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    Il giocatore più veloce del mondo? È un obiettivo della Juventus!

    Nel calcio di oggi la velocità è una delle caratteristiche più importanti per un giocatore. Ma chi sono i più veloci al mondo? Secondo i dati ufficiali della Champions League, tra i primi 10 ci sono due calciatori che militano in Serie A, nel Milan di Pioli, mentre in prima posizione c’è un obiettivo della Juventus, che continua a brillare con la maglia della propria squadra.10. Theo Hernandez, Milan: 35.7 km/h

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    Juve: dove è finito il Milik dell'estate?

    TORINO – Con Vlahovic che oggi ha svolto lavoro differenziato e con Kean in fase di recupero ma non al top, Allegri deve aggrapparsi ancora a Milik come punto di riferimento in attacco contro il Verona giovedì al Bentegodi. A meno di un recupero dell’ultima ora del centravanti serbo, il polacco sarà di nuovo chiamato a guidare il reparto che ritroverà, tra titolari e subentranti, anche top player come Di Maria e Chiesa a supporto. Anche se le prestazioni del polacco sono in calo di produttività: combatte, lavora molto per la squadra, si spreme e non si tira indietro, però sotto porta non sta più trovando la necessaria continuità. Dopo aver cominciato la stagione con un impatto positivo, anche per le reti messe a segno, tanto da risultare il nuovo acquisto più brillante, Milik ha inciso meno nel mese di ottobre e in questo spezzone di novembre che precede il Mondiale. In campionato l’ultima rete del polacco è datata 2 ottobre, nel 3-0 bianconero sul Bologna.
    FUTURO DA SCRIVERE
    Da allora digiuno in Serie A prolungato, interrotto in Champions dal gol al Benfica che aveva illuso i bianconeri per una rimonta incredibile solo sfiorata a Lisbona. L’attaccante polacco ha dimostrato di saper duettare anche con Vlahovic oppure di fare reparto da solo, ma deve ritrovare la brillantezza estiva: anche perché il suo futuro alla Juventus è ancora tutto da scrivere. Il diritto di riscatto dal Marsiglia a una cifra relativamente bassa (7 milioni) per un attaccante di livello internazionale aiuta ad alzare le percentuali di conferma di Milik in bianconero, ma se qualche settimana fa pure le prestazioni spingevano in quella direzione, nelle ultime uscite la Juventus non ha più rivisto l’attaccante di inizio stagione, quello che punta anche sul Mondiale per ritrovarsi al top.
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    Juve, fuori casa non va ancora: numeri preoccupanti!

    TORINO – Nessun tifoso bianconero dotato di senno e buon senso può pensare che le ultime quattro vittorie consecutive senza subire gol in campionato abbiano già raddrizzato una stagione partita in maniera balorda, con l’uscita dalla Champions League ai gironi che non andrà mai giù a chi “mastica” la Juve, almeno fino al prossimo tentativo di cavalcata in Europa. I numeri migliorano, c’è ragione per sperare in un futuro più radioso, è vero: alcuni numeri però, non tutti. Per esempio: come la mettiamo con il rendimento della squadra di Massimiliano Allegri in trasferta? Sei partite, con due sole vittorie, due pareggi e due sconfitte, tre gol segnati e quattro subiti. Non sono cifre esattamente da Juventus…
    La Juve che fu e quella che è
    E non vale neppure l’eventuale scusante – in verità slegata dalle abitudini, perlomeno juventine – del calendario, visto che finora Dusan Vlahovic e soci hanno sfidato sul loro campo avversarie del calibro di Sampdoria, Fiorentina, Monza, Milan, Torino, Lecce. Insomma, con il massimo rispetto per le rivali di cui sopra e al netto delle potenziali difficoltà collegate agli incroci con piazze e squadre storicamente accese come Firenze e la Torino granata, in altri tempi nessuno si sarebbe stupito di una Juve capace di fare filotto – 18 punti – o qualcosa di molto simile. E non si è trattato di gare ad altissima tensione, anzi, piuttosto di lampi nel buio di prestazioni complessivamente poco soddisfacenti, almeno fino a parte del derby di metà ottobre. Pochi guizzi e chance a Genova, frammenti di buona Juve unicamente all’impatto con il match (vedi le partite contro Fiorentina e Milan) prima di subire comunque almeno una rete, il vuoto spinto in Brianza. Contro Torino e Lecce qualcosa è cambiato, ma della Juventus scintillante dei tempi andati non s’è rivisto granché.
    Problemi e soluzioni
    Morale: se in casa i bianconeri hanno il secondo miglior attacco (17 gol, alle spalle dei 18 del Milan) e la difesa meno battuta (3 reti, come l’Inter), fuori casa si gira un altro film, di un genere totalmente diverso. Tre gol segnati e 4 subiti (l’Atalanta ne ha incassati due, la Lazio di Maurizio Sarri a sorpresa solamente uno!): suvvia, di più si può fare. E comunque: Juventus meglio dello Spezia (una rete a bilancio per i liguri), peggio anche di Empoli, Lecce, Monza, Samp e compagnia, non proprio club in lotta per un posto in Europa. Ad Allegri il compito di trovare risposte, rimedi e soluzioni al problemone della Juve boccheggiante lontano dallo Stadium. Noi suggeriamo un punto, magari, di partenza, o uno spunto di riflessione se volete chiamarlo così: dalla Samp al Lecce, le avversarie che giocano sul loro terreno preferito la buttano sempre sulla quantità, utilizzando le armi più congeniali, vale a dire intensità, corsa, voglia, fame. Tornare a dominare l’avversario, probabilmente, è la strada da seguire. Fargli nuovamente paura, per intenderci. A naso, questa Juve non spaventa più.
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    Moggi a Pogba: “Quando ti vidi giocare per la prima volta…”

    Tragli ospiti della serata di gala alle Officine Grandi Riparazioni di Torino per la consegna del Golden Boy, premio internazionale di Tuttosport, c’era anche l’ex dirigente della Juve, Luciano Moggi. Dopo aver assististo, insieme a Montero, al big macht tra Juve e Inter, Moggi ha partecipato alla serata e sui social ha postato una foto ricordo con Pogba, accompagnata da unracconto che ricorda un aneddoto legato a Mino Raiola. “Quando ti vidi giocare per la prima volta dissi a Mino: “questo ragazzo ha la stoffa, stoffa da vendere”. Lui mi rispose: “vedrai che arriverà in alto” . A Mino piaceva avere ragione, a me piaceva dargliela. Voi lo avete reso sempre orgoglioso.” – questo il messaggio di Moggi sul suo profilo Twitter. Il post dell’ex dirigente ha catturato l’attenzione dei tifosi della Juve che hanno manifestato l’apprezzamento con una pioggia di like. LEGGI TUTTO

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    Samp a casa Juve per sfidare il Toro

    TORINO – Magari alla Sampdoria avranno pensato che, visto lo score della Juventus nei derby – 24 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfitta nelle ultime 33 sfide con il Torino -, ai giocatori blucerchiati potrebbe far bene respirare un po’ d’aria bianconera in vista della sfida contro i granata di domani sera all’Olimpico Grande Torino. In realtà ha solo motivazioni logistiche il fatto che la squadra blucerchiata di Dejan Stankovic, completato l’allenamento di questo pomeriggio a Bogliasco, partirà in vista di Torino diretta al J Hotel, l’albergo all’interno del centro sportivo bianconero
    E lunedì arriva il Brasile
    Audero e compagni (per il portiere non si tratterà di un ritorno a casa visto che quando era in bianconero la Juve si allenava ancora a Vinovo) ceneranno e pernotteranno nell’hotel della società bianconera, ovviamente non nell’ala riservata alla squadra di Allegri, dove i giocatori hanno camere private sempre a loro disposizione, con i propri effetti personali. Domattina, poi, è previsto un risveglio muscolare in albergo, perfettamente attrezzato al riguardo, ma non un allenamento sui campi del centro di allenamento bianconero, raggiungibili senza neppure uscire dall’Hotel. Con quattro campi a disposizione non ci sarebbero comunque problemi di spazio con la Juventus, qualora Stankovic cambiasse idea. Idea, quella di prepararsi nel centro sportivo bianconero, che ha avuto anche il ct del Brasile, Tite: da lunedì prossimo, 14 novembre, a sabato 19, infatti, la Seleçao effettuerà un miniritiro proprio alla Continassa
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    Youth League, playoff: la Juventus se la vedrà con il Genk

    La Juventus Under 19 giocherà contro il Genk negli spareggi di Youth League. Si giocherà in gara unica in Belgio il 7 o l’8 febbraio e in palio c’è l’accesso agli ottavi di finale. L’urna di Nyon ha messo sulla strada dei bianconeri la squadra belga che nella finale del “Percorso Campioni” ha superato nella doppia sfida di andata e ritorno il Coleraine. La Primavera bianconera ha chiuso la fase a gironi al secondo posto, dietro al Psg, ma è riuscita ad arrivare davanti ai campioni d’Europa e del mondo in carica del Benfica, arrivati terzi. Alle seconde toccherà, appunto, lo spareggio con le squadre che hanno vinto il “Percorso Campioni” (riservato alle vincitrici dei rispettivi campionati giovanili nazionali). Chi passerà raggiungerà Milan, Atletico Madrid, Barcellona, Liverpool, Manchester City, Psg, Real Madrid e Sporting, già agli ottavi in quanto prime.Guarda la galleryJuventus, rimonta folle con il Psg: da 1-4 a 4-4 nel recupero!

    Gli 8 playoff

    Young Boys-SalisburgoAZ Alkmaar-Eintracht FrancoforteRuh Lviv-InterHajduk Spalato-Shakhtar DonetskMTK Budapest – AjaxHibernian – Borussia DortmundPanathinaikos – PortoGenk – Juventus

    Guarda la galleryYouth League Benfica-Juventus 2-3: Mbangula e Hasa la ribaltanoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    “Juventus, punta a vincere l'Europa League”: Di Livio, dal Nantes del 1996 a oggi

    Juventus-Nantes evoca dolci ricordi nei tifosi della Juventus. E in Angelo Di Livio, capace con i bianconeri di Marcello Lippi, nella stagione 1995/96 di eliminare in semifinale di Champions i francesi: “Il più lo facemmo in casa, dove ci imponemmo 2-0. Pure al ritorno però, nonostante la sconfitta finale per 3-2, partimmo forte, chiudendo subito il discorso qualificazione. Interpretammo bene le due gare, con cattiveria e l’imposizione del gioco”.
    Cosa vi disse Lippi prima della gara? Anche allora eravate partiti con i favori del pronostico.
    “I favoriti, forse, lo dicevano gli altri. In ogni caso la nostra mentalità era sempre di rispettare gli avversari, ma di non sottovalutare mai nessuno. Loro erano in salute, non fu facile, ma meritammo la qualificazione. Ricordo un loro calciatore, Renou: alto 155/160 centimetri, era velocissimo! Entrò nella ripresa della semifinale di ritorno e ci mise davvero in difficoltà, tanto che con Ciro Ferrara ci domandammo perché non avesse giocato più tempo”.
    Juventus-Nantes in Europa League: pregi e difetti del club francese
    Allora il Nantes era avversario fortissimo, non arrivò per caso tra le prime 4 d’Europa. Ora invece l’undici attuale lotta in Ligue1 per non retrocedere.
    “Il nostro era un avversario da scoprire, ma con grandi individualità. Questo è stato un sorteggio abbordabile, ma in Europa le squadre si possono trasformare. La Juve dovrà scendere in campo come contro l’Inter, dove ho visto una squadra super concentrata, cattiva e con lo spirito giusto, che forse prima si era un po’ perso”.
    Guarda la galleryLa Juve-Nantes che c’è già stata: la semifinale 1996 di Champions League
    Serve lo spirito Juve, insomma.
    “Allegri sa come si deve fare. I giocatori sanno che chi indossa quella maglia non può dare il minimo, ma sempre il massimo. Stanno arrivando segnali importanti”.
    Juventus-Nantes in Europa League: francesi in crisi, ora a rischio retrocessione
    Dopo aver eliminato il Nantes, voi vinceste la Champions battendo in finale l’Ajax ai rigori. Può essere un buon auspicio anche per i bianconeri di quest’anno.
    “Perché la Juve dovrebbe trascurare l’Europa League? Devono assolutamente puntare a vincere la competizione”.
    Magari con un esterno protagonista. Chi è secondo lei il Di Livio della Juventus attuale?
    “A me piace molto Kostic, anche se il serbo giostra sulla fascia sinistra. Cuadrado forse sta un po’ perdendo lo smalto dei giorni migliori, ma resta sempre un ottimo giocatore”.
    Nedved, Juventus-Nantes, la ‘forzatura’ Fagioli-Miretti e il ritorno di Pogba, Chiesa e Di Maria
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    Tommaso Barbieri, il futuro della Juve in fascia

    TORINO – Negli allenamenti con la prima squadra, Tommaso Barbieri studia i movimenti di Filip Kostic, di Juan Cuadrado e di tutti gli esterni della prima squadra per carpirne i segreti e imparare. Del resto è un ragazzo umile che sta pian piano realizzando i suoi sogni. Uno era giocare in Champions League e ci è riuscito: qualche minuto di match contro il Psg per assaggiare il dolce sapore d’Europa, per poi ricalarsi con il solito impegno nella realtà della Serie C, risultando tra i migliori in campo nella vittoria della Juventus Next Gen sul Novara. LEGGI TUTTO