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    Juve a ranghi ridotti: Allegri lavora sulla 'mira'

    TORINO – Senza i tanti nazionali impegnati in giro per il mondo e con diversi infortunati ancora ai box la Juve lavora a ranghi ridotti a Vinovo. Come ieri allenamento mattutino insieme al team di Juventus Next Gen per i bianconeri di Massimiliano Allegri con il lavoro, spiega il club in una nota, che “è stato essenzialmente focalizzato su esercitazioni tecniche miste per la finalizzazione dell’azione e partitella finale”. Domani (sabato 24 settembre) è in programma un’altra seduta di allenamento al mattino. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la ricarica in serbo. Tra voglia di gol e di derby

    TORINO – (e.e.) La Juventus, con tutti i suoi guai, è temporaneamente accantonata. Così, ecco la ricarica in serbo: Dusan Vlahovic, in Nazionale, ha ritrovato sorrisi, buonumore e carica emotiva, dimenticando nervosismo e incomprensioni. Scortato da Filip Kostic, apre l’allenamento determinato a tirato a lucido. Rivuole il gol, rivuole certe sensazioni che con il gioco di Max Allegri sta faticando a riscontrare quando indossa la maglia della Juve, spesso in fuorigioco e fuori contesto. Domani c’è la sfida di Nations alla Svezia, per far partire l’operazione Mondiale.

    GUAI ALLE SPALLE L’attaccante sta bene, lo conferma lui stesso: «Sono venuto anche durante il processo di recupero per fare il tifo per i miei compagni ed è il minimo che potevo fare per la mia nazionale in quel momento. Il ct Dragan Stojkovic mi è venuto sempre incontro e devo ringraziarlo per avermi aiutato a guarire dall’infortunio nel miglior modo possibile. Ora sono pronto e molto felice di essere di nuovo tra i convocati. Non vedo l’ora di giocare contro Svezia e Norvegia».

    Guarda la galleryIl derby è servito: con la maglia della Serbia

    IL DERBY Nella Serbia, poi, un bel gruppo arriva da Torino: Vlahovic e Kostic della Juventus, Vanja Milinkovic Savic, Namanja Radonjic e Sasa Lukic del Toro. Il derby del 15 ottobre è dietro l’angolo e già sono partite le grandi manovre: ti fermo io, e io segno, e io ti piazzo un tiro da tre punti, e io paro tutto. Da vivere intensamente, così, nella quotidianità. Poi, si avvicinerà il momento e anche i telefonini smetteranno di dialogare. Prima, però, la Serbia felice che andrà ai Mondiali con i ragazzi che vivono su sponde opposte del Po.
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    Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve

    TORINO – Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve. Il portiere e l’attaccante sono in ritiro con la Serbia e concentrati sulla Nazionale. Poi, penseranno alla sfida stracittadina, da nemici carissimi: con Vanja che dovrà fermare il bianconero e blindare la difesa. Ma in ritiro anche con Radonjic, Lukic e Kostic è già partito il match più lungo dell’anno, tra sfottò e promesse. LEGGI TUTTO

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    Conte alla Juve, cosa dicono le quote

    L’avvistamento di Antonio Conte a Torino (che ha approfittato della pausa per le nazionali per fare ritorno in città) è bastato per accendere l’entusiasmo di tanti tifosi bianconeri che sognano il ritorno del tecnico salentino sulla panchina della Juventus. Anche sulle lavagne dei bookie il tema è più che mai attuale: in caso di esonero di Allegri quale potrebbe essere il prossimo allenatore della Juve? Ecco cosa dicono le quote a proposito.
    Panchina Juve, Pochettino, Zidane e Conte
    La dirigenza bianconera a parole ha confermato Allegri sulla panchina della Juve ma servono i risultati perchè la fiducia non può essere illimitata. Intanto, per avere il termometro della situazione anche per quanto riguarda le quote, va detto che alla data del 25 dicembre l’opzione “Allegri allenatore della Juventus” è offerta a 1.57.
    Restando in questa tipologia di scommessa, la prima alternativa risponde al nome di Pochettino bancato a 6 e a seguire c’è Zidane a 7.50.
    Suggestivo ma sulla carta meno probabile il ritorno di Antonio Conte alla guida della Juve: a tale eventualità è assegnata una quota pari a 20 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Tacconi, novità sulle condizioni dell'ex Juve. Avanti così!

    “Stefano, dopo un lungo soggiorno presso il presidio riabilitativo, è stato nuovamente ricoverato nella struttura di Neurochirurgia per eseguire un nuovo studio neuroradiologico di controllo programmato con il completamento della chiusura dell’aneurisma che lo aveva portato nel nostro ospedale nella fine di aprile. Le condizioni cliniche e neurologiche sono soddisfacenti, pertanto al termine di questo ulteriore percorso il paziente riprenderà la riabilitazione”. Lo ha reso noto Andrea Barbanera, Direttore della Struttura di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che sta trattando il paziente.

    Tacconi – ex portiere della Juventus e della Nazionale – sta giocando la sua partita più importante dopo il malore (aneurisma celebrale) subito il 23 aprile scorso. Era stato portato in ospedale in condizioni serie e critiche, ma gradualmente ha fatto dei passi avanti. Operato il 6 giugno, il 65enne ex campione, è stato infatti trasferito in un centro di riabilitazione dove ha ripreso a muoversi e… a documentarsi sulla Juventus. Aiutato dall’affetto e dal sostegno della famiglia, così come da quello di milioni di tifosi. Il figlio Andrea aveva spiegato, sin da subito: «Sono rimasto colpito dalle tante manifestazioni d’affetto, non me lo aspettavo. Mi ha chiamato il mondo: non solo dall’Italia, ma pure da Stati Uniti e Giappone. Gli juventini hanno sempre amato papà».

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    Lettera d’auguri di Stefano Tacconi al figlio per i 27 anni
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    Morata: «A gennaio mi ha cercato il Barcellona, ma Allegri voleva vedermi giocare con Vlahovic»

    TORINO – La Juve di questi tempi non dà soddisfazioni alla sua tifoseria e se si pensa alle enormi difficoltà che Dusan Vlahovic sta incontrando nonostante sia sempre il cannoniere di squadra con 4 gol in campionato (di cui, però, solo uno su azione), ascoltare Alvaro Morata può fare comunque un bell’effetto e sciogliere per un attimo la tensione. L’ex attaccante bianconero, tornato in estate all’Atletico Madrid da dove nonostante mille rumours non s’è più mosso, ha parlato dal ritiro della Spagna alla nota trasmissione della Cadena Ser, El Larguero. Al centro dell’attenzione le parole dedicate da Alvarito alla sua ex squadra, in particolare al mercato di gennaio e di giugno, quando una squadra l’aveva seguito da vicino: «Sì, è vero, c’è stato un interesse del Barcellona, mi ha chiamato anche Xavi con cui ho parlato non solamente di calcio, un po’ di tutto. E questo mi ha fatto sentire bene, l’ho apprezzato molto». L’ex centrocampista blaugrana era subentrato da un paio di mesi a Ronald Koeman e nelle settimane successive aveva spinto molto perché Morata lo raggiungesse in Catalogna. «Alla fine dell’inverno passato c’erano state 4-5 buonissime opportunità da valutare – prosegue Alvaro – però Allegri è stato chiaro con me, voleva che io rimanessi, mi diceva che voleva vedermi giocare con Vlahovic. Così ha bloccato tutto. E io ho giocato sulla sinistra, l’ho fatto, anche se per me è stato uno sforzo».
    L’addioNon è un mistero che lo spagnolo, finché ha potuto, ha sperato in una conferma nella Juventus, ma l’Atletico Madrid non ha mai mollato un centesimo rispetto all’iniziale accordo tra le società, in base al quale Morata sarebbe stato ceduto a titolo definitivo solamente a fronte di un bonifico da 35 milioni di euro sull’unghia. Ecco perché Alvarito è tornato a Madrid, malgrado si raccontasse da tempo del mancato feeling con Diego Simeone. Non è andata così e non deve stupire il fatto che oggi il bomber della Roja si esprima in questi termini: «Voglio vincere più titoli possibili, penso di poter dare ancora tanto a questa squadra. Credo nel destino. Se concluderò la carriera all’Atletico? La verità è che qui mi sento a casa». Con la Juve, vada come vada la stagione in corso, è ormai finita. Mentre Vlahovic, nel frattempo, ha un nuovo “partner” alla sua sinistra. Il problema è che Filip Kostic s’è abbastanza nascosto fino ad ora.

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    Milik tutto per la Juventus, affare da 10,7 milioni. E Lewandowski approva

    TORINO – (e.e.) “Armadius” Milik si allena con la Polonia e nel futuro vede solo Juve. Perché l’affare con il Marsiglia è impostato e l’attaccante ha convinto, da subito, tanto da insidiare Dusan Vlahovic nelle rotazioni. Max Allegri li ha anche schierati assieme, tanto per non rinunciare all’ex Napoli, in formisssima. Un affare, appunto, anche dal punto di vista economico: la punta infatti è in prestito per 800 mila euro, più altri 800 mila di bonus, più 100 mila di commissioni. Il riscatto è poi fissato a 7 milioni più eventuali 2 di bonus. Insomma, 10,7 milioni che di questi tempi sono un pacchetto invidiabile. Il capitano Robert Lewandowski lo ha ha battezzato così: «Sta bene con la maglia della Juventus». E lui concorda, anche se quel gol annullato e la conseguente espulsione bruciano tanto, ancora, anche in Nazionale. Guarda la galleryJuve, bianconeri nazionali: in 14 in giro per il mondoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus e Brasile, è Danilo l'esempio. I tifosi: capitano vero!

    TORINO – (e.e.) Capitano vero, anche quando non indossa i gradi. E’ Danilo il vero leader, nel Brasile e nella Juventus bistrattata di questo periodo. Sempre a disposizione, in ogni settore, difesa e pure a centrocampo, se serve. Capace di sacrificarsi per la squadra. Nel ritiro dei verdeoro, Neymar si mette accanto a lui, quasi per assorbirne l’umiltà. Bremer ha colto da Danilo i primi consigli, a Torino e con la Seleçao. E il difensore non molla, anzi raddoppia la sfida. Anche in bianconero. Nel confronto con i tifosi ha mostrato carattere (uomo vero: dicono di lui) e in campo non si tira mai indietro. L’ordine è partito: basta sconfitte. LEGGI TUTTO