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    Juve, Galliani sul caso plusvalenze: “Non va bene demonizzare”

    Adriano Galliani, all’ingresso della sede della Lega Serie A in occasione dell’odierna assemblea dei club, ha voluto commentare le ultime vicende che riguardano la Juventus dopo le dimissioni del CdA bianconero. L’ad del Monza ha dichiarato: “Assemblea particolare? Sono sempre particolari. Caso Juve? A me non piace commentare fatti che non conosco se non leggendoli sui giornali, comunque non va bene questa tendenza a demonizzare”. LEGGI TUTTO

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    Trezeguet, ora più di prima: juventino vero

    TORINO – Nel momento più duro, il sostegno incondizionato. I grandi che hanno vestito la gloriosa maglietta della Juventus, adesso ricambiano con la fiducia, con un gesto, con una parola, con un post, con una foto. David Trezeguet è tra questi. A Torino ha conosciuto la gloria, a Torino torna sempre. Per la sua amata squadra è pronto a dare un apporto, in qualunque modo possa essere utile. Dal Qatar alla Mole, ecco quindi Trezegol di nuovo a segno: «In questo momento, ancora di più.. #finoAllaFine #bianconero juventino». LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la Serbia e il gossip da quattro soldi: cosa c’è di vero

    Per ora quello di Dusan Vlahovic è un Mondiale complicato. L’attaccante della Juve infatti ha giocato soltanto una trentina di minuti con la Serbia e il suo allenatore Stojkovic durante l’ultima conferenza stampa si è detto preoccupato per le sue condizioni: ” Dusan non è al meglio, non sta benissimo. Non è ancora pronto per giocare a questi livelli, è un motivo di preoccupazione per noi” –  queste le parole del ct. Il problema della pubalgia tormenta Vlahovic dall’estate e per lo stesso infortunio ha saltato anche le ultime quattro partite di campionato.

    Il fango su Vlahovic e il gossip senza fonti

    Nelle ultime ore peròsi sta diffondendo un pettegolezzo proprio su Dusan. Un giornalista olandese di Espn ha dichiarato in diretta che dietro al mancato impiego dell’attaccante della Juve si celerebbe una questione privata: una relazione che il numero nove bianconero avrebbe avuto con la moglie di un suo compagno di nazionale, Predrag Rajkovic. Come fonte Cristian Willaert cita solo “alcuni giornalisti serbi” che “gli avrebbero confermato” che “gira questa storia”. Chissà se questi “giornalisti serbi” hanno anche informato Willaert dei probloemi fisici che Vlahovic sta affrontando, pare girerebbe anche questa storia… LEGGI TUTTO

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    Pjanic cuore Juve: il saluto ad Agnelli e l’emozione dei tifosi

    TORINO – Dopo le dimissioni del CdA della Juventus sono tante le reazioni nel mondo del calcio, soprattutto tra i tanti giocaotri che nell’era Agnelli sono passati da Torino collezionando trofei in bianconero Sui social, a commentare la notizia, è arrivato anche Miralem Pjanic che ha voluto dedicare il suo pensiero al momento della Juve e in particolare ad Andrea Agnelli. Questo il post Instagram del bosniaco a didascalia di una foto che ritrare il centrocampista stringere la mano all’ormai ex presidente bianconero: “Un grande Presidente è vicino alla squadra quando si vince ma sopratutto si perde. Un grande Presidente è vicino ai giocatori, ed è pronto a prendere decisioni sofferte per il bene della squadra. Sono onorato di aver giocato per la Juventus e sono stato fortunato ad averla come presidente. Grazie per tutto Pres”. Parole emozionanti di Pjanic che il popolo bianconero apprezza intasando il post del calciatore. “Non sei mai andato via da Torino”, “Hai sempre dimostrato di onorare i nostri colori sul campo” e “Ti aspettiamo per qualche punizione alla Continassa”, questi alcuni dei commenti più gettonati a testimoniare un legame profondo tra Pjanic e la Juventus. LEGGI TUTTO

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    Juve, operazione cessioni: da McKennie a Rabiot, ecco chi partirà

    TORINO – Operazione sfoltitura al via, e se per caso si tratterà di qualcosa di più sostanzioso, alla Continassa non chiuderanno le porte alla fila di compratori. La Juventus tutta (Massimiliano Allegri, il ds Federico Cherubini e i suoi collaboratori, di più: l’intero staff dirigenziale) concorda: prima di acquistare bisogna vendere. E siccome c’è un mercato che si sviluppa da sé grazie alle vagonate di denaro che oltre Manica si moltiplicano da sole, alla Premier conviene sempre prestare attenzione. Tanto più che Weston McKennie, Adrien Rabiot e Moise Kean da quelle parti lì piacciono ancora. E tanto.
    Nomi e soldi
    Va da sé che l’eventuale partenza dei tre di cui sopra comporterebbe un certo risparmio alla voce dei rispettivi ingaggi. Nel dettaglio: McKennie, che con la Juve ha un contratto fino al 2025, in verità non guadagna tantissimo rispetto alla media – 2,5 milioni – ma di questi tempi se si può fare economia non ci si tira certo indietro; Rabiot, al contrario, di milioni ne guadagna 7 netti più bonus e il suo è comunque un caso a parte, visto che andrà in scadenza a fine giugno 2023 e in questo momento in pochi credono a un rinnovo; la “paga” di Kean si aggira sui 3 milioni netti. Metti nel conto, anche se non soprattutto, i risparmi messi da parte evitando di corrispondere ancora lo stipendio ad Angel Di Maria (6 milioni netti più bonus) e Leandro Paredes (7,5), ora come ora più fuori che dentro i piani della Juventus del prossimo futuro, e il disegno si completa: per una nuova Juve, meglio prima liberarsi di tracce giù o meno concrete di quella antica.
    Almeno uno va di sicuro
    La Premier League, si scriveva, lì dove il prodotto tira sempre, le tv pagano tantissimo e i club incassano per poi reinvestire. Da Londra giungono fresche novità: tramite intermediari si stanno infittendo i contatti tra il Tottenham e l’entourage di McKennie, il che non stupisce, semmai è la conferma dell’appeal che il texano esercita su Antonio Conte e Fabio Paratici, rispettivamente allenatore e direttore generale degli ambiziosi Spurs. Lo stesso club che, al contempo, corteggia sotto traccia Rabiot: in regime di svincolo, è evidente che il francese intrighi anche il Chelsea e si sussurra che lo stesso Manchester United, malgrado la “scottatura” dell’estate scorsa, possa tornare alla carica. Perché, appunto, il cartellino costerebbe zero, a meno che madame Véronique e la Juventus non trovino un’intesa per un prolungamento propedeutico alla cessione. Quanto a Kean, se i bianconeri non riscattassero l’attaccante dall’Everton svenandosi terribilmente (costo dell’operazione: 28 milioni, dopo i 7 già sborsati, premi a parte), in Inghilterra si scrive che Moise sia entrato nel mirino del Newcastle saudita.
    Da Mar del Plata al top
    Pillola su Soulé: anche il giovane (2003) Matias sarà oggetto del summit tra Allegri e la dirigenza per fare il punto sul mercato. Non è detto che venga prestato a gennaio, visto che finora non ha giocato tanto (308 minuti per 10 presenze complessive stagionali tra Serie A, Champions e gli impegni con la Next Gen), perché Max lo apprezza tanto. Empoli, Spezia e Sampdoria, ad ogni modo, restano alla finestra.
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    Juve-Udinese, parte la vendita dei biglietti

    TORINO – Nel pieno del Mondiale, si continua a pensare al campionato, anche se manca più di un mese alla ripresa. E per chi sente nostalgia della Serie A, da domani la Juventus mette in vendita i biglietti per Juventus-Udinese, in programma sabato 7 gennaio alle 18.
    La prima allo Stadium nel 2023
    Non è la prima gara del nuovo anno perché la squadra di Massimiliano Allegri è impegnata mercoledì 4 in casa della Cremonese, ma sarà la prima all’Allianz Stadium. Precedenza agli Juventus Member che dalle 16 di domani fino alla stessa ora di mercoledì 30 novembre possono acquistare i tagliandi, in vendita esclusivamente on line sul sito Official Ticket Shop. Dalle ore 16 del 30 novembre fino alle 16 del 1° dicembre hanno la prelazione Black&White Member e Black&White Lite, dalle ore 16 del 1° dicembre inizia la vendita libera.
    Sconto Under 30
    E’ prevista una tariffa speciale per gli Under 30, dedicata a tutti coloro che saranno minori di 30 anni il 7 gennaio. Solo durante le fasi di vendita riservata agli Juventus Member sarà presente anche la tariffa “intero member” che consentirà di usufruire di uno sconto rispetto alla tariffa intera.
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    La Juve di oggi e di domani: summit tra Allegri e la dirigenza, ecco di cosa si parlerà

    TORINO – Undici juventini in giro sui campi di calcio di Doha e dintorni per il Mondiale, altri in vacanza, qualcuno che ha staccato solo per un attimo: Manuel Locatelli, per esempio, non ha preso voli diretti all’altra parte del mondo, si è semplicemente rilassato per un attimo con la sua dolce metà nell’attesa di un lieto evento da condividere e poi è filato dritto sui prati della Continassa e di Vinovo, per alternare allenamenti in solitaria a sedute in compagnia della Next Gen. E Massimiliano Allegri? Beh, il tecnico almeno una toccata e fuga nella sua Livorno se l’è concessa per poi lasciarsi andare a un mini-periodo di ferie. Tutto tranquillo? Mica tanto, ché questo è il tempo di riunirsi in conclave. Tema mercato, non noccioline. Caccia a un terzino, innanzitutto.
    Novità in corsia
    Detto che i contatti con la dirigenza bianconera sono pressoché quotidiani, Allegri e il ds Federico Cherubini assieme ai suoi più stretti collaboratori andranno dritti al sodo. Per la serie: il momento è quello che è, la Juve non può né vuole darsi a un investimento mostruoso come gli 80 milioni con bonus, promessi e pagati, alla Fiorentina per Dusan Vlahovic. Fatti due conti, insomma, la premessa è chiarissima e non cambia: c’è bisogno di un vice di Juan Cuadrado, che magari in prospettiva sostituisca il colombiano in scadenza di contratto a fine giugno 2023, fermo restando che anche Alex Sandro, altro “quasi svincolato”, è in odore di partenza. Dalla sede non si chiudono le porte a nuovi ingressi né per la corsia destra né per quella sinistra, ma è il caso di operare con il bilancino del farmacista perché sgarrare non si può. I nomi non mancano: vedi il danese Joakim Maehle, classe ’97, che l’Atalanta non regala ma neppure ipervaluta, o il 2000 ivoriano Wilfried Singo legato al Toro fino al 2024. Non esattamente un intoccabile, insomma. Più “stagionato” il ’95 spagnolo Alvaro Odriozola, anche lui tutt’altro che blindato al Real Madrid, molto meno lo è un quasi coetaneo di Singo: lo svedese Emil Holm, anni 22, futura plusvalenza garantita per lo Spezia.
    Non solo Wes in uscita
    Profili variegati, ma tutti – più o meno – a buon mercato e almeno uno di questi da considerare in entrata alla Continassa, visto che Allegri non ci sente: vuole, fortissimamente vuole, un terzino bravo in entrambe le fasi, comunque capace di spingere, sgusciare negli spazi, creare superiorità. Così come diventa prioritario, ma per giugno, l’ingaggio di un difensore centrale mancino: qualcuno ha sentito parlare del 2000 polacco Jakub Kiwior? Ma certamente, anche perché pure lui, gradito a tutti i top club di casa nostra, frutterà al club ligure un gustoso guadagno rispetto a quanto è stato pagato: due milioni e spiccioli. Un nome caldo nell’orbita juventina, impegnato al Mondiale, è quello del 2002 Josko Gvardiol: sarebbe lui il vero colpo a sensazione, ma potrebbe arrivare a Torino solo in cambio di una cessione eccellente. Ecco perché nel vertice imminente tra Allegri e gli uomini mercato bianconeri si faranno anche i nomi di chi, in caso di offerta interessante, può partire da subito, perfino a gennaio. L’indiziato numero 1 è chi può fruttare un buon introito, all’anagrafe Weston McKennie, ma attenzione alle manovre attorno ad Adrien Rabiot. Il francese non partirà ora, però il suo futuro può decidersi nell’arco delle prossime settimane. Nicolò Zaniolo e Sergej Milinkovic-Savic? Costano, tuttavia interessano parecchio, sempre di più, e anche nel loro caso c’è bisogno di cessioni corpose nonché di risparmi sugli ingaggi: Angel Di Maria e Leandro Paredes, in questo senso, son più fuori che dentro i piani Juve.
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    Juve, Pogba e Chiesa i colpi di gennaio

    TORINO – L’atalantino Maehele o un altro esterno destro che si alterni con Cuadrado, certo… Ma i due acquisti più importanti a gennaio la Juventus li farà nella propria rosa: da dove finalmente Massimiliano Allegri potrà finalmente pescare Paul Pogba e, a tempo pieno, Federico Chiesa. Cinquantanove minuti in campo (in tre spezzoni) e un assist, quello per il 3-0 di Milik alla Lazio, Chiesa ha già mostrato – cosa di cui peraltro non c’era bisogno – quanto più pericolosa potrà diventare la Juventus con lui in campo a tempo pieno e in forma. Pogba sarà invece a tutti gli effetti un nuovo acquisto, mai in campo finora in partite ufficiali, lui che doveva essere l’uomo più importante della Juventus 2022-23.Guarda la galleryLa Juventus e il fischietto arancione contro la violenza sulle donne FOTO
    Cremonese nel mirino
    Lo sarà solo della Juventus 2023 e sta lavorando al caldo di Miami per poter cominciare a dare il suo contributo, almeno per uno spezzone, già il 4 gennaio alla ripresa contro la Cremonese. In Florida con tabella e preparatore bianconero al seguito, sosterrà una visita di controllo dal professor Volker Musahl a Pittsburgh prima di rientrare alla Continassa per la ripresa degli allenamenti fissata il 6 dicembre. Il francese si dedicherà a una settimana / 10 giorni di allenamenti personalizzati, poi verso metà dicembre rientrerà in gruppo. Sarà in gruppo da subito, invece, Chiesa, che dopo la fine della stagione bianconera è stato convocato in Nazionale, giocando un minuto contro l’Albania e 45 contro l’Austria. E non è da escludere che anticipi alla prossima settimana il rientro alla Continassa.

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