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    Next Gen, esordio shock nel Girone C e finale assurdo: Montero ko 3-4 col Cerignola in casa

    Juve Next Gen-Audace Cerignola: rivivi la diretta

    95′ – GOL JUVE NEXT GEN!Stivanello mette dentro il tris. Si sveglia troppo tardi la Juve perché la gara finisce qui. 

    93′ – GOL JUVENTUS NEXT GEN!Palumbo serve Amaradio che con la punta manda alle spalle di Saracco. 

    90′ – Cinque i minuti di recupero.

    83′ – I bianconeri in superiorità numerica non riescono a creare grossi pericoli. 

    81′ – Cambio per Montero!Dentro Ledonne e fuori Guerra.

    80′ – Ammonito Amaradio, entrato in maniera scomposta sull’avversario.

    78′ – Doppio cambio per il Cerignola!Dentro Ruggiero e Di Dio, fuori Paolucci e Bianchini

    76′ – Occasione Cerignola!Tascone va al tiro con il destro, Daffara compie un bellissimo intervento e manda in angolo. 

    74′ – GOL CERIGNOLA!Gagliano non sbaglia, Daffara intuisce e tocca ma il pallone finisce in fondo alla rete. 

    73′ – RIGORE PER IL CERIGNOLA!Spiovente in area, Martinelli va al volo con la sfera che colpisce il braccio largo di Scaglia. 

    70′ – Altro cambio per i bianconeri!Dentro Amaradio e fuori Citi.

    66′ – Doppio cambio per il Cerignola!Dentro Visentin e Tentardini, escono Cuppone e Russo. 

    65′ – Mancini prova il tiro, ma devia tutto la barriera. Saracco poi esce e fa sua la sfera.

    63′ – CERIGNOLA IN DIECI!Ligi stende al limite dell’area Da Graca lanciato a rete, l’arbitro non ha dubbi ed estrae il rosso. Ammoniti anche Mancini e Saracco nell’occasione perché si sono contesi il pallone. 

    60′ – Cambio per il Cerignola!Dentro Gagliano per Salvemini.

    56′ – Cambio per la Juve Next Gen!Dentro Mancini e fuori Anghelé. 

    53′ – Paolucci ci prova con un mancino a giro, pallone alto. 

    47′ – Subito uno squillo del Cerignola!Savemini impegna Daffara, bravo a dirgi di no. 

    46′ – Inizia la ripresa.Doppio cambio per la Juve Next Gen: Montero richiama in panchina Peeters e Mulazzi due dei peggiori, dentro Comenencia e Owusu. 

    INTERVALLO

    45+2′ – Termina la prima frazione a Biella.Cerignola avanti 3-1 sui bianconeri.

    45′ – Due i minuti di recupero.

    44′ – Occasione Juve!Si sono svegliati i bianconeri, stavolta è Anghelé a sfiorare la rete con il sinistro ma il pallone termina fuori di poco. 

    43′ – GOL JUVE NEXT GEN!Mulazzi appoggia per Palumbo che prende la mira e col mancino trova un gol stupendo all’incrocio dalla parte opposta.

    39′ – Ammonito Peeters per un fallo in mezzo al campo.

    36′ – Ci prova ancora la Juve: Puczka mette in mezzo, Saracco si distende ma Anghelé non riesce nel tap-in. 

    31′ – Occasione Juve Next Gen!Da Graca ci prova con il mancino, conclusione potente ma non inquadra lo specchio della porta. 

    28′ – GOL CERIGNOLA!Brutto errore di Anghelé, gli ospiti partono in contropiede e Cuppone, ben servito da Salvemini, salta Daffara e deposita in rete. 

    23′ – Uno-due terribile degli ospiti, bianconeri al momento in confusione. 

    21′ – GOL CERIGNOLA!I pugliesi orchestrano bene la manovra, Paolucci fa un passaggio di tacco per Salvemini che col mancino non sbaglia. 

    20′ – Occasione Juve!Uno schema da corner: Palumbo effettua un cross teso al limite, Puczka di testa manda fuori di poco.

    19′ – Primo calcio d’angolo per i bianconeri.

    17′ – Sassata di Paolucci dalla distanza, pallone altissimo sopra la traversa. 

    14′ – Da Graca prova a girarsi dentro l’area, Martinelli lo mura. 

    12′ – GOL CERIGNOLA!Alla prima occasione sono i pugliesi a passare avanti. Russo crossa al centro, Cuppone sfiora e supera Daffara. 

    9′ – Buon avvio dei bianconeri che fanno girare bene il pallone.

    5′ – La Juve Next Gen prova a far partire l’azione dal basso.Montero orchestra i suoi dalla panchina.

    3′ – Gioco al momento fermo per un problema di Stivanello.Giocatore a bordo campo e soccorso dallo staff medico. 

    2′ – Subito attento Citi su una punizione velenosa battuta da Paolucci.Il centrale bianconero libera in calcio d’angolo. 

    1′ – Iniziato il match al Pozzo la Marmora. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, carica e la prima volta Juve: “Nessun obiettivo, ecco perché”

    Dusan Vlahovic, come si sente in due parole: “Motivato e carico”. L’attaccante della Juve ha parlato a Sky Sport a poche ore dalla sfida all’Allianz Stadium con il Como (lunedì, ore 20:45), valida per la prima giornata di Serie A 2024/2025: “Ci sono tantissime novità. Sicuramente è tutto molto diverso. Ci vorrà un po’ di tempo, che noi non abbiamo. Siamo pronti ad accelerare e siamo tutti a disposizione di Motta per imparare velocemente. La nuova identità della Juve dovrebbe già iniziare a vedersi, siamo tutti motivati e a disposizione del mister per fare meglio. Sarebbe perfetto se si vedesse già dalla prima giornata”.
    Vlahovic e la Juve: “Vogliamo partire forte”
    Campionato e nuova Champions League, la Juve e Vlahovic vogliono partire forte: “Ho fatto una preparazione tosta. Sul piano personale erano due anni che non facevo preparazione con la squadra per vari problemi fisici. Ora ho fatto tutto, mi sento bene. Anche la squadra e, sicuramente, è positivo. Stiamo facendo tutte le cose che ci servono e speriamo di essere al massimo dal 19 agosto”.

    Vlahovic: “Nessun obiettivo, nessun limite”
    Capitolo obiettivi: “Questo campionato sarà sicuramente difficile ed equilibrato perché ci sono tantissime buone e grandi squadre, che si sono rinforzate tantissimo. Non sarà facile ma noi guardiamo a noi stessi, puntando a fare il massimo. Non ci siamo posti nessun obiettivo, anche a me non piace parlare di obiettivi perché vuole dire che c’è un limite. Non abbiamo parlato di queste cose, stiamo lavorando, stiamo imparando nuove cose, andiamo avanti partita per partita ma ognuno nella sua testa ha qualcosa in mente. Nella Juventus tutte le stagioni sono uguali, si punta al massimo”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, i convocati per il Real Madrid: la decisione su Koopmeiners

    Tra i nuovi arrivati c’è Mateo Retegui che sarà della partita. L’ex attaccante del Genoa, arrivato a Bergamo nei giorni scorsi, si è subito messo a disposizione di Gasperini per farsi trovare pronto al debutto stagionale. Il suo compito sarà quello di sostituire l’infortunato Gianluca Scamacca.
    Real Madrid-Atalanta, i convocati
    Di seguito la lista dei convocati da mister Gasperini per la sfida con i campioni d’Europa del Real Madrid.
    Bakker Mitchel, Carnesecchi Marco, Cassa Federico, Comi Pietro, De Ketelaere Charles, de Roon Marten, Djimsiti Berat, Éderson, Godfrey Ben, Hien Isak, Kolašinac Sead,, Lookman Ademola, Manzoni Alessio, Mendicino Leonardo, Musso Juan, Palestra Marco, Pašali? Mario, Retegui Mateo, Rossi Francesco, Ruggeri Matteo, Sulemana Ibrahim, Tornaghi Pietro, Vavassori Dominic, Zappacosta Davide.
    Per il Real Madrid di Carlo Ancelotti prima convocazione per Mbappè ed Endrick:
    Courtois, Lunin y Fran, Carvajal, Militão, Alaba, Lucas V., Vallejo, Fran García, Rüdiger, F. Mendy y Jacobo, Bellingham, Camavinga, Valverde, Modri?, Tchouameni, Arda Güler y Ceballos, Vini Jr., Mbappé, Rodrygo, Endrick, Brahim. LEGGI TUTTO

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    Filippi, nuovo ruolo in casa Juve: Szczesny si arrabbia, Perin e Pinsoglio…

    Juve, Filippi: addio al ruolo di preparatore dei portieri

    Questo il post pubblicato su Instagram: “Finisce qui il mio percorso in Prima Squadra nella Juventus, durato ben 14 anni! Sono arrivato nel 2010 grazie a Gigi Del Neri a cui sarò eternamente grato. Voglio ringraziare la Proprietà e la Società Juventus, in primis, i Direttori che si sono susseguiti e gli Allenatori con i loro Staff per la fiducia riposta in me. Con il mio lavoro ho contribuito a oltre 700 partite ufficiali e alla conquista di 20 trofei (9 Scudetti, 6 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane). La Juventus mi ha dato la possibilità di stare a contatto quotidianamente con grandi calciatori, ma soprattutto con Atleti/Portieri MERAVIGLIOSI per Motricità, Capacità Mentali, Capacità Tecniche, Capacità Fisiche e di aver dovuto escogitare allenamenti che li allenassero e li aiutassero a performare. Per un allenatore come me è stata un’emozione fortissima. Gigi, Tek, Mattia, Neto, Marco, Rubi, Alex, Emil, Carlo. Grazie! Grazie a Marco, a Duccio, a Daniele e a Tommaso che sono stati validi supporti in campo e non solo! Ancora un grazie a tutte le persone che compongono la galassia Juventus…ma non finisce qui! Proseguirò in Juventus con il ruolo di Responsabile dell’area portieri. Non mi rimane che dire…Fino alla Fine!”.

    Filippi cambia ruolo, la reazione di Szczesny

    Non sono mancati i tanti messaggi di stima rivolti a Claudio Filippi. A partire dai suoi portieri, in particolare Szczesny che ha reagito al post con una faccina arrabbiata, facendo capire tutte le sue emozioni e i suoi pensieri. Tanto affetto e stima anche da parte di Perin e di Pinsoglio. Applausi per il lavoro svolo anche da portieri che non hanno giocato con la Juve, come Sorrentino. E anche da parte dei tifosi i commenti sono stati molti: “Una notizia che fa male, preparatore storico e super competente, una grossa mano in questa era gloriosa della Juventus è anche tua!”. LEGGI TUTTO

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    L’ex Juve e quell’aneddoto su Marotta: “Ogni tanto gli facevo fare gol…”

    «Sarebbe troppo facile dire adesso: “Sì, me l’aspettavo”. In realtà le dico di no. Aveva certamente delle qualità importanti, si poneva degli obiettivi ed era ambizioso. E poi scegliendomi come primo acquisto del Varese ha dimostrato fin da subito di essere un grande dirigente (ride, ndr). Anche questa è una battuta (ride, ndr). L’esperienza comunque devi saperla mettere a frutto. Beppe ce l’ha fatta alla grandissima. Questa è la bravura di una persona in ogni lavoro. Avrà ovviamente sbagliato pure lui, come tutti del resto, ma è stato in grado di imparare e di dimostrare le sue doti».

    Oltre a lei, ne ha fatti poi tanti di grandi acquisti.

    «Ci siamo portati bene a vicenda».

    Quanto è stato importante Marotta nello scudetto dell’Inter?

    «Tantissimo, visti i problemi di Zhang che oramai, almeno da quanto si leggeva in giro, era in Cina da tempo. Il fatto di aver tenuti tutti uniti e di aver vinto lo scudetto della seconda stella è una cosa a cui si deve dare un gran merito, soprattutto a Beppe. E non va dimentica poi la finale di Champions League dello scorso anno».

    Marotta è la dimostrazione di come con lavoro, passione e abnegazione di possono centrare storici obiettivi.

    «I grandi risultati con Juventus e Inter hanno fatto sì che il suo lavoro fosse maggiormente sotto gli occhi di tutti Ma lui ha dimostrato la sua bravura sin dal 1980, pensi che col Varese, con una squadra di giovanissimi calciatori, sfiorammo la Serie A. Ha sempre fatto benissimo, vedi Monza, Atalanta, Sampdoria. Io non so se sia il più bravo di tutti nel suo mestiere, ma sicuramente è tra i più bravi».

    Un aggettivo per Marotta?

    «Capace, perché sa gestire perfettamente una cosa così importante come una società di calcio. La sua storia parla per lui». LEGGI TUTTO

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    Ancelotti dice tutto: Baggio, idea Zidane-Juve e quella sfida con De Zerbi…

    Pochi giorni e Carlo Ancelotti tornernà in campo con il suo Real Madrid per affrontare l’ennesima finale di Champions League della storia del club e nella carriera del tecnico. La nona per l’italiano in cui spesso ha trionfato grazie alla sua capacità di saper preparare al meglio la partita. Un allenatore vecchia scuola, cresciuto con le idee calcistiche di Arrigo Sacchi ma che ha saputo reinventarsi e studiare nuovi modi di giocare per crescere e migliorarsi. Contro il Borussia Dortmund potrebbe confermarsi nella storia del club spagnolo senza però esserne ossessionato: “Il punto chiave è che ho molta passione”.  LEGGI TUTTO

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    Koopmeiners-Juve, assist da… un compagno di squadra. Soulé, cosa pensa Motta

    Positivi i contatti con l’agente Bart Baving col quale si è già discusso di un possibile accordo quinquennale da 4,5 milioni netti a stagione. Un bel passo avanti, economicamente parlando, per Koop che a Bergamo ne guadagna 2,8. Lavori in corso ora per cercare una quadra pure con la dirigenza nerazzurra. La famiglia Percassi, infatti, chiede 60 milioni e non vorrebbe inserire contropartite nell’affare; mentre la Juve è ferma a 45. La distanza può essere colmata da Giuntoli solo in due modi: o attraverso l’inserimento di una contropartita (Dea al momento tiepida su Miretti; mentre su Hujsen e Soulé c’è ancora distanza sulla valutazione) o facendo cassa con la cessione di qualche giovane talento.Occhio quindi in tal senso all’interesse di Borussia Dortmund e Newcastle per il difensore classe 2005. Dovessero arrivare proposte nell’ordine dei 30 milioni, Huijsen verrebbe ceduto. Il fantasista argentino merita un capitolo a parte: Motta lo stima molto e Mati vorrebbe giocarsi le proprie chance alla Continassa. Qualora però dalla Premier si facessero avanti con 35-40 milioni, il classe 2003 finirebbe tra i cedibili. Denari preziosi da reinvestire proprio su Koopmeiners. Magari prima che un grande Europeo con la Nazionale olandese lo lanci in orbita, facendo lievitare ancor di più il prezzo del suo cartellino. LEGGI TUTTO

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    La Juve nel destino: dieci cose che non sapete su Thiago Motta

    Le sue origini italiane, quelle che gli hanno consentito di giocare con la Nazionale, risalgono al bisnonno, originario della provincia di Rovigo ed emigrato in Brasile giovanissimo, si chiamava Fortunato Fogagnolo ed era nato nel 1897 proprio l’anno di nascita della Juventus.

    La prima passione di Motta non è stato il calcio, ma la bicicletta.

    A scuola, Motta, non andava molto bene, anzi a volte non ci andava affatto e la maestra cercava sua sorella, molto diligente, per cercare di convincere il piccolo Thiago a impegnarsi di più.

    Motta ha giocato nella Juventus, anzi è stata la sua prima squadra. Si tratta della Juventus SP, ovvero San Paolo, che – curiosità – veste delle maglie quasi granata.

    Il peggiore ricordo calcistico della sua carriera, secondo quanto dichiarato da lui stesso, è la finale degli Europei 2016, finita 4-0 per la Spagna.

    Il suo compagno di camera nel pensionato della Masia, quando giocava nelle giovanili del Barcellona, era Victor Valdes, lo storico portiere del Barcellona che ora allena i portieri della seconda squadra blaugrana.

    A tavola le origini italiane battono l’infanzia in Brasile: Motta, infatti, preferisce la pasta al churrasco.

    A Parigi lo hanno soprannominato «le patron», il capo. E si dice che anche Ibrahimovic lo rispettava e aveva un poco di timore reverenziale.

    Uno dei suoi ispiratori è Marcelo Bielsa, detto “El Loco”, la frase che cita spesso è: «Per ottenere un calcio dominante bisogna non avere paura del pallone».

    Nell’Under 19 del Psg, la prima squadra che ha allenato, ha sperimentato un avventuroso sistema di gioco 2-7-2 che aveva attirato l’attenzione di molti osservatori.

    E voi, quante ne sapevate? LEGGI TUTTO