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    Boattin al 93' e Gunnarsdottir al 96': clamorosa rimonta della Juventus Women a Parma

    PARMA – La Juventus Women, impegnata nuovamente al Tardini dopo il ko ai rigori in Supercoppa Italiana con la Roma, batte 2-1 al termine di una clamorosa rimonta nei minuti di recupero il Parma penultimo in classifica e rimane a -4 dalle giallorosse, in testa con 24 punti. Joe Montemurro perde Cecilia Salvai, regolarmente nella lista delle convocate, poche ore prima della sfida per il riacutizzarsi di un problema accusato in Nazionale: c’è quindi Lundorf nel ruolo di terzino destro, con Lenzini accanto a Rosucci – adattata al ruolo – al centro della difesa, e Boattin larga a sinistra. Le padrone di casa sbloccano il risultato al 19′ con il colpo di testa di Martinovic che non lascia scampo ad Aprile, schierata al posto di Peyraud-Magnin – che si è a lungo trattenuta con Gigi Buffon, presente sugli spalti, nel pre-partita – ma le bianconere stentano a cambiare marcia per tutta la prima frazione di gioco. Le cose cambiano nella ripresa, dove i ritmi aumentano e con essi le occasioni da gol, ma il portiere gialloblù Capelletti sembra insuperabile. Girelli colpisce un palo a botta sicura a 3′ dal 90′ e su quell’azione sembrano tramontare i sogni di rimonta della Juve, ma non è così: al 93′ Boattin mette in cassaforte il pareggio con una sassata mancina da fuori area, tre giri di lancetta più tardi, invece, Gunnarsdottir decide il match, concludendo una bellissima azione avviata da Duljan e Bonansea e rifinita dalla stessa Boattin e da Girelli. Le Women torneranno in campo giovedì sera all’Allianz Stadium in Champions League contro l’Arsenal dell’ex Hurtig.
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    Parma-Juventus Women 1-2: la cronaca live
    90’+7 – Finisce qui: la Juventus Women si impone 2-1 con due gol nel recupero.
    90’+6 – LA JUVENTUS LA RIBALTA: Duljan e Bonansea lavorano palla sull’out destro, palla in mezzo per Boattin che scodella a centro area, sponda di petto di Girelli e diagonale mancino di Gunnarsdottir imparabile per Capelletti.
    90’+4 – Il tiro-cross di Cantore non inquadra lo specchio.
    90’+3 – Ci prova Girelli in mezza rovesciata: palla alta.
    90’+2 – PAREGGIA LA JUVENTUS: strepitoso mancino da fuori di Boattin, nulla da fare per Capelletti.
    90′ – Mancino dal limite di Boattin: Capelletti blocca ancora. Nel Parma fuori Bardin, dentro Maia.
    87′ – Clamoroso palo colpito da Cristiana Girelli a Capelletti battuta. Bonfantini va poi giù in area, ma l’arbitro fa ancora una volta cenno di proseguire.
    86′ – Velenoso esterno destro di Duljan: Capelletti non si lascia sorprendere.
    83′ – Montemurro si gioca anche la carta Duljan: a fargli posto è Lundorf. Nel Parma Arrigoni rileva Banusic.
    79′ – Altra occasione per Girelli, Capelletti sembra insuperabile.
    75′ – Juve ad un passo dal pareggio: Cantore prende il tempo alla diretta marcatrice e devia di testa, ma non inquadra la porta per centimetri. Nel Parma Acuti rileva Cambiaghi.
    73′ – Girelli si divora il pari dopo una super giocata di Bonansea. Nessun rimpianto per la bomber bianconera: il gol sarebbe stato annullato per fuorigioco.
    72′ – Nella Juve fuori Caruso, dentro Zamanian.
    70′ – Il Parma ci prova con Cambiaghi, Aprile blocca sicura.
    65′ – Girelli sciupa una ghiotta opportunità nata dopo una splendida giocata personale di Bonansea: il Parma riparte e Caruso spende un giallo.
    62′ – Triplo cambio nella Juve: dentro Bonfantini, Bonansea e Cantore, fuori Pedersen, Cernoia e Beerensteyn.
    59′ – Prima sortita offensiva del Parma della ripresa: l’azione si chiude con un fallo di mano in attacco e il giallo rimediato da Martinovic per proteste.
    56′ – Lundorf dentro per Girelli: Capelletti salva ancora il Parma.
    55′ – Contatto in area parmigiana Benoit-Caruso: l’arbitro non interviene. Sta aumentando i giri la Juve.
    54′ – Ci prova anche Caruso col destro: Capelletti mette in angolo.
    53′ – Miracolo di Capelletti sul mancino di Girelli a botta sicura.
    48′ – Bella giocata di Girelli, Jelencic spende un giallo: seconda ammonita della partita, entrambe tra le fila ducali, dopo Farrelly in chiusura di primo tempo.
    46′ – Si riparte: è cominciato il secondo tempo di Parma-Juventus Women. Nessun cambio durante l’intervallo.
    45’+3 – Dopo tre minuti di recupero termina il primo tempo: Parma in vantaggio di misura sulla Juventus Women.
    41′ – Lampo di Girelli dai trenta metri: il suo destro è messo in angolo da Capelletti. Sugli sviluppi del corner, l’estremo difensore emiliano nega il pari a Pedersen con un super intervento.
    37′ – Protesta ancora Girelli, sbilanciata al momento di colpire di testa: l’arbitro lascia correre.
    32′ – Protesta la Juve: Girelli fermata dall’arbitro per un precedente tocco di mano al momento di calciare verso la porta di Capelletti.
    24′ – Doppio tentativo di Boattin: niente da fare per la Juve.
    21′ – Reagisce subito la Juve, ma Capelletti blocca la girata destra di Caruso.
    19′ – PARMA IN VANTAGGIO: la Juve sbaglia in uscita, Farrelly scodella in mezzo e Martinovic batte Aprile di testa.
    17′ – Bellissimo calcio di punizione di Girelli: palla fuori di un soffio.
    13′ – Rosucci calcia in porta dalla lunghissima distanza: palla fuori.
    10′ – Ci prova il Parma: il mancino di Banusic termina sul fondo.
    7′ – Cernoia s’invola verso la porta emiliana, Capelletti esce e salva tutto.
    1′ – Partite! È iniziata Parma-Juventus Women. LEGGI TUTTO

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    Juve, i convocati della Next Gen per la Pro Patria: c'è Soulé

    TORINO – Sabato, ore 14:30, allo Stadio Carlo Speroni di Busto Arsizio andrà in scena il match di cartello della 14ª del campionato di Serie C tra Pro-Patria e Juventus NextGen. I bianconeri sono reduci da 2 vittorie consecutive (5vittorie e un pareggio in un mese) ed occupano l’8° posto (19 punti) a +1 proprio sulla Pro-Patria. Una partita molto importante per l’allenatore dei giovani bianconeri Massimo Brambilla: “Sono forti, soprattutto in casa, e noi dal canto nostro dobbiamo migliorare il nostro ruolino in trasferta in campionato: domani può essere l’occasione giusta”. Brambilla che potrà contare ancora su Matias Soulé.
    Juventus Next Gen, i convocati di Brambilla
    1 Garofani2 Savona3 Stramaccioni4 Muharemovic5 Nzouango6 Riccio7 Sekulov9 Da Graca10 Compagnon11 Cudrig12 Raina13 Poli15 Verduci17 Bonetti18 Rafia19 Cotter20 Iocolano21 Lipari23 Ntenda24 Palumbo26 Barbieri27 Besaggio29 Soulé31 Pecorino55 Senko

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    Nedved, la Juve, Dara e la neve benedetta

    TORINO – Pavel Nedved ormai da tempo fa coppia fissa con Dara Rolins. E adesso è anche spesso ospite dei suoi show. La cantante slovacca, autentica superstar, posta sovente le foto con il vicepresidente della Juventus. Negli ultimi scatti, nel paese di Strbské Pleso, Nedved è riuscito a coronare la giornata facendo… nevicare. Poi, tutti a ballare sotto il palco dove si rivede la Furica Ceca che fu. In formissima. LEGGI TUTTO

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    Serbia mondiale? No, è Juventus-Torino: Brasile, occhio!

    TORINO – (e.e.) Dal Vanja Milinkovic Savic show al Vlahovic sorridente che ha panchinato la pubalgia: ed è subito gol. Nel ritiro della Serbia, l’asse Toro-Juventus sostiene la nazionale che pensa in grande. In mezzo dirige Lukic e sulle fasce brillano Kostic e Radonjic. Insomma, un derby dell’amicizia che minaccia il Brasile favoritissimo, avversario nel Mondiale in Qatar. Neymar e comagni sono avvisati. I ragazzi di Stojkovic saranno avversari tosti. E in allenamento è spettacolo puro, tra torello, dribbling e calci da fermo. Dove emerge Vanja, il portierone granata maestro nelle conclusioni potenti e a giro, anche dalla lunga distanza. Il suo sogno: un gol da impazzire. LEGGI TUTTO

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    Fagioli, la Juventus, il no all’Inter e allo United e la benedizione di Cristiano Ronaldo

    TORINO – Alessandro, fratello maggiore di Nicolò Fagioli, all’inizio della chiacchierata entra subito in tackle: «Se oggi è alla Juventus è anche grazie a tutte le botte che gli ho dato in campo». Se la ride di gusto perché da piccoli giocavano insieme, nonostante Alessandro avesse tre anni in più: all’Oratorio del Corpus Domini di Piacenza il Fagioli bianconero, con la palla al piede, era già uno spettacolo. Semplicemente imprendibile. Ora ha iniziato a stupire anche ad altissimi livelli: i gol al Lecce e all’Inter, la grande prova col Psg e pure l’esordio in nazionale maggiore contro l’Albania. Questo è il momento di Nicolò, raccontato così da Alessandro.

    Alessandro, la svolta di Lecce ha cambiato la stagione di suo fratello. Che situazione stava vivendo prima di quel gol?

    «Veniva impiegato pochissimo, nonostante le possibilità per inserirlo almeno all’apparenza ci fossero. Il merito di Nicolò è stato quello di non smettere di crederci, è stato bravissimo ad aspettare il suo momento. Prima di quella partita le sue telefonate erano tristi: non giocava e non riusciva a darsi una spiegazione, era sconfortato».

    Guarda la galleryFagioli come Grosso e Del Piero, social in coro: “La Juventus ai giovani”

    Dalla gara in Salento il mondo si è capovolto.

    «La partita col Lecce ha dimostrato quanto talento sia in grado di mettere Nicolò a servizio della squadra. Il gol ci ha fatto scoppiare di gioia: io, mia madre e mio padre abbiamo seguito la gara in posti diversi. Ma quando ha segnato è stato un momento liberatorio. Noi da Nicolò alla vigilia sapevamo che avrebbe giocato dall’inizio, poi all’improvviso abbiamo visto Soulé titolare. Per cui quando è entrato e ha fatto gol la felicità è stata indescrivibile».

    Via social lo ha esaltato anche Del Piero.

    «Ricevere i suoi complimenti è stata un’emozione fortissima, anche solo ascoltare le sue parole per Nicolò ha rappresentato molto. Anche la telefonata del suo grande amico Alvaro Morata è stata bellissima».

    Guarda la galleryFagioli, magia alla Del Piero col Lecce: la FOTOSEQUENZA

    In estate Fagioli aveva le valigie pronte: è andato davvero vicino all’addio?

    «Noi non abbiamo mai intralciato il lavoro di Andrea D’Amico, il suo procuratore: sapevamo da sempre che l’intenzione di Nicolò fosse quella di rimanere alla Juve, ma rischiava di trovare poco spazio. La permanenza è stata una scelta condivisa con la società. Negli ultimi giorni di mercato si erano fatte sotto Cremonese e Sampdoria, ma alla fine Nicolò è rimasto. E tutte le parti hanno concordato questa mossa: il club, il mister e lui stesso».

    Che rapporto ha Nicolò con Allegri?

    «Molto professionale: in queste settimane gli ha ripetuto tante volte che doveva rimanere tranquillo. Gli è stato vicino, promettendogli che il momento giusto sarebbe arrivato: così è stato. In passato Nicolò si è aggrappato anche alla presenza di Cristiano Ronaldo nello spogliatoio: avevano un legame splendido, CR7 gli ha sempre confessato che vedesse in lui un grande talento. Così gli ha consigliato di lavorare il doppio, di non mollare mai».

    Non è un caso che Allegri, il 15 settembre 2018, parlò così di Nicolò: «Per noi è un piacere vederlo giocare». Ricorda quella conferenza stampa?

    «Se ci penso ho ancora i brividi perché l’intervento del mister fu spontaneo: l’ho riascoltato tantissime volte. Lì abbiamo capito che la vita di Nicolò sarebbe cambiata per sempre».

    Guarda la galleryFagioli, esultanza liberatoria e bacio alla maglia della JuveIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rabiot o Di Maria? No, chi mette d’accordo Szczesny e Milik è…

    Intervista doppia Szczesny-Milik
    Alla domanda su chi vincerà il Mondiale, l’attaccante risponde Argentina mentre il portiere è fiducioso è indica la Polonia. L’ex Napoli, poi, punta su Di Maria come bianconero più performante in Qatar (il Fideo ha realizzato una doppietta nell’amichevole contro gli Emirati Arabi in soli 45′), l’estremo difensore, invece, nomina Rabiot. I due sono in disaccordo anche sul capocannoniere del Mondiale: mentre Szczesny indica proprio il compagno di squadra e connazionale Milik, il centravanti dice Neymar. Su una risposta i due sono però perfettamente in linea: secondo loro Zielinski è il calciatore polacco più forte. L’estremo difensore conta fino a tre e dà la stessa risposta del compagno. I due poi scoppiano a ridere e si danno il cinque. Infine, per chiudere il filmato, Milik esulta come se avesse fatto gol. Qualcosa che in questo primo scorcio di stagione gli sta riuscendo con buona frequenza (6 reti in 17 presenze). Chissà se riuscirà a ripetersi anche al Mondiale in Qatar. LEGGI TUTTO

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    In Italia c'è una classifica 2022 dove la Juventus è sopra al Napoli: scopri quale

    TORINO – All’arrivo della pausa per lasciare spazio ai Mondiali di Qatar, a comandare al classifica di Serie A dopo 15 giornate c’è il Napoli di Spalletti. Azzurri a +8 sul Milan e +10 sulla Juventus di Allegri, rinata nell’ultimo periodo dopo la cocente eliminazione nei gironi di Champions con la retrocessione agli spareggi di Europa League. Eppure in questo 2022 c’è una classifica in Italia dove i bianconeri sono davanti al Napoli: è quella delle password utilizzate più comunemente in questo anno. Il software Nordpass, gestore proprio dei codici di accesso dei vari utenti, ha stilato una graduatoria delle 200 password più utilizzate nel 2022 ed ecco cosa ne è venuto fuori selezionando l’Italia nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Perin e la clamorosa rivelazione: “Sono stato vicino al ritiro”

    Mattia Perin, ospite in una diretta su Instagram, ha affrontato diversi temi delicati riguardanti la sua carriera e alcuni momenti piuttosto complicati, rivelando di essere stato a un passo dal ritiro. Per fortuna, però, non si è trattato di una scelta definitiva. Oggi, infatti, è una figura importantissima per la Juventus di Massimiliano Allegri, sia in campo che nello spogliatoio. In questa stagione, complice anche gli infortuni patiti da Szczesny, ha già collezionato nove presenze tra Serie A (sette, quattro delle quali senza subire reti) e Champions League (due).
    Perin e i sacrifici a inizio carriera
    L’estremo difensore di Latina, nella lunga chiacchierata sui social, riavvolge indietro il nastro e parla dei sacrifici compiuti a inizio carriera: “Quando si compiono dei sacrifici per la propria passione, non credo siano sacrifici. Ho fatto delle cose che erano utili per farmi raggiungere il mio obiettivo. Se ci fosse stato da fare ancora di più, l’avrei fatto. Come sono grato alla vita a tutto quello che ho, sono grato di fare il lavoro che amo”.
    Juventus, prima il piacere e poi il dovere: programma e amichevoli
    Guarda la galleryLa Juventus che non va al Mondiale: un 4-3-3 super competitivoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO