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    Qui J Hotel: ecco il pullman della Samp. Blucerchiati pronti per il Toro

    TORINO – Eccolo qui: il pullman della Sampdoria è parcheggiato all’ingresso del J Hotel, che abitualmente è il quartier generale della Juventus, a due passi dallo Stadium. E invece, per una volta, parte dell’albergo è stata destinata al breve soggiorno della squadra blucerchiata impegnata all’Olimpico Grande Torino contro il Toro per la sfida serale della 14ª giornata di campionato. Dejan Stankovic farà effettuare una sorta di riscaldamento/risveglio muscolare prima che il mezzo trasporti giocatori e staff allo stadio. Da lunedì, poi, con la sosta per il Mondiale in Qatar, la Continassa sarà “requisita” dalla nazionale brasiliana del ct Tite che ha scelto Torino per preparare la sua squadra alla rassegna iridata al via tra pochi giorni. Ad Alex Sandro, Danilo e Bremer – in rigoroso ordine di militanza juventina – l’onore di fare da cicerone lungo corridoi e percorsi, per loro, di casa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, fuori casa non va ancora: numeri preoccupanti!

    TORINO – Nessun tifoso bianconero dotato di senno e buon senso può pensare che le ultime quattro vittorie consecutive senza subire gol in campionato abbiano già raddrizzato una stagione partita in maniera balorda, con l’uscita dalla Champions League ai gironi che non andrà mai giù a chi “mastica” la Juve, almeno fino al prossimo tentativo di cavalcata in Europa. I numeri migliorano, c’è ragione per sperare in un futuro più radioso, è vero: alcuni numeri però, non tutti. Per esempio: come la mettiamo con il rendimento della squadra di Massimiliano Allegri in trasferta? Sei partite, con due sole vittorie, due pareggi e due sconfitte, tre gol segnati e quattro subiti. Non sono cifre esattamente da Juventus…
    La Juve che fu e quella che è
    E non vale neppure l’eventuale scusante – in verità slegata dalle abitudini, perlomeno juventine – del calendario, visto che finora Dusan Vlahovic e soci hanno sfidato sul loro campo avversarie del calibro di Sampdoria, Fiorentina, Monza, Milan, Torino, Lecce. Insomma, con il massimo rispetto per le rivali di cui sopra e al netto delle potenziali difficoltà collegate agli incroci con piazze e squadre storicamente accese come Firenze e la Torino granata, in altri tempi nessuno si sarebbe stupito di una Juve capace di fare filotto – 18 punti – o qualcosa di molto simile. E non si è trattato di gare ad altissima tensione, anzi, piuttosto di lampi nel buio di prestazioni complessivamente poco soddisfacenti, almeno fino a parte del derby di metà ottobre. Pochi guizzi e chance a Genova, frammenti di buona Juve unicamente all’impatto con il match (vedi le partite contro Fiorentina e Milan) prima di subire comunque almeno una rete, il vuoto spinto in Brianza. Contro Torino e Lecce qualcosa è cambiato, ma della Juventus scintillante dei tempi andati non s’è rivisto granché.
    Problemi e soluzioni
    Morale: se in casa i bianconeri hanno il secondo miglior attacco (17 gol, alle spalle dei 18 del Milan) e la difesa meno battuta (3 reti, come l’Inter), fuori casa si gira un altro film, di un genere totalmente diverso. Tre gol segnati e 4 subiti (l’Atalanta ne ha incassati due, la Lazio di Maurizio Sarri a sorpresa solamente uno!): suvvia, di più si può fare. E comunque: Juventus meglio dello Spezia (una rete a bilancio per i liguri), peggio anche di Empoli, Lecce, Monza, Samp e compagnia, non proprio club in lotta per un posto in Europa. Ad Allegri il compito di trovare risposte, rimedi e soluzioni al problemone della Juve boccheggiante lontano dallo Stadium. Noi suggeriamo un punto, magari, di partenza, o uno spunto di riflessione se volete chiamarlo così: dalla Samp al Lecce, le avversarie che giocano sul loro terreno preferito la buttano sempre sulla quantità, utilizzando le armi più congeniali, vale a dire intensità, corsa, voglia, fame. Tornare a dominare l’avversario, probabilmente, è la strada da seguire. Fargli nuovamente paura, per intenderci. A naso, questa Juve non spaventa più.
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    Juve, ecco come rientri in zona Champions

    TORINO – Un mese fa, con la sconfitta di San Siro contro il Milan, la Juventus precipita nel punto più basso della stagione di Serie A: con 13 punti si piazza all’ottava posizione, a sette lunghezze dal quarto posto, ovvero dalla zona Champions, in quel momento occupata dall’Udinese, a quota 20.
    IL FILOTTO
    Sono bastate quattro vittorie di fila per movimentare la classifica: la Juventus è riuscita a rosicchiare punto su punto e, dopo lo straordinario trionfo dell’Allianz Stadium contro l’Inter, a scavalcare i nerazzurri e portarsi appena a due lunghezze dalla zona Champions. Ora la Juventus è quinta, con 25 punti, e ha davanti a sé Atalanta e Lazio a 27.
    LAZIO NEL MIRINO
    La trasferta di Verona, giovedì sera, è una ghiotta occasione per centrare la quinta vittoria consecutiva e insidiare le prime della classe. Domenica, poi, potrebbe essere un’altra notte magica per i bianconeri, pronti a ripetere il colpaccio contro la Lazio: una vittoria consentirebbe infatti alla squadra di Massimiliano Allegri di scavalcare i biancocelesti e ritornare tra le prime quattro della classe.E’ vero che Allegri non ama guardare alla classifica, che pensa soltanto a una sfida per volta, ma dopo la delusione della mancata qualificazione agli ottavi di Champions, sarebbe fondamentale ritornare in zona Champions prima della lunga sosta del campionato per il Mondiale. Così da riprendere a gennaio, quando l’infermeria dovrebbe essere ormai svuotata, con la squadra al completo e assai più competitiva.
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    Samp a casa Juve per sfidare il Toro

    TORINO – Magari alla Sampdoria avranno pensato che, visto lo score della Juventus nei derby – 24 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfitta nelle ultime 33 sfide con il Torino -, ai giocatori blucerchiati potrebbe far bene respirare un po’ d’aria bianconera in vista della sfida contro i granata di domani sera all’Olimpico Grande Torino. In realtà ha solo motivazioni logistiche il fatto che la squadra blucerchiata di Dejan Stankovic, completato l’allenamento di questo pomeriggio a Bogliasco, partirà in vista di Torino diretta al J Hotel, l’albergo all’interno del centro sportivo bianconero
    E lunedì arriva il Brasile
    Audero e compagni (per il portiere non si tratterà di un ritorno a casa visto che quando era in bianconero la Juve si allenava ancora a Vinovo) ceneranno e pernotteranno nell’hotel della società bianconera, ovviamente non nell’ala riservata alla squadra di Allegri, dove i giocatori hanno camere private sempre a loro disposizione, con i propri effetti personali. Domattina, poi, è previsto un risveglio muscolare in albergo, perfettamente attrezzato al riguardo, ma non un allenamento sui campi del centro di allenamento bianconero, raggiungibili senza neppure uscire dall’Hotel. Con quattro campi a disposizione non ci sarebbero comunque problemi di spazio con la Juventus, qualora Stankovic cambiasse idea. Idea, quella di prepararsi nel centro sportivo bianconero, che ha avuto anche il ct del Brasile, Tite: da lunedì prossimo, 14 novembre, a sabato 19, infatti, la Seleçao effettuerà un miniritiro proprio alla Continassa
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    Adani e Cassano, la loro Juve-Inter: “Vittoria immeritata”, “che schifo”

    La Juve di Allegri, alla quarta vittoria consecutiva – la prima in un big match stagionale – continua ad avvelenare la domenica calcistica di Adani e Cassano. Dopo il 2-0 rifilato all’Inter i due ex nerazzurri hanno aspramente criticato la prestazione della squadra bianconera. “Penso sia palese a tutti che domenica la Juve non abbia meritato di vincere, ma ha sfruttato la cattiveria che invece l’Inter non ha avuto” – il riassunto dell’ex difensore e opinionista – “I nerazzurri potevano segnare 4 gol nel primo tempo, mentre il secondo tempo poteva portare a un 2-2: questa è la verità”, la chiosa finale da depositario del sapere. Oltre alle critiche alla Juve, il commentatore ha sottolineato alcuni difetti dell’Inter: “Qui vengono fuori i difetti della squadra di Inzaghi: non raccoglie quanto produce e, al contrario, subisce tutto quello che concede. L’Inter è stata migliore della Juve da un punto di vista calcistico, ma non è stata cattiva. E alla Juve tanto è bastato per vincere”.

    Cassano, eco ad Adani: “Vincere così mi fa schifo”

    Dello stesso di avviso di Adani anche il compagno di trasmissione nella Bobotv: “Per 45 minuti la Juventus non ha fatto mezzo tiro in porta in casa, hanno lasciato fare la partita all’Inter. Se l’Inter faceva due o tre gol nel primo tempo, nessuno poteva dire niente. A risolvere la partita ci hanno pensato due sgasate di un giocatore fantastico come Kostic. Sullo 0-0 i nerazzurri potevano fare tre gol e sull’1-0 potevano pareggiare e andare in vantaggio. Lautaro Martinez si è mangiato un gol clamoroso”. L’ex calciatore si è detto addirittura schifato per il modo in cui è arrivata la vittoria della Juve: “La vittoria dei bianconeri non è meritata. È un modo di vincere che mi fa schifo. Sono due squadre definitivamente fuori dalla lotta scudetto a meno di un crollo di Napoli e Milan”.
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    Juventus, novità su Paredes e McKennie: altre buone notizie per Allegri

    TORINO – Il giorno dopo il successo casalingo contro l’Inter, la Juventus riprende il lavoro in vista del rusch finale prima della sosta per i Mondiali. Nel turno infrasettimanale, i bianconeri affronteranno un Verona in grande difficoltà che al Bentegodi vorrà dare il massimo per muovere una preoccupante classifica. Questo il report del club al termine della seduta mattutina: “Seduta di scarico per chi ha giocato ieri, esercitazioni sul possesso palla, sviluppo della manovra e partitina finale per il resto del gruppo. Si sono allenati parzialmente con la squadra Paredes e McKennie”. Due buone notizie per Allegri che spera di poter contare su più giocatori possibili da qui all’interruzione della Serie A. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic dopo Juventus-Inter: “Non poter lottare è la cosa che mi fa più male”

    La Juve vince 2-0 contro l’Inter e con un solo colpo supera in classifica Roma, Udinese, ma soprattutto la squadra di Inzaghi. Rabiot e Fagioli regalano tre punti preziosi ad Allegri che con la vittoria di questa sera prosegue la striscia positiva in campionato e arriva a quota quattro vittorie di fila. Senza Vlahovic, ma con un ritrovato Bremer: i bianconeri dopo i primi 45′ un po’ in difficoltà trovano un super gol di Rabiot e chiudono la partita con la seconda rete in bianconero del giovane Fagioli. Nel seondo tempo il Var ha annullato un gol a Danilo per un tocco di mano.

    Vlahovic esulta sui social: “Ora gioiamo tutti insieme”

    Premiato come MVP di ottobre, Dusan Vlahovic ha assistito al riscaldamento dei compagni da bordocampo ed è stato bersagliato dai tifosi dell’Inter con fischi e insulti razzisti. Alla fine della partita l.’attaccante bianconero ha espresso tutta la sua gioia con un post social: “Non poter lottare con i miei compagni è la cosa che mi fa più male, ma con il cuore sempre con voi! Per chi ha sofferto allo stadio, per chi in campo e per chi a casa. Ora gioiamo tutti insieme “. LEGGI TUTTO

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    Resiste e colpisce: è una Juventus ritrovata

    TORINO – Una partita come metafora di una stagione intera? La Juventus proverà a far sì che la vittoria sull’Inter lo sia, intanto festeggia il successo su una grande (e quella che i tifosi godono di più a battere) che in campionato mancava dal 15 maggio 2021, anche allora sui nerazzurri, e incamera la quarta vittoria consecutiva, frutto della quarta partita di Serie A senza subire reti. Stavolta contro una squadra che segnava da 24 turni. Una vittoria e un poker che valgono il sorpasso sull’Inter e l’aggancio alla Roma, con il quarto posto occupato da Lazio e Atalanta lontano solo due punti.Guarda la galleryJuventus-Inter, il gol di Danilo convalidato e poi annullato da Doveri FOTO

    Resistere…

    Una partita come metafora di una stagione intera perché nel primo tempo, come in questa prima parte di stagione, la squadra di Massimiliano Allegri ha creato pochissimo in avanti e, pur concedendo complessivamente poco, ha rischiato due volte di subire gol: graziata, e questa fortuna è stata invece un inedito o quasi (il quasi è il palo di Hjulmand contro il Lecce), dagli errori di Dzeko e Dumfries. Ha resistito, la Juventus, e le si poteva chiedere poco di più, senza nove indisponibili tra cui uomini chiave come Pogba, Vlahovic e Paredes, e altre due stelle come Di Maria e Chiesa in panchina con una ventina di minuti nelle gambe. A complicare il tutto, la maggior freschezza dell’Inter, con sei giocatori nuovi rispetto alla partita di martedì a Monaco di Baviera, giocata senza l’assillo del risultato, mentre Allegri aveva potuto cambiarne appena due rispetto alla sfida col Paris Saint-Germain, giocata un giorno dopo. 

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    …e colpire

    Al netto della citata fortuna nelle due occasioni nerazzurre, la Juventus ha però resistito con attenzione, determinazione e carattere, confermando di aver ritrovato almeno queste doti. Nella ripresa ha ritrovato anche altro: ha ritrovato il cinismo, ha ritrovato gli acquisti, con Kostic e Bremer che hanno giocato i loro 45 minuti migliori in bianconero, e ha ritrovato Chiesa e Di Maria, preziosi nel tenere palla in avanti nel finale. Ha ritrovato, cioè, tutto quello che Allegri si augura di ritrovare da adesso in avanti. E ha vinto, nonostante un discutibile gol annullato dal var (e anche qui c’è del già visto…) a Danilo perchè il pallone che calcia col sinistro sfiora la sua mano destra, quella del braccio che De Vrij gli stava trattenendo. Ha vinto segnando il primo gol con un gran contropiede di Kostic finalizzato da Rabiot, omaggio a Trapattoni rimasto l’unico allenatore juventino ad aver vinto più partite (319) di Allegri, che con 228 ha superato Lippi. E ha vinto chiudendo il conto con Fagioli, al secondo gol consecutivo in campionato e ancora tra i migliori. Resistere e colpire: ora la Juventus deve riuscire a farlo anche con Verona e Lazio, poi soprattutto da gennaio in poi. Come lo ha fatto nei 90 minuti contro l’Inter.

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