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    Juventus Women, 3-1 al Kiryat Gat per il secondo turno di qualificazione

    TORINO (Italia) – La Juventus Women non si ferma e, nonostante un match molto equilibrato contro il Kiriyt Gat, approda al secondo turno di qualificazione di Women’s Champions League. A Vinovo la sblocca il lob di Cantore al 35′, mentre nella ripresa è Zamanian a raddoppiare con un magico mancino. Da Silva riapre la gara per le ospiti, ma al 90′ è Caruso a siglare la rete del definitivo 3-1.  LEGGI TUTTO

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    Juventus, il vice presidente Nedved e Dara a Torino

    TORINO – Pavel Nedved, vice presidente della Juventus, ormai fa coppia fissa con Dara Rolins. I due, con agli amici scatenati, hanno animato il tardo pomeriggio alla Trattoria Caprese, in piazza Savoia, in centro a Torino. Sorrisi e brindisi, canti e bicchieri in cielo, con il buonumore in sottofondo. LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Pagliari: “L’U23 è un colpo di genio, Fagioli & C. giocano e crescono”

    «E’ stato un mercato bello, entusiasmate. Ci sono 6-7 squadre attrezzate per vincere lo scudetto: non c’è più l’egemonia che c’è stata negli ultimi anni, quando la Juventus è stata un passo avanti alle altre. E poi si è molto alzato il livello della zona salvezza: ci sono squadre che hanno investito molto, come la Salernitana. Sono arrivati buoni giocatori. Da 2-3 ani a questa parte il mercato è tornato bello».

    Juve: Rovella-Fagioli, uno va in prestito. Chi ha più chance di restare

    La società che ha fatto meglio?

    «Mi è piaciuto molto il mercato del Napoli, come quello della Roma. Poi è normale che società come la Juventus prendano grandi calciatori come Pogba e vadano sull’usato sicuro con Di Maria. L’Inter ha riportato in Italia un campione come Lukaku. .. Ma se devo scegliere una, dico il Milan. Apprezzo molto il modo in cui lavorano Maldini e Massara: vanno a prendere giocatori giovani che devono ancora esprimersi, ottengono risultati anche dal punto di vista patrimoniale. Puntano sempre su giovani forti e non a caso hanno vinto lo scudetto. Vanno a puntellare dove serve, De Ketelaere è un esempio lampante. E’ un giocatore che, per come intendo io il calcio, è emblema del modo in cui dovrebbero lavorare la società: potrà giocare 10 anni al Milan».

    Quindi è lui “il nome” che più l’ha intrigata?

    «Sì, ma cito volentieri anche un giocatore che ha preso l’Atalanta: Ederson per me è un giocatore che nel giro di pochi anni vedremo in una delle big europee».

    La Juve?

    «La Juve ha fatto un mercato per l’allenatore che ha. Mirato. Sono andati a completare l’organico. Negli ultimi 6 mesi è cresciuta e ora è una candidata alla vittoria dello scudetto. E’ una classica squadra di Allegri: concede poco dietro e davanti un gol lo fa sempre. Peccato per Pogba, un infortunio che pesa».

    L’eventuale arrivo di Paredes quanto può incidere? «Beh, giocatori così spostano gli equilibri di una squadra. Un centrocampo Paredes-Pogba sarebbe tanta roba. Anche l’Inter ha un grande centrocampo: Brozovic-Barella…».

    Ci racconta com’è andata la trattativa che ha portato Casadei dall’Inter al Chelsea?

    «Il Chelsea era sulle tracce del ragazzo già da tre anni. Lo considerano uno dei migliori prospetti 2003 in Europa, È stata un’operazione molta complessa perché ovviamente all’inizio l’Inter era reticente, ma ha dato l’ok quando il Chelsea ha alzato la posta in maniera definitiva, capendo anche che per il calciatore fosse un’occasione irripetibile».

    Tra le operazioni dell’estate bianconera c’è la cessione di Vrioni in Usa. Anche lui è un suo assistito.

    «E’ stato il primo giocatore che è partito dalla Juve per la Mls e ha portato soldi in cassa. Gli altri (Giovinco, Bernardeschi; ndr) erano andati a parametro zero. Si è trattato di una scelta ponderata: se tu guardi gli ultimi 2-3 anni, scopri che dal campionato nordamericano ogni anno escono 10-15 ragazzi che vanno a giocare in Europa nei campionati più importanti. Proprio perché l’Mls è un torneo competitivo in cui il livello si è alzato molto. Ogni squadra ha la possibilità di sforare il budget solo su tre giocatori, e quando è successo questo su Vrioni è stato fondamentale perché il New England Revolution ha dimostrato che il progetto sul ragazzo è importante. Nonostante alcune richieste interessanti in Francia e in Olanda abbiamo deciso di andare».

    In un momento in cui è importante fare cassa (pensiamo ad esempio a quanto la mancata cessione di Rabiot abbia condizionato l’arrivo di Paredes) le cessioni di alcuni giovani della Under 23 hanno rappresentato una grande linfa per il mercato bianconero.

    «Io sono stato contentissimo di questa operazione perché rappresenta una grande opportunità per Giacomo e anche perché ha portato valore alla Juventus. Il club bianconero merita i complimenti per ciò che sta facendo con la seconda squadra. Un investimento importante, ma prezioso. Non capisco perché le altre società non l’abbiano imitata. La Juve ha guadagnato soldi veri vendendo giocatori, ha avuto una intuizione felicissima. La maglia bianconera dà visibilità, dà la possibilità di metterti in mostra».

    Ora ci sono Fagioli, Miretti, e Rovella al bivio. La Juve farebbe bene a puntare subito su di loro o è presto?

    «Sono tutti e tre assistiti da amici che sanno fare bene il loro mestiere. Io comunque sono sempre dell’idea che il giovane debba giocare, per migliorare. Solo la Juve sa chi potrà avere più spazio… Ma a quell’età, mia idea personale, bisogna giocare sennò non si migliora: l’allenamento non basta a far crescere. Poi, è logico: se posso fare 15 presenze alla Juve allora rimango… Ma altrimenti meglio giocare: piuttosto a livello più basso. Il percorso è fondamentale».

    Tra i suoi assistiti c’è Gabbiadini, come sta? Domani affronterà la Juventus.

    «E’ tornato in panchina domenica. Sta bene. Sta rientrando in forma. Ci auguriamo di vederlo presto a tempo pieno in campo: per la Samp è l’acquisto dell’estate. Credo che possa spostare gli equilibri della salvezza: garantisce sempre quei gol che ti fanno stare tranquillo. Alla Juve ha segnato spesso: magari se gioca qualche minuto e rinnova la tradizione… Sarebbe bello per lui perché so quanto ha sofferto, quanto ha lavorato. E’ un ragazzo con la testa». LEGGI TUTTO

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    Sabiri sfida la Juve: “Non ha ingranato, avrà vita difficile”

    GENOVA – “La Juventus deve affrontarci nel nostro stadio, con tutti i nostri tifosi, e per loro non sarà semplice”. L’avvertimento alla squadra di Allegri arriva dal giocatore più talentuoso della Sampdoria, Sabiri, uno degli osservati speciali dalla Juve in casa blucerchiata, insieme ai due ex Quagliarella e Audero. Il trequartista di Giampaolo, che proprio alla Vecchia Signora ha segnato il suo primo gol in Serie A, su punizione, ha le idee chiare per il match contro i bianconeri: “Noi faremo di tutto per fare punti perché giochiamo in casa ed è solo la seconda giornata, quindi le squadre non hanno ancora ingranato del tutto. Cercheremo di rendere la vita difficile alla Juventus”, ha dichiarato nell’intervista concessa a TLN TV.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Tra Juve e Kean è amore obbligato. Gli scenari per il suo futuro

    TORINO – Un rebus? Non proprio, comunque una situazione complicata e mica poco. Sia dal punto di vista del suo gradimento al cospetto del tecnico e della dirigenza, sia della sua posizione contrattuale specifica. Chi? Lui, Moise Kean, il giovane ventiduenne cresciuto nelle giovanili bianconere, venduto nella stagione 2019/20 all’Everton per poco meno di 28 milioni di euro, quindi prestato dagli inglesi dopo un anno al Psg e poi ancora alla Juventus, per due stagioni, che lo ha ripreso con l’obbligo di riscatto al termine di questo campionato al verificarsi di determinati risultati per un ammontare di 28 milioni. Sì, conviene rileggersi la frase precedente per essere certi di aver compreso bene il tutto. Sta di fatto che fargli cambiare maglia in questo calciomercato è praticamente impossibile perché i bianconeri non possono prestarlo ma, al limite, spendere 28 milioni subito per acquistarlo e poi girarlo a qualche club che lo cerca.Guarda la galleryLa probabile formazione di Allegri per Sampdoria-Juve. Due i ballotaggi
    Due i problemi: il costo esoso e il fatto che nessuna società penserebbe di spendere tanti soldi per lui. E così ecco che Kean si gioca buona parte del suo futuro in questa prima parte del campionato, quando dovrà dimostare nelle tante o poche occasioni che gli verranno concesse di essere finalmente maturato sotto tutti i punti di vista. Per cui fine delle bravate, tipo arrivare in ritardo prima della amichevole con l’Atletico Madrid – Allegri lo rimandò giustamente a casa e la società fece scattare gli automatismi previsti a fronte di queste mancanze -. Ma non solo. Kean dovrà far vedere di essere utile alla causa a prescindere dal ruolo in cui verrà utilizzato e dal momento in cui comincerà a correre. Perché se pare molto difficile ipotizzare per lui partite da titolare, il tecnico livornese da lui si aspetta giocate vincenti anche da subentrante, con strappi palla al piede sulla fascia a creare superiorità numerica per poi andare ad assistere chi gioca in mezzo all’area, ovvero Vlahovic. Difficile infatti che Kean venga utilizzato come prima punta, al limite come seconda, oppure, più probabilmente, come esterno del tridente offensivo.
    Kean, chance contro la Sampdoria?
    In teoria già nella sfida di domani sera a Marassi contro la Sampdoria, Allegri potrebbe decidergli di concedergli una grande chance, ovvero consegnargli il ruolo di esterno destro del tridente preferendolo a Cuadrado, che oggettivamente nella prima uscita contro il Sassuolo all’Allianz Stadium non ha brillato per la propensione a saltare l’uomo. Diciamo che la scelta tra Cuadrado e Kean sarà strettamente collegata a quella della mezzala destra. Con Cuadrado che è più attento dal punto di vista tattico ci sarebbero più probabilità di avere una mezzala che si inserisce con maggior frequenza, tipo McKennie, mentre con Kean sarebbe più prudente mettere nei suoi paraggi qualcuno che abbia nella fisicità e nell’attitudine a proteggere le proprie qualità migliori: ogni riferimento a Zakaria non è affatto casuale. Chissà cosa passerà nella mente di Moise domani sera, durante il riscaldamento, quando tornerà a calcare il prato di Marassi: non potrà non tornargli in mente la sfida della terzultima di campionato della scorsa stagione quando contro il Genoa si trovò, di fatto, a battere un rigore praticamente a porta vuota dopo un micidiale contropiede, ma invece di segnare il raddoppio che avrebbe blindato il successo della Juventus, spedì a lato il pallone. Riaprendo di fatto la gara che i rossoblù riuscirono addirittura a ribaltare negli ultimissimi minuti con la rete di Gudmundsson all’87’ e di Criscito su rigore all’ultimo secondo di recupero.
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    Juve, l'avversaria Samp: l'indimenticato Quagliarella, l'ex Audero e il pericolo Sabiri

    TORINO – Il secondo appuntamento della Juventus in campionato è al Ferraris di Genova contro la Sampdoria, reduce dal ko interno all’esordio con l’Atalanta. I bianconeri, carichi di entusiasmo dopo la vittoria sul Sassuolo ma con qualche problema di formazione a causa di alcuni guai fisici, su tutti Di Maria e Pogba, cercano il bis. Occhio però alle insidie nella squadra di Giampaolo, per le quali la Juve sul proprio sito ha dedicato un focus. Osservati speciali i due ex Quagliarella e Audero, oltre a Sabiri.Guarda la galleryLa probabile formazione di Allegri per Sampdoria-Juve
    Quagliarella
    “Maglia numero 27, fascia di capitano al braccio, 40 anni il prossimo 31 gennaio: Quagliarella è sempre il punto di riferimento dell’attacco della Sampdoria. I gol e le grandi prodezze di Fabio se le ricordano bene i tifosi della Juventus, avendo giocato a Torino quattro stagioni, dal 2010 al 2014, totalizzando 102 presenze e segnando 30 reti. Il primo gol bianconero, curiosamente, proprio contro la Sampdoria allo stadio Olimpico il 12 settembre 2010. L’ultimo invece il 18 dicembre 2013 nel 3-0 all’Avellino in Coppa Italia. In mezzo tante perle assortite e soprattutto 5 trofei, con in bacheca 3 Scudetti e 2 Supercoppe Italiane”, si legge sul sito bianconero.
    Guarda la galleryIl 3-5-2 della Juve con Kostic ala o quinto di centrocampo
    Audero
    “I pali della squadra blucerchiata sono difesi da Emil Audero, portiere classe ’97 sbocciato nel Settore Giovanile della Juventus. In maglia bianconera ha anche esordito in Serie A, il 27 maggio 2017 a Bologna. Dalla stagione successiva ha spiccato il volo verso altre squadre, prima indossando la casacca del Venezia e poi sbarcando a Genova nell’estate del 2018. Audero ha appena cominciato la sua quinta stagione in terra ligure, un’annata iniziata nel migliore dei modi perché in Coppa Italia, lo scorso 5 agosto contro la Reggina, a pochi minuti dal termine ha neutralizzato il rigore a Cicerelli, confermandosi un grande esperto sui tiri dagli 11 metri. Nella scorsa stagione infatti il penalty parato a Criscito nel Derby della Lanterna è stato fondamentale per la salvezza della squadra di Giampaolo”, si legga ancora.
    Guarda la galleryIl 4-3-3 della Juve con Kostic nel tridente
    Sabiri
    “Abdelhamid Sabiri, 25enne centrocampista offensivo tedesco, è arrivato a Genova nel gennaio di quest’anno dall’Ascoli. Ed ha subito avuto un ottimo impatto sulla squadra, trovando il suo primo gol (su punizione) proprio contro la Juventus a Marassi lo scorso 12 marzo. Ma il gol più importante è stato quello decisivo nel derby contro il Genoa del 30 aprile, cui è seguita la marcatura nel 4-1 alla Fiorentina a metà maggio. Quest’estate ha già siglato il gol-vittoria contro la Reggina in Coppa Italia e all’esordio in Serie A contro l’Atalanta ha tentato ben sette conclusioni: nessun giocatore ne ha provate di più nel primo turno”, questa l’ultima scheda proposta dalla Juve.
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    Samp-Juve, la probabile formazione di Allegri: Rabiot può giocare con Locatelli

    TORINO – Detto della questione infortunati/sfortunati, torna però utile concentrarsi su chi – abile e arruolato – sarà effettivamente a disposizione di Massimiliano Allegri per la prossima sfida di campionato, lunedì contro la Sampdoria. A Genova. Per quel che riguarda la difesa e (in parte) l’attacco, non c’è molto da inventarsi. Quanto di buono visto lunedì scorso contro il Sassuolo (oltre che la lista degli infortunati) incoraggia a cambiare poco e niente. LEGGI TUTTO

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    Di Maria social: “Mi sento a casa”. E la Juve gli risponde

    TORINO – Un esordio dolceamaro per Di Maria, subito in gol alla prima uscita ufficiale in maglia Juve contro il Sassuolo, ma poi finito ko per un problema all’adduttore della coscia sinistra. Non ci voleva, ma intanto il Fideo ripensa alle emozioni vissute allo Stadium: “Che bello sentirsi a casa. Forza Juve”, scrive su Instagram, postando la foto dell’esultanza. Pronta la risposta del club bianconero, che commenta: “Questa è casa tua”. Ora il pubblico juventino non vede l’ora di rivedere Angel in campo. LEGGI TUTTO