve supportare, senza nessuna cessione eclatante, gli ingaggi dei due attaccanti, anche se l’arrivo del belga porterebbe una sana competizione. Il mercato della Juve va giudicato anche sotto l’aspetto economico. Su Lukaku o Vlahovic ci sono dei pro e dei contro: Big Rom ha qualche anno in più però è più forte fisicamente, Vlahovic può ancora crescere”. LEGGI TUTTO

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    Bonucci-Juve tra mercato e addio: Union Berlino e Lazio dopo la Fiorentina

    Bonucci, l’Union Berlino e la Lazio di Sarri
    C’è infatti stato un interessamento da parte dell’Union Berlino e il giocatore ha aperto al trasferimento, con le parti che stanno dialogando. Bonucci, che nelle ultime settimane ha mandato diversi messaggi social riferendosi alla sua situazione con la Juve, è finito anche nel mirino della Lazio. Il club biancoceleste si è fatto avanti con un sondaggio e si sta occupando di effettuare tutte le valutazioni del caso. Nell’eventualità in cui dovesse concretizzarsi questa occasione, Leo ritroverebbe Maurizio Sarri che lo ha già allenato proprio alla Vecchia Signora nella stagione 2019/2020. LEGGI TUTTO