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    Juve, i tre stadi dove giocheranno i bianconeri durante il tour negli Stati Uniti

    Dalla Continassa agli Stati Uniti. Dal 21 al 30 luglio i bianconeri saranno impegnati oltreoceano per le sfide dello “Juventus Summer Tour”. Tre le amichevoli in programma: la prima contro il Deportivo Guadalajara, poi sarà la volta del Barcellona e infine la partita contro i campioni d’Europa in carica del Real Madrid. Le tre gare si disputeranno in tre stadi differenti: Allegiant Stadium, Cotton Bowl e Rose Bowl Stadium di Pasadena.

    Juve-Deportivo Guadalajara all’Allegiant Stadium di Las Vegas

    Il 22 luglio (il 23 in italia) ci sarà l’esordio dei bianconeri: la Juve di Allegri affronterà il Deportivo Guadalajara all’Allegiant Stadium di Las Vegas. Un impianto da oltre 65mila spettatori che di solito ospita le gare interne dei Las Vegas Raiders, squadra professionistica di football americano che milita nella NFL. I lavori della costruzione dello stadio – che ha il tetto retrattile e un prato in erba sintetica – iniziarono nel settembre 2017, con l’inaugurazione che avvenne poi nell’estate 2020. Ospiterà il Super Bowl del 2024.

    Juve-Barcellona al Cotton Bowl Stadium di Dallas

    La seconda sfida, quella contro il Barcellona, si giocherà nel cuore del Texas, a Dallas, il 26 luglio (il 27 in italia). Si scenderà in campo al Cotton Bowl, storico impianto americano edificato nel 1930 (in origine era conosciuto come Fair Park Stadium) con una capienza di oltre 92mila spettatori. Al calcio ha legato in maniera indelebile il suo nome durante i Mondiali del 1994, quando ospitò 6 partite, compreso lo storico quarto di finale tra Brasile e Olanda vinto 3-2 dalla Selecao in una delle più belle partite di quella manifestazione iridata.

    Juve-Real Madrid al Rose Bowl Stadium di Pasadena

    L’ultima amichevole, contro i campioni d’Europa del Real Madrid, ci sarà il 30 luglio (il 31 in Italia) e si giocherà al Rose Bowl Stadium di Pasadena, comune nella contea di Los Angeles. Questo impianto, riconosciuto come monumento storico, ha una capienza di oltre 90mila spettatori e fu il teatro – il 17 luglio 1994 – della finale dei Mondiali di calcio tra Italia e Brasile, vinta ai calci di rigore dalla squadra verdeoro. Sempre a proposito del calcio, ha ospitato anche alcuni match delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e della Copa America Centenario.

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    Pogba, oggi la conferenza. E la Juve carica sui social: “Quanto siete gasati?”

    Ieri è stato il giorno di Angel Di Maria, oggi è il Pogba day. Nel pomeriggio ci sarà la conferenza di presentazione del centrocampista francese, tornato alla corte della Juve dopo sei anni al Manchester United. Il ritorno a casa del “Polpo” ha infiammato l’animo dei tifosi bianconeri che da tempo sognavano di vedere nuovamente Pogba con la maglia della Juve. In attesa della conferenza ufficiale, prevista per le 15 di oggi, Paul ha rilasciato la sua prima intervista al canale Twich del club: “Sono impaziente di cominciare a giocare con la Juve. Questa maglia è tutto per me. La Juve mi ha dato l’opportunità di essere Pogba”.Sullo stesso argomentoPogba dal J Medical alla sede e per i tifosi è delirio continuoJuventus

    La Juve sui social: “Quanto siete gasati?”

    Anche il club bianconero ha deciso di cavalcare il grande entusiasmo dei tifosi e sul Twitter ufficiale ha ricordato l’appuntamento di oggi pomeriggio alle 15: “Oggi è una bella giornata. Quanto siete gasati da 1 a 10? #Pogback”- questa la domanda della Juve che ha ricevuto moltissime risposte dai supporter juventini. “Indescrivile”, “Ovviamente 10”, “Tantissimo”, questi solo alcuni dei commenti.

    Guarda la galleryJuve, le prime FOTO di Pogba con la maglia numero 10 LEGGI TUTTO

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    Di Maria fa il corso di juventinità: sorrisi e stupore tra Stadium e Museum

    TORINO – Le prime parole da bianconero deluxe sono già storia, ora è il momento di sciropparsi il mini-corso accelerato di juventinità, toccato a tutti i nuovi acquisti. Angel Di Maria sta man mano conoscendo il suo nuovo mondo, la Continassa, e oggi è il giorno del giro tra Museum, prato dello Stadium e tutto quanto ruota attorno al club più titolato d’Italia. La storia della Juventus racchiusa tra il teatro dei sogni bianconeri – presente e futuro – e il racconto di un passato che non si dimentica mai, come il Pallone d’Oro vinto da Omar Sivori nel 1961, osservato da vicino dal Fideo al J-Museum, e l’ingresso del campione argentino nella sala dei trofei dove si staglia l’inconfondibile Champions League, sogno-obiettivo della Juve e che Di Maria ha vinto una sola volta nel 2014 con la 22 del Real Madrid. Lo stesso numero di maglia che l’ex Paris Saint-Germain indosserà in bianconero, almeno per una stagione intera. E il popolo juventino non vede l’ora di vederlo in azione.Guarda la galleryDi Maria, le immagini del suo primo tour juventino LEGGI TUTTO

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    Zaniolo-Juve, la terza via: scambio di prestiti con la Roma

    TORINO – Nicolò Zaniolo aspetta il Bayern. Nessun inserimento dei tedeschi sul romanista, semplicemente il summit delle prossime ore tra i campioni di Germania e la Juventus per Matthijs De Ligt potrebbe sbloccare il mercato dei bianconeri. E non è un mistero, nemmeno per Zaniolo, che la ricca cessione dell’olandese potrebbe diventare anche un assist per lui, che ormai da tempo si vede in maglia bianconera. Dal triangolo Bayern-De Ligt-Juventus può arrivare la spinta per avvicinare bianconeri e giallorossi, orientanti a trovare un buon compromesso, ma per il momento ancora distanti. A Trigoria hanno deciso di sacrificare il 23enne ex Inter per finanziare la campagna acquisti e per questo hanno esentato Nicolò dalla prima amichevole (anche se ufficialmente si è parlato di una esclusione causata da motivi fisici: lombalgia) e soprattutto vorrebbero chiudere in tempi brevi. La Roma ha fretta, però è sempre molto fredda sull’opzione della contropartita tecnica più conguaglio (tipo Arthur più 25 milioni). Ma l’eventuale incasso per l’olandese, non meno di 90 milioni con i bonus, può cambiare le strategie dei bianconeri. A partire da quella per Zaniolo.Sullo stesso argomentoJuve, scatta la fase 2: Zaniolo più KoulibalyCalciomercato Juventus

    Niente contropartite, come da richieste del general manager Tiago Pinto, ma avanti per un prestito oneroso (10 milioni) con riscatto finale nel 2023 (30 milioni più bonus). Ma a questa seconda formula nelle ultime ore si è aggiunta una possibile terza via: uno scambio di prestiti tra Zaniolo e Arthur o Zakaria, due centrocampisti apprezzati da Mourinho. Il puzzle non è ancora completo, ma avanza dopo l’incontro milanese delle scorse settimane tra Federico Cherubini e Tiago Pinto. I contatti continuano, però la cautela resta massima. È forte la sensazione che, presto o tardi, Zaniolo possa raggiungere la squadra di Massimiliano Allegri. Nessuno si sbilancia sui tempi, ma le mediazioni continuano a lavorare. Zaniolo, nei piani bianconeri, potrebbe diventare un innesto importante per il presente e soprattutto per il futuro. Nell’immediato il romanista sarebbe un’alternativa di lusso a Angel Di Maria, appena sbarcato in bianconero. Ma il 34enne argentino resterà a Torino soltanto una stagione, non a caso ha chiesto e ottenuto un contratto di dodici mesi per poter tornare nell’amato Rosario Central nell’estate 2023. Una opportunità doppia per Zaniolo, che avrebbe così la possibilità di vivere la prima stagione alla Juventus con meno pressione e con il vantaggio di studiare da vicino un campione come l’ex Psg.

    Sullo stesso argomentoCalciomercato Juve, Zaniolo avanza e per Arnautovic si cerca la quadraCalciomercato Juventus

    Paredes e Molina

    A Parigi è ancora Leandro Paredes, connazionale e grande amico del neojuventino. L’ex Roma e Empoli, nel mirino della Juventus da anni, non è intoccabile al Psg. Alla Continassa tengono le antenne dritte e monitorano la situazione aspettando che si sblocchi qualche uscita in mezzo al campo. Prima di tentare un eventuale aggancio a Paredes, la Juventus deve trovare una soluzione per Aaron Ramsey, ieri rientrato alla Continassa dopo il prestito semestrale al Glasgow Rangers. L’ipotesi più quotata resta quella della risoluzione del contratto. L’uscita del gallese probabilmente non basterebbe per dare l’assalto a Paredes. Già, servirebbe anche quella di Arthur, per il quale resiste la pista Roma. Nella lista bianconera c’è anche un altro argentino: il laterale destro dell’Udinese, Nahuel Molina. La Juventus resta vigile, ma la concorrenza estera è sempre più forte.

    Sullo stesso argomentoParedes, voglia di Juve? Su Instagram like anche a Pogba!Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    De Ligt ha detto alla Juve di volere andare via. Bayern a Torino!

    TORINO – Il Bayern nelle prossime ore è atteso a Torino. La missione dell’ex bianconero Hasan Salihamidzic, ora ds dei bavaresi, ha un nome e un cognome: Matthijs De Ligt. Quello che non è ancora noto alla Juventus, ma che sarà chiaro in giornata, è se davvero i campioni di Germania caleranno sul tavolo la fatidica offerta irrinunciabile. Almeno 90 milioni con i bonus. In attesa del super summit alla presenza del Bayern, dei dirigenti juventini e dell’avvocato Rafaela Pimenta, plenipotenziaria della scuderia Raiola e rappresentante dell’ex Ajax, ieri sono andati in scena i preliminari. Partita suddivisa in due “tempi”, ma stesso protagonista: De Ligt. Prima il 22enne di Amsterdam, presentatosi al JMedical con gli altri nazionali, ha incrociato i tifosi della Juventus accorsi al di fuori della clinica juventina. Alla vista dei capelli biondi del Golden Boy 2018, la gente non si è trattenuta: «Dai De Ligt, resta con noi». Il difensore ha continuato a firmare autografi, ma non ha replicato.Sullo stesso argomentoJuve, Pimenta nel Pogba day: De Ligt resta sul piattoJuventus

    Colloquio con la Juve

    La risposta che si aspettavano i tifosi, De Ligt l’ha riservata ai dirigenti bianconeri. E l’olandese ha ribadito quanto già anticipato nei giorni scorsi dall’avvocato Pimenta. Ossia la voglia di andare al Bayern per provare una nuova avventura dopo il triennio in Serie A. MDL, però, è un ragazzo intelligente e serio, non un tipo da strappi o azioni di forza. Tradotto: De Ligt ha confermato il desiderio di trasferirsi al Bayern, ma a patto che i tedeschi accontentino la Juventus. Seppur sbilanciarsi sia complicato, la sensazione è che se i tedeschi si muovono è perché sono determinati e vogliono arrivare al traguardo. Oggi, dopo i contatti dell’ultima settimana, sarà tutto più chiaro. Il Chelsea resta alla finestra, curioso di capire fino a dove si spingerà il Bayern. Curiosi di scoprire le carte dei tedeschi sono soprattutto l’ad Maurizio Arrivabene, il vice presidente Pavel Nedved e il ds Federico Cherubini. Alla Continassa non dispiacerebbe affatto continuare con De Ligt al centro della difesa, però i movimenti degli ultimi giorni confermano come in “casa Juve” ci si stia preparando alla ricca cessione dell’olandese. Un addio che, nel caso, sarà gestito come quelli passati di Paul Pogba (2016) e Zinedine Zidane (2001). Già, una volta monetizzato, Cherubini andrà al “contrattacco” portando a termine la semina dell’ultima settimana. Almeno quattro colpi, di cui due difensori (uno top e uno di prospettiva).

    Sullo stesso argomentoCalciomercato Juve, blitz Bayern per De Ligt. Koulibaly prima sceltaCalciomercato Juventus

    Attesa KK

    Il primo nome della lista resta quello di Kalidou Koulibaly e l’incontro milanese con Fali Ramadani, che del senegalese è l’agente, lo dimostra una volta di più. KK è la prima scelta di Massimiliano Allegri. Le prossime 48 ore saranno decisive anche per Koulibaly, domani atteso nel ritiro azzurro di Dimaro assieme al presidente Aurelio De Laurentiis. «A Kalidou abbiamo fatto una offerta quasi irrinunciabile, 6 milioni netti per cinque anni e un futuro ruolo da dirigente. Koulibaly si sta guardando intorno e ha preso tempo», ha svelato sabato il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli. L’imminente faccia a faccia tra il difensore e De Laurentiis servirà per mettere fine al tormentone. Koulibaly potrebbe accettare il rinnovo, ma secondo i ben informati l’ok di KK è tutt’altro che scontato. A quel punto, nonostante l’importanza di Koulibaly per Luciano Spalletti, il divorzio immediato diventerebbe l’opzione più probabile dal momento che il Napoli non intende rischiare di perdere il suo giocatore più importante tra meno di dodici mesi a zero euro.

    Sullo stesso argomentoNapoli, caso Koulibaly: rinnovo rifiutato, De Laurentiis furiosoCalciomercato Napoli

    Una cosa è certa: non dovesse decollare il prolungamento, la Juventus proverà a tentare tanto il giocatore quanto il Napoli. E a quel punto, come capitato anche in passato, potrebbe succedere di tutto. ADL non vorrebbe privarsi di Koulibaly, però nel caso è pronto a sacrificarlo per 40 milioni. Alla Continassa valutano una offerta da 30 milioni più bonus. Ma Cherubini, come è normale che sia, viste le incognite e le variabili, si sta muovendo sotto traccia anche per altri centrali. A ruota di Koulibaly, nella lista bianconera, compare il nome di Gleison Bremer, sul quale l’Inter è segnalata in vantaggio. Ma il mercato può cambiare anche in fretta. Dovesse complicarsi KK, i bianconeri proveranno a sfidare i nerazzurri per il brasiliano del Torino. Tra le alternative resistono Presnel Kimpembe (Psg), Gabriel (Arsenal) e i più abbordabili Nikola Milenkovic della Fiorentina e Manuel Akanji del Borussia Dortmund. Oltre che su un difensore pronto subito alla Koulibaly o alla Bremer, Cherubini vorrebbe investire su un talento di prospettiva.

    Sullo stesso argomentoCaso Koulibaly, Giuntoli: “Dal Napoli super proposta, ma ha preso tempo”Calciomercato Juventus

    Tra le diverse piste sondate, una sembra stuzzicare più di altre: quella che porta a Rafa Marin del Real Madrid. Il 20enne spagnolo, reduce da una buona stagione nel Real Castilla (la squadra B dei blancos), ha cominciato il precampionato aggregato allo squadrone di Carlo Ancelotti. Dalle parti del Bernabeu sono in pressing su Rafa Marin per arrivare al prolungamento di contratto (scadenza 2023). La fumata bianca è possibile, però non certa. Alla Continassa tengono le antenne dritte in attesa di capire se sarà rinnovo o addio. Nella seconda ipotesi, per i bianconeri sarebbe una operazione simile a quella con cui nel 2014 venne acquistato dal Real Madrid il giovane Alvaro Morata, poi rivelatosi l’uomo decisivo nella cavalcata Champions 2015.

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    In delirio per Di Maria come quando arrivò CR7: Juve, il ruggito degli Agnelli

    Seimila tifosi che, in Rete, seguono il volo notturno del suo Cessna da Parigi a Torino, per essere proprio sicuri che Di Maria abbia scelto la rotta giusta e il nuovo Angelo bianconero scenda alla Continassa. Dove, il mattino dopo, centinaia di fan sgomitano al solo vederlo, inscenando un’accoglienza trionfale che solo Ronaldo, quattro anni fa, aveva saputo scatenare. E, se possibile, il primo tributo a Pogba sarà ancora più entusiasmante, per solennizzarne il ritorno a casa dopo sei anni. Dietro la debordante passione bianconera di queste ore c’è la smania di rivincita covata da milioni di sostenitori, frustrati dalla stagione della Grande Delusione che, invece, immaginavano fosse foderata di gloria, stante il ritorno in panchina di Allegri, l’uomo del quinquennio d’oro. Di Maria e Pogba sono stati presi sei mesi dopo Vlahovic; Chiesa non vede l’ora di ripartire; Koulibaly e Zaniolo sono obiettivi non più inconfessati: e pazienza se de Ligt andrà via, sarà per 110 milioni e arriverà un sostituto all’altezza: è il ruggito degli Agnelli a esaltare una tifoseria che chiede alla squadra di non steccare più e vorrebbe che il campionato cominciasse domani. A uno a uno, i tasselli del mosaico vanno al loro posto: la nuova Juve sarà più forte e auspicabilmente più votata a vincere della vecchia, arrivata soltanto quarta e sconfitta dall’Inter nelle due finali delle coppe tricolori.Il rutilante mercato by Arrivabene & Cherubini ha messo la sordina all’hashtag #allegriout che aveva ripreso a impazzare alla fine della stagione, per non dire delle accese discussioni sulla scarsa qualità del gioco e sull’incapacità di servire adeguatamente Vlahovic .Ma il primo a sapere che non può più sbagliare è proprio il tecnico . Il sorriso smagliante con il quale ha accolto Di Maria è tutto un programma. Mescola fiducia e speranza. Deve sfociare in vittoria. Alla Juve dicono sia l’unica cosa che conti. Dipende. Ma aiuta.Guarda la galleryJuve, l’annuncio di Di Maria tra Mate, gol e 22 FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve, da Montero in giù: la lista di tutti gli allenatori delle giovanili

    TORINO – Per il vivaio della Juventus è tempo di scaldare i motori. Se alcuni elementi dell’Under 23 hanno già cominciato la propria preparazione alla Continassa, da aggregati a una prima squadra ancora ridotta ai minimi termini, entro pochi giorni sarà tempo di tornare a sudare a Vinovo per tutti. A rompere il ghiaccio, venerdì prossimo, sarà l’Under 19 di Paolo Montero, la cui voglia di iniziare il lavoro in bianconero – unitamente al taglio del nastro sulla Primavera 1 anticipato al 20 agosto – ha indotto a bruciare le tappe. L’ex difensore, che in panchina succede a quel Bonatti fresco di nomina alla Triestina in C, sta già studiando la rosa dei 2004 e dei 2005 che avrà a disposizione, in attesa dell’ufficialità del trequartista turco Yildiz (2005), soffiato al Bayern, fuoco d’artificio del mercato dopo gli arrivi dell’attaccante croato Srdoc (2005) e dell’esterno Moruzzi (2004). Tre giorni più tardi, il 18, sarà tempo di battesimo a Vinovo anche per un altro volto nuovo in casa Juventus, ovvero quello di Massimo Brambilla, che ha lasciato l’Atalanta dopo 7 anni per sposare la causa dell’Under 23 (esordio in C il 28 agosto, una settimana prima il via con la Coppa Italia di categoria). Non risponderanno all’appello Israel, ceduto allo Sporting Lisbona, De Winter, in predicato di passare in prestito all’Empoli, Palumbo, non riscattato dall’Udinese, e il fuori quota Brighenti, andato a scadenza, ma sarà sostanzioso il travaso dalla scorsa Under 19. A partire da Leonardo Cerri, attaccante che ha ratificato il prolungamento del contratto. Nuove esperienze, al contrario, per Omic (Wolfsberger), Chibozo (Amiens) e Sekularac (Fulham). Con l’Under 17 affidata a Piero Panzanaro, l’Under 15 a Marcello Benesperi e l’Under 14 a Riccardo Catto, il progetto dell’Under 16 è invece stato consegnato nelle mani del neo arrivato Claudio Rivalta, ex difensore in Serie A con le maglie di Perugia, Atalanta e Torino e nelle ultime stagioni allenatore nel vivaio della Spal. Paolo De Ceglie, già collaboratore dell’attività di base e del progetto Academy è stato promosso a responsabile tecnico dell’intera attività di base. LEGGI TUTTO

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    Koulibaly, primo passo ufficiale della Juve: la situazione

    TORINO – Ancora tre giorni, dopo di che da lunedì Massimliano Allegri inizierà ad allenare la Juventus 2022/23. Ci sarà anche Matthis de Ligt o nel frattempo il difensore avrà già salutato Torino, concludendo così la sua avventura in bianconero? Se lo domandano i tifosi e lo stesso tecnico toscano che, seppur lontano dalla Mole durante il periodo delle vacanze, aveva fiutato aria di cambiamento intorno all’olandese. Che, come ormai è arcinoto, è attirato dall’offerta del Chlesea dopo che il tecnico Tuchel lo ha messo in testa alla lista dei desideri per potenziare il reparto arretrato dei Blues. Per il biondino sarebbe pronto un quinquennale da 15 milioni di euro all’anno, bonus compresi.

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    Juve, primi passi per Koulibaly

    Situazione dunque magmatica con la giornata di ieri che ha fatto registrare il primo passo ufficiale della dirigenza bianconera “pizzicata” a Milano al tavolo con Ramadani, agente di Koulibaly. Dopo questo primo atto la sensazione è che non sarà così semplice riuscire a trovare un punto d’intesa visto che il senegalese si aspetta un ingaggio da circa 8 milioni di euro a stagione, ovvero circa 3 in più di quelli che sarebbe disposta a riconoscergli la Juventus. Certo, si parte sovente da una distanza che può sembrare incolmabile per poi assistere a sorprendenti avvicinamenti, ma non è detto che succeda anche stavolta. Anche perché si sta parlando di un giocatore di 31 anni che se da una parte punta a capitalizzare al massimo il suo ultimo contratto importante, d’altro canto, quello della società, non può certo essere considerato un investimento in grado, un domani, di riportare soldi da una sua cessione. Tra l’altro l’affare Koulibaly si presenta piuttosto articolato perché oltre al non così scontato accordo con il calciatore, bisognerà poi trovare quello con De Laurentiis che parte da una cifra di 40 milioni: e per un giocatore in scadenza nel 2023 non sono certo pochi..

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