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    Pogba riabbraccia la Juventus alla Continassa

    TORINO – Pronti via e la stagione della Juventus riparte alla Continassa con una ventina di giocatori grazie ai rinforzi chiamati da Max Allegri dalla Primavera per il primo allenamento post sosta del Mondiale. Mancano ovviamente coloro che hanno partecipato o stanno ancora partecipando al Mondiale ma il gruppo degli effettivi della prima squadra è comunque nutrito. Tra questi anche Paul Pogba che si è presentato con la maxi Jeep aziendale. Inizio della seduta alle 15 ma Allegri è stato il primo a presentarsi intorno alle 11.30 a bordo della sua 500. LEGGI TUTTO

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    Juventus, si riparte: la missione e il dilemma di Allegri

    TORINO – Al di là di tutto, delle indagini penali e sportive e del rinnovamento societario, il 4 gennaio a Cremona la Juventus dovrà vincere. E’ con questo imperativo che Massimiliano Allegri riaccoglierà oggi i giocatori bianconeri alla Continassa, cominciando da subito a lavorare affinché diventi il loro unico pensiero. Dovrà vincere a Cremona, la squadra bianconera, e dovrà cercare di continuare anche dopo, allungando la striscia di sei successi consecutivi che l’ha portata dall’ottavo al terzo posto: perché non è detto che alla fine i punti in classifica restino quelli ottenuti sul campo e dunque sarà ancora più importante conquistarne il più possibile. Per provare a riprendere il Napoli, ma anche per cercare di fornire al quarto posto una blindatura a prova di evenuale penalizzazione. Per riuscirci, il tecnico dovrà far sì che i giocatori riescano a isolarsi dal clamore dell’inchiesta Prisma e di quella sportiva, magari riuscendo addirittura a trasformare il clima, spesso da «caccia alle streghe», per usare le recenti parole di Adriano Galliani, in una motivazione in più.Sullo stesso argomentoLa Juve torna alla Continassa: quando arrivano Chiesa e PogbaJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Pelé in ospedale, il pensiero di Lapo Elkann per O Rei

    TORINO – I tifosi nel mondo fanno il tifo per Edson Arantes do Nascimento. Pelé è in ospedale e il calcio è in apprensione per O Rei, che da mesi è sottoposto alla cure per curare un cancro. Adesso, tutti si stringono attorno al più rande di tutti i tempi. «Siate calmi e positivi», scrive lui sui social. Chi ama il pallone, e lo sport, la storia dello sport, gli è vicino. Come Lapo Elkann, che da giovane ha vissuto con la famiglia in Brasile: «Un fortissimo abbraccio a Pelé. Gli auguro dal profondo del ?cuore di superare presto questo difficile momento. Una preghiera per Lui», il tweet del nipote dell’Avvocato. Un forza Pelé universale, senza confini e con mille bandiere. LEGGI TUTTO

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    Juve, Galliani sul caso plusvalenze: “Non va bene demonizzare”

    Adriano Galliani, all’ingresso della sede della Lega Serie A in occasione dell’odierna assemblea dei club, ha voluto commentare le ultime vicende che riguardano la Juventus dopo le dimissioni del CdA bianconero. L’ad del Monza ha dichiarato: “Assemblea particolare? Sono sempre particolari. Caso Juve? A me non piace commentare fatti che non conosco se non leggendoli sui giornali, comunque non va bene questa tendenza a demonizzare”. LEGGI TUTTO

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    Trezeguet, ora più di prima: juventino vero

    TORINO – Nel momento più duro, il sostegno incondizionato. I grandi che hanno vestito la gloriosa maglietta della Juventus, adesso ricambiano con la fiducia, con un gesto, con una parola, con un post, con una foto. David Trezeguet è tra questi. A Torino ha conosciuto la gloria, a Torino torna sempre. Per la sua amata squadra è pronto a dare un apporto, in qualunque modo possa essere utile. Dal Qatar alla Mole, ecco quindi Trezegol di nuovo a segno: «In questo momento, ancora di più.. #finoAllaFine #bianconero juventino». LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la Serbia e il gossip da quattro soldi: cosa c’è di vero

    Per ora quello di Dusan Vlahovic è un Mondiale complicato. L’attaccante della Juve infatti ha giocato soltanto una trentina di minuti con la Serbia e il suo allenatore Stojkovic durante l’ultima conferenza stampa si è detto preoccupato per le sue condizioni: ” Dusan non è al meglio, non sta benissimo. Non è ancora pronto per giocare a questi livelli, è un motivo di preoccupazione per noi” –  queste le parole del ct. Il problema della pubalgia tormenta Vlahovic dall’estate e per lo stesso infortunio ha saltato anche le ultime quattro partite di campionato.

    Il fango su Vlahovic e il gossip senza fonti

    Nelle ultime ore peròsi sta diffondendo un pettegolezzo proprio su Dusan. Un giornalista olandese di Espn ha dichiarato in diretta che dietro al mancato impiego dell’attaccante della Juve si celerebbe una questione privata: una relazione che il numero nove bianconero avrebbe avuto con la moglie di un suo compagno di nazionale, Predrag Rajkovic. Come fonte Cristian Willaert cita solo “alcuni giornalisti serbi” che “gli avrebbero confermato” che “gira questa storia”. Chissà se questi “giornalisti serbi” hanno anche informato Willaert dei probloemi fisici che Vlahovic sta affrontando, pare girerebbe anche questa storia… LEGGI TUTTO

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    Pjanic cuore Juve: il saluto ad Agnelli e l’emozione dei tifosi

    TORINO – Dopo le dimissioni del CdA della Juventus sono tante le reazioni nel mondo del calcio, soprattutto tra i tanti giocaotri che nell’era Agnelli sono passati da Torino collezionando trofei in bianconero Sui social, a commentare la notizia, è arrivato anche Miralem Pjanic che ha voluto dedicare il suo pensiero al momento della Juve e in particolare ad Andrea Agnelli. Questo il post Instagram del bosniaco a didascalia di una foto che ritrare il centrocampista stringere la mano all’ormai ex presidente bianconero: “Un grande Presidente è vicino alla squadra quando si vince ma sopratutto si perde. Un grande Presidente è vicino ai giocatori, ed è pronto a prendere decisioni sofferte per il bene della squadra. Sono onorato di aver giocato per la Juventus e sono stato fortunato ad averla come presidente. Grazie per tutto Pres”. Parole emozionanti di Pjanic che il popolo bianconero apprezza intasando il post del calciatore. “Non sei mai andato via da Torino”, “Hai sempre dimostrato di onorare i nostri colori sul campo” e “Ti aspettiamo per qualche punizione alla Continassa”, questi alcuni dei commenti più gettonati a testimoniare un legame profondo tra Pjanic e la Juventus. LEGGI TUTTO

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    Juve, operazione cessioni: da McKennie a Rabiot, ecco chi partirà

    TORINO – Operazione sfoltitura al via, e se per caso si tratterà di qualcosa di più sostanzioso, alla Continassa non chiuderanno le porte alla fila di compratori. La Juventus tutta (Massimiliano Allegri, il ds Federico Cherubini e i suoi collaboratori, di più: l’intero staff dirigenziale) concorda: prima di acquistare bisogna vendere. E siccome c’è un mercato che si sviluppa da sé grazie alle vagonate di denaro che oltre Manica si moltiplicano da sole, alla Premier conviene sempre prestare attenzione. Tanto più che Weston McKennie, Adrien Rabiot e Moise Kean da quelle parti lì piacciono ancora. E tanto.
    Nomi e soldi
    Va da sé che l’eventuale partenza dei tre di cui sopra comporterebbe un certo risparmio alla voce dei rispettivi ingaggi. Nel dettaglio: McKennie, che con la Juve ha un contratto fino al 2025, in verità non guadagna tantissimo rispetto alla media – 2,5 milioni – ma di questi tempi se si può fare economia non ci si tira certo indietro; Rabiot, al contrario, di milioni ne guadagna 7 netti più bonus e il suo è comunque un caso a parte, visto che andrà in scadenza a fine giugno 2023 e in questo momento in pochi credono a un rinnovo; la “paga” di Kean si aggira sui 3 milioni netti. Metti nel conto, anche se non soprattutto, i risparmi messi da parte evitando di corrispondere ancora lo stipendio ad Angel Di Maria (6 milioni netti più bonus) e Leandro Paredes (7,5), ora come ora più fuori che dentro i piani della Juventus del prossimo futuro, e il disegno si completa: per una nuova Juve, meglio prima liberarsi di tracce giù o meno concrete di quella antica.
    Almeno uno va di sicuro
    La Premier League, si scriveva, lì dove il prodotto tira sempre, le tv pagano tantissimo e i club incassano per poi reinvestire. Da Londra giungono fresche novità: tramite intermediari si stanno infittendo i contatti tra il Tottenham e l’entourage di McKennie, il che non stupisce, semmai è la conferma dell’appeal che il texano esercita su Antonio Conte e Fabio Paratici, rispettivamente allenatore e direttore generale degli ambiziosi Spurs. Lo stesso club che, al contempo, corteggia sotto traccia Rabiot: in regime di svincolo, è evidente che il francese intrighi anche il Chelsea e si sussurra che lo stesso Manchester United, malgrado la “scottatura” dell’estate scorsa, possa tornare alla carica. Perché, appunto, il cartellino costerebbe zero, a meno che madame Véronique e la Juventus non trovino un’intesa per un prolungamento propedeutico alla cessione. Quanto a Kean, se i bianconeri non riscattassero l’attaccante dall’Everton svenandosi terribilmente (costo dell’operazione: 28 milioni, dopo i 7 già sborsati, premi a parte), in Inghilterra si scrive che Moise sia entrato nel mirino del Newcastle saudita.
    Da Mar del Plata al top
    Pillola su Soulé: anche il giovane (2003) Matias sarà oggetto del summit tra Allegri e la dirigenza per fare il punto sul mercato. Non è detto che venga prestato a gennaio, visto che finora non ha giocato tanto (308 minuti per 10 presenze complessive stagionali tra Serie A, Champions e gli impegni con la Next Gen), perché Max lo apprezza tanto. Empoli, Spezia e Sampdoria, ad ogni modo, restano alla finestra.
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