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    Da Juventus-Udinese a Salernitana-Torino: tutti gli arbitri di Serie A

    TORINO – La partita Juventus-Udinese che disputerà sabato 7 gennaio alle 18 è stata affidata a Matteo Marchetti di Ostia Lido. Per il fischietto romano si tratta della prima volta in assoluto a dirigere la prima squadra della Vecchia Signora, con la quale ha avuto finora a che fare solo a livello giovanile: in 6 occasioni con la Primavera (bilancio di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte) e in un’altra con la Juve Next Gen (un successo). Colombo di Como è invece il direttore di gara di Salernitana-Torino, in programma l’8 gennaio alle 12.30.
    A Massa il big match Milan-Roma
    Sarà invece Davide Massa della sezione di Imperia a dirigere il big match della 17esima giornata di Serie A, la sfida fra Milan e Roma in programma domenica sera a San Siro alle 20.45. Con lui gli assistenti Lo Cicero e Di Iorio, il quarto uomo Aureliano mentre al Var ci saranno Irrati e Piccinini. La capolista Napoli sarà di scena domenica alle 18 a Marassi contro la Sampdoria: fischietto a Rosario Abisso di Palermo. Tre gli anticipi al sabato: per Fiorentina-Sassuolo designato Manganiello, mentre Monza-Inter sarà diretta da Sacchi della sezione di Macerata. LEGGI TUTTO

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    Addio Ernesto Castano, capitano dello scudetto operaio

    Difensore moderno

    Non s’è mai stabilito se fosse stopper o libero. Stava bene ovunque, carattere d’ acciaio, ginocchia di cristallo. Affrontava gli avversari testa alta e petto in fuori. Eroico l’orma dello scudetto numero 13, intriso di sofferenza e conquistato nel giugno 1967, sotto la guida di Heriberto Herrera, il gimnasiarca. E forse proprio quella duttilità tattica, in un calcio che iniziava a progettare sistemi difensivi sempre più efficienti, lo rende un antesignano dei difensori centrali di oggi, una specie di prototipo che sapeva comandare la difesa e ha anche segnato qualche gol.

    Con il Trio Magico

    In bianconero ha vinto tanto, soprattutto nella prima fase della sua carriera, nella cosiddetta “Juventus del Dottore”, ovvero sotto la presidenza di Umberto Agnelli, i cui dirigenti, comandati dal leggendario Barone Mazzonis lo avevano pescato nel Legnano: 2 scudetti e due Coppa Italia, facendo squadra con una delle formazioni più forti della storia juventina, con i già citati Charles, Sivori e Boniperti, ma anche Vavassori, Leoncini, Nicolé, Stacchini e Mora.

    L’orologio del Dottore

    Era stato Renato Cesarini a credere più di tutti in lui, raccontano che un giorno, vedendolo allenare disse a Umberto Agnelli: «Scommettiamo quell’orologio che ha sul braccio che quel ragazzo là alla prima convocazione in azzurro, esordisce?». E l’orologio passò di polso.

    Lo scudetto del 1967

    Ma forse lo scudetto al quale Castano era più legato era quello del 1967, vinto da capitano di una Juventus che venne definita “operaia”, in contrasto con la “Grande Inter”, costruita da Angelo Moratti collezionando campioni e, tuttavia, battuta da una Juventus senza stelle, ma estremamente compatta, in qualche modo a immagine e somiglianza proprio di Castano.

    Vigore e correttezza

    «Molti pensano che giochi pesante, ma è sbagliato. Gioco con vigore, ma in maniera corretta. Forse è il mio atteggiamento, il mio volto spesso imbronciato che mi fa passare per un duro». Aveva detto in un’intervista a Hurrà Juventus, condotta dallo storico giornalista Alberto Refrigeri. Rispondendo poi così a un’altra domanda: «In tutti questi anni non ho dato alla Juve nulla di più di tanti altri giocatori; oltre a questi tre menischi». Già, i menischi. Due volte è stato operato, in un periodo in cui la rottura del menisco poteva causare la fine della carriera, per due volte è tornato, ancora più tosto. Riuscendo nel parte finale della sua carriera a vincere l’Europeo del 1968 con la Nazionale (tre partite al suo attivo, compresa la prima delle due finali con la Jugoslavia).

    Il sogno

    Seguiva ancora la Juventus, di cui era tifoso, a volte anche allo stadio. Aveva partecipato, giocando qualche minuto, alla partita per il centenario del club nel 1997 ed era stato presente alla sfilata del 2011 per l’inaugurazione dello Stadium, dove c’è una stella dedicata a lui nel camminamento esterno. Era felice, come quando aveva risposto alla domanda: “Ha realizzato il suo sogno?”. «Ma è la realtà di oggi; tutto quello che ho è già un magnifico sogno realizzato» LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, la Juventus Women vicina alla qualificazione: 3-1 al Cittadella

    CITTADELLA – La Juventus vince il match col Cittadella nella seconda giornata della fase a gironi della Coppa Italia. Un successo che permette alle bianconere di compiere un bel passo in avanti verso la qualificazione ai quarti di finale, in attesa dell’incontro di domenica con il Brescia. Basterà un punto con le rondinelle per staccare il pass e approdare al turno successivo. Nel primo tempo, il Cittadella prova a mostrare i muscoli, nonostante la differenza di categoria. La truppa di Birindelli è andata vicino al vantaggio con la traversa di Konguoli, ma poi la Juve ha mostrato la superiorità tecnica con le reti di Zamanian e Bonfantini. Sul finire di frazione c’è stato il gol di Konguoli che ha aperto clamorosamente l’incontro. La ripresa è stata di gestione per le bianconere, con la partita che si è chiusa all’82’ con il rigore trasformato da Girelli. 
    Cittadella – Juventus Women 1-3
    94′ Termina la partita! Cittadella – Juventus 1-3
    91′ Sostituzioni per il Cittadella: entrano Nurzia Dhalberg al posto di Benedetti e Nichele 
    90′ Quattro minuti di recupero
    86′ Cambia ancora la Juventus: ci sono Moucenif e Pfattner al posto di Scovsen e Zammanian
    85′ – Entrano per il Cittadella Pavana e Saggioni al posto di La Rocca e Pizzolato
    82′ Dagli undici metri insacca Girelli per il gol del 3-1
    81′ – Rigore per la Juventus: La Rocca atterra Rosucci in area, con l’arbitro che indica il dischetto 
    75′ –  Doppio cambio Juventus: entrano Caruso e Girelli al posto di Bonfantini e Cantore 
    70′ –  Cambia anche il Cittadella: c’è l’ingresso di Zannini al posto di Konguoli
    69′ – Ammonita Cantore per fallo su Masu
    66′ Primo cambio per la Juventus: entra Duljan al posto di Beerensteyn
    66′ – Colpo di testa di Beerensteyn parato da Toniolo 
    65′ – Azione solitaria di Konguoli: tiro dalla distanza facile da parare per Forcinella 
    64′ – La Juve staziona stabilmente nella metà campo del Cittadella, senza però concludere verso lo specchio della porta difesa da Toniolo. Il Cittadella prova a partire in contropiede 
    55′ – Bel dialogo tra Zamanian e Cantore che prova il pallonetto, ma Toniolo blocca la sfera 
    46′ – Comincia il secondo tempo
    45′ – Termina il primo tempo: Cittadella – Juventus 1-2
    44′ – Il Cittadella accorcia le distanze: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Koungouli ribatte in rete un pallone che aveva colpito il palo. Gol pesante da parte della compagine veneta a pochi minuti dalla fine del primo tempo 
    42′ – Raddoppio della Juventus con il colpo di testa ravvicinato di Bonfantini, il risultato va sul 2-0
    31′ – Juventus in vantaggio: Cernoia lancia Zamanian che con grande freddezza insacca alle spalle di Toniolo. Polemiche da parte del Cittadella per un contatto tra Nichel e Beerensteyn che l’arbitro non ha ritenuto falloso
    28′ – La Juventus spinge e cerca di sfruttare le palle inattive: il Cittadella riesce a respingere tutti i pericoli 
    13′ – Traversa Cittadella! Progressione di Konguoli che va alla conclusione dal limite, calcia di destro ma la palla si stampa sulla parte alta della traversa. Pericolo scampato per la Juventus 
    6′ – Brivido Juventus: destro di Zamanian che sfiora di pochissimo il palo alla destra di Toniolo 
    2′ – Risponde la Juventus con un tiro dal limite di Zamanian: bella parata di Toniolo
    1′ – La prima conclusione della partita è del Cittadella con Konguoli: para facilmente Forcinella 
    0′ – Al Tombolato comincia il match tra Cittadella e Juventus, valido per la seconda giornata della fase a gironi di Coppa Italia LEGGI TUTTO

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    Juventus, Allegri: “Striscione per Vialli momento bellissimo. Di Maria con l'Udinese”

    CREMONA – Si gode la ripartenza con un successo Max Allegri dopo la vittori all’ultimo respiro della Juventus contro la Cremonese. Il 2023 del tecnico bianconero inizia con la settima vittoria consecutiva che permette di restare in scia del Milan: “Sapevamo delle difficoltà di questa partita. Il primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente, poi nel secondo tempo siamo andati meglio. Abbiamo rischiato sul palo ma potevamo fare altri gol, è stata una vittoria importante perché abbiamo allungato sulla quinta. Abbiamo avuto cinque minuti difficili, poi la partita è tornata nelle nostre mani e Milik ha fatto un gran gol”. Parla così Allegri che aggiunge: “Noi nel primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente. Rientrando in campo dopo 52 giorni a giocare una partita di campionato, c’erano tante incognite e nel secondo tempo siamo andati meglio”.
    Allegri: “Ho sempre collaborato con la società”
    Sul futuro e su un suo possibile ruolo da manager, Allegri è deciso: “Ma no, quando sono stato nelle società, nella Juventus, ho sempre collaborato con la società. C’è il direttore sportivo Cherubini con i suoi collaboratori, che comunque mi aggiornano su quali sono i giocatori in giro, poi ne parliamo, perchè il mercato è importante, serve se ce n’è bisogno, se non ce n’è bisogno, cambiare per cambiare non serve a niente. La rosa della Juve è completa”. Il tecnico bianconero conclude: “C’è da lavorare, pensare che c’è solamente da migliorare per quello che abbiamo fatto stasera, poi siamo anche numericamente a posto”.
    Allegri: “Ecco come stanno Di Maria, Pogba, Vlahovic e Cuadrado”
    “La Cremonese è una squadra che pressa, corre, è ben organizzata, alzano queste palle, sono bravi sulle seconde palle. Nelle ultime due partite la Cremonese non aveva subito gol, col Napoli fino all’82’ erano 1-1, è una squadra difficile da affrontare perchè molto fisica”. Commenta così Allegri la sfida dello Zini, poi guarda al futuro con la speranza di recuperare ulteriori pedine importanti nel suo scacchiere: “Di Maria oggi si è allenato e sembra vada meglio, ora vediamo, speriamo di averlo a disposizione nella prossima partita. Come sta procedendo bene Pogba, come stanno migliorando Vlahovic e Cuadrado. Abbiamo 5 mesi importanti da giocare e c’è bisogno di tutti”.
    Allegri: “Rabiot e Paredes hanno giocato una finale”
    Interviene anche sui reduci dal Mondiale Allegri che spiega: “Rabiot aveva giocato la finale, ma prima della finale era stato 7-8 giorni fermo, quindi l’ultimo allenamento lo ha fatto il 10 dicembre. Era rientrato, ha fatto qualche allenamento. Avevo troppi giocatori da mettere dentro all’inizio con poco minutaggio. Chiesa è entrato molto bene, Rabiot lo stesso, Paredes ha fatto meglio da mezzala a fine partita. Iling è entrato molto bene, Kean molto bene, quando hai questi cambi in panchina sono molto importanti, soprattutto in questo momento e soprattutto ora che giochiamo una partita ogni 4 giorni”. 
    Guarda la galleryCremonese-Juve, dalle urla di Allegri ai gol sfiorati: le immagini della sfida LEGGI TUTTO

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    Corto Muso Milik e la Juve non molla (ma la Cremonese meritava il pari)

    Di Corto muso o col muso corto, la vittoria di Cremona porta a sette la serie juventina di vittorie consecutive senza subire gol (666′ di imbattibilità; quarto uno a zero di fila in trasferta), inanellata prima della sosta e proseguita nella prima uscita del 2023. Pesantissimo è il gol di MIlik: ha punito oltre misura una splendida Cremonese che avrebbe meritato quantomeno il pareggio, ricordando anche i due pali colpiti dai lombardi. Il risultato dello Zini premia la determinazione degli uomini di Allegri che hanno inseguito il successo fino alla fine, onorando il motto della Casa. Carnesecchi, protagonista di una prova superba, ha ceduto solo nel finale alla magistrale punizione del polacco. A 22 anni, il portiere ha confermato di essere votato a una grande carriera, premiando l’intuizione dell’Atalanta che lo prelevò cinque anni fa dal Cesena ed è tuttora la proprietaria del cartellino dell’estremo difensore dell’Under 21 di Paolo Nicolato. Apprezzando il gioco, la personalità e la grinta della Cremonese si ricava la prova provata dell’ottimo lavoro di Alvini, inversamente proporzionale all’attuale posizione di classifica. Tuttavia, continuando a giocare così, la neopromossa potrà battersi sino in fondo per guadagnare la salvezza.Guarda la galleryCremonese-Juve, dalla disperazione alla goduria: le reazioni social LEGGI TUTTO

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    Soulé, Cremonese-Juve e la giocata alla Dybala FOTO

    Leao in Salernitana-Milan e Soulé in Cremonese-Juventus: la prima partita di campionato dopo la sosta mondiale riparte all’insegna del tunnel di tacco! Nella sfida pomeridiana all’Arechi ci ha pensato l’attaccante rossonero a trascinare la squadra di Pioli: protagonista assoluto ha deliziato i tifosi presenti allo stadio con una serie di giocate da applausi: la più incredibile, tocco di suola di destro e tunnel con tacco sinistro è arrivata ai danni di Daniliuc.Sullo stesso argomentoLeao, Salernitana-Milan e il dribbling pazzesco: tunnel di tacco FOTOSerie A

    Soulé come Leao: l’incredibile numero

    Nella sfida tra Cremonese e Juventus, Soulé ha “risposto” a Leao imitando il suo tunnel di tacco. Al 7′ del primo tempo il talento argentino si è liberato di Valeri con una girata veloce deliziata da un colpo di tacco seguito da un incredibile tunnel. L’incredibile numero ha fatto esaltare i tifosi bianconeri che sui social gli hanno fatto i complimenti sottolineando ancora una volta quanto Matias somigli calcisticamente a Paulo Dybala.

    Guarda la gallerySoulé, giocata da fenomeno in Cremonese-Juventus FOTO LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Juve, Di Maria out! Ecco perché

    TORINO – Pronti via e non c’è Di Maria. A differenza di cosa aveva fatto intuire Allegri in conferenza stampa all’ora di pranzo prima dell’allenamento per cui gli argentini parevano pronti per essere convocati, ecco che dopo la seduta compare soltanto Paredes nell’elenco di coloro che partono per Cremona. Di Maria infatti ha subito una contusione alla caviglia che non gli permette di iniziare l’anno col…piede giusto. LEGGI TUTTO