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    La maglia orange, l'idolo Cruijff e un futuro alla Juve: la storia di Di Biase

    Uno sguardo alla Serie A e uno al mercato. A scendere la Juventus sta cercando di tenere sotto controllo tutte le situazioni anche per quanto riguarda la Next Gen e le giovanili. Sul mercato la società si sta muovendo soprattutto per il futuro e in questi giorni si sarebbe assicurata il giovanissimo Di Biase. Classe 2005 che in Serie D con la maglia della Pistoiese sta davvero facendo parlare di sé alla prima stagione coi grandi. Esterno mancino, dotato di doti tecniche importanti e con un ottimo fiuto del gol. Le sue prestazioni non sono passate inosservate soprattutto ai piani alti, ma i bianconeri sono stati più bravi e lesti a fiutare il colpo per la Next Gen.Guarda la galleryCoppa Italia, alla Juve Next Gen non basta il gol di Poli: il Foggia vince 2-1
    Juve, la Next Gen fa gola sul mercato: Di Biase e il futuro in bianconero
    Ecco proprio la Next Gen può aver aiutato nell’occasione per far accettare la proposta al giovanissimo attaccante. La Pistoiese avrebbe acconsentito alla cessione soltanto se il suo percorso fosse volto più verso la prima squadra rispetto che alla Primavera. Ed ecco che la seconda squadra della Juventus può fare davvero al caso suo. Uno step intermedio dopo le ottime partite in Serie D.
    A Torino il suo arrivo è previsto per l’estate, in modo tale che possa continuare a giocare e ad esprimersi al meglio con la Pisotiese. Una storia davvero particolare la sua, visto che il suo salto dalle giovanili alla prima squadra è stato abbastanza repentino e le retrocessione dei toscani dalla Lega Pro ne ha sicuramente agevolato e accelerato il processo. Attaccante con il vizio del gol e un idolo inusuale per la sua generazione. Maglia arancione, numero 14 sulle spalle e pensieri dirottati in una sola e unica direzione: l’Olanda di Johan Cruijff. LEGGI TUTTO

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    Finché c'è Fede, c'è Juve: Chiesa fenomenale!

    TORINO – La Juve che più verde non si può, età media 24 anni con tre 2003 titolari (Soulè, Muretti e Iling), un 2001 (Fagioli) e un 2000 (Kean), regala effervescenza e bollicine nella Coppa Italia contro il Monza anche se, come leggerete tra qualche riga, gli applausi potenti arriveranno con la resurrezione di Chiesa!

    Juventus-Monza 2-1: tabellino e statistiche

    Juventus, via alla linea verde

    Allegri, squalificato e rimpiazzato in panchina da Landucci, sposa la linea della nuova dirigenza che il giorno prima, al battesimo, era stata caldeggiata proprio dal presidente Gianluca Ferrero e dall’amministatore delegato Maurizio Scanavino, entrambi in tribuna all’Allianz Stadium per la loro prima gara ufficiale da “reggenti”. Dunque contro i brianzoli che in campionato avevano conosciuto la loro prima storica vittoria proprio contro gli juventini, spazio a un tasso di spensieratezza più alto per cercare anche una vivacità di gioco e di pensiero maggiore a scapito di un tasso tecnico inferiore rispetto a ciò che possono garantire i big.

    Guarda la galleryChiesa torna al gol e sui social esplode la gioia dei tifosi Juve

    Chiesa, questione di Fede

    E così dopo aver sfiancato un Monza più che apprezzabile con i giovani ecco che il cambio di passo decisivo arriva dopo un’ora, quando entrano Chiesa e Locatelli per Soulè e Miretti mentre Di Maria un quarto d’ora dopo prende il posto di Fagioli. Dunque è Chiesa che 378 giorni dopo il suo ultimno gol, a poco più di un anno dal suo ko al crociato, torna imprendibile e potente sulla sinistra, resiste a due trattenute della maglia, penetra in area e scaglia un tiro di destro potente e preciso che va a sbattere sul palo lontano prima di entrare in rete e siglare il 2-1 che vale il quarto di Coppa Italia il 2 febbraio contro la Lazio.

    Guarda la galleryFerrero all’Allianz Stadium: la prima partita da presidente della Juventus

    Palladino, un ex molto bravo

    Il primo tempo era stato di marca bianconera con lo strapotere fisico sulla sinistra di Iling a servire dopo 5 minuti Fagioli che di prima sfiora il palo e quindi ecco il vantaggio all’8’ quando Kean devia di testa il cross dalla destra di McKennie, imbeccato da un vivace Soulè. Ma il Monza di Palladino non è venuto a Torino a fare passerella e così offre un fraseggio interessante anche se il pareggio lo trova al 25’ su angolo, con Valoti che di testa infila Perin sfruttando una marcatura a zona che fa evidentemente acqua. Nella ripresa dopo 4 minuti Kean si mangia il gol a tu per tu con Cragno, centrandolo con un tiro a botta sicura. Poi la Juve torna a volare con il suo Chiesa ritrovato. LEGGI TUTTO

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    Masterchef 12, Hue shock a Cannavacciuolo: Tifo Juve! La reazione

    Puntata ricca di colpi di scena quella di Masterchef 12. Si tratta il tema della felicità con i giudici che hanno chiesto: “Quali sono i piatti in cui vi rifugiate per essere felici?” – “Le tagliatelle di Nonna Paola”, la risposta super sorridente di Leonardo. Cannavacciuolo allora ha interpellato una delle concorrenti più simpatiche di queta edizione, la simpaticissima Hue. “Hue, cosa ti piace mangiare quando vuoi essere felice?” – le ha chiesto Antonino. ” Il cocomero”- ha risposto la ragazza di origini vietnamite. “E quando lo mangi?”, ha replicato chef Locatelli. La risposta di Hue è stata sorprendente e ha impressionato soprattutto Cannavacciuolo. “Lo mangio quando la mia squadra gioca male” e allora lo chef ha chiesto: “Ah porta fortuna? E a quale squadra?”. Dopo un attimo di silenzio, Hue ha avuto il coraggio di rispondere: “La Juveeee”. La faccia dello chef campano, noto tifoso del Napoli, ha fatto scoppiare tutti a ridere. Ma Antonino incredulo si è rivolto a Hue ridendo: “Cioè io ti sto accudendo e tu mi tifi Juve? Da te non me l’aspettavo proprio, veramente”. Ma Hue è sicura della sua fede calcistica e nel confessionale ha ribadito: “Lo so che Chef Cannavacciuolo tifa Napoli, ma non vince mai il Napoli”.Guarda la galleryMasterchef, Cannavacciuolo e il tifo Juve dei concorrenti: social scatenati

    Roberto e Leonardo a Cannavacciuolo: “Chef anche noi tifiamo Juve”

    Nella prova del supplì chef Cannavacciuolo si è avvicinato a un altro concorrente, Roberto, e gli ha chiesto: “Robè ma tu lo sapevi che Hue tifa Juve e non le hai detto nulla?”. “E Chef ma sono juventino anche io” ha replicato Roberto sorridendo. Non contento, Antonino ha proseguito nella ricerca di qualche tifoso del Napoli e invece… Si è avvicinato a Leonardo: “Dimmi una cosa, sei Juventino?”. ” Sì, chef”. Allora Cannavacciuolo non ce l’ha fatta più ed è tornato dai suoi colleghi : “Ua, mi hanno messo tre juventini davanti. E io che devo dare consigli agli juventini” ha esclamato mostrando tutta la  sua perplessità e provocando le risate degli altri due giudici. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, brilla Nonge Boende: il paragone con Davids, lo studio da Pogba

     La Juventus Primavera si conferma fonte di talenti. Tra i nomi più attenzionati c’è sicuramente quello di Kenan Yildiz, ma da settimane si sta facendo notare ogni volta di più Joseph Nonge Boende, centrocampista che studia dai grandi bianconeri e che è stato investito di un paragone illustre proprio da parte del suo tecnico, Paolo Montero.
    Juventus Primavera, chi è Nonge Boende
    Classe 2005, nato in Belgio ma provvisto di doppio passaporto, essendo i suoi genitori originari della Repubblica Democratica del Congo. Da bambino inizia da difensore centrale, con gli anni viene spostato in mediana e da lì non lo smuove più nessuno. Cresce nelle giovanili dell’Anderlecht, viene scoperto poi dallo scouting bianconero, che lo aggrega inizialmente all’under 17. Ben presto ci si renderà conto, però, del suo enorme potenziale, e così Nonge arriva alla Primavera, dove tutt’ora milita nonostante si parli già da tempo di un possibile passaggio alla Juventus Next Gen. La speranza e la fiducia dunque nel club bianconero che possa percorrere le orme di Miretti, Soulé e Iling Junior.
    Guarda la galleryJuve Primavera, non basta la magia di Yildiz: il Napoli passa ai rigori LEGGI TUTTO

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    La mamma di Rabiot alla Continassa: la Juve e Adrien provano ad avvicinarsi

    TORINO – Chiamatelo un pourparler, un abboccamento, un incrocio non certo casuale ma programmato tra persone che si conoscono molto bene: la Juventus, rappresentata dal direttore sportivo Federico Cherubini, da un lato; madame Véronique Rabiot, madre e agente del bianconero Adrien dall’altro. Fin troppo esagerato, anzi sarebbe estremamente sbagliato, pensare a un incontro determinante per le sorti del centrocampista che alla quarta stagione in bianconero ha raccolto finora 148 presenze segnando 11 gol. È come dire che, nel mini-vortice di allenatori che dal 2019 si sono succeduti in panchina, il nazionale di Didier Deschamps non ci ha perso praticamente, perché ha giocato, sempre o quasi. Quanto alle reti, beh, avrebbe potuto fare molto meglio e questo, probabilmente, lo sa lui per primo.Guarda la galleryJuventus, per Pogba e Vlahovic intero allenamento con la squadra: le FOTO della seduta LEGGI TUTTO

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    La Juve anti-Monza: le ultime su Cuadrado. E Vlahovic…

    TORINO – La voglia di rivalsa degli juventini è enorme, da adesso in poi non si può più sbagliare: dentro o fuori, partita secca in Coppa Italia allo Stadium contro il Monza, per restare in corsa per uno degli obiettivi stagionali rimasti. Anzi, per un obiettivo vero, e i precedenti che legano il primo quinquennio di Massimiliano Allegri nella Juventus a questa competizione, in fondo, possono ispirare pensieri positivi: qualcuno l’aveva persino ribattezzata la “Coppa Max”, considerati i successi in serie di qualche anno fa. Per il club è un appuntamento fondamentale, per l’allenatore anche e l’idea è quella di adottare un turnover ragionato, pensando anche all’Atalanta in campionato, per sfruttare l’energia dei giovani e il desiderio di riscatto di alcuni veterani.Guarda la galleryJuventus, per Pogba e Vlahovic intero allenamento con la squadra: le FOTO della seduta LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Juventus-Monza a Pezzuto: l'ultima volta con Ronaldo

    TORINO – Si avvicina l’ottavo di finale della Juventus che sarà impegnata allo Stadium contro il Monza di Raffaele Palladino. Per i bianconeri c’è l’obeittivo di continuare il cammino nella competizione, ma ancche la voglia di riscattare un ko in campionato che ha sicuramente lasciato il segno ad Allegri e giocatori. Il fischietto della sfida sarà Ivano Pezzuto, arbitro della sezione di Lecce, che sarà coadiuvato dai signori Rossi e Scarpa, con Maggioni quarto uomo e il duo Nasca-Paganessi in regia Var e Avar. Per l’arbitro pugliese si tratterà del terzo appuntamento con i bianocneri, il secondo in Coppa Italia dopo il quarto di finale Juve-Spal del 2021. L’ultima in campionato, invece, tra Pezzuto e i bianconeri risale all’agosto del 2021 nel 2-2 con l’Udinese, ovvero l’ultimo match di Cristiano Ronaldo con la Juventus prima del ritorno a Manchester.Guarda la galleryLe tre Juventus per Chiesa: le opzioni di Allegri
    Coppa Italia, le designazioni degli ottavi
    Per la prima volta nella storia, una terna tutta al femminile arbitrerà una partita maschile. Domani, in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia tra Napoli e Cremonese, al ‘Maradona’ fischierà Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno, coadiuvata dalle assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trascatti. Di Bello quarto uomo, Marini al Var e Muto all’Avar. Designati invece per le altre due gare: Andrea Colombo di Como per Atalanta-Spezia e Niccolò Baroni di Firenze per Lazio-Bologna. LEGGI TUTTO

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    Juventus, debutto in Coppa Italia contro il Monza senza Allegri

    TORINO – Giovedì la Juventus debutta in Coppa Italia contro il Monza senza Massimiliano Allegri in panchina perché squalificato: toccherà dunque al suo vice Landucci guidare la squadra. Il tecnico bianconero paga l’espulsione nella rocambolesca finale dell’anno scorso, persa contro l’Inter dopo i supplementari.

    I fatti

    Le prime scintille nella ripresa quando, con la Juve in vantaggio, l’arbitro concede un rigore ai nerazzurri per un fallo su Lautaro: Allegri non gradisce e finisce testa a testa con il vice allenatore dell’Inter Farris. Per entrambi scatta il cartellino giallo, che diventa rosso nei tempi supplementari quando il tecnico bianconero, già furente per un altro rigore, quello del 3-2 dopo il consulto con il Var, reagisce dopo aver subito una pedata e si presenta davanti alla panchina nerazzurro con fare aggressivo. «L’arbitro mi ha visto e mi ha giustamente espulso» le parole che disse allora Allegri, costretto quindi a seguire la gara di giovedì dal box della tribuna.

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    I biglietti

    La sfida contro il Monza vede il ritorno della Juventus all’Allianz Stadium dopo la sonora sconfitta di Napoli: c’è quindi bisogno del sostegno di tutto il popolo bianconero per sollevare il morale alla squadra. C’è ancora una buona disponibilità di biglietti, con il costo che varia dai 18-20 euro delle curve ai 75 della Ovest 1.

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