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    Ben Seghir, debutto da favola a 17 anni: doppietta nel Monaco, come Titì Henry

    TORINO – Un debutto epico, da favola quello di cui si è reso protagonista Eliesse Ben Seghir, 17 anni, talento del Monaco. Prima gara in Ligue 1 e doppietta da tre punti contro l’Auxerre. Nella storia del club soltanto Titì Henry, ex Juventus e Arsenal, era riuscito a segnare due gol nella stessa partita alla stessa età (ma non all’esordio, eh).  Eliesse ha lasciato il segno e molti tifosi a bocca aperta, soprattutto per la rete con il tiro a giro, partendo da sinistra e accentrandosi per scoccare l’incredibile parabola col destro. Da applausi. E già scorrono i titoloni, i paragoni. Basta scegliere.
    Eliesse Ben Seghir, tra Francia, Marocco e Golden Boy?
    Nato a Saint Tropez da genitori di origine marocchina, il ragazzo è nazionale francese Under 18. C’è da giurare che entrerà nella prossima lista del Golden Boy di Tuttosport, tra l’altro vinto da Kylian Mbappé proprio quando giocava nel Monaco.
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    Muller in maglia Juve, lo strano caso social: ecco perché

    TORINO – “Chi ha alzato al coppa in questa stagione?”, da questa domanda partita del profilo Instagram ufficiale della Uefa Champions League si è scatenato un vero e proprio caso social. Insieme al quesito posto a tutti i tifosi sono apparse le foto dei calciatori protagonisti dell’annata 2012/2013. Ronaldo e Messi con Real e Barça, Lewandowski ancora al Borussia Dortmund, Boateng al Milan, James Rodriguez nel Porto, Eriksen all’Ajax e poi un curioso caso: in copertina Thomas Muller con la maglia della Juventus.
    Muller in maglia Juve, lo strano caso social
    Il dettaglio del tedesco in bianconero non è passato inosservato e il Bayern Monaco ha immediatamente commentato: “La prima foto ci ha fatto prendere uno spavento”. Lo scatto è subito diventato virale, molte pagine hanno condiviso l’immagine e il club di Torino ne ha approfittato per lasciare il proprio messaggio con due occhi meravigliati alla vista di Muller in veste Juve.
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    La Juventus, Rabiot e il futuro: ecco la situazione

    TORINO – Da mal sopportato a sempre più desiderato. La parabola di Adrien Rabiot alla Juventus ha invertito la propria rotta, in particolare, con il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri. Al punto che lo stesso tecnico, sempre più punto di riferimento dell’area sportiva bianconera, vorrebbe il centrocampista alla Continassa anche in futuro, a dispetto di un contratto in scadenza tra pochi mesi. La questione, però, non è di semplice risoluzione. Vuoi perché il club è alle prese con una fase di contenimento dei costi e, dunque, anche del monte ingaggi. Vuoi perché le prestazioni degli ultimi mesi hanno fatto sì che sul francese si sia posati gli occhi di tutte le grandi d’Europa, in primis le facoltose potenze della Premier League. LEGGI TUTTO

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    Juve, il resoconto dell'assemblea: dall'approvazione del bilancio alla chiavetta di Moggi

    Si è chiusa dopo quattro ore e mezza di lavori l’assemblea degli azionisti della Juventus che ha approvato il bilancio 2021/2022, chiuso con una perdita di esercizio di oltre 238 milioni di euro. La prossima assemblea è convocata il 18 gennaio 2023 per l’approvazione del nuovo consiglio di amministrazione dopo le dimissioni, a fine novembre, di quello guidato da Andrea Agnelli. La lista dei 5 nuovi consiglieri proposta dall’azionista di maggioranza Exor è stata resa nota eri mattina. Il 29 novembre la stessa Exor ha designato quale nuovo presidente Gianluca Ferrero. Agnelli ha concluso i lavori ringraziando gli azionisti: “Una presenza che testimonia l’affetto verso la Juventus, in una giornata atipica, due giorni dopo il Natale. Auguri a tutti di buon 2023, ci vedremo il 18 gennaio”. LEGGI TUTTO

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    Moggi in assemblea: “Qui per ringraziare Agnelli. La Juve non sa difendersi dai media”

    Per la prima volta prende la parola anche Luciano Moggi, in qualità di azionista, accolto tra gli applausi. “E’ un applauso che mi commuove – ha esordito l’ex dirigente bianconero -, in tanti si domanderanno perché voglio parlare, ci ho pensato su prima di intervenire. La mia decisione si basa su tre motivi: sono venuto qui per capire, sui giornali leggo cose catastrofiche sul bilancio, qui invece sento che non è proprio così. Sono venuto qui per ringraziare Andrea Agnelli: nove scudetti non si vincono con facilità, chi c’è dentro conosce le difficoltà, ringrazio Andrea per quello che ha fatto in una società che non si è mai o non ha mai saputo difendersi, o ha lasciato cadere quello che gli veniva gettato addosso e per questo è diventata un giocattolo nelle mani dei media.”Sullo stesso argomentoAgnelli sulle dimissioni: “La Juve viene prima di tutto e tutti”Juventus

    Moggi e la Juve

    “L’epiteto più sentito è che la Juve vince perché ruba, non è vero, la Juve ha vinto sempre sul campo (applausi) e non ha mai rubato niente a nessuno. Magari ce l’hanno rubato a noi lo scudetto, a Perugia, nel diluvio del Curi, ce l’hanno rubato l’anno dopo con la Roma che vince lo scudetto perché vengono cambiate nel corso della stagione le regole sui passaporti con Nakata che decide la partita, qui a Torino, facendo un gol. Vedo sulla panchina come team manager colui che ha contraffatto il passaporto di Recoba. Conosco la famiglia Agnelli, so come ha lavorato Andrea, io sono uno che è abituato a vivere e non a esistere, combatto ancora per Calciopoli che ci ha indicati per colpevoli per cose che hanno fatto altri, per questo voglio regalare ad Andrea questo cofanetto con una chiave in cui c’è tutto calciopoli con le parole di Carraro che dice che la Fiorentina e la Lazio non possono retrocedere e che la Juventus non va aiutata”.

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    Agnelli sulle dimissioni: “La Juve viene prima di tutto e tutti”

    Nella sala stampa dell’Allianz Stadium è iniziata l’ultima assemblea degli azionisti della Juventus guidata da Andrea Agnelli. Il presidente dimissionario ha aperto la seduta con un discorso. Dopo aver fatto un augurio al presidente designato Gianluca Ferrero e all’amministratore delegato designato Maurizio Scanavino ha parlato della decisione di dimettersi: “Non è stata una decisione facile, mi sono impegnato al massimo sia sul campo sia fuori e sono stati anni straordinari. Al tempo stesso ho assunto questa decisione con convinzione e in piena serenità. Io, personalmente, sono fermamente convinto di aver operato bene e che i rilievi non sono giustificati, la nostra società dovrà continuare a tutelare gli interessi del club, per questa ragione, per spirito di servizio e attaccamento ai colori, ho deciso di fare un passo indietro anche per evitare che in futuro alcune mie prese di posizione potessero passare come scelte personali. La Juventus quindi viene prima di tutto e di tutto, fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Pogba: “La pazienza non è solo capacità di aspettare”

    TORINO – Si avvicina, finalmente, il ritorno in campo di Paul Pogba. Il centrocampista francese della Juventus si prepara per il rientro. Ginocchio permettendo, l’ex Manchester United potrebbe andare in panchina a Napoli, anche se non è escluso che possa servire qualche giorno in più. Le valutazioni inizieranno a partire da oggi, quando la squadra tornerà a disposizione di Allegri dopo i giorni dedicati alle feste di Natale.Guarda la galleryPogba incappucciato, Vlahovic e Bonucci se la ridono in tribuna

    Pogba, messaggio ai tifosi

    Quelli che Pogba ha trascorso sulla neve, come documentato ampiamente sui social network, dove ha mandato anche un messaggio “filosofico” ai tifosi: “La pazienza non è la capacità di aspettare. Ma la capacità di mantenere un buon atteggiamento durante l’attesa”. Il suo rientro è vicino, insomma. Basta solo un’altro po’ di pazienza. Parola di Pogba.
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    Juventus, i regali per Allegri: da Riccio a Huijsen

    TORINO – Per gli acquisti c’è ancora tempo. Poco o molto a seconda che si tratti di mercato invernale o estivo, ma c’è. Intanto sotto l’albero Massimiliano Allegri ha trovato dei bei regali confezionati dal settore giovanile bianconero. Sì, perché queste prime settimane di dicembre hanno sancito non solo il recupero di Samuel Iling Junior, con annessi promozione ufficiale in prima squadra e prolungamento del contratto fino al 2025, ma anche scoperte (in ottica prima squadra) e riscoperte decisamente interessanti.

    La riscoperta è stato senz’altro Marley Aké: la 21enne ala francese, lanciata da Allegri nella scorsa stagione, in questa doveva essere stabilmente nella rosa della prima squadra, ma il 30 luglio nell’amichevole con il Real Madrid aveva riportato la frattura del perone destro. La via del recupero è stata lunga, ma giovedì contro il Rijeka Aké è stato di nuovo brillante come lo si ricordava.

    Guarda la galleryJuventus-Rijeka, le pagelle: Riccio sembra un veterano, Locatelli c’èIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO