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    Arrivabene e la Juve che verrà: intervista all'ad su Tuttosport

    TORINO – Un’ora e mezza con Maurizio Arrivabene a parlare della Juve e del suo futuro. Una chiacchierata al termine della quale si è potuto capire qualcosa di più su come sarà la Juve di domani e come cambia quella di oggi. Sul giornale in mattinata in edicola troverete tre pagine con l’intervista all’amministratore delegato della Juventus che spiegherà le strategie del club, i retroscena del mercato e la direzione globale che sta prendendo il club. E’ un numero di Tuttosport da non perdere per chi vuole scoprire e capire qualcosa di più sulla Juventus. LEGGI TUTTO

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    Kvaratskhelia, l'agente: “Era della Juve, Paratici l'aveva preso”

    TORINO – Lasha Kokiashvili, agente del nuovo acquisto del Napoli Khvicha Kvaratskhelia, ha raccontato su Twitter un retroscena sul suo assistito e sulla trattativa non andata a buon fine con la Juve negli anni passati: “Avevamo un pre-accordo con la Juventus, ma l’accordo è fallito dopo che Paratici se n’è andato. Se Fabio non se ne fosse andato, Khvicha sarebbe stato un giocatore della Juve oggi. Avevamo un rapporto con il direttore sportivo Massara (Milan), ma non c’era nessuna proposta da parte loro”. LEGGI TUTTO

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    Juve, i complimenti per Paltrinieri: “Non si ferma più!”

    TORINO – “Non si ferma più! Gregorio Paltrinieri è ORO MONDIALE anche nella 10 km di fondo a Budapest 2022. Inutile cercare altri aggettivi per lui. Non esistono!”. Sono i complimenti sui social della Juventus per Gregorio Paltrinieri, che ha vinto la medaglia d’oro nei 10 km di fondo ai Mondiali di nuoto in corso a Budapest. Per Paltrinieri, noto tifoso bianconero, è la quarta medaglia della manifestazione ungherese. La Juve ha così dedicato un altro post al campione azzurro dopo quello per la vittoria nei 1500 stile libero. LEGGI TUTTO

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    Di Maria, famiglia e fede: i pilastri dell'Angel Juve

    Famiglia e fede. Tanto del mondo di Angel Di Maria ruota intorno a questi due elementi. La famiglia di origine, prima di tutto: papà Miguel, calciatore mancato a causa di un infortunio al ginocchio e costretto a spezzarsi la schiena in una miniera di carbone, mamma Diana che lo aiuta, come le due sorelle, Vanesa ed Evelyn, e lui stesso, a distribuire legna e carbone arrivando spesso agli allenamenti con le mani sporche e con qualche piccola ferita. È il medico di famiglia a consigliare lo sport a quel bambino così gracile, da meritarsi il soprannome di Fideo, spaghetto, ma iperattivo tanto che in casa spacca tutto.Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria sempre più vicino: altro indizio social della moglieCalciomercato Juventus

    A 6 anni viene iscritto al piccolo club El Torito dove viene accompagnato agli allenamenti dalla mamma – che gli ha salvato la vita quando a un anno è caduto in un pozzo – in bicicletta, e dove viene subito notato dagli scouting del Rosario Central che offrono 26 palloni per il bambino, promessa però non mantenuta. Quando, a 19 anni, arriva la chiamata del Benfica, ai genitori Angel dirà: «Adesso basta, a voi ci penso io» ricordando i sacrifici e le tante rinunce patite dalla famiglia, anche soltanto per comprargli un paio di scarpe da calcio. E poi c’è la famiglia che el Fideo ha messo su, il legame strettissimo con la moglie, Jorgelina Cardoso, conosciuta nel 2009 e spostata due anni dopo, e le due figlie Mia, di 9 anni, e Pia di 5.

    Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria: tutto pronto per l’annuncioCalciomercato Juventus

    Un rapporto speciale tanto più che la coppia ha rischiato di perdere Mia, nata prematura, a solo sei mesi. I medici le avevano dato il 30 per cento di possibilità di sopravvivere, ma la neonata ce l’ha fatta. Alla moglie e ai figli dedica ogni momento libero, tanto da raccontare che con loro si allena più che in campo perché lo tengono costantemente in movimento. A dargli la forza per stare accanto alla figlia Mia nei momenti difficile e lottare insieme a lei è stata anche la fede: Di Maria è molto credente e ha anche tatuato il volto di Gesù sul polpaccio. Ma non è l’unico: prima di partire per l’Europa, ingaggiato dal Benfica, insieme con sei amici d’infanzia si era fatto tatuare sul braccio sinistro la frase «Nascere a El Perdriel è stata e sarà la cosa migliore che mi sia mai capitata in vita mia», rivendicando le origini umili di chi nasce in un quartiere disagiato di Rosario. L’ultimo tatuaggio risale invece all’anno scorso, quando si è tatuato sulla coscia la Coppa America, conquistata dall’Argentina anche grazie al suo gol.

    Guarda la galleryJuve-Di Maria, tempesta di ironie e reazioni social tra attesa e conferme LEGGI TUTTO

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    Di Maria-Cristiano Ronaldo il top, ora tocca a Di Maria-Vlahovic

    TORINO – Angel Di Maria e Cristiano Ronaldo, storia vincente al Real Madrid. Di Maria e Dusan Vlahovic, storia da inventare. Con l’arrivo del Fideo a Torino, c’è un giocatore che già esulta, a prescindere: è appunto il serbo che sogna di andare a rete lanciato dall’argentino, in campionato e in Champions. Massì, un assist al bacio e il gol è assicurato- Di Maria è infatti l’uomo che fa più passaggi vincenti anche nella massima competizione europea, dove soltanto Cristiano e Messi ne hanno di più.
    LA COPPIA Angel con il portoghese andava d’amore e d’accordo. Raccontava tempo fa: «Cristiano Ronaldo? È un fenomeno. Quello che fa in campo è evidente, ma fuori lo è ancora di più. Al mio primo compleanno al Real Madrid, erano venuti alcuni miei amici. Della squadra avevo invitato Marcelo e Pepe, che uscivano sempre con Cristiano, e ho invitato anche lui. Pensavo che non sarebbe venuto, ma mi ha mandato un messaggio e ha detto che veniva. Si è seduto fuori con i miei amici a bere birra. Calmo, come se niente fosse. La verità è che mi ha sorpreso molto. In campo vinceva sempre, pensando fosse tutto merito suo, ma fuori dal campo è un altro tipo di persona». Ecco, Vlahovic ha la stessa fame, la stessa determinazione, la stessa cultura del lavoro di CR7, ma è appena all’inizio del cammino. L’attaccante serbo in carriera ha segnato 61 gol in 156 match, con la Juve 9 in 21 gare. Cristiano in bianconero ha messo la firma 101 volte in 134 partite. Roba da fenomeno, ovvio. Ora la palla passa a Dusan. E al Fideo. LEGGI TUTTO

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    Mandragora tra Juve, Toro e Fiorentina: la situazione

    TORINO – Un miracolo? Più o meno. Definirlo così è un’esagerazione, ma certo il tentativo posto in essere da Vagnati assume le sembianze di una mossa condotta in extremis, con non molte possibilità di riuscita: ma significative. Detto male: si tratta di scalare un Everest, per il dt granata. Unico vantaggio, in questo momento determinante anche se non decisivo: la posizione di Mandragora, che continua a prendere tempo prima di dire sì alla Fiorentina. […] La società viola, che ha la necessità di sostituire Torreira a centrocampo, ha trovato da giorni un’intesa con la Juventus, proprietaria del cartellino di Rolando: sulla base di 10 milioni, nei fatti da scalare dal monte crediti ancora esistente (40 milioni), originato dalle cessioni di Chiesa e Vlahovic alla società bianconera. La novità, sul fronte viola, riguarda la tempistica dell’operazione. […] Entro pochi giorni è atteso il dentro o fuori in chiave viola, ordunque. Ed è proprio in questo lasso di tempo che Vagnati vuole provare a piazzare l’affondo con la Juventus.Sullo stesso argomentoMandragora: il Toro non mollaTorino

    Nell’attesa, qualcosa si è mosso anche ieri. Sono riprese, infatti, le trattative tra il dt granata e l’omologo bianconero, Cherubini, nella speranza di riuscire a trovare un punto di equilibrio sulla cifra di acquisto del centrocampista. Vagnati si fa forte innanzi tutto della volontà di Mandragora. Vagnati ha migliorato l’offerta, è salito a 8 milioni più uno di bonus e la concessione alla Juventus di un 10% in caso di rivendita. Ampio lo spettro dei premi, con le variabili condizionate dalle presenze nel Torino, in Nazionale e dal piazzamento della squadra (e in questo caso il club granata spinge per inserire la qualificazione a una Coppa europea come spartiacque). Trattasi di un rilancio non ancora sufficiente per far barcollare Cherubini, ma utile per riscaldare la trattativa in vista di puntate ormai quotidiane.

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    Sullo stesso argomentoTorino, scatto su Maggiore per evitare il blitz della FiorentinaCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Juve, Paredes e Kean: l'incastro di mercato

    […] Ci saranno movimenti a centrocampo, non solo con Pogba. La Juventus cerca un rinforzo in più, ma prima deve sfoltire: la sensazione è che a breve si possa trovare l’accordo per la risoluzione del contratto di Aaron Ramsey, che è legato ancora per un anno alla Juventus. Con la buonuscita si libererebbe uno spazio, non l’unico: perché Arthur è sacrificabile e Rabiot sarebbe intenzionato a cambiare aria. In mezzo i bianconeri puntano Paredes e l’incastro possibile è con Moise Kean: va prima riscattato dall’Everton, che lo ha prestato per due anni alla Juventus con un obbligo di riscatto nel 2023 a 28 milioni.Sullo stesso argomentoJuve: Di Maria e basta? No, anche Zaniolo!Calciomercato Juventus

    A quel punto, con il cartellino dell’attaccante in mano, il club bianconero potrebbe tornare alla carica con il Psg per proporre uno scambio con Leandro Paredes: l’argentino possiede le caratteristiche funzionali per il centrocampo di Allegri e sarebbe un affare a basso costo. Lo stesso Kean è già entrato nell’elenco delle possibili contropartite per Zaniolo. Da registrare un’operazione in chiusura, ma in uscita: l’attaccante Zanimacchia, che pareva destinato al Parma, andrà invece alla Cremonese. O meglio tornerà a Cremona in prestito dopo la promozione in A della passata stagione. Il terzino Frabotta, dopo la sfortunata stagione al Verona, è andato in prestito al Lecce, neopromosso in A.

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    Mulazzi: “Un gol per l'Italia e per la Juve. Cuadrado modello”

    Gabriele Mulazzi, quali sono le sensazioni in casa Italia prima della semifinale di oggi con l’Inghilterra?

    «Sono sensazioni positive: giocarsi una semifinale all’Europeo è quello che abbiamo sempre voluto. Arrivarci è un piccolo traguardo».

    […]

    Con la maglia della Juventus lei è un esterno-goleador. In Nazionale il gol ancora le manca.

    «Sarebbe un sogno farlo e magari in finale. Però la cosa importante è la prestazione. Il gol se arriva bene, ma non è un’ossessione».

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    È vero che lei quando si allena con la prima squadra cerca di copiare Cuadrado?

    «Sì, è uno dei giocatori a cui mi ispiro. Cerco di copiarlo in tutto, dalla serenità con cui scende in campo ai gesti tecnici: cross, dribbling, tutto. È un giocatore fenomenale, molto difficile da marcare».

    Per lei che è anche un tifoso della Juve, qual è stato il momento più emozionante in maglia bianconera?

    «Battere il Liverpool nei quarti di finale di Youth League. Vincere contro una rivale storica come i Reds e giocarsi una semifinale nella Champions League della Primavera è stato fantastico».

    Quali sono i suoi sogni, in azzurro e in bianconero?

    «In azzurro sogno di vincere questo europeo e magari anche il Mondiale Under 20. Per quanto riguarda la Juve, mi piacerebbe riuscire ad allenarmi con continuità in prima squadra, esordire sarebbe un grande sogno».

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