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    Perin, la scelta dei tifosi: è l'Mvp di settembre della Juve

    TORINO – I tifosi della Juve hanno scelto: Mattia Perin vince il premio del mese di settembre come MVP of the Month powered by FIFA23. L’estremo difensore bianconero, chiamato a sostituire Szczesny per infortunio, ha difeso alla grande la propria porta in un mese dove non sono certo mancate difficoltà per lui e compagni. Come successo a Vlahovic nel mese di agosto, è stato eletto vincitore dai supporters che l’hanno votato su juventus.com dopo ogni gara disputata. Tante belle parate che gli hanno permesso di ottenere questo riconoscimento, la premiazione ci sarà allo Stadium prima del fischio d’inizio della sfida contro il Bologna di Thiago Motta. LEGGI TUTTO

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    Torino, si riparte da Napoli ma serve di più contro Kvaratskhelia. Scossa Sanabria. Probabile formazione

    TORINO – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite non hanno permesso al Torino di affrontare la sosta con serenità. Nello stesso tempo, la pausa è servita a Juric per fare il punto della situazione e lavorare, seppure a ranghi ridotti perché gli impegni delle nazionali hanno portato via dal Filadelfia tredici stranieri e Pellegri – che si è infortunato con l’Under 21 -, sui limiti evidenziati dagli incontri di cui sopra, nei quali i granata si sono dovuti arrendere all’Atalanta (con due leggerezze difensive che hanno causato altrettanti rigori), all’Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e al Sassuolo (la peggior prestazione di questo inizio di stagione, soprattutto per la pochezza nella fase offensiva). Insomma, i problemi di attenzione e concentrazione del passato campionato si sono ripetuti con troppa facilità. Da qui la necessità di cambiare rapidamente il trend, anche perché il calendario che attende il Toro non consente certo distrazioni. Tra le nove avversarie in quarantré giorni che attendono la squadra di Juric prima della lunga pausa per il Mondiale, infatti, ci sono il Napoli (sabato al Maradona), la Juventus (15 ottobre), l’Udinese (23 ottobre), il Milan (30 ottobre) e la Roma (13 novembre). Le altre sono Empoli (9 ottobre), Cittadella in Coppa Italia (18 ottobre), Bologna (6 novembre) e Sampdoria (9 novembre). Insomma, servirà ben altro atteggiamento per riuscire a mantenere una posizione di classifica che permetta di coltivare ambizioni per quando si ricomincerà, momento in cui sarà riaperto il mercato dove la società deve operare almeno due interventi importanti (un centrocampista e una punta) e provare a chiudere la trattativa rimasta di fatto in sospeso con il Leicester per Praet.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    (4-3-2-1) Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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    La lezione di Bonucci: «Mai giocare mentalmente una partita il giorno prima»

    TORINO – Parla in quanto testimonial di un integratore e le sue parole consentono di conoscere comunque un’altra sfaccettatura del personaggio Leonardo Bonucci, capitano della Juventus (e della Nazionale), che con la fascia al braccio sta per tagliare il traguardo delle 482 presenze in bianconero, prima e dopo l’infelice parentesi milanista: diventerà il sesto giocatore juventino più presente nella storia del club affiancando Roberto Bettega. Tempo di aspettare domenica sera, Allianz Stadium, c’è Juve-Bologna, appuntamento che Leo non può saltare. Domanda: come si dorme prima di una partita importante? Risposta: «Sono sincero, io ho sempre dormito serenamente sia la notte prima che il pomeriggio. L’unica volta in cui ho dormito malissimo è stata prima della finale dell’Europeo 2012, la mia prima finale in una grande competizione: lì ho sofferto. Avevo commesso l’errore di giocare la partita già il giorno prima, perciò tutta l’adrenalina si era già messa in moto. Lo dico sempre: si migliora attraverso gli errori, tanto è vero che poi non ho sbagliato più. E ora prima di una finale dormo 7-8 ore in serenità. Dopo una finalissima cosa succede? Beh, dipende dal risultato: se vinci hai buoni motivi per non dormire, se perdi preferisci prenderti qualcosa per dormire e per non pensare». Tra poco tocca di nuovo al campo e il popolo bianconero non aspetta altro che rivedere la vera Juventus, sostenuta da Bonucci in formato Nazionale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bonucci aggancia Bettega: da Salvadore a Del Piero, la storia degli uomini Juve

    TORINO – Nella prossima sfida contro il Bologna, Leonardo Bonucci toccherà quota 482 presenze con la Juve se dovesse scendere in campo. Un traguardo importante per il capitano bianconero che aggancerebbe in classifica un altro simbolo dei colori juventini come Roberto Bettega. Eppure il cammino del difensore a Torino non è stato semplice. Una storia d’amore travagliata che ha conosciuto tanti alti e bassi: dallo sgabello in tribuna per scelta di Allegri nella sfida di Champions League contro il Porto fino alla cessione per l’avventura in maglia Milan, poi il pentimento e il ritorno all’Allianz Stadium. Un cammino complesso quello della carriera di Bonucci, ora pronto a salire sempre di più nella classifica delle presenze all time con la Juve. Ecco la top 10 di chi ha scritto la storia del club. LEGGI TUTTO

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    Juve, chiave Vlahovic: con una punta a fianco diventa letale

    Le ultime due uscite della Nazionale della Serbia in Nations League (contro Svezia e Norvegia) hanno messo in mostra un buono stato di forma da parte di Dusan Vlahovic. L’attaccante juventino si muove e segna in nazionale, dove ritrova lo smalto perduto in bianconero. Anche se due uscite non rappresentano un campione significativo, in queste partite Vlahovic ha effettuato una media di 4 tiri a partita, contro i 3.5 del campionato, mostrando una precisione nei passaggi del 77.8% (a fronte di un dato del 70.5% in serie A). I tifosi juventini si interrogano sul perché di questa trasformazione e su cosa ci sia di diverso per lui fra giocare con il club e scendere in campo con la maglia del suo Paese.Guarda la galleryJuve, le dodici partite in 43 giorni fino alla sosta per il Mondiale
    Vlahovic, i numeri con la Serbia
    Al di là del diverso contesto, dal punto di vista tattico Vlahovic trova nella squadra di Dragan Stojkovic delle condizioni che attualmente non ha con la Juventus. Per cominciare, il sistema di gioco è diverso. In Nazionale infatti il numero 9 della Juventus viene schierato con un altro attaccante vicino e con un trequartista alle spalle. Sia con la Svezia sia nella sfida contro Haaland e compagni la Serbia si è schierata con un 3-4-1-2 come sistema di base, con Tadic dietro Vlahovic e Mitrovic. In questo modo l’attaccante della Juventus non è stato chiamato a riempire da solo il corridoio centrale del campo in zona offensiva. Soprattutto, Vlahovic ha avuto possibilità di attaccare la profondità fronte alla porta. In questo modo, oltre ad essere più pericoloso, lo juventino riesce ad essere anche più coinvolto nel gioco con i compagni, come si è visto in occasione della terza rete realizzata dalla formazione di Stojkovic. In quella occasione infatti la Serbia, a seguito di una riconquista palla in zona bassa, ha orchestrato un rapido capovolgimento di fronte che ha visto impegnati tutti e tre i propri riferimenti offensivi. L’azione è stata rifinita proprio da Vlahovic, che ha servito un perfetto assist a Mitrovic per la terza segnatura personale del giocatore del Fulham. Pur nella differenza di caratteristiche fra i due, i compiti di Mitrovic potrebbero essere svolti alla Juve da Milik. Il polacco è infatti un attaccante associativo, abile non solo in fase di finalizzazione (due reti realizzate finora in campionato e un dato di 0.41 non-penalty expected goals che lo colloca al settimo posto fra gli avanti dalle sue stesse caratteristiche che giocano nei top cinque campionati europei), ma anche a livello di occasioni create (1.21 expected assist su azione).
    Guarda la galleryVlahovic tra i giocatori più preziosi: ecco la Top 20
    Kostic e Vlahovic
    All’utilizzo di un compagno sull’ultima linea offensiva, la Serbia aggiunge per Vlahovic un maggior coinvolgimento di Filip Kostic. Anche di questo supporto ha usufruito l’attaccante bianconero nel lungo weekend di Nations League, come si è visto in occasione dell’assist ricevuto dall’esterno ex Eintracht Francorte nella rete che ha aperto le segnature contro la Norvegia. Contro la Svezia inoltre, Kostic è stato il giocatore ad aver recapitato il maggior numero di palloni al compagno di club (6). Un gioco maggiormente proattivo, con un cast di supporto che lo accompagni, potrebbe quindi essere una soluzione per rendere Vlahovi? protagonista anche nella Juve. Il ragazzo di Belgrado è arrivato a Torino a gennaio non come un prodotto finito, ma come un calciatore sul quale è necessario lavorare. L’ex viola non è al momento autosufficiente e va inserito in un contesto che lo aiuti a realizzarsi. Con qualche soluzione vicina al suo attaccante la Juve potrebbe anche migliorare la gestione palla nell’ultimo terzo di campo, zona dove attualmente l’undici di Allegri completa appena il 18% dei propri passaggi, meno anche di Udinese e Verona (29%).
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    Vlahovic con Milik. E Szczesny si riprende la porta: la Juventus anti Bologna

    TORINO – Meno tre alla ripartenza: domenica la Juventus ospita il Bologna all’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri, in attesa di verificare le condizioni degli ultimi nazionali, pensa al 3-5-2 per l’incrocio contro i rossoblù di Marko Arnautovic, capocannoniere della Serie A con 6 gol. E saranno Arkadiusz Milik e Dusan Vlahovic (Di Maria è squalificato) i terminali bianconeri. Se DV9 è rientrato più leggero dalla Nazionale grazie al gol segnato contro la Norvegia di Erling Haaland, Arek è uno degli juventini più in forma, senza contare che si ritroverà di fronte quell’Arnautovic con il quale è stato in ballottaggio proprio per la maglia bianconera.
    RABIOT E LOCATELLI Novità importanti soprattutto in mezzo al campo. Allegri recupera Adrien Rabiot e Manuel Locatelli, out contro Benfica e Monza prima della sosta. Il francese e l’italiano probabilmente si piazzeranno ai lati di Leandro Paredes. Recuperato anche Fabio Miretti, che probabilmente si accomoderà in panchina. Qualche dubbio in più sugli esterni: Filip Kostic, reduce dall’assist per Vlahovic in Nazionale, è in ballottaggio con il rientrante Alex Sandro, mentre a destra Mattia De Sciglio è in vantaggio su Juan Cuadrado.
    RIECCO SZCZESNY In porta riecco Tek Szczesny, assente dal 31 agosto (Juventus-Spezia 2-0) ma reduce dal buon rodaggio con la Polonia. Davanti al polacco il trio composto da Gleison Bremer, Leonardo Bonucci e Danilo.
    PROBABILE FORMAZIONEJUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bremer, Bonucci, Danilo; De Sciglio, Locatelli, Paredes, Rabiot, Kostic; Milik, Vlahovic. All. Allegri
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    Juve, complimenti a Vlahovic e Kostic per la vittoria in Nations League

    Dusan Vlahovic e Filip Kostic ritrovano il sorriso in nazionale. I due serbi della Juve hanno trovato l’intesa vincente nel match di Nations League contro la Norvegia, vinto per 2-0. Il centravanti ha vinto il duello con Erling Haaland sfruttando un assist dell’ala classe 1992, tornando così al gol su azione che gli mancava dalla prima partita di Serie A contro il Sassuolo, datata 15 agosto. Il club bianconero ha voluto fare i complimenti ai due connazionali tramite un post su Twitter: “Assist e gol, complimenti a Filip e a DV9 per la vittoria con la Serbia in Nations League”. Buone notizie dunque per Max Allegri in vista del match di campionato in casa contro il Bologna in programma domenica 2 ottobre alle 20:45, con i bianconeri costretti a vincere dopo una partenza da incubo (due vittorie, quattro pareggi e una sconfitta in campionato). LEGGI TUTTO

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    Juve: Allegri riabbraccia Alex Sandro, Locatelli e Rabiot

    TORINO – Domenica alle 20:45 la Juventus ospiterà il Bologna in occasione dell’8ª giornata di campionato, i bianconeri sono tornati ad allenarsi con buone notizie per Massimiliano Allegri. Dopo 2 giorni di riposo la squadra è tornata al lavoro questo pomeriggio al Training Center con Alex Sandro, Manuel Locatelli ed Adrien Rabiot che si sono allenati in gruppo. In merito ai giocatori impegnati con le nazionali solo i polacchi Milik e Szczesny sono rientranti presenziando all’allenamento odierno focalizzato su un programma composto da esercitazioni tecnico-tattiche di possesso palla. LEGGI TUTTO