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    Moggi zittisce Romeo e Giulietta: “A Verona lieto fine Juventus”

    “Al Bentegodi abbiamo ritrovato una bella Juventus. A dispetto delle statistiche scoraggianti, questa volta a Verona ci godiamo un lieto fine. E Romeo e Giulietta muti.” Luciano Moggi saluta così la quinta vittoria consecutiva della Juventus, che ha vinto di misura in trasferta e conquistato il quarto posto solitario a 28 punti dietro Napoli (38) Milan (30) e Lazio (30). Proprio con Sarri ci sarà lo scontro diretto domenica 13 alle 20:45, match valido per la quindicesima giornata di campionato, l’ultima prima della lunga sosta Mondiale. LEGGI TUTTO

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    Kean dà il 5 alla Juve che passa a Verona

    Continua a soffrire e continua a vincere, quella che comincia ad assomigliare sempre più alla Juventus di Massimiliano Allegri (anche se non lo è ancora): per capacità di interpretare i momenti della partita, pazientando, anche soffrendo appunto, per poi colpire. Comincia a somigliare e non è ancora perché concede comunque troppo al Verona, soprattutto nella seconda parte della ripresa (ma anche un paio di contropiede nel primo tempo) quando gli errori di mira gialloblù la salvano dal pareggio, e perché colpisce troppo poco. E’ una Juventus, però, che basta per centrare la quinta vittoria consecutiva in campionato, tutte senza subire reti, e la terza per 1-0 in trasferta: 15 punti che portano i bianconeri a 2 punti dal secondo posto e li mantengono a 10 dal Napoli capolista.

    Lazio e ritorni

    Una posizione ideale, se la Juventus riuscirà completare nel modo migliore il suo campionato premondiale battendo la Lazio domenica sera, per provare a lanciarsi a gennaio in una rimonta che richiamerebbe quella straordinaria del 2015-16 (iniziata vincendo il derby, come la striscia di successi in corso). A gennaio, quando Allegri dovrebbe ritrovare – anzi, trovare, perché finora non l’ha mai avuta – la sua Juventus anche negli uomini. Perché se quella attuale assomiglia a una squadra di Allegri ma ancora non lo è, sia perché concede ancora troppo – nonostante la miglior difesa – sia perché colpisce poco, è anche per il peso e il numero delle assenze che continuano a zavorrarla: da un lato privandola dell’apporto di uomini che potrebbero fare la differenza come Pogba, Vlahovic e Chiesa, per citare tre degli indisponibili di ieri, dall’altro costringendo diversi bianconeri a straordinari che non possono che togliere loro un po’ di brillantezza e lucidità. 

    Guarda la galleryVerona-Juve, Danilo tocca di mano cadendo: ecco perché Di Bello non fischia rigore FOTO

    Milik assist morale

    Intanto ieri nella ripresa il tecnico bianconero ha recuperato anche Paredes e potuto sfruttare per il secondo spezzone Di Maria, per quanto i due argentini non abbiano inciso molto. Solo ruggine o anche il pensiero del Mondiale che si insinua inconsciamente in testa? Di sicuro non in quella di Rabiot, che corre e contrasta per nulla preoccupato di stancarsi per il Qatar e serve l’assist per il gol di Kean (anche se il “vero” assist è stato il filtrante di Milik per il francese). Un gol pesantissimo.

    Guarda la galleryVerona-Juventus, Bonucci anticipa Verdi che lo scalcia: Di Bello toglie il rigore FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Al J-Museum sbarca il grande tennis

    TORINO – A partire dal 12 novembre, un motivo in più per andare a vedere il J-Museum a fianco dell’Allianz Stadium. All’interno, infatti, ci sarà una zona a ingresso gratuito in cui si potrà guardare l’allestimento della mostra dedicata ai 50 anni dell’Association of Tennis Professionals realizzata in collaborazione con ATP e con il patrocinio della Città di Torino. La prossima settimana il J-Museum resterà aperto tutti i giorni: da lunedì 14 novembre a domenica 20 novembre (lunedì-venerdì dalle 10.30 alle 18, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.30). LEGGI TUTTO

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    Briatore: “La Juventus? Un mese fa camminava. E ora stanno entrando dei giovani”

    TORINO – La linea verde intrapresa da Allegri sta piacendo particolarmente a Flavio Briatore, imprenditore e grande tifoso della Juventus. Ne ha parlato nel corso di un suo intervento alla trasmissione “Un giorno da Pecora” su Radio 1, spiegando le sue sensazioni per il recente cambio di rotta: “Un mese fa avevamo della gente che camminava e non correva, ora rientrano gli infortunati e stanno entrando dei giovani”.Guarda la galleryVerona-Juventus, le chiavi tattiche della sfida
    Juventus, Briatore sceglie i giovani
    Un momento complicato che potrebbe però aver portato con sé dei risvolti positivi: “Forse è stato anche positivo l’andare in difficoltà, così è trovato il coraggio di metter dentro dei giovani. E se oggi vinciamo siamo terzi in classifica”. Poi una battuta sulla politica: “Se è messo peggio il Pd o la Ferrari? Sono tutte e due in difficoltà”.
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    La Juve al Bentegodi con Bremer: ecco perché Allegri non può farne a meno

    VERONA – Dalla partitona con l’Inter alla nuova sfida contro il Verona: prima dell’avventura Mondiale, Massimiliano Allegri chiede gli straordinari a Gleison Bremer. È ciò che emerge dalla rifinitura svolta a poche ore dal match del Bentegodi. Il tecnico bianconero ha provato Bremer nella difesa a 3 con l’altro brasiliano Danilo e con il capitano Bonucci, che oggi può tagliare il traguardo delle 350 presenze con la maglia della Juventus in campionato. Nelle prove anti-Verona è confermato il tandem offensivo composto da Milik e dal rientrante Kean, in mezzo al campo probabilmente giocherà ancora Fagioli, con Locatelli e Rabiot, mentre gli argentini Paredes e Di Maria sembrano destinati alla panchina, almeno inizialmente.Sullo stesso argomentoVerona-Juventus, la formazione ufficiale di AllegriJuventus

    Un sogno chiamato Qatar

    È un momento molto positivo per Bremer: rientrato dall’infortunio muscolare rimediato nel derby con il Torino, il difensore ha festeggiato il successo sull’Inter e la convocazione in Nazionale da parte del ct Tite per il Mondiale in Qatar. Una soddisfazione doppia per Bremer che solo negli ultimi mesi era riuscito a convincere la Seleçao a chiamarlo. Le sue prestazioni nella Juventus, infortunio a parte, hanno spinto Tite a sceglierlo nonostante la tanta e agguerrita concorrenza. E anche Allegri sembra proprio non poter fare a meno di lui: del resto nella difesa bianconera, la migliore del campionato, l’ex granata è diventato un pilastro.
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    Juve Next Gen-Mantova a Vinovo? Macché! Il 27 novembre si cambia

    TORINO – Domenica 27 novembre, ore 14.30: sarà una data da ricordare per la Juventus Next Gen che per la prima volta giocherà nel Teatro dei Sogni della prima squadra. Già, lo Stadium spalancherà le sue porte all’avvento della formazione bianconera che partecipa al campionato di Serie C disputando le partite casalinghe a Vinovo. Per la 15ª giornata il team di Massimo Brambilla sfiderà il Mantova in un contesto mai provato prima, dove solitamente si assiste a incontri non solo di Serie A, ma anche di Champions League (e il percorso di Dusan Vlahovic e soci in Europa League comincerà a febbraio). Il popolo juventino, alle prese con un inusuale mese e mezzo di sosta per il Mondiale in Qatar, si stringerà attorno a Tommaso Barbieri e compagni per spingere la Juve a un successo che resterebbe scolpito nella storia.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Kean a Verona: lancio e rilancio

    TORINO – Ha recuperato da un problema muscolare (l’infiammazione di una vecchia cicatrice) giusto in tempo per tornare dove è diventato grande, Moise Kean. Che quando nell’estate del 2017 approdò diciassettenne al Verona non era certo un debuttante, tanto che aveva già segnato il suo primo gol in Serie A (primo nato nel 21° secolo a riuscirci, il 27 maggio 2017 in Bologna-Juventus 1-2), ma per la prima volta andava “a vivere da solo”. Almeno calcisticamente parlando: cresciuto nel settore giovanile bianconero, quel prestito all’Hellas fu la sua prima esperienza lontano dalla protezione delle mura di Vinovo.
    Ora per rilanciarsi
    Esperienza eccellente, se non per l’infortunio agli adduttori che la interruppe troppo presto, a marzo: non ancora maggiorenne e passato direttamente dalla Primavera al professionismo, Kean fino a quel momento aveva infatti già giocato 19 partite in Serie A con i gialloblù, segnando 4 gol. Una rampa di lanciò che lo riportò alla Juve in estate. Oggi proverà a sfruttare il Bentegodi per rilanciarsi, dopo che l’ultimo stop lo ha fermato in un momento di buona forma, certificato anche dal primo gol stagionale messo a segno contro l’Empoli. Al Bentegodi ha anche buone possibilità di partire titolare, accanto a Milik oppure davanti a Miretti, per far rifiatare il polacco o il fresco Golden Boy di Tuttosport.
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    Juve, senti Scaloni: chiede di preservare Di Maria e Paredes per il Mondiale

    L’inedito Mondiale in pieno inverno, come facilmente ipotizzabile ben prima dell’immediata vigilia, sta fortemente condizionando la stagione in corso. E non soltanto per via di un calendario fitto e congestionato, tra campionati nazionali e coppe assortite. Man mano che l’appuntamento con Qatar 2022 si fa più imminente, infatti, aumentano i casi di giocatori che – in maniera più o meno ufficiale – cercano di gestirsi per presentarsi nelle migliori condizioni possibili all’appuntamento iridato. E, al contempo, si infittiscono le pressioni da parte dei commissari tecnici.
    Il caso dell’albiceleste
    È il caso, quest’ultimo, dell’Argentina, come candidamente ammesso nelle scorse ore dal selezionatore Lionel Scaloni. «Stiamo parlando con le singole società: vorremmo che chi non è al 100% non giochi gli ultimi impegni, ma è difficile», le sue parole nemmeno troppo sibilline. Subito rimbalzate in tutto il globo e, naturalmente, anche a Torino, sponda Juventus. In bianconero militano infatti due argentini nel giro della Nazionale, e che argentini. Entrambi fatalmente alle prese con qualche problema fisico.
    I nodi bianconeri
    Paredes ha ripreso ad allenarsi in gruppo alla Continassa proprio questa settimana, ma non scende in campo dallo scampolo di gara con l’Empoli del 21 ottobre. Di Maria, dal canto suo, non ha ancora trovato un briciolo di continuità da quando in estate è atterrato a Torino: appena 8 presenze, compresi i 9′ nel finale contro l’Inter di domenica sera. L’uno e l’altro non sono al meglio, inevitabilmente. L’uno e l’altro rappresentano importanti colonne dell’albiceleste, anche e soprattutto della versione 2022 che si presenterà a breve in Qatar per vincere. Ma non per questo la società, e Allegri di conseguenza, riserverà loro un trattamento particolare: finora hanno contribuito alle sorti della squadra in misura minore rispetto a quanto auspicato ad agosto, le tappe contro Verona e Lazio nei prossimi quattro giorni serviranno anche per rilanciarne le quotazioni in bianconero.
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