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    Muharemovic nella Juve dei grandi: chi è il giocatore convocato da Allegri

    La prima volta non si scorda mai. Tarik Muharemovic la vivrà con il numero 44 sulle spalle dopo essere stato convocato per la sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Salernitana in programma stasera, alle 21, all’Allianz Stadium. Difensore centrale, piede mancino, un metro e ottantesette centimetri d’altezza, Muharemovic è nato a Ljubljana il 28 febbraio 2003 ma nel giro della nazionale della Bosnia Erzegovina. Dalla stagione 2021/2022 ha iniziato la sua scalta verso la prima squadra approdando nella Primavera bianconera. Agli ordini di Montero ha totalizzato 33 presenze, cinque delle quali in UEFA Youth League. Dal 2022/2023 ha giocato sia in Primavera sia con la Next Gen, squadra in cui milita ancora oggi: in questa stagione sono 18 le sue presenze in Serie C (1522 minuti in totale) più una in Coppa Italia di categoria.  
    Lo scorso settembre Muharemovic ha rinnovato il suo contratto fino al 2026. Quest’anno è partito forte scendendo in campo, come detto, in ogni gara disputata dalla Next Gen dall’esordio a Pescara il 2 settembre scorso. Muharemovic è diventato sempre più una certezza per la squadra di mister Brambilla: il prolungamento del contratto e la chiamata di Allegri sono stati la naturale conseguenza. LEGGI TUTTO

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    “Vlahovic piace ad Arteta, l’Arsenal vuole una punta a gennaio: alla Juve…”

    LONDRA (Regno Unito) – “Non è un mistero che ad Arteta piaccia Dusan Vlahovic: già due anni fa lo voleva all’Arsenal prima che andasse alla Juventus, e ora che ai Gunners serve una punta subito già a gennaio il club bianconero è disposto ad ascolare offerte già in questa sessione invernale di calciomercato”. Ha del clamoroso il rumor di mercato riportato da un giornalista di Sky Sports Uk, Gary Cotterill, parlando a un noto podcast di tifosi della squadra di Londra.

    Arsenal, il sogno Premier e la crisi

    L’Arsenal è in piena crisi di risultati: il tecnico spagnolo può contare davanti solo su Gabriel Jesus ed Eddie Nketiah come terminali offensivi: non un attacco da titolo, e la flessione accusata in quest’ultimo periodo, con appena 4 punti (ed altrettante reti segnate) nelle ultime 5 partite, ha acceso a tutto volume le sirene del calciomercato londinese. Ma il giornalista non si è fermato al nome di Vlahovic, ha anche parlato dell’offerta possibile… LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, il programma dei quarti: quando si gioca il derby di Roma

    Coppa Italia, il programma dei quarti

    È stata ufficializzata la programmazione dei quarti di finale di Coppa Italia. La prima delle quattro sfide sarà tra la Fiorentina e il Bologna di Thiago Motta, che ha eliminato l’Inter campione in carica e sta sorprendendo anche in Serie A: la partita si giocherà martedi 9 gennaio alle ore 21. Il 10 gennaio invece sarà il turno di Lazio-Roma alle ore 18 e di Milan-Atalanta, altra grande sfida dei quarti, alle ore 21. L’ultimo match di questo turno si giocherà giovedì 11 gennaio alle ore 21 e vedrà contrapposte il Frosinone, uscito vincitore dalla sfida del Maradona contro il Napoli, e la vincente tra Juventus e Salernitana.  LEGGI TUTTO

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    McKennie, obiettivi Juve: “Adesso vogliamo raggiungere il piano A”

    Weston McKennie è senza dubbio una delle sorprese in positivo di questa prima parte della stagione della Juventus. E’ tornato in bianconero dopo un prestito non brillantissimo al Leeds concluso con la retrocessione in Championship del club inglese. In estate era sul mercato, ora è diventato inamovibile per Allegri. Ha convinto il tecnico attraverso il lavoro a partire dalla tournée in America. Da mezzala o da esterno a tutta fascia, è sceso in campo in tutte e 18 le gare sin qui disputate – in attesa della gara di questa sera in Coppa Italia contro la Salernitana – e, secondo le pagelle di Tuttosport, è stato anche il primo per media voto sin qui. Insomma si è rituffato nel mondo Juve con tanta voglia e lui stesso ha parlato 8by8mag.com di obiettivi, del suo momento e del futuro. 

    McKennie e il ritorno alla Juve

    McKennie ha parlato così del suo ritorno in bianconero: “Nell’andare via dal Leeds sapevo di aver fatto una brutta figura. Quando sono tornato alla Juventus dovevo ripartire da zero, mi sono messo in quella mentalità per dimostrare nuovamente chi sono. Come se fosse la prima volta qui” . E sul ruolo in squadra: “Mi è sempre capitato di essere il giocatore jolly, quello che le persone possono mettere in qualsiasi posizione. Qualunque cosa mi chiedano di fare, cerco sempre di essere il migliore. Alla Juventus, onestamente, non mi dispiace in quale posizione gioco. Che sia terzino destro o centrocampo, mi diverto in entrambe. Posso fare bene in entrambe le zone. Quello che vuole l’allenatore, farò. Quello che aiuta la squadra. Non ho un ego quando si tratta di essere in campo. Voglio solo che la squadra vinca e raggiunga quel piano A adesso”. E proprio sugli obiettivi non ci ha girato attorno… LEGGI TUTTO

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    Adzic, signore dei debutti: la Juve, il piano Yildiz, Gerrard e De Bruyne

    TORINO – Seguendo il percorso tracciato nel 2022 per il turco-tedesco Kenan Yildiz, la Juventus ha spinto sull’acceleratore e una volta ottenuto l’okay della proprietà, il ds Cristiano Giuntoli è stato abile a superare la concorrenza di Red Bull Salisburgo, Hoffenheim e soprattutto Bologna assicurandosi le prestazioni del 17enne talento montenegrino Vasilije Adzic. Operazione stavolta non a parametro zero, ma l’esborso finale (3 milioni più eventuali altri 2 di bonus) rappresenta una cifra più che abbordabile soprattutto in considerazione dell’età e delle potenzialità della “starlet” del Buducnost di Podgorica (ex Titograd prima dell’indipendenza dalla Jugoslavia), ovvero la squadra più famosa del Montenegro nella quale si rivelò un certo Dejan Savicevic, da ormai tredici anni presidente della federcalcio.
    Adzic, “il colpo del secolo”
    I tifosi e gli appassionati di tutta la piccola nazione transadriatica (poco più di 600 mila abitanti di cui quasi un quarto residenti a Podgorica) sono in fibrillazione per quello che la stampa locale già considera come il “colpo del secolo”. Il motivo è presto spiegato: in precedenza mai nessun giocatore nella storia del Montenegro, sin da prima dell’indipendenza datata 2006, era costato tanto. Ci riferiamo a trasferimenti diretti da un club locale all’estero. Il più caro, fino a oggi, era l’attaccante Viktor Djukanovic, classe 2004, che gli svedesi dell’Hammarby Stoccolma un anno e mezzo fa avevano pagato un milione di euro proprio al Buducnost.
    Adzic, pallonetti e punizioni: il nuovo talento Juve spiegato con i suoi gol LEGGI TUTTO

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    “Pavlovic, la Juventus si muove: è sfida mercato con la Roma e…De Zerbi”

    SALISBURGO (Austria) – “Il Fenerbahce, il Brighton di De Zerbi e, soprattutto, Juventus e Roma stanno mostrando un forte interesse per Strahinja Pavlovic del Red Bull Salisburgo”. È quanto si legge sulle colonne di Salzburger Nachrichten, secondo cui il difensore serbo – protagonista di solide prestazioni tanto in campionato, quanto in Europa e con la propria nazionale ai Mondiali di un anno fa – sarebbe finito al centro di un vero e proprio duello di mercato.
    Juve, ‘l’arma’ Vlahovic-Kostic
    Il quotidiano austriaco spiega come la Roma, dapprima interessata al compagno di reparto Oumar Solet, che potrebbe ora finire al Lilla, avrebbe spostato le proprie mire su Pavlovic. I bianconeri, dal canto loro, che dovranno sostituire numericamente Huijsen nell’immediato – vicinissimo al prestito al Frosinone – e Alex Sandro a giugno (è in scadenza e non è previsto un rinnovo) potrebbero usare come armi di convincimento i connazionali Vlahovic e Kostic. LEGGI TUTTO

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    Lukaku soffocato e sommerso, Dybala ci prova ma…le pagelle Roma

    Pagelle Roma
    Rui Patricio 6: Nulla può sulla conclusione di Rabiot. Nel finale sicuro sul tiro di McKennie.
    Mancini 6: Provvidenziale il suo muro sulla conclusione di Vlahovic, ma per fermare Yildiz commette troppi falli maltrattando il turco. Neppure un’ammonizione.
    Llorente 6: Ha il compito di fermare Vlahovic e soffre in alcuni momenti il serbo.
    Ndicka 6.5: Una prodezza il suo salvataggio di testa sulla linea di porta con il portiere battuto.
    Kristensen 5: Lotta con Kostic e molte volte lo sovrasta. Primo tempo buono, ma nella ripresa è sua la responsabilità del vantaggio bianconero. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Abbiamo sbattuto contro il muro di Torino. La Juve è da Scudetto”

    Problemi in trasferta

    “Ovviamente in casa siamo più forti, ma non solo noi. Quando si parla della Roma si deve parlare con rispetto, pensando al lavoro che stiamo facendo con tutte le difficoltà che abbiamo. Sono il primo a dire che in trasferta manca un po’ di personalità , però oggi non è successo. Loro sono fortissimi in difesa ed erano ultra-motivati dal passo falso di ieri dell’Inter ma noi abbiamo fatto una partita con coraggio. Dybala e Bryan hanno avuto due grandissime occasioni e neanche parlo di quelle del primo tempo””. LEGGI TUTTO