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    Pogba, niente operazione: 5 settimane di terapia conservativa

    TORINO – Paul Pogba non verrà operato: è quanto è emerso dal consulto a Lione con lo specialista che ha “sistemato” Zlatan Ibrahimovic. L’ha spuntata dunque il Polpo, che non voleva intervenire chirugicamente anche per salvaguardare il Mondiale: 5 settimane di programma conservativo, con tre settimane di terapie conservative, palestra e piscina, poi due settimane di lavoro differenziato in campo prima di ritornare in gruppo. Dunque Pogba salterà almeno 5 partite di campionato e l’esordio in Champions League della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Mundo Deportivo: “Juve in pole per Depay del Barcellona”

    TORINO – Dopo appena una stagione l’avventura di Memphis Depay al Barcellona potrebbe chiudersi con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto (30 giungo 2023). Secondo Mundo Deportivo, l’olandese è prossimo a dire addio ai blaugrana e in pole per prenderlo ci sarebbe la Juventus. Gli arrivi di Lewandowski e Raphina, il recupero di Ansu Fati e l’exploit di Dembélé in questo ritiro hanno chiuso sensibilmente le porte all’ex Lione, non più centrale nei piani tecnici del club e di Xavi. Il Barça, scrivono sempre in Spagna, starebbe pensando a questa strategia: rinnovare di un anno Depay per poi girarlo in prestito ai bianconeri con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro.Guarda la galleryJuve, subito uno: avanti tutta sul vice Vlahovic
    Le altre pretendenti per Depay
    Depay può essere un’opzione per la Juventus, che sta cercando il vice Vlahovic da regalare ad Allegri. Fino ora tanti nomi in lista, da Muriel e Raspadori a Mertens e Morata, fino ad Arnautovic, Martial e Milik. C’è anche Depay nella margherita che la Juve sta sfogliando, ma per l’olandese le pretendenti non mancano: United, Lione, Tottenham, Newcastle e Psg, la concorrenza è agguerrita. LEGGI TUTTO

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    Juve, che attesa per Pogba! Mercato: Paredes e Raspadori, ma non solo

    TORINO – C’è grande attesa tra i tifosi della Juventus di conoscere il futuro di Paul Pogba. Dopo la visita di Lione con lo specialista che ha operato Zlatan Ibrahimovic, si saprà di più sull’eventuale operazione e sui tempi di recupero del Polpo. Ne parliamo dalla redazione con Filippo Cornacchia: «Sì, sul francese bisognerà aspettare il tardo pomeriggio, presumibilmente, e un comunicato. Dai report odierni, invece, si è saputo che McKennie starà fuori almeno tre settimane e Aké due mesi. Pogba è ancora un punto interrogativo, quindi. La Juve così potrebbe restare sul regista, ovvero Leandro Paredes del Psg. Oppure raddoppiare aggiungendo anche una mezzala. Oppure partendo direttamente con una mezzala forte. Il mercato da questo punto di vista potrebbe aggiornarsi di giorno in giorno».

    CHI CON VLAHOVIC? Difficile capire anche la strada che si segue per l’attacco: «Morata è il preferito di Allegri, ma l’Atletico fa muro. Così, l’amichevole in Israele sarà anche l’occasione per riparlarsi e aggiornarsi. Torna il nome di Giacomo Raspadori del Sassuolo, con il Napoli davanti e i bianconeri vigili. E poi gli altri, da Werner a Muriel fino a Martial e Arnautovic. Anche qui, ogni ora può rappresentare una svolta». Con Dusan Vlahovic ora c’è Angel Di Maria. Moise Kean resta nel limbo salterà comunque la prima di campionato. Federico Chiesa tornerà a fine settembre e ci vorrà tempo prima di averlo al top. LEGGI TUTTO

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    Carnevali: “Su Raspadori Juve e Napoli, vogliamo chiudere subito il mercato”

    “Mercato? Per Raspadori ci sono gli occhi di Napoli e Juventus. È chiaro che il mercato è ancora lungo e tutto può ancora succedere, ma è altrettanto vero che la nostra idea è quella di porre termine alle trattative nel giro di pochi giorni per concentrarci sul campionato”. Sono le parole dell’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, in un’intervista su Il Giornale. L’ad ha parlato così sul mercato: “Per Frattesi fino ad un certo periodo c’è stato l’interessamento della Roma. Berardi? Per Squinzi Domenico doveva diventare la bandiera del Sassuolo. Oggi lo è assolutamente. Poi tenete d’occhio i due nostri nuovi arrivati: Agustin Alvarez, 21enne uruguagio (attaccante), e il 23enne norvegese Kristian Thorstvedt (centrocampista), sono due giocatori che secondo me hanno un grande potenziale”. Infine sulla favorita per lo scudetto nella prossima stagione: “Il Milan parte in pole perché è campione d’Italia, ma Inter e Juventus sono appena dietro: sarà un bel campionato”. LEGGI TUTTO

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    Ihattaren nei guai: vittima di minacce per una relazione

    Non c’è pace per Mohamed Ihattaren, trequartista della Juve attualmente in prestito all’Ajax. Dopo le vicende dello scorso anno, con il fallimentare prestito alla Sampdoria tra la fuga dopo pochi mesi e le dure accuse del club blucerchiato, l’olandese classe 2002 è di nuovo nei guai. Secondo quanto riportato dal “De Telegraaf”, stavolta il problema è la relazione con una giovane donna vicino alla sua città natale, Utrecht, che ha scatenato delle pericolose minacce da quello che la polizia locale definisce come un vero e proprio ambiente criminale. Ihattaren, di comune accordo con l’Ajax e gli agenti impegnati nel caso, starebbe dunque evitando di farsi vedere in pubblico, ed ha ricevuto così il benestare per lasciare il ritiro dei Lancieri, saltando gli allenamenti.  LEGGI TUTTO

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    Juve-Real, parla Allegri: «Contro i più forti d'Europa va bene così»

    A fine partita, dopo cioè il secco ko per 2-0 contro il Real Madrid, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri prova a guarare il bicchiere mezzo pieno, ché del resto in occasione della sfida galactica mezza piena era pure l’infermeria. Spiega, dunque: «È stata una buona partita, che conclude un bel lavoro di dieci giorni fatto negli Stati Uniti. Abbiamo affrontato la squadra più forte d’Europa, fin quando è stato possibile giocare lo abbiamo fatto, cercando di gestire i possessi e di non buttare via la palla. Sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi, possiamo ancora crescere tanto, ci sono giocatori che devono rientrare. Questa sera ci sono state tante occasioni da una parte e dall’altra: avremmo dovuto gestire le nostre con un po’ più di pazienza». In chiusura: «Adesso ci riposiamo un paio di giorni e poi torniamo sotto con il lavoro, l’inizio di campionato è si avvicina». Da mercoledì la ripresa degli allenamenti, Seguiranno i test a Villarperosa, in famiglia, a Tel Aviv contro l’Atletico Madrid.Guarda la galleryJuve sconfitta dal Real Madrid: Vlahovic e Di Maria non pungono LEGGI TUTTO

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    Perin non basta alla Juventus, male Danilo, indietro Vlahovic

    IL MIGLIORE

    PERIN 7 Serata tutt’altro che memorabile, in generale. Ma lui si staglia. Soprattutto ad inizio ripresa salva per ben tre volte e con tutto il repertorio confermando quanto di eccellente già fatto vedere contro il Barcellona.

    SEMAFORO GIALLO

    LOCATELLI 6 Nonostante intorno ci si muova poco e si collabori mica tanto, lui si sbatte parecchio e smista palloni. Inoltre, sbroglia situazioni complicate quando si tratta di rinculare per aiutare in difesa (finché il Real non prende il sopravvento, quantomeno).BONUCCI 6 Ha quantomeno il merito di colpire un legno su calcio di punizione. Visto che la ricerca di colpitori è ufficialmente aperta, la presenza di Bonucci è un buon segnale in vista della stagione.

    SEMAFORO ROSSO

    VLAHOVIC 5.5 Si vede che è in fase di lavori in corso. Non riesce a incidere, men che meno a segnare. L’obiettivo, però, per ora è semplicemente quello di ritrovare il ritmo partita. Può andar bene anche così.DANILO 5 Grosse responsabilità in occasione del primo gol: prima gestisce male una palla, poi abbatte Vinicius in area bianconera. LEGGI TUTTO

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    Juve, una sconfitta Real: 2-0 con gol di Benzema e Asensio

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Proprio in quello stadio che già solo a dirlo evoca brutti ricordi e riporta a un Mondiale svanito d’un soffio, la Juventus incappa nella prima sconfitta stagionale. Il 2-0 contro il Real (rigore di Benzema e raddoppio di Asensio) è senza se e senza ma. Perin ha evitato il peggio con tre miracoli. La Juve resta aggrappata a una traversa di Bonucci e poco più. Hanno inciso, però, le molte assenze e il fatto che il Real sia in mentalità Supercoppa. Gioca il 10 agosto, Ancelotti ha fatto le prove generali e voleva vedere un certo tipo di cose. Allegri meno, ma probabilmente le attenuanti non mancano.

    PRIMO TEMPOLa Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere.E Perin c’.Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori.

    LA RIPRESANel secondo tempo si riparte con un cambio per parte: fuori Du Maria per Cuadrado su sponda bianconera, fuori Militao per Rudiger su sponda blanca. La sceneggiatura non cambia più di tanto, anzi: senza la variabile Di Maria la Juventus si defila ancora di più… Il Real continua a tenere il pallino del gioco e se non fosse per un Perin reattivo e provvidenziale, la Juve rischierebbe la goleada. Al 12′ su Mendy, al 14′ su Carvajal e al 18′ su Benzema: ce n’è per tutti i gusti, tra respinte di pugno, di piede, in uscita alta… Al 18′ Ancelotti opta per lo stravolgimento della squadra e ne cambia tre. Ciò che non cambia è l’andazzo del match: Real di nuovo in rete con una azione tanto da manuale quanto incontrastata che viene finalizzata da Asensio mentre la Juve sta a guardare. 2-0. L’unica timida reazione è da ascrivere a Cuadrado: ma è affare piuttosto velleitario. LEGGI TUTTO