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    Juve, Marchisio incensa Miretti: “Che personalità, bravo”

    TORINO – Nella vittoria della Juve contro lo Spezia non ci sono solo il secondo capolavoro di fila su punizione di Vlahovic e il primo gol in maglia bianconera di Milik, ma anche l’ottima prestazione di Miretti. Il classe 2003, che ha fatto molto bene anche contro Roma, sta sfruttando al meglio l’assenza di Pogba, convincendo Allegri. E su Twitter arrivano gli elogi di un altro centrocampista che ha fatto la storia della Juventus, Marchisio: “Bravo bravo Miretti. Altra prestazione di personalità (e non solo). Una gran bella notizia”, ha scritto.  LEGGI TUTTO

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    Juventus, c'è Bremer dal barbiere: i ragazzi aspettano il loro turno

    TORINO – Metti un giocatore dal barbiere. Un cambio di look. Sì, ci dà un taglio netto. Metti i ragazzi che aspettano seduti la loro ora, tranquilli, come se lui non ci fosse. Capita con Gleison Bremer intento a tagliare la zazzera a Torino, in totale tranquillità. Diventa aerodinamico, il brasiliano… E sulle palle alte non ce n’è per nessuno, d’ora in avanti. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Spezia: Miretti c'è, Vlahovic col tridente. E Gatti si candida

    TORINO – Juventus-Spezia, Allegri valuta il da farsi. Tendenzialmente non sembra orientato a cambiare molto rispetto alla formazione schierata contro la Roma. Ha peraltro sottolineato che dopo tre partite non è certo il caso di parlare di stanchezza o di turno. Inoltre domani è fondamentale vincere e quindi sarebbe un errore clamoroso sottovalutare gli avversari. Spazio dunque a Szczesny tra i pali e a una difesa a quattro con De Sciglio e Alex Sandro in corsia. Ancora Danilo sul centro sinistra e non è da escludere che Bremer possa cedere il posto a Gatti, che aspetta il debutto da titolare. A centrocampo potrebbe invece riposare Rabiot che contro la Roma era uscito per crampi, nel caso è pronto McKennie. La mediana sarà completata da Locatelli e Miretti. In attacco spazio all’ormai collaudato tridente composto da Cuadrado, Vlahovic e Kostic. Anche se non è completamente da escludere l’ipotesi che alla fine Milik riesca a convincere il tecnico a puntare anche su di lui e quindi a modificare la squadra e modularla secondo un 4-4-2 tendente al 3-5-2. LEGGI TUTTO

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    Dall'Argentina di Di Maria alla Germania: le maglie mondiali. E l'Italia non c'è tra l'indifferenza generale

    TORINO – (e.e.) Le varie nazionali stanno presentando le maglie per i Mondiali. Dalla Germania all’Argentina di Angel Di Maria, stella della Juventus bloccato dopo la prima di campionato da un infortunio muscolare e pronto per rientrare in Champions League contro il Psg dei suoi ex compagni Lionel Messi, Neymar, Kylian Mbappé e via discorrendo. Uno sfoggio di colori e di azzardi non sempre in linea con la tradizione, fantasiose e molto social. E l’Italia? Sì, presenta la nuova maglia ma in Qatar non ci sarà, fra l’indifferenza generale, perché alla Coppa del Mondo invernale ci saranno tutti, ma proprio tutti, tranne gli azzurri di Roberto Mancini. Un flop (che segue un altro flop, quello di Russia 2018) passato quasi in silenzio, senza reazioni indignate, senza un sussulto di orgoglio. E intanto i giovani italiani sono costretti a cambiare aria per giocare. Fabio Miretti della Juve è una delle poco eccezioni. Ma gli attaccanti Gianluca Scamacca e Lorenzo Lucca sono andati in Premier e in Olanda per cercare di trovare la loro strada. Sperando nei loro gol, l’Italia dovrà ripartire. E la parentesi del Qatar farà male, molto male. Anzi, comincia a fare male adesso…Guarda la galleryItalia, nuovo look: ecco la maglia da trasfertaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, gli auguri a McKennie: “Pronto alle prossime sfide!”

    TORINO – “Oggi è il compleanno di Weston McKennie! All’indomani del pareggio contro la Roma il centrocampista statunitense spegne 24 candeline: per lui è il terzo con la maglia bianconera, con cui, fin qui, ha collezionato 78 presenze e segnato 10 gol”. Così la Juventus ha celebrato il 24° compleanno di Weston McKennie sul proprio sito ufficiale, ricordando anche le sue statistiche personali con la maglia bianconera. “Compleanno da festeggiare nel pieno di un avvio di stagione intenso, con la Juve che ha già disputato tre gare e si appresta a un’altra settimana ricca di impegni, con il turno infrasettimanale contro lo Spezia ad anticipare la trasferta di Firenze. Wes, come tutti i suoi compagni, è già pronto alle prossime sfide. Oggi, però, per lui è un giorno speciale da festeggiare. E noi gli facciamo i nostri migliori auguri! Happy birthday, Wes!”, si legge nel comunicato. In maglia bianconera McKennie ha vinto una Supercoppa Italiana nel 2020 e una Coppa Italia nella stagione 2020/2021. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, l'illusione Juve. Abraham pareggia ed esulta solo la Roma

    TORINO – Una Juventus a due facce pareggia 1-1 in casa con la Roma. Bella e vivace, corta e fulminea in avvio, con un gol strepitoso di Dusan Vlahovic su punizione sotto la traversa. Poi, è una Signora distratta e senza energie. Cala il ritmo e la squadra di Allegri perde mordente: così il cobra Abraham colpisce e pareggia. Anche il debutto di Milik in maglia bianconera non basta a raccogliere tre punti che valevano tantissimo. Troppo ondivago il centrocampo, troppi infortuni (questa volta Rabiot) e poche risorse quando il match va risolto. Kostic ancora non punge, Cuadrado brilla poco e sbaglia qualcosa. Manca sostanza, alla fine, per dominare e tenere la Roma. Una Joya a metà, si potrebbe dire. Quella che resta sospesa… Per entrambe le squadre. Ma alla fine gioisce di più Mou di Max. E la Juventus in classifica comincia a perdere troppi punti. Non basta, in campionato e in Champions sarà peggio: serve l’uomo che dia idee, Leandro Paredes, e serve che rientrino Angel Di Maria e Paul Pogba. Solo con loro si farà la differenza, altrimenti sarà sofferenza. Con tutti. E Dybala? Piazza l’assist, esce applaudito. Il suo l’ha fatto. La Juve, invece, resta sospesa nel limbo.
    LE SCELTE Allegri schiera una retroguardia brasiliana con Danilo al centro con Bremer e Alex Sandro a sinistra (in tribuna Matheus Bachi e Fabio Mahseredjian, due emissari del ct verdeoro Tite, venuti soprattutto per vedere da vicino Gleison). In mezzo punta su Miretti con Locatelli e Rabiot; davanti Kostic e Cuadrado con Vlahovic, Milik parte dalla panchina. Mourinho inserisce Matic con Cristante e mette Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham.
    FULMINE DUSAN Atmosfera elettrizzante allo Stadium e primo coro della Sud bianconera per la Joya: «Dybala sotto la curva». Ovazione per l’argentino alla lettura delle formazioni, fischiatissimi gli altri giallorossi e Mourinho in particolare. Tra il portoghese e Allegri un grande abbraccio, prima della contesa che vale molto, in questo avvio di stagione. Al 2′, dopo un avvio frenetico, la Juve passa con Vlahovic su punizione pennellata (bravo Cuadrado a prendersi il fallo da Matic): un sinistro sotto la traversa da grande bomber. Golazooo di Dusan e lo Stadium esplode. Atteggiamento aggressivo dei bianconeri e anche Kostic ci prova. Bremer va in pressione: la squadra è molto alta, trascinata dal pubblico sugli spalti. Il primo giallo è per Locatelli che sbarra la strada a Dybala. Si scaldano gli animi, lo stadio è una bolgia con decibel a mille. All’1 Alex Sandro da lontano la mette a lato di poco. Spinazzola dall’altra parte è una… spina nel fianco, a fasi alterne. Rui Patricio di mano in allungo sventa un pericolo. Insomma, un batti e ribatti notevole. Clamoroso contropiede Juve al 16′, condotto da Miretti: al tiro ci va Cuadrado, ma Rui Patricio ribatte. Miretti ha personalità: pulisce palloni e conduce le danze in avanti, giocando in verticale, sempre; pure Rabiot è in giornata. Al 25′ altra fuga di Vlahovic, poi da Cuadrado a Locatelli che con un tiro a effetto piazzato raddoppia. Il Var annulla però per fallo di mano di Dusan; giusto così. Matic in mezzo fa a sportellate. Splendido Kostic per Miretti: Smalling in angolo. Su punizione Cuadrado impegna Rui Patricio, ma è centrale. Il secondo calcio da fermo del match di Vlahovic va in curva, occasione sprecata. Giallo anche per Cristante su Rabiot. E finisce un bel primo tempo sul punteggio di 1-0 per la Juve.
    ABRAHAM COLPISCE Mou cambia: dentro El Shaarawy e Zalewski. L’avvio è bianconero. Poi la Roma alza il baricentro: bel duello Bremer-Abraham. Minuto 53: Cuadrado scappa ma tira male, dentro l’area. Rabiot si ferma e chiede il cambio (si tocca la coscia). Entra Zakaria. Le squadre rifiatano un po’, d’altronde il ritmo è stato notevole e la Juve controlla per come può. Abraham è pericoloso, costantemente. Szczesny c’è. Ma pochi secondi e l’inglese pareggia, al 69′. Grande assist volante di Dybala (il cinquantesimo in A) e Stadium ammutolito. La Juve prova a reagire con Zakaria, i giallorossi sono pronti a scattare. Adesso ogni risultato è possibile, la gara è apertissima. Fuori Miretti e Cuadrado, dentro Milik, all’esordio, e McKennie. Esce anche la Joya, tra applausi e fischi. Ora la squadra di Allegri rischia e tanto, con le folate giallorosse. Al minuto 83 il finimondo in area Juve: roba da Var. esce Locatelli, ecco Rovella. Quindi Kean per Vlahovic. Si va a sprazzi, con la mente annebbiata. C’è anche Chiesa a bordo campo che soffre nei minuti di recupero. E finisce così, 1-1 con i Mourinho boys contenti e i bianconeri delusi.
    Le formazioni iniziali
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Kostic. All. Allegri. ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham. All. Mourinho.ARBITRO: Irrati di Pistoia
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    Juve-Roma, Dybala: “7 anni, Torino casa mia. Ma voglio vincere”

    ROMA – “Lo sport dà il meglio di sé quando unisce, e spero che questo sará vero più che mai domani”. Alla vigilia della sfida tra Juventus e Roma, Paulo Dybala presenta su Instagram il suo ritorno all’Allianz Stadium da ex: “Sarà una partita piena di emozioni: tornare in una città dove ho tanti amici e giocare in uno stadio dove ho vissuto bei momenti e condiviso trofei con i tifosi bianconeri che mi hanno fatto sentire a casa per 7 anni! Questa volta però lo farò per la maglia della Roma, daró il meglio di me per far felice i tifosi giallorossi, straordinari e pieni di passione verso il calcio, che mi hanno accolto benissimo dal primo giorno. Ma il bello del calcio è anche tutto questo messo insieme e per questo voglio godermi questa partita. Sono convinto che sarà un grande spettacolo…e io darò il massimo per vincere. DAJE ROMA!”.
    Juve-Roma, Dybala torna all’Allianz Stadium da ex
    Dopo sette stagioni, 293 presenze ufficiali fra tutte le competizioni, 115 reti che l’hanno reso il decimo miglior marcatore della storia bianconera, 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 3 Supercoppe nazionali ed una finale di Champions League persa contro il Real Madrid, Paulo Bruno Exequiel Dybala, 29 anni il prossimo 15 novembre, ha lasciato la Juventus lo scorso 30 giugno alla scadenza naturale del proprio contratto, non rinnovato dalla società. Dopo una prima parte d’estate al centro di numerosi rumor di mercato – che lo davano in procinto di passare ai rivali storici dell’Inter – la Joya ha scelto di proseguire la propria carriera nell’ambiziosa Roma di José Mourinho. I suoi sostenitori hanno ancora davanti ai propri occhi il pianto a dirotto dell’argentino nel giorno dell’addio al termine dello scorso campionato, ma il calendario ha giocato uno scherzo beffardo: così, soltanto alla terza giornata, l’ex idolo della tifoseria bianconera torna a Torino. Stavolta da ex.
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    Juve Next Gen: la Juve U23 cambia pelle!

    TORINO – Quattro anni dopo la sua prima partita (il 21 agosto 2018 vittoria per 1-0 contro il Cuneo ad Alessandria) la Juventus 23 cambia nome e diventa ‘Juventus Next Gen’. Un “renaming”, come spiega il club bianconero, che segna “un punto di partenza per un ulteriore percorso di valorizzazione della squadra”. E anche sui social è stato lanciato il nuovo profilo ‘Juventus Next Gen’.
    Brand da valorizzare
    In un comunicato ufficiale la Juve afferma di voler “rafforzare ulteriormente il posizionamento del brand come innovatore e pioneer. Juventus, infatti, è l’unica squadra della Serie A ad avere una Seconda Squadra militante in Serie C. Senza dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario che è quello di dare valore al progetto trasmettendone al meglio la sua filosofia. Una filosofia che si fonda su concetti chiari come l’ambizione, il continuo miglioramento e la crescita dei giocatori. Next Gen, però, vuol dire anche talento e sogno, in una parola: futuro, quello delle nuove generazioni di calciatori”.
    Guarda la galleryUfficiale, Besaggio alla Juve U23: le immagini in posa con la nuova maglia
    Coltivando i nuovi Miretti
    Il club bianconero sottolinea poi “quanto di buono è stato fatto in questi quattro anni perché la nascita di questa squadra ha portato con sé tante cose positive. Nicolò Fagioli, Fabio Miretti e Matias Soulè, ora in prima squadra, sono esempi chiari di questo successo. Il primo è cresciuto nel vivaio bianconero, ha giocato la Serie B da protagonista ed è tornato con un bagaglio di esperienza molto importante. Miretti e Soulè (entrambi classe 2003), invece, arrivano da percorsi giovanili differenti, ma le loro strade si sono poi incrociate a partire dall’Under 17, prima del passaggio in Under 23 e del definitivo salto in Prima Squadra. C’è poi chi, come Franco Israel, è diventato grande con l’Under 23 e adesso veste la maglia di un altro prestigioso club in Portogallo, lo Sporting CP. Poi ci sono De Winter, Frabotta e Ranocchia che stanno facendo esperienza in prestito in Serie A. E poi chi, invece, come Barrenechea, Compagnon e Da Graca, soltanto per citarne alcuni, ha avuto la possibilità di allenarsi con i grandi campioni della Prima Squadra (Da Graca ha anche esordito in gare ufficiali) e quest’anno avrà un ruolo importante nella rosa della Juventus Next Gen”.
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