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    Allegri e la spaccatura Juve allo Stadium: tra striscioni, svolta e capolinea

    Non serviva la partita di ieri sera con l’Atalanta per scoprire quanto Massimiliano Allegri sia una figura, per così dire, divisiva all’interno dell’opinione pubblica bianconera. Ma la spaccatura all’interno della tifoseria tra chi ancora sostiene Allegri e chi invece vorrebbe un cambio di gestione è emersa in maniera chiara all’Allianz Stadium a metà gara: quando il signor Guida ha fischiato la fine del primo tempo, dalle tribune sono arrivati fischi, in parte coperti dalla reazione della Curva Scirea. Dalla Sud solo sostegno e applausi per la squadra e soprattutto per Allegri, con tanto di striscione sui 1000 punti in bianconero superati e cori ad hoc ai quali l’allenatore ha prontamente risposto con un saluto.

    Juve, tifo diviso in due

    C’è dunque una spaccatura che a questo punto è riscontrabile non solo sui social, ma anche in un teatro rimasto finora piuttosto neutrale come lo Stadium: anche a fine gara, dopo il 2-2, si è sentito qualche fischio mentre dalla Sud non è mai mancato l’apporto. E la divisione all’interno dell’opinione pubblica juventina rischia di diventare ancora più netta se non ci sarà una svolta. Anche se per qualche tifoso l’avventura di Allegri è arrivata al capolinea, al di là di obiettivi e contratti. LEGGI TUTTO

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    Christillin: “Auguro al Napoli di andare al Mondiale al posto della Juve”

    “Napoli Mondiale per Club? La FIFA ha spiegato tutto. Non posso che augurare agli azzurri di andare avanti in Champions League e magari qualificarsi” – ha precisato Evelina Christillin, membro Uefa vicino a Ceferin, ai microfoni di Radio Goal su Kiss Kiss Napoli. Il tema è legato alla posizione del club partenopeo in graduatoria al momento al di fuori del piazzamento utile per qualificarsi alla competizione. Posto occupato per ora dalla Juventus, nonostante non abbia preso parte a questa edizione della competizione europea. Situazione che aveva portato De Laurentiis a fare delle dure dichiarazioni: “I bianconeri non devono essere ammessi”.
    Christillin su Napoli-Mondiale per Club 
    Gia la FIFA aveva precisato il regolamento, respingendo le accuse di De Laurentiis, ora anche Christillin lo ha ribadito. Calzona ha un solo modo per portare la squadra al Mondiale per Club, battere il Barcellona e proseguire il percorso in Champions. “Per l’Italia c’è l’Inter qualificata e si aggiungerà una tra Juventus e Napoli. La FIFA ha spiegato tutto, per ora i bianconeri hanno 47 punti e 42 gli azzurri. Sapete bene come vengono scelte le squadre, dall’edizione 2029 ci sarà un nuovo ranking per tutte”. Poi ha parlato anche della possibilità per la città di ospitare l’Europeo del 2032: “Mancano ancora otto anni, c’è tempo per investire e per tenere la competizione in tutta Italia quindi anche al Sud”. LEGGI TUTTO

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    De Ligt elimina la Lazio e parla di Juve: “Giovani, si vede che Allegri…”

    Il Bayern Monaco ha ribaltato la situazione contro la Lazio imponendosi con il risultato di 3-0 ottenendo così la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Il secondo gol dei bavaresi è stato fortemente viziato da De Ligt, che con una girata perfetta ha servito l’assist decisivo per la rete di Muller. L’ex Juventus, che è stato allenato da Sarri alla Vecchia Signora nella stagione 2019-2020, al termine del match ha dichiarato: “Abbiamo fatto una bella partita, abbiamo creato tante occasioni. Loro hanno iniziato bene, ma il 2-0 al termine del primo tempo è stato molto importante per noi che abbiamo avuto più spazi”.

    De Ligt, le parole su Juve e Bayern

    Successivamente il difensore ha voluto parlare anche della situazione della sua ex squadra: “La Juve? Hanno perso quattro partite, ma sono giovani, si vede che Allegri ha creato un gruppo. L’Inter è incredibile, è molto forte. Speriamo la Juve possa arrivare in Champions” per poi aggiungere: “Bayern, siamo in un periodo difficile ma oggi abbiamo fatto uno step importante. Nuova partenza anche per me? Mi sento molto bene, sono felice di poter finalmente aiutare la squadra. L’allenatore che sappiamo andrà via? Di solito non succede ma siamo il Bayern. Oggi abbiamo giocato con tanta voglia anche di soffrire, una cosa che è mancata nelle ultime partite”. LEGGI TUTTO

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    Juve sempre più giovane? Marchisio ha le idee chiare. E c’è un precedente

    “Tanti giovani (con poca esperienza), infortuni vari e senza uno scudetto da difendere sul petto. Orgoglioso di voi” – ha scritto Marchisio sui social, dopo la sconfitta della Juventus contro il Napoli. Uno dei pochi che è partito dalle giovanili bianconere fino a vestire la fascia da capitano con la prima squadra. Poi ha proseguito: “I giovani cresceranno. Il nostro dna sarà sempre vincente”, con tanto di hashtag #tilltheend, “fino alla fine”. 
    Juve, mai così giovane: non capitava dal 1997
    Come evidenziato da Opta, la Juventus contro il Napoli ha schierato la sua formazione titolare con l’età media più bassa in questo campionato: 26 anni e 14 giorni. Contro gli azzurri non capitava dal 1997. Una linea verde soprattutto a centrocampo, per via delle assenze di Rabiot e McKennie: Alcaraz 2002 e Miretti e Iling 2003. Senza dimenticare Yildiz e il 2005 Nonge, sostituito dopo il rigore causato per il fallo su Osimhen. Scelta molto discussa e che ha gettato Allegri nell’occhio del ciclone. “ll lato positivo è che oggi ha giocato una Juventus molto giovane e questo significa che c’è un buon lavoro dietro” – ha detto Allegri nel post partita. Dal settore giovanile si spera di trovare altri Marchisio, ma intanto grazie alla Next Gen molti ragazzi si stanno ritagliando il loro spazio e il tecnico è pronto a monitorarli. Da Fagioli a Soulé, Iling e Miretti, gli esempi sono tutti attuali. “Cresceranno” – ha specificato il principino con una story sui social e con un solo DNA. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ricorso alla Fifa sulla Juve al Mondiale? Speriamo che non sia vero

    Speriamo che non sia vero. Che la voce secondo cui il Napoli starebbe preparando un’azione legale per impedire alla Juventus di partecipare al Mondiale per club rimanga tale. Perché è abbastanza surreale. E il calcio italiano non ha bisogno di un’altra occasione per farsi ridere dietro. Facciamo finta che sia una bufala legata alla boutade londinese di Aurelio De Laurentiis, secondo il quale la Juventus, esclusa dalle coppe in questa stagione, non dovrebbe partecipare al Mondiale.

    Juve, Napoli e Mondiale per Club

    Altrimenti bisognerebbe ricordare che un anno di esclusione finisce il 30 giugno 2024, quindi la Juventus può partecipare senza problemi a una competizione che inizia nel giugno 2025. E ricordare anche che il regolamento prevede l’accesso in base al ranking: quindi se il Napoli supererà la Juventus nel ranking andrà al Mondiale, altrimenti ci andrà la Juventus. Le qualificazioni si conquistano sul campo e questo non andrebbe neanche ricordato a chi parla sempre di meritocrazia per fondare nuove competizioni. Poi, se proprio la si vuole dire tutta, la Juventus è fuori dalle coppe per via della sentenza sulle plusvalenze e il Napoli ha un procedimento in corso alla Procura di Roma per un problema di plusvalenza. Ma non serve dire tutto questo, perché – dai – non può che essere una bufala questa storia.

    Trauma Juve, la sfortuna fa 23 LEGGI TUTTO

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    Chiesa azzoppato da Alex Sandro: ancora fuori dal gruppo, dubbio per Napoli

    Mancano pochi giorni alla sfida contro il Napoli e Chiesa resta ancora in dubbio. Ieri, 28 febbraio, l’attaccante della Juventus è rimasto a terra dolorante dopo uno scontro con Alex Sandro e ha interrotto la seduta di allenamento su consiglio di Allegri, dopo qualche prova. Ora le condizioni non sono migliorate, sente ancora dolore e non è riuscito a lavorare con il resto della squadra. Un momento sfortunato per il bianconero che non riesce a trovare continuità.
    Chiesa-Alex Sandro: cosa è successo
    Durante la classica partitella a ranghi ridotti, davanti anche a 400 tifosi, Chiesa in un’azione di conduzione ha provato a saltare Alex Sandro e ha rimediato una botta alla caviglia, a causa dell’intervento in ritardo del brasiliano. Gli è stato applicato del ghiaccio spray dai medici e poi ha riprovato a rientrare in campo con il resto del gruppo, senza però riuscirci. Dopo circa 24 ore la situazione non è migliorata e la sua convocazione per la sfida contro il Napoli al Maradona è in bilico. Un altro problema che si va ad aggiungere ai precedenti al ginocchio, che gli hanno fatto saltare le partite con Salernitana, Lecce ed Empoli. Un periodo decisamente negativo per il giocatore della Juventus, con il gol che manca da sei partite e una forma fisica che non ingrana.   LEGGI TUTTO

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    Allegri e Alex Sandro, la coppia Juve da record: a Napoli un nuovo primato?

    La prossima sfida della Juventus in Serie A, in programma al Maradona contro il Napoli, potrebbe essere storica per Alex Sandro. Se il brasiliano dovesse scendere in campo aggiungerà infatti un altro record alla sua carriera con la maglia bianconera.
    Alex Sandro fedelissimo di Allegri: pronto l’aggancio a Bonucci
    Il brasiliano è attualmente a quota 246 presenze sotto la guida di Massimialiano Allegri in tutte le competizioni. Il primato di questa speciale classifica appartiene a Leonardo Bonucci, fermo a 247. Con tutta probabilità Alex Sandro aggancerà l’ex capitano della Juve già contro il Napoli, per poi superarlo definitivamente nel finale di stagione. Numeri, che testimoniano ancora una volta il legame tra il difensore e il tecnico toscano, e fanno sì che il brasiliano risulti il calciatore più utilizzato da Max durante la sua carriera da allenatore.
    Alex Sandro a caccia di record
    Oltre al record di Bonucci, Alex Sandro è vicino a un altro primato storico. Il brasiliano è infatti a quota 321 presenze con la maglia della Juve, a sole sei partite da Pavel Nedved. Nel caso in cui riuscisse a superare anche l’ex Pallone d’Oro, diventerebbe il calciatore straniero con più presenze nella storia della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Alta fedeltà, la classifica: chi ha scelto la Juve a vita e chi l’ha rifiutata

    18. Darren Anderton

    Darren Anderton ha trascorso 12 anni al Tottenham dopo aver lasciato il Portsmouth nel 1992 e, sebbene il centrocampista abbia sofferto di infortuni, è ricordato con affetto dai tifosi degli Spurs. Anderton era ricercato dal Manchester United nel 1995 e rivelò che il presidente degli Spurs Sir Alan Sugar lo rinchiuse nella sua villa finché non firmò un nuovo accordo.

    17. Erling Haaland

    Erling Haaland era ricercato da molte delle migliori squadre europee quando lasciò il Red Bull Salisburgo e il Manchester United sembrava essere in prima fila per il talentuoso norvegese. L’allenatore Ole-Gunnar Solskjaer aveva allenato Haaland al Molde in Norvegia e quel rapporto sembrava essere fondamentale, ma il prolifico attaccante si è invece trasferito al Borussia Dortmund.

    16. Philipp Lahm

    Phillip Lahm ha lavorato con Pep Guardiola al Bayern Monaco ed è stato spesso elogiato dall’allenatore catalano, che avrebbe voluto ingaggiarlo per il Barcellona. All’epoca il Barça era la migliore squadra d’Europa e gli amici di Lahm lo esortarono a trasferirsi, ma lui era felice al Bayern Monaco e alla fine rimase, vincendo un triplete e poi lavorando anche con Pep.

    15. Antonio Di Natale

    Antonio Di Natale ha iniziato la sua carriera all’Empoli ma ha trascorso 12 anni all’Udinese tra il 2004 e il 2016. Uno dei migliori attaccanti d’Italia in quel periodo, Di Natale era voluto sia dalla Roma che dalla Juventus durante la sua permanenza in Friuli. In seguito ha detto che il suo unico rammarico è stato non aver fatto parte della squadra italiana ai Mondiali del 2006.

    14. Roy Keane

    Roy Keane sarà sempre associato al Manchester United dopo aver trascorso 12 anni all’Old Trafford tra il 1993 e il 2005, ma l’ex centrocampista della Repubblica d’Irlanda era vicino al passaggio al Real Madrid verso la fine della sua carriera. Nella sua autobiografia ha spiegato di essersi poi pentito di non essersi trasferito in Spagna.

    13. Gianluigi Buffon

    Gianluigi Buffon ha trascorso 17 stagioni alla Juventus tra il 2001 e il 2018, per poi tornare per un secondo periodo nel 2019. Prima di chiudere al Parma, il suo primo club, nel 2021, l’unico trasferimento all’estero della leggenda italiana è stato al Psg nel 2018/19. Eppure il portiere era vicino al passaggio al Barcellona nel 2001, decidendo infine di firmare per la Juve. Anche il Real Madrid era interessato nel 2005, ma si sono svolte solo trattative preliminari.

    12. Jamie Vardy

    Dopo il trionfo del Leicester City in Premier League nel 2015/16, l’Arsenal ha attivato la clausola rescissoria da 20 milioni di sterline nel contratto di Jamie Vardy. L’attaccante è stato tentato dal passaggio ai Gunners, ma alla fine ha deciso di rimanere fedele ai Foxes, anche quando giocatori del calibro di N’Golo Kante e Riyad Mahrez hanno lasciato il club.

    11. Xavi

    Xavi è una leggenda del Barcellona, ma l’ex centrocampista ha ammesso di aver pensato di lasciare molte volte nei suoi primi anni a causa della pressione di dover essere all’altezza dell’ex compagno di squadra Pep Guardiola. Nel 2008 era sul punto di lasciare per il Bayern Monaco, ma alla fine è rimasto a causa di Guardiola. Xavi ha anche rivelato che il fratello di Sir Alex Ferguson si era messo in contatto per un possibile trasferimento al Manchester United. LEGGI TUTTO