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    Juventus, a gennaio torna indietro Ihattaren!

    TORINO – Il periodo difficile di Mo Ihattaren sembra non finire mai e adesso si aggiunge un altro capitolo, che coinvolge indirettamente anche la Juventus. Infatti l’Ajax ha deciso di rispedire il giocatore alla Continassa, comunicandolo attraverso una nota ufficiale la scelta del club olandese: «L’Ajax ha comunicato a Mohamed Ihattaren e Juventus che l’opzione di acquisto non sarà esercitata. Il prestito di Ihattaren scadrà il 3 gennaio 2023 e non sarà prorogato». Tra un paio di mesi dunque il trequartista ritornerà a disposizione di Massimiliano Allegri, anche se è probabile che possa trattarsi di una sosta breve per ripartire verso una nuova destinazione.

    Tanti problemi

    Tornato in Olanda a gennaio di quest’anno dopo la sfortunata avventura alla Sampdoria, Ihattaren è stato mandato in seconda divisione con lo Jong Ajax, raccogliendo solo una manciata di minuti con la prima squadra: i problemi fuori dal campo hanno poi portato il club alla sospensione e alla decisione di non esercitare l’opzione.
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    Juve, le condizioni di McKennie: il comunicato sul ko muscolare

    TORINO – La Juventus di Massimiliano Allegri perde per infortunio anche Weston McKennie. I bianconeri, tramite il sito ufficiale, hanno comunicato il bollettino medico sulle condizioni del giocatore statunitense: “Weston McKennie è stato sottoposto ad accertamenti radiologici presso il JMedical che hanno evidenziato un quadro di sovraccarico muscolare al retto femorale della coscia destra, le sue condizioni saranno valutate quotidianamente”. Un’altra dura perdita per Allegri che nella giornata odierna ha potuto, almeno parzialmente, riavere a disposizione in gruppo Angel Di Maria e Gleison Bremer mentre, ancora una volta, si prolungheranno i tempi di rientro di Paul Pogba dopo il nuovo stop muscolare che lo costringerà a saltare i Mondiali in Qatar. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Pogba: altro stop. Mondiali sempre più a rischio

    Paul Pogba sembrava sul punto di rientrare e di poter dare una mano alla Juventus. O almeno di ritrovare il campo prima – e in vista – di Qatar 2022. In un momento di grande difficoltà per la Juventus, a causa dei numerosi infortuni che in questo momento turbano i sonni di Massimiliano Allegri, ecco che arriva l’ennesima brutta notizia: un problema muscolare alla coscia destra per il centrocampista francese che rallenta il suo recupero. E che forse può significare l’addio alle speranze di prendere parte al Mondiale.

    Lo stop e le prospettive

    In attesa di esami, per Pogba si prospettano sette giorni di stop cautelare. La corsa per entrare a fare parte dei convocati di Deschamps si complica ulteriormente, se si considerano gli zero minuti giocati dall’inizio della stagione. Deschamps potrebbe tuttavia decidere di portare Pogba, campione del mondo uscente, pensando di recuperarlo per la seconda parte della rassegna.

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    Juventus-Psg, per la sfida contro i big c’è l’esaurito all’Allianz

    TORINO – Molti, diciamo pure la gran parte, avevano deciso di assicurarsi lo spettacolo per tempo, scommettendo sulla possibilità di vedersi i tre Mostri del Paris Saint Germain nella speranza di giocarsi l’accesso agli ottavi di finale. In realtà la partita di mercoledì, destinata a registrare l’esaurito con la vendita che ha superato così i 40 mila biglietti venduti, non vedrà sul rettangolo i tre extraterrestri in quanto Neymar è squalificato ma, soprattutto, non potrà permettere alla Vecchia Signora di giocarsi il passo successivo in Champions League. In realtà sarà una partita comunque chiave per la Juventus che ad attuale parità di punti, tre, con il Maccabi, in questo momento è terza, quindi certa di proseguire perlomeno in Europa League. Ma molto dipenderà dai risultati delle partite della Juventus con i francesi e degli israeliani che ospiteranno il Benfica.

    Juventus e Psg presenteranno la sfida domani con le classiche conferenze stampa

    Dunque in ogni caso emozioni in serie da vivere sugli spalti per spingere la squadra dei giovani di Allegri a una impresa che potenzialmente può aprire un cammino meno importante rispetto a quello prefissato ma in teoria comunque intrigante in quanto, alla fine, c’è sempre in palio una coppa internazionale. Juventus e Psg presenteranno questo ritorno della sfida che apri la fase a gironi il sei settembre (2-1 per i francesi con doppietta di Mbappè e rete di McKennie) domani con le classiche conferenze stampa dei due allenatori, Allegri e Galtier, accompagnati da un loro giocatore.
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    Emergenza Juve-Psg: Allegri pensa al 3-5-1-1. Con Rugani e Fagioli

    TORINO –  Sempre più difficile o paradossalmente sempre più facile per Massimiliano Allegri scegliere la formazione della Juventus che mercoledì sera scenderà in campo all’Allianz Stadium contro il Paris Saint Germain di Leo Messi e Kylian Mbappé per l’ultima partita della fase a gironi di Champions League con l’obiettivo di chiudere al terzo posto e quindi garantirsi l’accesso all’Europa League. LEGGI TUTTO

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    Juventus, McKennie ko dopo Iling: attesa per gli esami

    TORINO – Piove sul bagnato in casa Juventus. Dopo Samuel Iling-Junior, Massimiliano Allegri potrebbe infatti dover fare a meno anche di Weston McKennie. Il centrocampista statunitense è stato costretto a lasciare il campo al 45′ dell’ultima sfida di campionato contro il Lecce di Baroni a causa di un fastidio muscolare e con il Mondiale in Qatar ormai alle porte, Allegri potrebbe rischiare di ritrovarlo a disposizione solo nel 2023.

    Juve, attesa per McKennie: domani gli esami strumentali

    Nella giornata di domani McKennie effettuerà gli esami strumentali di rito che serviranno a stabilire l’entità dell’infortunio e i potenziali tempi di recupero. Lo statunitense e Iling-Junior sono solamente gli ultimi bianconeri di una lista piuttosto lunga di giocatori indisponibili dopo Vlahovic, Di Maria, Bremer, Pogba, Chiesa, Aké, Kaio Jorge e Paredes.
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     Un'altra Juventus è possibile

    Un’unica cosa bella. Davvero solo una. Ma così bella da valere la pena (è il caso di dirlo) di una partita ancora troppo brutta per la Juventus. Dentro il meraviglioso gol di Nicolò Fagioli si stringe tutta la speranza del popolo bianconero di sfuggire al grigio sconforto del presente, rifugiandosi in una Juventus diversa, più giovane, più bella, più juventina. Le lacrime di Nicolò valgono più della vittoria, perché la sua commozione restituisce sentimento a una squadra che sta inaridendo il suo rapporto con i tifosi e ritrova speranza proprio grazie al tifoso Fagioli. Juventino nato, cresciuto nel mito di Alessandro Del Piero, che ieri ha emulato con un tiro a giro identico a quello di Alex contro la Steaua Bucarest nel settembre del 1995 e ha pianto dopo il gol che sognava da tutta la sua vita. Servono i sogni per scacciare gli incubi e ricongiungendo l’ultimo quarto d’ora di Lisbona al gol di Lecce si intravede una lucina nel buio di una stagione storta e deludente. Allegri non è un allenatore per giovani, ma dovrebbe iniziare a crederci, se non altro perché i giovani sembrano gli unici a crederci. Fagioli, Soulé, Miretti, Iling hanno rinfrescato l’aria viziata di una squadra che ha bisogno di trovare un’anima prima ancora che la forma fisica e un gioco. Non possono le loro giovani spalle reggere da sole il pesante destino della stagione juventina, ma sarebbe una follia prescindere dal coraggio e dalla qualità che hanno aggiunto alla sciatteria agonistica vista nei primi tre mesi.Guarda la galleryFagioli, esultanza liberatoria e bacio alla maglia della Juve

    Un’altra Juve è possibile: lezione da apprendere

    Un’altra Juve è possibile, un’altra Juve può prendere corpo perché Vlahovic e Kean hanno 22 anni, Locatelli e Gatti 24, Bremer 25. Ripartire da chi ha più fame, rigenerare un senso di appartenenza, forgiarsi i propri guerrieri invece che noleggiare costosi mercenari. Forse è proprio questa la lezione da apprendere nella settimana di tormento della Juventus, passata dall’umiliante eliminazione in Champions a una sfida contro il Lecce sofferta come una semifinale contro il Real Madrid. Perché tolto qualche fiammata dei giovani e il lampo di Fagioli, la Juventus ieri ha espresso il nulla. E lo ha espresso senza ritmo né intensità. Dell’attesa rabbia per l’eliminazione di Lisbona non v’è stata traccia, in compenso è comparso un nervosismo un po’ isterico che ha portato a quattro folli ammonizioni nei primi ventotto minuti di gara. Della Juventus di ieri, tutt’al più, si può salvare la perseveranza e lo spirito di sacrificio di qualcuno. Si può osservare il consolidarsi della leadership di Danilo. Sperare che con una prestazione del genere si possa evitare una sconfitta con il Psg mercoledì allo Stadium oltrepassa i confini dell’illusione. Ma a qualcosa si deve appigliare, la Juventus, per rimanere aggrappata alla stagione che rischia di scivolarle via troppo prematuramente. D’altronde, fino alla pausa per il Mondiale la squadra è costretta a vivere di partita in partita. Poi, nei cinquanta giorni di stop ci sarà tempo per tirare bilanci e progettare la seconda parte dell’annata e forse non solo quella. E nelle lacrime di Fagioli, forse, ci sono gocce di futuro.

    Sullo stesso argomentoJuventus, il muro difensivo regge. E Bonucci perde posizioniJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Lecce-Juventus, Allegri e il dubbio in difesa. In mezzo Miretti con Rabiot

    INVIATO A LECCE – Allo stadio di Via del Mare, dove il Lecce davanti ai propri tifosi non ha ancora vinto, quattro pareggi e una sconfitta, la Juventus di Massimiliano Allegri prova a proseguire la rimonta in campionato dopo le due vittorie di fila con Torino ed Empoli. La seconda miglior difesa del campionato, quella bianconera (col dubbio Rugani-Gatti-Bonucci), contro il secondo peggior attacco della Serie A sono le premesse statistiche più evidenti di un match che la squadra torinese non può sbagliare dopo l’eliminazione in Champions a seguito della sconfitta a Lisbona con il Benfica. LEGGI TUTTO