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    Zeman vede i fantasmi: “Juve, due gol in fuorigioco”. Smentito dalle immagini

    A distanza di una settimana, è ancora Juventus Next Gen contro Pescara. A tornare sulla sfida della settimana scorsa, vinta dai bianconeri per 4-3, ci ha pensato il tecnico dei biancazzurri Zdenek Zeman. Il boemo, nella conferenza che precede il match tra gli abruzzesi e Perugia, non ha risparmiato una frecciata (neanche troppo velata) ai bianconeri.
    Zeman: “La Juve Next Gen deve salvarsi”
    La sfida del Moccagatta tra la Juve Next Gen e il Pescara è stata ricca di colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Dopo un botta e risposta infinito, ad imporsi sono stati i bianconeri grazie alle reti di Damiani, Comenencia e Guerra (doppietta). Eppure per Zeman ci sarebbe stato qualche errore di troppo nella direzione della gara: “Il problema è che se prendiamo due gol in fuorigioco e cinque ammonizioni poi diventa difficile, anche perché la Juventus si deve salvare”. Il riferimento è alla situazione di classifica dell’U23 bianconera: la squadra di Brambilla è attualmente a 22 punti, a +4 sulla terzultima. Eppure, analizzando la sfida tra Next Gen e Pescara, non sembrano esserci casi di ingiustizia nei confronti dei biancazzurri… LEGGI TUTTO

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    Rabiot-Juve, per i tifosi bianconeri è lui il migliore di dicembre

    Adrien Rabiot è stato scelto dai tifosi come MVP del mese di dicembre per la Juventus. Ad annunciarlo è stato lo stesso club dopo aver chiuso un sondaggio in collaborazione con EA Sports FC 24. Il francese, ribattezzato Cavallo Pazzo dai supporters della Vecchia Signora, è entrato sempre più nel cuore del tifo bianconero e nell’ultimo mese è stato protagonista di prestazioni importanti, oltre che autore di gol pesanti per l’economia della classifica. Rabiot ha aperto dicembre con la rete allo scadere contro il Monza e l’ha chiuso con il centro decisivo nella vittoria contro la Roma dell’Allianz Stadium. 
    Rabiot, sempre più uomo Juve
    Due gol decisivi, importanti, per lui e per la Juve per restare aggrappati alla capolista Inter. Di fermarsi proprio non se ne parla, anche perché la corsa è una delle caratteristiche principali di Cavallo Pazzo, oltre alle qualità tecniche e fisiche. Adrien Rabiot ha voglia di continuare a correre e di essere protagonista per i bianconeri come ha dimostrato in questo anno e mezzo che l’ha portato sotto i riflettori. Determinante in campo ma anche e soprattutto nello spogliatoio dove si è guadagnato lo status di leader. Di lui si è parlato tanto di futuro, visto anche il contratto in scadenza a giugno. Sul rinnovo non dovrebbero esserci grossi dubbi nonostante la madre del calciatore abbia dato appuntamento in primavera per riparlarne. Ma la Juve vorrebbe anticipare i tempi per non rischiare spiacevoli sorprese, in primis dalla Premier League, e in questo senso la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere un validissimo aiuto per accelerare. Dunque una squadra vincente in questi prossimi due mesi consentirebbe di trovarsi a parlare di contratto prima del previsto.  LEGGI TUTTO

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    Yildiz, stella Juve e tifoso in campo: il dettaglio non sfugge alle telecamere

    Insomma il turco ha stupito tutti per il suo impatto in queste gare con la prima squadra e, soprattutto nel match dell’Allianz Stadium, ha dimostrato di avere numeri al di sopra della media dei ragazzi della sua età. Zero errori, sempre la scelta giusta e giocatore totale, a tutto campo. Ma torniamo alla domanda iniziale. Difficile dare una risposta, ma in turco Yildiz vuol dire stella, quindi il suo futuro può essere segnato dal destino. Intanto lui è immerso nel mondo Juve tanto da lasciarsi andare durante il riscaldamento… LEGGI TUTTO

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    Juve, Perin e la corsa scudetto: “L’Inter è la favorita ma noi vogliamo…”

    “Vittorie come questa e come quella di Salerno vengono se restiamo uniti e compatti come questa sera. La partita è iniziata subito al meglio, loro si sono aperti e noi siamo stati bravi a concretizzare“. Sono le parole di Mattia Perin, a Mediaset, al termine del match che ha visto la Juventus conquistare la semifinale di Coppa Italia, grazie al successo interno per 4 a 0 contro il Frosinone di Di Francesco. I bianconeri affronteranno la Lazio, reduce dal successo contro la Roma.
    “Locatelli altruista. Scudetto? Inutile nasconderci”
    “Locatelli preferisce fare assist ai gol. È altruista”. E ancora, il portiere della Juventus ha fatto il punto sugli obiettivi stagionali della squadra, attualmente seconda in classifica a 2 punti dall’Inter. “Come ha detto il mister, la Coppa Italia è un obiettivo. È un trofeo prestigioso. Alla fine della carriera di un calciatore un trofeo in più o uno in meno fa la differenza. Resta un obiettivo come la rincorsa al campionato. È difficile, ma con questo atteggiamento possiamo toglierci delle soddisfazioni. Non possiamo nasconderci. L’Inter è favorita ma sta a noi riuscire a raggiungere il loro livello”, ha concluso Perin. LEGGI TUTTO

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    Juve-Frosinone, Bremer gol e cartellino? Quota clamorosa. Occhio a Iling…

    Giovedì sera allo Stadium Juventus e Frosinone si giocano un biglietto per le semifinali di Coppa Italia. Per l’occasione fioccano le scommesse dei bookmaker, da quelle standard (Juve favorita nel “classico” 1X2 finale) a quelle in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ecco alcune delle proposte da monitorare.

    Il primo marcatore…

    Allegri ha di fatto assegnato una maglia da titolare a Gleison Bremer e chissà che non possa servire una delle sue incursioni per stappare il match. Bremer primo marcatore si gioca a 33, al pari del “collega” Danilo. L’offerta sale a 45 se Bremer segna almeno un gol e riceve almeno un cartellino inclusi tempi supplementari.

    … e l’ultimo

    Fra i protagonisti del match non ci sarà Chiesa come ribadito da Allegri in conferenza stampa. Max ha dato più di uno spunto interessante, come ad esempio “Samuel è un buon cambio”. Si parla di Iling Junior, che a Salerno è subentrato a Kostic segnando il gol del pareggio bianconero. E se stavolta l’inglese mettesse a segno l’ultimo gol del match? I bookie assegnano a questa ipotesi una quota pari a 15. Ma per chi vuole sbancare quota 90… LEGGI TUTTO

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    Hasa e il rinnovo con la Juve: piace a un club di Serie A e uno di B, gli scenari

    Luis Hasa è una delle note più liete della Next Gen di questa prima parte di stagione. Il centrocampista classe 2004 ha messo insieme 17 presenze, una rete e tre assist, ma soprattutto prestazioni convincenti, in linea con le doti ammirate nell’ultimo Europeo Under 19, vinto da miglior giocatore della competizione. Nell’ultima partita contro il Pescara, vinta per 4-3, Hasa è stato ancora determinante per il successo dei ragazzi di Brambilla.

    Hasa-Juve, gli scenari futuri

    Da qui il sogno dell’esordio in prima squadra, col calciatore di origini albanesi che tra l’altro potrebbe presto prolungare il contratto sino al 2027. Ma il suo nome che figura anche sul taccuino di Verona e Como, al punto che il suo processo di maturazione potrebbe proseguire altrove: i veneti lo avrebbero già voluto la scorsa estate. LEGGI TUTTO

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    Juve, la strategia mercato: il contratto Djaló e l’addio Alex Sandro

    Il colpo Tiago Djaló alla Juventus è un’operazione di mercato che va letta in maniera stratificata un poco come si fa quando si maneggiano le rocce sedimentate delle profonde ere geologiche. Il che può apparire un paradosso a fronte del tempo rapido, congestionato e spesso farraginoso del calcio. Invece rimanda a un minimo di logica programmatica attraverso la quale i dirigenti bianconeri cercano di ragionare in maniera preventiva sulla difesa del prossimo anno, quello in cui servirà solidità e profondità per affrontare il ritorno in Champions League.
    Colpo in prospettiva
    Il portoghese è reduce da un brutto infortunio al legamento del ginocchio destro, ma è considerato un elemento di grandissima prospettiva per le qualità tecniche e fisiche che porta in dote, che raccontano di una straordinaria capacità nell’anticipo e nella scivolata. Ma questi sono appunto discorsi di prospettiva, perché la Juventus sta accelerando nella trattativa che lo porterà già ora a Torino in modo da consentirgli di ambientarsi e di annusare il campionato italiano in vista della prossima stagione. LEGGI TUTTO

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    Ciao Kean, la parabola di Moise e l’avvento di Yildiz: la strategia Juve sul mercato

    TORINO – La bella (e promettente) stagione di Moise Kean è durata lo spazio di mezzo girone d’andata. Quello in cui la gamba correva energica e in cui solo la tecnologia era in grado di fermare la sua poderosa corsa verso il gol. Era il settembre in cui si prese perfino la titolarità della Nazionale, dopo un intenso colloquio alla Continassa con ct Spalletti, e in cui Allegri gli affidò la titolarità nell’attacco bianconeri, complici pure gli acciacchi assortiti di Chiesa e Vlahovic.

    Insomma, il ragazzo, scavallati i 23 anni, sembrava finalmente entrato nell’epoca della maturità e della consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità. Solo che la miccia si è presto consumata senza che le sue potenzialità siano esplose compiutamente e indubitabilmente. E, così, i suoi giorni calcistici si sono inabissati nell’oblio indotto da un problema fisico piuttosto oscuro – un non meglio precisato guaio alla tibia – che viene gestito con il ricorso a consulti specialistici (l’ultimo una settimana fa a Barcellona) senza che però si intravveda una possibilità concreta di rientro in gruppo. Almeno allo stato attuale delle cose. In mezzo c’è stata la nascita del figlio Marley, una “notiziola” che ha sorpreso tutti alla Juventus talmente l’aveva tenuta segreta e una intervista-confessione a Dazn… Sul campo, invece, più nulla. LEGGI TUTTO