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    Juventus, se Vlahovic dà i numeri. E l'agente li pubblica

    TORINO – In vacanza ma con la mente al rientro. E un po’ di preoccupazione per la pubalgia che continua a limitarlo, da un anno a questa parte. Anche al Mondiale in Qatar, Dusan Vlahovic non ha potuto dare tutto per via del fastidio. Ora toccherà allo staff della Juventus valutare come rimetterlo in sesto per ottenere il massimo da DV9. Sono tornate anche le voci di mercato, con le big d’Europa sempre affamate di centravanti. Soprattutto il Psg, dopo che più volte Kylian Mbappé ha fatto la richiesta esplicita per avere uno uomo pesante in area (dismessi Cavani prima e Icardi dopo, il francese si è trovato troppo solo là davanti, nonostante Lio Messi).
    Juventus, tutti i numeri di Dusan Vlahovic
    E tanto per rispedire anche le critiche al mittente, l’agente di Vlahovic, Darko Ristic, ha pubblicato le statistiche 2022 dell’attaccante serbo della Juventus: in viola 1 gol e 1 assist prima di passare alla corte di Max Allegri; in bianconero 16 reti e 4 assist; con la maglia della nazionale 4 gol e 5 assist. Per un totale di 21 reti e 10 assist. Il futuro, poi, è sempre segnato dal suo mantra: «Penso che per questo abbiamo tutti iniziato a giocare a calcio. Tutti noi da bambini avevamo il pensiero in testa di giocare e vincere. Tutti ci spingiamo oltre ai nostri limiti per ottenere le vittorie: darò tutto per entrare nella storia della Juve». Buttandola dentro, finché il mercato lo consentirà…
    Guarda la galleryVlahovic e Kostic, gli inseparabili della Juventus. Che look, Dusan!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La Superlega rilancia. E l’Eca apre alla nuova Juventus

    In attesa di novità sul fronte interno italiano, processo sportivo e della giustizia ordinaria, se ne registrano su quello estero. Dove, va ricordato, la Juventus ha un doppio contenzioso con l’Uefa per far parte della Superlega e, ora, anche per i reati di bilancio contestati dalla procura di Torino che, se provati, potrebbero minare la base del settlement agreement che aveva permesso al club torinese di chiudere lo sforamento incriminato con una multa di 3,4 milioni. Ma non solo. Perché se l’organo interno incaricato proprio dall’Uefa di verificare il tutto, dovesse accertare che le carte presentate non erano veritiere, si potrebbero verificare penalizzazioni non solo finanziare: si va da un restringimento della prossima lista Uefa, al blocco di una sessione di mercato sino all’esclusione dalle coppe. Possibilità che, seppur senza specifiche, vengono ventilate nella stessa Relazione finanziaria del 2 dicembre del club: essendo quotato in borsa, è obbligato a segnalare agli azionisti tutti i potenziali pericoli che a stretto giro di posta potrebbero influire l’andamento del titolo in maniera più o meno significativa.

    Le novità e le dichiarazioni di Reichart

    E veniamo così alle novità di cui sopra con un attivismo che, in prossimità del parere pesante dell’avvocato generale della Corte di giustizia europea, atteso per la mattina del prossimo giovedì, suona in maniera perlomeno singolare. Del resto circa due terzi dei “verdetti” degli avvocati generali vengono poi recepiti dalla Corte di giustizia europea, che nel nostro caso, contenzioso Uefa-Superlega, dovrà emettere la sentenza vera e propria verosimilmente per marzo 2023. Dunque è chiaro che la prossima settimana le righe che verranno scritte dall’avvocato greco Athanasios Rantos daranno un effetto non trascurabile al pallone. Qualora infatti venisse riconosciuta una posizione di monopolio dell’Uefa, ecco che si assisterebbe a un vero e proprio terremoto, con la contestuale apertura di una autostrada per l’A22 che propone la Superlega come competizione alternativa. E a tal proposito va segnalato che il suo amministratore delegato, Bernd Reichart, ieri, ospite di Dazn Germania, ha ribadito uno dei cardini del progetto: «Ogni club in Europa deve poter sognare di arrivare primo, senza peraltro abbandonare le proprie competizioni nazionali». E quando Reichart parla di “ogni club” sottolinea il fatto che si deve partire da una condizione in cui tutti si è alla pari mentre ora, con la quota attuale che spetta alla Premier, i club inglesi dispongono di budget dai volumi decisamente più importanti che consentono di allestire rose più competitive. Eccoci così dall’altra parte del fronte estero.

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    La riunione dell’Eca

    Perché ieri, in Qatar, si è svolta una riunione dell’Eca, la quale ha affrontato diverse tematiche, “riaggiornandosi sulle conclusioni dell’Avvocato generale della Corte di giustizia europea, previste per il 15 dicembre”. Ma non solo. Infatti in una nota ufficiale l’Eca, l’associazione che raggruppa i club europei, ha espresso “la volontà di impegnarsi con il nuovo Consiglio di amministrazione della Juventus”. Dunque un passo avanti di riappacificazione non da poco da parte di Al Khaleifi, presidente del Psg e dell’Eca stessa, nei confronti della società torinese che insieme al Real Madrid e al Barcellona è rimasta a promuovere il progetto della Superlega, inviso, per usare un eufemismo, all’Uefa e all’Eca stessa. Appena 24 ore prima, lo stesso Al Khaleifi si era espresso così: «Quando l’hanno annunciato erano tutti contrari: i club, i tifosi, tutti gli stakeholder. Non è davvero una cosa a cui qualcuno possa pensare perché, lo ripeto, non è un contratto legale, è un contratto sociale. Sarebbe impossibile per loro. Penso che lo sappiano, ma vogliono ottenere il massimo che possono ottenere dall’Eca o dalla Uefa solo come una sorta di negoziazione, per usarlo contro di noi. Come club e Uefa siamo molto uniti, stiamo facendo molto meglio di prima». Ieri, il passo verso la Juventus. Casuale? Difficile crederlo. E secondo Sky ci sarebbe stato un contatto telefonico diretto tra Al Khelaifi e Ferrero. 

    Sullo stesso argomentoEca, il comunicato: “Disponibili al confronto con il nuovo CdA Juventus”JuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, guarda chi c'è a Dubai: Vidal e Del Piero cuore a cuore

    Toccata e fuga a Dubai prima di rituffarsi nella sbornia Mondiale, giunto agli ultimi atti, a poche ore di distanza dal Qatar. E il tifoso juventino, già ansioso di conoscere novità sul futuro oltre che di tornare ad appassionarsi per la propria squadra del cuore in coda a una sosta mai vissuta prima, un po’ di sana nostalgia non può non provarla. Arturo Vidal e Alessandro Del Piero, il cileno che ora gioca nel Flamengo trionfatore in Coppa Libertadores e nella Coppa del Brasile e che nella Juve non tornerà, accanto al fenomeno da 290 gol in 705 partite, superbomber della storia bianconera e leggenda che – chissà – nella nuova struttura societaria che a breve sarà esplicitata potrebbe trovare una collocazione discretamente invidiabile.
    Nostalgia canaglia
    Qualcuno sostiene che Del Piero sarà il vicepresidente operativo della nuova Juventus, qualche passo indietro il neopresidente Gianluca Ferrero, altri s’immaginano Alex indossare panni differenti, comunque lontani dal banalissimo ruolo di uomo immagine. Aspettando novità, l’immagine di Vidal e Del Piero assieme fa tornare alla mente l’anno di grazia 2011-2012, l’ultimo di Pinturicchio in bianconero, il primo dell’allora 24enne ingaggiato dal Bayer Leverkusen. Già, l’annata che diede il via alla serie di nove scudetti consecutivi, probabilmente il tricolore che più di altri ha messo a serio rischio le coronarie di milioni di tifosi juventini. «Leggenda, è sempre un piacere vederti ed è stata una grandissima gioia quella di condividere il campo al tuo fianco»: così ha scritto Re Arturo su Instagram. E il popolo bianconero s’emoziona ancora.
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    Juventus, questione di Iling parte seconda: firma e salto in alto

    TORINO – (e.e.) Juventus, questione di… Iling seconda parte. Il giovane Sam, che prima della sosta aveva dato il là alla riscossa dei bianconeri, devastante nei suoi strappi quando Max Allegri lo ha chiamato in campo, torna protagonista. Intanto, perché l’infortunio è ormai alle spalle e fra qualche giorno potrà riaggregarsi al gruppo. dei grandi, sia ben inteso, visto che adesso orbita attorno alla prima squadra. Poi, per la situazione contrattuale: il club deve blindarlo per non perderlo e per garantirsi un talento unico che ha scelto la Juve, sposandola in toto.

    Iling Junior e quel ciao ciao al Chelsea

    Scrive Samuel Iling-Junior sul suo profilo di Instagram: «Un ragazzo londinese che vive a Torino» e posta la foto di quando era una baby promessa del Chelsea.  Anche questa una conferma della scelta che fece a suo tempo. Aveva visto nella Juve un’opportunità: per giocare e per lanciarsi nel calcio che conta. Detto e fatto, nell’esordio in Champions al Da Luz un gol strepitoso, a Lecce un assist per Fagioli. Insomma, roba da far spellare le mani negli applausi, per quel suo modo unico di aggredire la fascia sinistra, lasciando avversari sul posto. Fisico e tecnica ad alta velocità. Il tutto a 19 anni compiuti a ottobre. L’accordo per il prolungamento fino al 2027 c’è, adesso si attende soltanto il comunicato ufficiale. Iling è a tutti gli effetti il vice Filip Kostic.

    Guarda la galleryJuventus, Iling e gli altri: i 25 esordi bianconeri in Prima SquadraIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus regina in Qatar e punta a vincere il Mondiale

    TORINO – (e.e.) L’Italia non si è qualificata ai Mondiali in Qatar. Così, in tv si fa il tifo a caso o seguendo i propri beniamini dei club. La Serie A, prima della sosta, è stata dominata dal Napoli che però non ha portato nemmeno un giocatore ai quarti di finale. La regina, così, risulta la Juventus che ne schiera 6: Di Maria e Paredes (Argentina), Rabiot (Francia), Bremer, Alex Sandro e Danilo (Brasile), tutti a caccia della coppa. Questo a dimostrazione che sulla carta i giocatori di livello ci sono, eccome. E adesso che son tornati Paul Pogba e Federico Chiesa, Max Allegri può davvero reimpostare la squadra per continuare la risalita, accelerando. L’Inter è protagonista con l’Olanda di Dumfries-De Vrij e la Croazia di Brozovic, meno con l’Albiceleste (Lautaro in crisi e dolorante). Il Milan con Theo, Giroud e Leao ha le sua chance iridate. E poi Atalanta, Fiorentina, Torino, Roma (in panchina, però), Sassuolo. Un po’ di Italia in Qatar nelle sfide che contano.

    Numero giocatori di Serie A ai quarti di Qatar 2022 per squadra:

    Juventus 6 Di Maria Argentina, Paredes Argentina, Rabiot Francia, Bremer Brasile, Alex Sandro Brasile, Danilo Brasile

    Inter 4 Brozovic Croazia, Lautaro Argentina, Dumfries Olanda, De Vrij Olanda

    Milan 3 Leao Portogallo, Theo Hernandez Francia, Giroud Francia

    Atalanta 3 Pasalic Croazia, Koopmeiners Olanda, De Roon Olanda

    Roma 2 Dybala Argentina Rui Patricio Portogallo

    Fiorentina 1 Amrabat Marocco

    Torino 1 Vlasic Croazia

    Sampdoria 1 Sabiri Marocco

    Sassuolo 1 Erlic Croazia

    Napoli capolista 0

    Serie BBari 1 Cheddira Marocco
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    Pogba riabbraccia la Juventus alla Continassa

    TORINO – Pronti via e la stagione della Juventus riparte alla Continassa con una ventina di giocatori grazie ai rinforzi chiamati da Max Allegri dalla Primavera per il primo allenamento post sosta del Mondiale. Mancano ovviamente coloro che hanno partecipato o stanno ancora partecipando al Mondiale ma il gruppo degli effettivi della prima squadra è comunque nutrito. Tra questi anche Paul Pogba che si è presentato con la maxi Jeep aziendale. Inizio della seduta alle 15 ma Allegri è stato il primo a presentarsi intorno alle 11.30 a bordo della sua 500. LEGGI TUTTO

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    Juventus, si riparte: la missione e il dilemma di Allegri

    TORINO – Al di là di tutto, delle indagini penali e sportive e del rinnovamento societario, il 4 gennaio a Cremona la Juventus dovrà vincere. E’ con questo imperativo che Massimiliano Allegri riaccoglierà oggi i giocatori bianconeri alla Continassa, cominciando da subito a lavorare affinché diventi il loro unico pensiero. Dovrà vincere a Cremona, la squadra bianconera, e dovrà cercare di continuare anche dopo, allungando la striscia di sei successi consecutivi che l’ha portata dall’ottavo al terzo posto: perché non è detto che alla fine i punti in classifica restino quelli ottenuti sul campo e dunque sarà ancora più importante conquistarne il più possibile. Per provare a riprendere il Napoli, ma anche per cercare di fornire al quarto posto una blindatura a prova di evenuale penalizzazione. Per riuscirci, il tecnico dovrà far sì che i giocatori riescano a isolarsi dal clamore dell’inchiesta Prisma e di quella sportiva, magari riuscendo addirittura a trasformare il clima, spesso da «caccia alle streghe», per usare le recenti parole di Adriano Galliani, in una motivazione in più.Sullo stesso argomentoLa Juve torna alla Continassa: quando arrivano Chiesa e PogbaJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Pelé in ospedale, il pensiero di Lapo Elkann per O Rei

    TORINO – I tifosi nel mondo fanno il tifo per Edson Arantes do Nascimento. Pelé è in ospedale e il calcio è in apprensione per O Rei, che da mesi è sottoposto alla cure per curare un cancro. Adesso, tutti si stringono attorno al più rande di tutti i tempi. «Siate calmi e positivi», scrive lui sui social. Chi ama il pallone, e lo sport, la storia dello sport, gli è vicino. Come Lapo Elkann, che da giovane ha vissuto con la famiglia in Brasile: «Un fortissimo abbraccio a Pelé. Gli auguro dal profondo del ?cuore di superare presto questo difficile momento. Una preghiera per Lui», il tweet del nipote dell’Avvocato. Un forza Pelé universale, senza confini e con mille bandiere. LEGGI TUTTO