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    Alex Sandro: “Juve, ora basta errori. Scudetto? Sempre pensato di vincerlo”

    Il deludente pareggio della Juventus in casa del Verona è stato commentato anche da Alex Sandro. Il terzino brasiliano si è presentato ai microfoni dopo le parole di Massimiliano Allegri e la disamina di Rabiot dichiarando: “Questi sono risultati che esistono e che possono succedere a tutti. Non pensiamo solo alla partita con l’Empoli ma in generale alle ultime quattro. Dobbiamo uscire il prima possibile da questo momento, dobbiamo fare il nostro meglio. È diverso giocare una volta a settimana o due a settimana. Abbiamo più allenamenti, possiamo provare più cose e dobbiamo continuare così. Non possiamo più perdere punti e fare sconfitte, il nostro margine di errore è finito”.
    Alex Sandro: “I punti persi sono pesantissimi”
    Alex Sandro ha proseguito: “Scudetto? Ogni campionato che ho iniziato alla Juve ho sempre pensato di vincerlo, anche questo. Resettare e iniziare da zero? Dobbiamo seguire la nostra strada, dobbiamo fare di più. Tutti noi calciatori, il mister e tutti i collaboratori. Dobbiamo mettere il 10% in più. È quello che abbiamo perso in questi giorni, dobbiamo tornare a fare il massimo. I punti persi con la Juve sono sempre pesantissimi. Non è solo la partita con l’Empoli, noi dobbiamo essere più concentrati per tornare a fare del nostro meglio”. Infine, sul rapporto con Allegri e il cambio modulo a gara in corso: “Io conosco Allegri da tanto e quando lui sente di dover cambiare modulo l’ha sempre fatto. Noi abbiamo sempre risposto bene. La sua forza è quella di riconoscere i giocatori che possono cambiare ruolo durante la partita, questa è una forza in più per noi”. LEGGI TUTTO

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    Chiellini-Reaves, l’incontro Juve-Lakers: lo scambio di maglie

    Giorgio Chiellini continua ad essere protagonista anche dall’altra parte dell’oceano. L’ex difensore aveva infatti annunciato il ritiro dal calcio giocato al termine del 2023, ma ha scelto di rimanere a Los Angeles per ricoprire il ruolo di allenatore per lo sviluppo dei giocatori al LAFC. Una decisione che gli sta permettendo anche di coltivare la sua passione per il basket Nba.
    Juve, i Lakers celebrano Chiellini
    L’ex difensore della Juventus era presente allo Crypto.com arena per assistere alla partita vinta dai Los Angeles Lakers contro i Detroit Pistons in Nba. Prima dell’inizio della gara Chiellini è stato anche protagonista di uno scambio di maglia con Austin Reaves, guardia stunitense della squadra gialloviola, che ha ricevuto una divisa della Juventus con il suo numero.
    In cambio per Chiellini è invece arrivata una canotta dei Lakers con l’iconico numero 3. Il tutto è stato documentato con un post congiunto su Insagram tra Juventus e Lakers, con la didascalia: “Rispetto tra due potenze sportive”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve-Udinese ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Juve-Udinese su Tuttosport.com
    Dove vedere Juve-Udinese: streaming e diretta tv
    La sfida tra Juventus e Udinese valevole per il 24º turno di Serie A si disputerà all’Allianz Stadium di Torino e avrà inizio alle 20:45 di oggi. Sarà possibile seguire il match in diretta tv su Sky Sport Uno (201), Sky Calcio (202) e Zona DAZN. La partita sarà disponibile anche in diretta streaming sull’applicazione di DAZN e su NOW.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Le probabili formazioni di Juve-Udinese
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Milik, Chiesa. Allenatore: Allegri.A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Djalò, Rugani, Miretti, Alcaraz, Nicolussi Caviglia, Nonge, Weah, Iling, Yildiz, Cerri.
    Indisponibili: De Sciglio, Kean, Perin, Vlahovic.Squalificati: Danilo, Fagioli, Pogba.Diffidati: Bremer, Vlahovic.
    UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Giannetti, Kristensen; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Zemura; Thauvin; Lucca. Allenatore: Cioffi.A disposizione: Silvestri, Padelli, Tlkvic, Kabasele, Ferreira, Ebosele, Kamara, Payero, Zarraga, Success, Brenner, Davis.
    Indisponibili: Bijol, Ebosse, Deulofeu.Squalificati: Pereyra.Diffidati: Perez, Thauvin.
    Arbitro: Abisso di Palermo. Assistenti: Vecchi-Mastrodonato. Quarto ufficiale: Giua. Var: Marini. Avar: Aureliano. LEGGI TUTTO

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    Nonge e McKennie, siparietto da ridere: “Figlio? Non sa parlare italiano…”

    Giornata d’allenamento alla Continassa per la Juventus in vista del posticipo di Serie A contro l’Udinese, in programma lunedì alle 20:45. Prima dell’inizio della seduta, Weston McKennie e Joseph Nonge sono stati protagonisti di un divertente siparietto.
    Juve, Nonge scherza con McKennie: “È mio figlio”
    Arrivati al campo d’allenamento insieme, Nonge ha preso in giro così il centrocampista statunitense: “Lui è mio figlio Weston McKennie, il mio bambino”. Pronta la risposta del numero 16 bianconero, che ha scherzosamente giustificato le frasi del compagno dicendo: “Scusatelo, ancora non parla bene italiano. Non sa nemmeno cosa vuol dire figlio”. Una frase a cui Nonge ha risposto affermando di conoscere la lingua meglio di lui. Il tutto è stato postato sulla pagina Instagram della Juventus.
    Juve, la “giornataccia” di Cambiaso
    Oltre a McKennie e Nonge, c’è stato spazio per altri calciatori bianconeri. Tra questi anche Andrea Cambiaso, che ha commentato il meteo di oggi a Torino: “Buongiorno a tutti, nonostante la giornataccia”. Simpatica anche la battuta di Szczesny che ha definito lui e Pinsoglio come due vecchietti. LEGGI TUTTO

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    Milik, l’audio tra arbitro e Var su Juve-Empoli: “Per me è giallo”

    Juve, espulsione Milik: ecco l’audio del Var

    Nel corso della trasmissione in onda su Dazn, è stato trasmesso l’audio tra l’arbitro Marinelli e il Var Doveri in occasione del rosso all’attacante della Juve. Subito dopo l’intervento su Cerri, l’arbitro ammonisce il polacco dicendo: “Per me lo spizza, prende il pallone. Il piede non è completamente disteso, è da giallo”. La sala Var invita però il direttore di gara a rivedere l’episodio, cercando il frame giusto: “Hai brutte immagini? Questa forse è la peggiore. La gamba non è piegata del tutto, fammela rivedere in dinamica: c’è il salto, in dinamica è brutto. Secondo me è da chiamare, per me è rosso”. Un’analisi che ha quindi portato alla revisione al monitor di Marinelli e alla conseguente espulsione di Milik. LEGGI TUTTO

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    Soulé, che farà la Juve? Gli scenari e i club interessati. Novità anche per Kaio

    Soulé, i numeri e la Premier League

    D’altronde i numeri non mentono mai: 10 gol segnati più 2 assist in 21 presenze rappresentano in biglietto da visita da urlo per un esterno offensivo. Se poi aggiungiamo il fatto che l’argentino ha solo 20 anni la trama diventa di quelle decisamente intriganti. Ecco perché, soprattutto dalla Premier League, appaiono pronti a sfoderare in estate l’assalto al gioiello di Mar Del Plata. Comunque vada per la Juventus si prospetta un Oscar. Alla Vecchia Signora, infatti, andrebbe il premio come miglior attrice non protagonista. Alla Continassa seguono l’esplosione dell’ex Velez con interesse e soddisfazione. In fondo uno così potrebbe tornare tremendamente utile in bianconero a partire da luglio. LEGGI TUTTO

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    La Juve, i miracoli e quei quattro minuti: tutte le differenze con l’Inter

    La differenza fra l’Inter e la Juventus è superiore al risultato di 1-0 che riassume lo scontro diretto ed è più ampia dei quattro punti che separano le squadre in classifica. Se finora si è avuta l’illusione ottica che le due formazioni fossero più vicine è perché la Juventus di Massimiliano Allegri ha compiuto un miracolo sportivo e agonistico, fatto di tanti piccoli miracoli, indispensabili per tenere l’infernale ritmo dell’Inter.

    Inter-Juve, la principale differenza

    Per non perdere, ieri sera, ne serviva uno grande, di miracolo. Invece è andata come suggeriva la logica: vincono i più forti, anche se ci riescono solo grazie a un errore da polli della difesa juventina e fino all’ultimo rischiano la beffa. Esperienza e maturità scavano un solco che inghiotte la forza di volontà e la grinta juventine. Perché nei quattro minuti che vanno dal 32’ al 36’, salta agli occhi la più decisiva delle differenze fra Inter e Juventus, quella che emerge quando giocatori con tante stagioni ad alto livello nella testa e nelle gambe si confrontano con un gruppo di giovani, alcuni giovanissimi e troppi che, uno scontro scudetto al Meazza, non l’hanno mai giocato. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Allegri cliente difficile? Abbiamo vinto parecchio contro di lui”

    L’Inter si avvicina al derby d’Italia contro la Juventus in programma domani alle 20:45 a San Siro con la consapevolezza di poter staccare i bianconeri con una partita in più a disposizione. Dopo la conferenza di Allegri, che ha ribadito l’importanza della sfida contro i nerazzurri, a presentare il big match è stato anche Simone Inzaghi: “La partita di domani non è decisiva ma importantissima. Sarà molto combattuta, all’andata non fu entusiasmante ma ora giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi. Cercheremo di giocare nel migliore dei modi affrontando una squadra che ha avuto un percorso simile al nostro. La classifica, a parte recuperi e asterischi, è simile a quella della Juventus. Sappiamo l’importanza della gara, abbiamo grandissimo rispetto e ce la giocheremo nel migliore dei modi”.
    Inzaghi: “Tutti disponibili tranne Cuadrado”
    Inzaghi ha proseguito: “Abbiamo giocato contro tante volte in questi anni, finali e semifinali importantissime. Domani sarà molto equilibrata, dovremo usare tantissima testa e cuore. Dovremo essere pronti a fare una corsa in più per i compagni in difficoltà. I giocatori della Juve stanno facendo tutti un percorso straordinario. Oltre a quello bisognerà essere contenti di giocare una partita dopo un avvio così buono per entrambe le squadre. La pressione c’è sempre, bisogna essere fieri di giocare una partita così. I ragazzi si stanno allenando bene. Ad oggi sono tutti disponibili tranne Cuadrado, è una partita importantissima per tutto il valore che c’è oltre alla classifica. Favoriti e griglie? Se ne è parlato tanto, noi siamo l’Inter e sappiamo di avere grandi responsabilità. Abbiamo fatto 30 partite molto positive ma il nostro percorso è solo all’inizio, a gennaio abbiamo fatto 5 partite in 22 giorni portando a casa un trofeo”. LEGGI TUTTO