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    Juventus Women, pari beffa col Sassuolo: Roma a +5

    Juventus Women, il nuovo anno non inizia nel migliore dei modi, almeno in campionato. Dopo i due successi in Coppa Italia, alla ripresa della Serie A le bianconere di mister Joe Montemurro non vanno oltre l’1-1 in casa contro il Sassuolo. La Juve ha mantenuto il vantaggio fino ai minuti di recupero, quando poi è arrivato il pari beffa delle neroverdi. Il distacco dalla Roma capolista, dunque, aumenta.Guarda la galleryJuve Women, poker al Brescia e quarti di Coppa Italia conquistati
    Juventus Women-Sassuolo, il pareggio nel recupero
    Una gara che la Juventus Women ha dominato fin dalle battute iniziale, creando occasioni a raffica nella prima frazione di gioco. Sicuramente Grosso tra le più pericolose, con due occasioni in cui avrebbe potuto fare meglio, e Caruso, che spreca un’ottima chance verso la fine del primo tempo facendo fare bella figura a Kresche. E proprio il portiere neroverde, nei minuti di recupero, compie un vero e proprio miracolo sulla punizione di Cernoia. Nella ripresa arriva il gol del vantaggio bianconero: azione personale di Salvai, che si libera delle avversarie e dal limite dell’area lascia partire un mancino imprendibile per Kresche. Al 52′, dunque, Juventus in vantaggio.Nonostante il gol le bianconere continuano ad attaccare, ma col passare dei minuti il Sassuolo viene fuori alla ricerca del pareggio: servono un paio di interventi provvidenziali di Peyraud Magnin per mantenere il vantaggio. Ma proprio quando ormai i 3 punti sembravano acquisiti, al primo dei tre minuti di recupero assegnati arriva l’1-1 del Sassuolo, con Sciabica che dopo un’azione confusa nell’area bianconera sigla il pari.Un risultato che sa di beffa per la squadra di Montemurro, che non tiene il ritmo della Roma capolista, che aveva vinto per 7-1 in casa della Fiorentina: ora la vetta, per le bianconere, dista 5 punti. Ad osservare la sfida all’Ale&Ricky di Vinovo anche il direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, Gama: “Ora giochiamo con tutele. Vialli un esempio”

    La Juventus Women oggi viene spesso, inevitabilmente, associata anche e soprattutto a Sara Gama, capitana della compagine femminile bianconera, ma vero e proprio punto di riferimento per il movimento. In un’intervista rilasciata al programma Timeline, su Rai 3, Gama ha toccato vari argomenti: da Vialli al rapporto con le compagne fino al progresso del calcio femminile in Italia.Guarda la galleryJuve Women, poker al Brescia e quarti di Coppa Italia conquistati
    Juve Women, Sara Gama a tutto tondo
    Inevitabile iniziare dal ricordo di Gianluca Vialli: “Come detto in conferenza, Vialli è stato un esempio. Lo conoscevo soltanto di vista, ma da bambina ho seguito le sue gesta, ha scritto la storia del nostro club, poi ha fatto tanto per la Nazionale negli ultimi anni”.La tematica si sposta poi sui sacrifici necessari per arrivare a certi livelli, ma anche di come sia cresciuto il movimento femminile fino ad arrivare al professionismo: “Le cose, se si raggiungono con sacrificio, ti fanno apprezzare quanto ottenuto. Quando fai una cosa con passione, ti rendi conto dopo del sudore con il quale le hai fatte. Arrivare al professionismo per il calcio femminile è stato un percorso lungo: prima di noi ci hanno provato in tante, ma serviva il contesto favorevole, che in parte è arrivato e in parte l’abbiamo creato noi. Un risultato importante perché ci tutela come stipendio, e anche dal punto di vista della pensione, INAIL, maternità completa. Con le mie compagne sono cresciute nel club e nella Nazionale: come dice Martina Rosucci, la nostra generazione ha fatto qualcosa di importante. Lo sport ti insegna a vivere, se è di gruppo ti fa apprendere anche come superare le avversità tutte insieme. Io un modello? Non era un obiettivo, a questi livelli ci siamo arrivate col tempo: è stato strano e interessante insieme, è un onere e un onore. Alle bambine dico di giocare per diversi, di fare le cose con passione, perché è quella che vi porterà avanti”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus Women-Sassuolo ore 14.30: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    La Juventus Women torna in campo. Dopo le due sfide di Coppa Italia vinte, contro Cittadella e Brescia, e la conseguenza qualificazione alla fase ad eliminazione, le bianconere di mister Joe Montemurro si riproiettano sul campionato sfidando il Sassuolo: start alle ore 14.30 all’Ale&Ricky di Vinovo. L’ultima partita di Serie A risale a più di un mese fa, nel match ad alta quota vinto per 2-4 contro la Roma capolista, riaprendo così la lotta Scudetto. E proprio per continuare l’inseguimento alle giallorosse, che ieri hanno battuto addirittura per 1-7 la Fiorentina, non si può più sbagliare. Dal canto suo il Sassulo è reduce dalla sconfitta di dicembre contro il Milan, e dovrà necessariamente provare a strappare i 3 punti visto il terzultimo posto in graduatoria.Presente alla sfida anche il direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino.
    Juventus Women-Sassuolo, dove vedere la sfida
    La gara tra bianconere e neroverdi andrà in onda su Juventus TV, visibile su DAZN oppure sulla piattaforma Tim Vision. Sarà possibile seguire qui la diretta testuale dell’incontro.
    Juventus Women, Montemurro alla vigilia: “Gara complicata”
    Alla vigilia del match contro il Sassuolo, ha parlato il tecnico delle bianconere Joe Montemurro, presentando così la sfida: “Sarà una gara difficile, il Sassuolo è una buona squadra e allenata bene: nella sfida di andata hanno raccolto punti contro di noi. Sarà una partita complicata, ma giochiamo in casa e dovremo imporre il nostro gioco. Nuovo format Serie A? Cambia dal punto di vista mentale perché non c’è la necessità di arrivare primi in classifica. Ma per noi è una sfida, vogliamo restare in alto il più a lungo possibile: giochiamo ogni competizione per vincerla”.A poche ore dal delicato match ha parlato anche il tecnico dei neroverdi, Gianpiero Piovani: “La Juve ha giocatrici capaci di risolverti la partita da sole. Ho ritrovato una squadra più forte di quella dell’anno scorso: davo la Roma per favorita, ora vedo un testa a testa avvincente. Dopo il pari dell’andata contro le bianconere è scattato qualcosa a livello mentale: ci ha dato grande autostima che poi ho visto nelle gare successive con Fiorentina, Inter e Roma”.
    Guarda la galleryJuve Women, poker al Brescia e quarti di Coppa Italia conquistati
    Le formazioni ufficiali
    Juventus Women (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Rosucci, Salvai, Boattin; Caruso, Pedersen, Grosso; Cernoia, Girelli, Beerensteyn.A disp.: Aprile, Gama, Sembrant, Duljan, Zamanian, Schatzer, Pfattner, Bonfantini, Cantore.All.: Joe Montemurro
    Sassuolo (3-5-2): Kresche; Filangeri, Pleidrup, Orsi; Dongus, Brignoli, Jane, Pondini, Philtjens; Clelland, Monterrubbiano.A disp.: Lonni, Mella, Bellucci, Tomaselli, Moraca, Tudisco, Nowak, Nagy, Sciabica.All.: Gianpiero Piovani
    Arbitro: Roberto Loviso
    Assistenti: Giuseppe Licari, Gilberto Laghezza
    IV Uomo: Federico Leoni LEGGI TUTTO

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    Calendario Juventus, dal Monza al Nantes: è un mese da non fallire

    TORINO – Cinque compresse di Stadium, non per forza ore pasti. La Juventus si affida al fattore campo quale medicina per derubricare in fretta la trasferta di Napoli a sporadico, seppur doloroso, mal di testa e non far diventare cronico il problema. Per un ghiribizzo del calendario, infatti, all’indomani della sonora batosta del Maradona, gli uomini di Allegri affronteranno davanti al pubblico amico cinque delle prossime sei partite in programma. Non soltanto l’impegno di giovedì contro il Monza in Coppa Italia, divenuto se possibile ancor più centrale dopo che – dal sogno -4 alla realtà -10 – le possibilità di tricolore si sono drasticamente e ulteriormente ridotte al cospetto della capolista guidata da Spalletti. Perché, a seguire, i bianconeri disputeranno a Torino tre turni di Serie A su quattro: l’Atalanta domenica, poi lo stesso Monza e quindi la Fiorentina, con in mezzo la sola trasferta contro la Salernitana. E poi ancora. Già, perché – quattro giorni dopo la sfida ai viola di Italiano – sarà tempo di tornare ad assaporare il profumo d’Europa, anche se il nuovo contesto bianconero si chiama Europa League e non Champions League. Un cammino da inaugurare, nei sedicesimi di finale, al cospetto del Nantes, rigorosamente con la gara d’andata ancora in casa.Guarda la galleryLe tre Juventus per Chiesa: le opzioni di Allegri LEGGI TUTTO

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    La nuova Juventus nasce mercoledì: tutti sono in discussione

    TORINO – La manita in faccia presa dal Napoli al Maradona brucia sul volto, rimasto rosso, della Juventus. Brucia per mille ragioni: lo schiaffo è arrivato da uno dei nemici storici, di fatto mette fuori uso i bianconeri in chiave rincorsa scudetto e stoppa la rimontona che vedeva la formazione di Allegri vincente nelle ultime otto partite, in cui non aveva incassato nemmeno un gol! Dunque 90 minuti al Maradona paragonabili a un uragano in grado di spazzare via se non tutto, molto. In assoluto una sconfitta storica in Serie A per la Vecchia Signora, che una legnata del genere, 1-5, non la prendeva da 30 anni: 1993 a Pescara, dove negli abruzzesi giocava e segnò anche il tecnico livornese. Ieri l’allenatore ha comunque concesso la giornata di riposo al gruppo che oggi tornerà ad allenarsi per iniziare a preparare la partita di giovedì sera degli ottavi di Coppa Italia, calcio d’inizio ore 21, contro il Monza all’Allianz Stadium. Partita che apre un miniciclo lombardo, domenica l’Atalanta e poi di nuovo i monzesi ma in campionato, per un trittico che Szczesny e compagni non possono sbagliare per mantenere saldo il posto che garantirà la Champions League della prossima stagione e approdare ai quarti di Coppa Italia dove si affronterebbe la Lazio o il Bologna.Guarda la galleryJuve horror a Napoli: Bremer diventa Ogbonna sui social

    Mercoledì la nuova Juventus

    Il momento è delicato in Casa Juve dove oltre a preoccupare il presente imminente, lo stesso futuro non è così delineato. Mercoledì si insedierà la nuova Juventus con la nomina del nuovo presidente Gianluca Ferrero e del nuovo consiglio di amministrazione con Maurizio Scanavino amministratore delegato al posto del dimissionario Maurizio Arrivabene, e così scatterà ufficialmente il nuovo corso bianconero. E si sa che quando cambiano i vertici, tutti diventano osservati speciali sotto esame. Dai manager delle aree non strettamente legate al settore tecnico, a chi governa l’aspetto nevralgico della Juventus, ovvero il tecnico e il direttore sportivo Federico Cherubini per non parlare dei giocatori stessi. Alla Juventus sono dunque tutti sotto esame e i risultati che la squadra otterrà in campionato, Coppa Italia ed Europa League assumeranno un peso doppio.

    Sullo stesso argomentoJuventus, Chiesa non può essere un casoJuventus LEGGI TUTTO

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    Juventus, tutti colpevoli ma uno più degli altri

    TORINO – In teoria, ai fini della classifica, è meglio perdere una partita 5-0 (o a uno: come è successo alla Juventus in quel di Napoli) che perdere 5 partite per 1-0. Però per l’orgoglio, per il morale, per la convinzione nei propri mezzi… No, decisamente no: una sconfitta così fragorosa e pesante e ingiustificabile in casa proprio del Napoli, rappresenta una botta di quelle che restano nella storia. E rappresentano il peggior modo possibile per definire la chiusura – ufficiale: ultima partita – della presidenza Andrea Agnelli. L’unica attenuante: la straboccante potenza del Napoli, perfettamente organizzato tatticamente e nettamente superiore a livello qualitativo e altresì mentale. Giocava a memoria e levava il fiato, concedendosi giusto qualche piccolo svarione a livello individuale (in occasione del momentaneo 2-1 di Angel Di Maria). Dimostrava, il Napoli, non solo che se sta là davanti dei meriti ce li ha, ma anche che ha tutte le carte in regola per restarci sino alla fine.Guarda la galleryJuve horror a Napoli: Bremer diventa Ogbonna sui social LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve, Kvaratskhelia e l'esultanza polemica alla Cristiano Ronaldo

    NAPOLI – Dopo la rete del vantaggio di Osimhen, a firmare il raddoppio del Napoli ci ha pensato Kvaratskhelia. Dopo la prova opaca a San Siro contro l’Inter, il talento gerogiano è tornato ad essere decisivo con un piazzato di interno destro che non ha lasciao scampo a Szczesny. Dopo la rete del momentaneo 2-0, Kvara è corso verso la bandierina per accogliere l’abbraccio di tutti compagni, ma uscito dalla folla si è lasciato andare ad un gesto polemico. Prima ha mandato un bacio alla curva del Maradona e poi ha messo il dito davanti alla bocca, forse a silenziare i detrattori che dopo la ripartenza post Mondiale lo avevano visto un pò spento, aggiungendo con le mani il gesto di calma, ricordando l’iconica esultanza di Cristiano Ronaldo.Guarda la galleryJuventus e Napoli, da Ferrara a Higuain: la Top 11 dei doppi ex LEGGI TUTTO

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    Vialli, l’arrivo alla Juve e le idee chiarissime: “Qui per diventare bandiera”

    Fu, senza dubbio, il trasferimento dell’anno. Anzi, del decennio visto che gli Anni 90 erano appena iniziati e che la Juventus versò alla Sampdoria la cifra record di 40 miliardi di lire per portare Gianluca Vialli a Torino. I soldi, certo, ma a far rumore furono l’impatto mediatico e le implicazioni che quella trattativa si portò appresso: la delusione della tifoseria blucerchiata, l’orgoglio di quella bianconera e, in prospettiva, il salto di qualità professionale e caratteriale che avrebbe compiuto lo stesso Vialli. A Torino sognavano, a Genova, sponda blucerchiata, vivevano un vero e proprio psicodramma sportivo di fronte alla perdita di uno dei loro idoli. In città ci furono fiaccolate, proteste (pacifiche, va ricordato) l’11 maggio prima e durante la partita di campionato contro la Fiorentina.

    Il nostro Vialli: lo speciale in edicola con Tuttosport

    La contestazione

    Una domenica che Tuttosport raccontò nel dettaglio, a cominciare dalla marcia fin sotto la casa (una villa definita “la reggia del capitano”) con un partecipante d’eccezione: capitan Mancini, il gemello blucerchiato: «Oltre seimila tifosi blucerchiati, ai quali si è aggiunto anche capitan Mancini, per quasi due ore hanno bloccato pacificamente il traffico in via Murcarolo a Quinto. Slogan, cori, canti, con decine di ragazzi aggrappati alla cancellata, mentre altri si preoccupavano di spiegare ad automobilisti e passanti il motivo della manifestazione. Per riportare la situazione alla normalità è dovuta intervenire la polizia. Non ci sono stati incidenti. I tifosi hanno poi organizzato una fiaccolata che si è conclusa a Sant’Ilario davanti alla villa del presidente Mantovani».

    Guarda la galleryDa Lippi a Bonucci, tutti i presenti alla messa in ricordo di Vialli LEGGI TUTTO