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    Morata: «A gennaio mi ha cercato il Barcellona, ma Allegri voleva vedermi giocare con Vlahovic»

    TORINO – La Juve di questi tempi non dà soddisfazioni alla sua tifoseria e se si pensa alle enormi difficoltà che Dusan Vlahovic sta incontrando nonostante sia sempre il cannoniere di squadra con 4 gol in campionato (di cui, però, solo uno su azione), ascoltare Alvaro Morata può fare comunque un bell’effetto e sciogliere per un attimo la tensione. L’ex attaccante bianconero, tornato in estate all’Atletico Madrid da dove nonostante mille rumours non s’è più mosso, ha parlato dal ritiro della Spagna alla nota trasmissione della Cadena Ser, El Larguero. Al centro dell’attenzione le parole dedicate da Alvarito alla sua ex squadra, in particolare al mercato di gennaio e di giugno, quando una squadra l’aveva seguito da vicino: «Sì, è vero, c’è stato un interesse del Barcellona, mi ha chiamato anche Xavi con cui ho parlato non solamente di calcio, un po’ di tutto. E questo mi ha fatto sentire bene, l’ho apprezzato molto». L’ex centrocampista blaugrana era subentrato da un paio di mesi a Ronald Koeman e nelle settimane successive aveva spinto molto perché Morata lo raggiungesse in Catalogna. «Alla fine dell’inverno passato c’erano state 4-5 buonissime opportunità da valutare – prosegue Alvaro – però Allegri è stato chiaro con me, voleva che io rimanessi, mi diceva che voleva vedermi giocare con Vlahovic. Così ha bloccato tutto. E io ho giocato sulla sinistra, l’ho fatto, anche se per me è stato uno sforzo».
    L’addioNon è un mistero che lo spagnolo, finché ha potuto, ha sperato in una conferma nella Juventus, ma l’Atletico Madrid non ha mai mollato un centesimo rispetto all’iniziale accordo tra le società, in base al quale Morata sarebbe stato ceduto a titolo definitivo solamente a fronte di un bonifico da 35 milioni di euro sull’unghia. Ecco perché Alvarito è tornato a Madrid, malgrado si raccontasse da tempo del mancato feeling con Diego Simeone. Non è andata così e non deve stupire il fatto che oggi il bomber della Roja si esprima in questi termini: «Voglio vincere più titoli possibili, penso di poter dare ancora tanto a questa squadra. Credo nel destino. Se concluderò la carriera all’Atletico? La verità è che qui mi sento a casa». Con la Juve, vada come vada la stagione in corso, è ormai finita. Mentre Vlahovic, nel frattempo, ha un nuovo “partner” alla sua sinistra. Il problema è che Filip Kostic s’è abbastanza nascosto fino ad ora.

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    Juve, carica social di Locatelli: “Lavora duro in silenzio”

    Manuel Locatelli vuole riprendersi la Juventus. Il numero 5 bianconero (numero di maglia cambiato dopo aver indossato la n.27 nella stagione 2021/2022), arrivato nel club dei suoi sogni durante la sessione estiva di mercato dello scorso anno per quasi 40 milioni di euro dal Sassuolo, ha postato tramite le sue storie su Instagram un messaggio motivazionale per caricarsi: “Lavora duro in silenzio, fai fare rumore al successo”. L’inizio di stagione del centrocampista classe 1998 non è stato dei migliori: dopo le prime prestazioni non al top, un infortunio lo ha costretto a saltare le ultime tre partite tra Serie A e Champions League contro Salernitana (2-2), Benfica (1-2) e Monza (0-1). In totale, con la maglia della Juve, Locatelli ha collezionato finora 49 presenze condite da 3 gol e 5 assist. LEGGI TUTTO

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    Scudetto Juve, la quota vola. Ecco come è cambiata

    L’avvio di stagione spumeggiante del Napoli e quello da dimenticare della Juventus ha provocato un vero e proprio terremoto in serie A anche per quanto riguarda le quote Antepost sulla vincente scudetto. Ecco la situazione aggiornata.
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    Juve campione d’Italia? Scopri la variazione di quota
    Prima del via del campionato il ruolo di favorite per la vittoria finale era diviso tra Inter e Juventus che venivano entrambe offerte a 2.75. Subito dietro c’era il Milan (in lavagna a 4.50) che era l’ultima delle squadre con premio “ad una cifra”. Infatti, a seguire, era il turno della Roma la cui eventuale conquista del tricolore permetteva di moltiplicare per 10 una qualunque giocata.
    Per il Napoli il premio previsto alla vigilia era addirittura di 15 volte la posta mentre Lazio e Atalanta venivano entrambe proposte a 33. Sono bastate sette giornate e tutto è cambiato. Il nuovo Napoli di Spalletti è in testa alla classifica a pari merito con l’Atalanta mentre il Milan è quinto, l’Inter è settima e la Juventus addirittura ottava (insieme al Torino).
    Quanto basta per rivoluzionare completamente le previsioni relative alla squadra che vincerà il campionato di serie A 2022/2023. Ovviamente si tratta di una situazione dinamica che con il passare del tempo (e dei risultati) potrebbe cambiare ma, al momento, in cima alla lista delle squadre favorite per la vittoria finale ci sono il Napoli la cui quota è crollata a 3.75 e il Milan (la cui quota è rimasta abbastanza vicina a quella di partenza).
    Il successo dell’Inter permetterebbe di quadruplicare la posta mentre la Juventus ha visto quasi triplicare il premio iniziale che dal 2.75 di inizio agosto è passato al 6.50 attuale. LEGGI TUTTO

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    Allegri, l'attacco di Zakaria: “Questa Juve dovrebbe vincere sempre 3-0”

    ZURIGO (Svizzera) – Otto mesi in bianconero per Denis Zakaria che ha parlato della sua esperienza alla Juve al portale svizzero Blick. Il centrocampista, ora in forza al Chlesea, ha raccontato il suo recente passato a Torino e il suo rapporto con Massimiliano Allegri: “Lo stile di calcio non era il mio. La squadra giocava molto bassa, non avevo molto spazio. L’allenatore è una brava persona che ha ottenuto grandi risultati, però con la rosa che ha a disposizione dovrebbe essere in testa alla classifica e vincere ogni partita per 3-0. Mi spiace che non abbiamo parlato molto”. Un rapporto difficile tra Zakaria e il tecnico bianconero, ma ora per lo svizzero c’è da affrontare l’avventura nei Blues che hanno da poco cambiato guida con Potter al posto di Tuchel.

    Zakaria: “Al Chelsea sono arrivato a 6 ore dalla fine del mercato”

    “E’ successo tutto molto velocemente. Non sapevo che fosse possibile fino a sei ore prima della fine del mercato. Ho fatto le valigie e ho aspettato che i contratti venissero firmati. Poi ho fatto le visite mediche a Torino ed è andato tutto bene. Il Liverpool? L’ho sentito dal mio agente, ma alla fine è arrivato il Chelsea. E penso che sarò più felice in Inghilterra che a Torino”. Parla così Zakaria del suo passaggio a Londra e poi ammette: “Tuchel è stato uno dei motivi per cui sono andato al Chelsea, ma non abbiamo trascorso molto tempo con lui. Questo è il calcio, va tutto veloce. Potrei avere una nuova possibilità con il nuovo allenatore. Lavorerò molto per avere un posto in squadra. Mi sento bene fisicamente. So che devo avere minuti nelle gambe per dare il massimo”.
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    Juve, Danilo in gol con Voz Futura: un progetto per i più deboli

    TORINO – Danilo da dieci. Non per le prestazioni in campo, né per il numero di maglia. Ma per l’impegno sociale che il giocatore della Juventus sta dimostrando: salute mentale, uguaglianza di genere, diversità, immigrazione, suicidio. Temi importanti, temi scomodi che difficilmente riescono a entrare nel mondo sportivo. Il tema della salute mentale, emerso durante i Giochi Olimpici di Tokyo dopo le dichiarazioni di campionesse come la ginnasta Simone Biles e la tennista Naomi Osaka è uno dei più ricorrenti di “Voz Futura”, progetto che il giocatore della Juve porta avanti con grande abnegazione. “L’idea di Voz Futura è nata durante il periodo della pandemia – dichiara il terzino bianconero ai media del gruppo Globo – nel momento più grave dell’isolamento dovuto al Covid-19. Mi sono detto che io non stavo facendo niente, e che avrei voluto aiutare di più, portare cose propositive, buone frasi da leggere, belle azioni, conversazioni simpatiche e produttive”.
    Temi impegnativi
    “Il suicidio è un argomento di cui si dovrebbe parlare di più – afferma ancora il giocatore della Juventus – molte persone pensano che sia brutto parlare di suicidio, è un tabù, ma c’è da dire che molte persone se ne vanno perché non hanno aiuto, hanno paura di parlarne, non si sentono sicure e pronte ad aprirsi. A volte ti ritrovi in un momento che nulla va bene, ma con l’aiuto della pagina e dei contenuti che pubblichiamo, la tua voce futura esisterà, cambierai, avrai una voce, potrai parlare ed essere ascoltato”.
    L’aiuto all’amico depresso
    Recentemente il terzino della Juventus ha promosso una conversazione di quasi un’ora con Zé Love, suo ex compagno di squadra al Santos, che soffre di depressione. “Non possiamo smettere di parlare per paura di essere giudicati, per paura di ciò che penseranno gli altri – conclude Danilo – io non ho intenzione di dare consigli sulla depressione o sul suicidio, ma posso mettere una persona esperta in materia a spiegarlo, o parlare con persone che hanno già sofferto della malattia”. Danilo aveva iniziato a interessarsi ai problemi di salute mentale nel 2017, quando giocava nel Real Madrid, dopo aver attraversato un periodo molto negativo. “Avevo segnato due autogol nell’arco di tre settimane in Coppa del Re, prima contro il Siviglia e poi con il Celta Vigo. In quel momento ero mentalmente morto, e non sapevo proprio da dove attingere forza, non capivo tutto quello che stavo provando”.
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    Juve in crisi, venerdì il CdA del rilancio

    TORINO – Si terrà venerdì il Consiglio di Amministrazione della Juventus che approverà il bilancio 2021-22 con un rosso da circa 250 milioni di euro. Il documento contabile sarà poi sottoposto all’attenzione, e al voto, dell’assemblea dei soci, nella seconda metà di ottobre. Venerdì si conoscerà con precisione l’ammontare del passivo: finora la cifra è stata calcolata in base a quanto emerso dal bilancio semestrale di Exor, la cassaforte degli Agnelli-Elkann, azionisti di maggioranza del club bianconero, in cui la perdita per la Juventus si aggirava sui 132 milioni, da sommare alla prima semestrale chiusa al 31 dicembre 2021, quando il meno era di 119 milioni.
    EFFETTO COVID – Si tratta del quinto bilancio consecutivo che chiude in rosso per la società presieduta da Andrea Agnelli, in cui si sentono ancora gli effetti del Covid, con gli stadi soltanto parzialmente aperti, e gli alti costi di gestione dei giocatori, con le spese residue per Cristiano Ronaldo.
    INGAGGI E VALORE ROSA – L’obiettivo della società, che ha varato un piano di sostenibilità per abbattere i costi, è quello di ridurre le perdite del 50% nell’esercizio 2022-23 e di arrivare a un rosso accettabile l’anno successivo. In un anno la Juventus ha già risparmiato 20 milioni il monte ingaggio, passando da 178 a 158 milioni. La rosa attuale a disposizione di Massimiliano Allegri costa attualmente poco più di 278 milioni, in ribasso rispetto ai 311 milioni della passata stagione. Ciò non significa rinunciare ai top player: la Juventus continuerà a comprare campioni ma, parallelamente, ogni anno vuole inserire i migliori della Primavera e della Next Gen in prima squadra. talenti che non costano nulla perché cresciuti in casa e che hanno uno stipendio anche più abbordabile.
    CRISI SPORTIVA – Inevitabilmente il Cda affronterà anche il tema dei risultati sportivi con la crisi di risultati e appena due vittorie su nove partite ufficiali. Ma la panchina di Allegri, al momento, non è in bilico. Esonerare il tecnico livornese costerebbe un’ottantina di milioni, una cifra “folle” per l’ad Maurizio Arrivabene, l’uomo che deve far quadrare i conti.
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    Figc: Del Piero, Barzagli e De Rossi tra gli allievi allenatori Uefa Pro

    ROMA – Attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito web la Figc ha reso noti i nomi degli allievi che prenderanno parte al corso per allenatori Uefa Pro, il massimo livello di formazione per tecnici riconosciuto dalla Uefa. Tra i corsisti saranno presenti due figure di grande importanza del calibro di Daniele De Rossi e il match analyst Simone Contran, entrambi parte dello staff tecnico di Roberto Mancini in Nazionale. Tuttavia, l’ex centrocampista giallorosso non sarà l’unico campione del mondo del 2006 a prendere parte a sedersi tra i banchi di Coverciano: insieme a lui ci saranno di fatto anche Alessandro Del Piero, Marco Amelia e Andrea Barzagli. Al corso – al via il 3 ottobre – sono stati ammessi anche l’attuale allenatore del Monza, Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, il tecnico dell’Alanyaspor, Francesco Farioli, l’allenatore della Virtus Entella Gennaro Volpe, i vice allenatori di Torino e Brescia, Matteo Paro e Daniele Gastaldello, e il responsabile dell’Area di Match Analysis dell’Inter, Filippo Lorenzon. Infine, presenti anche Vincent Cavin, collaboratore tecnico del ct svizzero Murat Yakin, il tecnico delle giovanili del Genoa Abdoulay Konko, Emilio Di Leo, Daniele Di Donato, Manuel Iori, Andrea Sussi, Felice Tufano e Gennaro Volpe.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    De Ligt: “Il Bayern ha mezzi migliori della Juve per vincere la Champions”

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – “Alla Juve mi sono divertito molto, ma sentivo che per me era arrivato il momento di una nuova sfida. La Juve è una grande squadra, ma credo che venire qui (al Bayern, ndr) sia stato un’ulteriore salto di qualità per la mia carriera. Credo che in termini di ambizione il Bayern abbia mezzi migliori per vincere la Champions League. Alla Juventus invece questa sensazione l’ho avvertita un po’ meno”. Sono le dichiarazioni di Matthjis De Ligt in un’intervista con l’emittente televisiva olandese Nos. Nonostante il ricordo complessivamente positivo della sua esperienza con la maglia bianconera, il centrale olandese non ha risparmiato critiche alla sua ex squadra. LEGGI TUTTO