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    Juve, riecco Pjanic. Da avversario: negli Usa con il Barcellona

    TORINO – (e.e.) Si erano tanto amati, Miralem Pjanic e la Juventus. Poi, lo scambio: il bosniaco a Barcellona e Arthur a Torino. Nei fatti, un’operazione anche per questioni di bilancio che in campo non ha dato profitto a nessuno dei due club. Tanto che Pjanic è finito in prestito al Besiktas mentre il brasiliano ha giocato (poco) e deluso (tanto). Adesso, si preparano entrambi per un’altra svolta. Arthur però non andrà in America con i bianconeri di Allegri mentre Pjanic al momento è nel gruppo che Xavi sta testando in vista della stagione. Se tutto andrà bene, il rendez vous è previsto a Dallas dove Juve e Barça si affronteranno il 27 luglio.

    LE AMICHEVOLI

    23 luglio 2022 – Amichevole Juventus-Deportivo Guadalajara, Allegiant Stadium, Las Vegas (ore 5)27 luglio 2022- Amichevole Juventus-Barcellona, Cotton Bowl Stadium, Dallas (ore 2.30)31 luglio 2022 – Amichevole Juventus-Real Madrid, Rose Bowl Stadium, Los Angeles (ore 4)4 agosto 2022 (ore 17) – Juventus – Juventus U23, Villar Perosa7 agosto 2022 (ore 20.45) – Amichevole Juventus-Atletico Madrid, Tel Aviv15 agosto 2022 – Serie A, 1ª giornata: Juventus-Sassuolo (20.45) LEGGI TUTTO

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    Emre Can rimpiange la Juve e Allegri. Cristiano Ronaldo pure. E Pogba non è una minestra riscaldata…

    TORINO – (e.e.) Povero Can. Emre, ex giocatore della Juventus, rimpiange i tempi torinesi, l’accoglienza dei tifosi e del presidente Andrea Agnelli. Al Borussia Dortmund lo contestano e lo definiscono addirittura “fastidioso”. Gli imputano di tirarsela, di dare lezioni, di irritare i compagni di squadra e pure di interrompe l’allenatore. Il turco-tedesco è così sul mercato. Alla fine, non ha mantenuto le promesse né a Liverpool, né in bianconero, né a Dortmund. Solo con Max Allegri si trovò alla grande (37 presenze, 4 gol nel 2018-2019): voglia di ritrovarsi? Di sicuro, chi lascia la Juventus poi se ne pente. Anche Cristiano Ronaldo ha nostalgia di Torino. E Paul Pogba ha fatto di tutto per ritornare, ha accettato pure un taglio all’ingaggio rispetto ai tempi del Manchester United. E non chiamatela minestra riscaldata… LEGGI TUTTO

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    Juve, se cedi De Ligt te ne servirebbero due

    Nell’ultimo campionato la difesa della Juve ha incassato 37 reti in 38 partite, facendo peggio del Milan e del Napoli che hanno vantato la migliore retroguardia (31 gol i gol subiti) e dell’Inter (32). Se, con gli arrivi di Pogba e Di Maria, dalla cintola in su la squadra si è indubitabilmente rafforzata, i problemi potrebbero nascere dopo l’eventuale partenza di de LIgt qualora il reparto arretrato non venisse adeguatamente consolidato. Tradotto in soldoni: cara Juve, se cedessi l’olandese, per rimpiazzarlo te ne servirebbero due.Guarda la galleryJuve, da Bremer a Pau Torres e Milenkovic: chi arriva se parte De Ligt?

    DOPO CHIELLINI. Le ragioni di queste necessità sono diverse. L’addio al Capitano si farà sentire: per il valore assoluto del campione d’Europa, per la sua leadership, per tutto ciò che ha dato alla Juve nei suoi diciassette anni di militanza, scanditi da 561 presenze, 36 gol, 9 scudetti consecutivi, 5 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane. Leonardo Bonucci, 35 anni, raccoglierà la sua fascia e sarà il punto di riferimento, a patto che non debba rifare i conti con i problemi fisici che nella passata stagione l’hanno visto disputare 24 gare di campionato su 38. Federico Gatti, 24 anni, è un debuttante assoluto in Serie A anche se ha bruciato le tappe, giocando cosi bene nel Frosinone da guadagnarsi la convocazione e il debutto in Nazionale. In quanto esordiente nel massimo campionato, dovrà avere il tempo necessario per assorbire il salto di categoria fermo restando che il giocatore abbia tutto per ripagare la fiducia della Juve che l’ha preso addirittura nel gennaio scorso, lasciandolo in prestito al club ciociaro sino al termine del torneo di Serie B. E poi c’è Daniele Rugani, 27 anni, alla Juve dal 2015, sette annate in bianconero inframezzate dai prestiti al Rennes e al Cagliari, ma appena 18 le presenze complessive di cui 12 in campionato, 4 in Champions League, 1 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa italiana.

    BREMER. Hasan Salihamidzic ha dichiarato alla Bild che il Bayern è “in buona posizione” nella corsa a de Ligt. “Sono stato alla Juventus per quattro anni da calciatore e ho un buon rapporto con il club. Abbiamo avuto due colloqui, ma ora dobbiamo essere pazienti e vedere che cosa succede”. È indicativo il fatto stesso che Cherubini abbia intensificato il pressing su Bremer per soffiarlo all’Inter e tenga sempre d’occhio Pau Torres. L’ideale, se partisse de Ligt, sarebbe prendere entrambi, ma non si può avere tutto. Dove sei, Romero?

    Sullo stesso argomento”De Ligt? Con la Juve buon rapporto, ho parlato con Arrivabene, Cherubini e Nedved”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Pogba, il padrone di casa Juve. E provate a togliergli la palla!

    TORINO – (e.e.) Attrazione gravitazionale. E il Polpo arpiona la palla: provate a togliergliela, se potete… Seduto al suo posto, sotto il #10. Eccolo, il padrone di casa Juve. Si chiama Paul Pogba e sembra che non se ne sia mai andato via da Torino. Certo, il look è mutevole, come da personaggio, e il ragazzo ha pure trovato moglie ed è papà di due splendidi pargoletti. Però il Polpo calcistico è lo stesso, solo più maturo, e con identiche qualità. Gli anni di Manchester, allo United, non lo hanno fatto risplendere, soprattutto non lo hanno reso così felice come si sarebbe aspettato. Inevitabile, la scelta di cuore ha indicato la strada. E la squadra. Quella Juventus dove si sente a casa, dove conosce ogni angolo, dove Pogba mai sarà un corpo estraneo e dove la vittoria torna missione fondamentale.   LEGGI TUTTO

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    Toro, svolta mercato? Bremer a colloquio con Vagnati

    INVIATO A BAD LEONFELDEN – A Bad Leonfelden, come da foto allegata, è salito il direttore tecnico granata Vagnati che si è intrattenuto con Bremer. Difensore che sta suo malgrado bloccando il mercato del Torino, visto che Cairo per procedere con gli investimenti vuole prima cedere il suo gioiello. Questi sono giorni indubbiamente decisivi, per la cessione del miglior centrale del passato campionato. A contenderselo in questo rush finale restano Inter  (in pole) e Juve, con il Napoli sullo sfondo. LEGGI TUTTO

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    Nedved, la sua Juve e l'amore sfrenato

    TORINO – Innamorato pazzo. Della Juventus. Della sua Dara. Pavel Nedved scopre di essere una furia… vera, sempre sorridente e pimpante. In vacanza, al mare, i due piccioncini sono affiatatissimi. E la cronistoria è continua, dalla sveglia, con tenerezze a letto, fino al brindisi e al tuffo in mare. Il vice presidente è pronto per un’altra stagione al vertice… LEGGI TUTTO

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    Ceravolo, il talent scout e i giovani Juve: “Conta la qualità, non il fisico”

    «Per valutare un ragazzo non si guarda il fisico, ma le qualità» sentenzia Franco Ceravolo, talent scout di lungo corso, ex responsabile dell’area tecnica della Juventus. Di giocatori, che poi hanno calcato il palcoscenico della Serie A, ne ha scoperti parecchi, «alcuni persino scartati dai colleghi», ha quindi l’esperienza per spiegare con quali criteri saranno valutati, durante la preparazione estiva, i vari Fagioli, Miretti, Rovella, Ranocchia.Sullo stesso argomentoChiesa, Tencone esclusivo: “Al 100% a gennaio, vi spiego perchè”Juventus

    Ceravolo, il fisico non serve?

    «Serve per determinati ruoli, quello del portiere e del difensore centrale: o possiedi la forza esplosiva di Fabio Cannavaro oppure in questi casi devi avere un certa struttura fisica per giocare davanti alla porta, come per starci, in porta». 

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    Nella valutazione di un giovane che cosa prevale allora?

    «La tecnica di base, il cambio di passo, ovvero la corsa e la capacità di saltare l’avversario perché crea superiorità numerica, la visione di gioco. Il tutto in base anche alla posizione in campo: un centrocampista, esempio, deve saper impostare l’azione, avere la velocità di pensiero per capire, prima ancora di ricevere la palla, che cosa farne»

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    E l’aspetto psicologico?

    «È fondamentale, però con la testa si nasce, non la si può allenare. Ho visto tanti giovani bravi, forti fisicamente ma fragili mentalmente, che al primo impatto negativo sono andati in crisi».

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    Si può già testare il livello di “fame agonistica” di un ragazzo di 18-20 anni?

    «La noti, ma è un elemento successivo di valutazione. Prima devi capire se il ragazzo è forte, poi si valuta quanto sia disposto al sacrificio e a dare sempre il massimo».

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    È diffcile che la Juventus confermi in prima squadra tanti giovani?

    «Sì, a meno che uno non sia un fenomeno. I club preferiscono mandarli in prestito e valutarne la crescita. E poi possono rientrare in prima squadra, avere bisogno di un altro anno di prestito, oppure vengono venduti per fare cassa».

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    Un aneddoto da talent scout.

    «Mi chiamarono a Napoli per vedere tre ragazzini di 13 anni: a fine partita mi chiesero quale mi aveva impressionato di più. Io ne indicai un altro. “Ma è un po’ sovrappeso, ha la pancia…”. Risposi che era lui quello che mi era piaciuto di più: si chiamava Antonio Nocerino».

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    Juve, abbonamenti stadium: via libera a tutti

    Sospinta dall’entusiasmo per il ritorno di Pogba e l’arrivo di Di Maria, scatta questa mattina – in casa Juventus – la seconda fase della campagna abbonamenti 2022/2023, la prima dall’avvento della pandemia. A partire dalle 10 e fino a esaurimento posti, infatti, inizierà la vendita libera dei pass che garantiscono la possibilità di assistere a tutte le 19 sfide casalinghe di campionato e di accedere alle relative attività di intrattenimento. Non soltanto. L’abbonamento stagionale consente anche di sfruttare la prelazione in occasione delle partite interne di Champions League e di Coppa Italia, eventuale finale su campo neutro compresa, oltre naturalmente ad assicurare la priorità per l’abbonamento della stagione successiva (e alcune agevolazioni per le partite più importanti delle Women e dell’Under 23). Questa fase segue la prima riservata ai soli rinnovi degli abbonamenti 2019/2020, con facoltà anche di cambiare il proprio posto allo Stadium, cui ha fatto seguito la prelazione riservata ai membri di J1897 e di Black&White. La campagna abbonamenti di quest’anno ha fatto registrare mediamente un incremento dei prezzi del 6% circa rispetto a tre anni fa: sui social sono piovute critiche, ma i dati di vendita finora risultano positivi.Sullo stesso argomentoZaniolo, la Juve non cambia idea: Nicolò presente e futuroCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO