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    Bernardeschi-Juve: niente rinnovo! Come Dybala

    TORINO – Non solo Paulo Dybala: anche Federico Bernardeschi non rinnova con la Juventus. Questo l’esito del vertice tra la società e Federico Pastorello, agente del giocatore. È stato un colloquio approfondito e senza toni aspri, da cui è emerso come il numero 20 bianconero non fosse più ritenuto un elemento centrale nel progetto di ripartenza nella prossima stagione. Un futuro da comprimario che Bernardeschi non ha potuto condividere, anche in ottica azzurra, dove è diventato uno degli uomini sui cui fa affidemento il ct Roberto Mancini. L’aspetto tecnico, unito a quello economico (inevitabile una revisione dell’ingaggio, vista la politica bianconera di contenimento dei costi) ha portato alla separazione. Bernardeschi lascia la Juventus dopo cinque stagioni: era arrivato nel 2017 alla Fiorentina. In bianconero ha conquistato tre scudetti, due Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane. A 28 comincia un’altra avventura, lontano da Torino.Guarda la galleryE ora Bernardeschi dove va? Social scatenati, tifosi Juve impazziti LEGGI TUTTO

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    Jeep, fulmini sulla nuova maglia della Juve per una stagione 2022-23 “elettrica”

    Quello tra la Juventus e il main sponsor Jeep è ormai un legame che va avanti da anni e che viene orgogliosamente sfoggiato sulle maglie indossate dai campioni bianconeri. In occasione dell’ultima sfida casalinga all’Allianz Stadium, la squadra di Allegri ha giocato con indosso le t-shirt della stagione 2022-2023 sulle quali spicca il logo Jeep ridisegnato in modo estremamente particolare.

    Fiat 500X Hybrid e Tipo Hybrid, le elettrificate a tutto gas

    La svolta verso l’elettrico

    Le nuove divise erano già state indossate dalla formazione Women campione d’Italia lo scorso 14 maggio: il design propone un’interpretazione innovativa delle classiche strisce verticali bianche e nere con una grafica che prende vita dalla forma di un triangolo. Protagonista de concept è ovviamente il logo Jeep sul quale spiccano dei fulmini e saette, chiaro rimando al processo di elettrificazione e ad una visione più sostenibile della mobilità intrapresa da Jeep. Tra gli ultimi arrivi nella gamma del marchio americano infatti c’è il Renegade e Compass 4xe nel 2020, nel Wrangler 4xe nel 2021 e del Gran Cherokee 4xe previsto per giugno 2022.

    Juventus Women, Jeep 4xe porta bene: scudetto e finale di Coppa Italia LEGGI TUTTO

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    Juve, si torna al lavoro in vista dell'ultima fatica con la Fiorentina

    TORINO – Dopo il pareggio per 2-2 con la Lazio nel monday night e il toccante tributo a Chiellini e Dybala, riprende la preparazione della Juventus in vista dell’ultima fatica della stagione, che vedrà i bianconeri di scena al Franchi, contro una Fiorentina ancora a caccia di punti preziosi per centrare la qualificazione in Europa. La squadra si è ritrovata agli ordini di Allegri nel pomeriggio allo Juventus Training Center per il classico allenamento postpartita: lavoro di scarico per chi è sceso in campo contro la squadra di Sarri, mentre il resto del gruppo ha lavorato sul campo con esercizi sulla gestione del possesso palla, per poi concludere con una partitella in famiglia. Domani seduta mattutina. LEGGI TUTTO

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    Juventus, i 10 anni del J-Museum: 1,5 milioni di visitatori nella casa dei tifosi

    TORINO – Un club è la sua storia. Il passato non è mai veramente passato quando si tifa per una squadra di calcio e non si abbraccia mai solo il presente. Sta in questa semplice regola il successo dei musei dedicati ai grandi club in tutta Europa: luoghi dove si raccolgono le emozioni. Quello della Juventus compie dieci anni oggi, venne inaugurato all’inizio del ciclo dei nove scudetti e ha tagliato il traguardo del milione e mezzo di visitatori, resta sempre sul podio delle attrazioni più visitate di Torino e, nel tempo, si è arricchito di memorabili sempre più preziose ed esperienze multimediali sempre più coinvolgenti.
    UOMINI E CLUB – Il 17 maggio del 2012, nel pomeriggio dell’inaugurazione, Andrea Agnelli aveva detto parole significative sulla storia del club: «La Juventus c’era prima di noi e ci sarà dopo di noi». Un altro modo per dire che gli uomini passano e il club resta, altro punto fondamentale della filosofia bianconera. Il Museum, in questo senso, è esemplare: una galleria che ripercorre i 125 anni della storia juventina e che, soprattutto, ne conserva tutti i trofei nella bacheca.
    LA CASA – Nel corso dei dieci anni, il cui presidente è Paolo Garimberti, il Museum è diventato un laboratorio di juventinità e storia dello sport. Mostre temporanee hanno intrecciato il calcio e la cultura, la società e media. La galleria con i cimeli degli sportivi juventini ha allargato i confini oltre il pallone (ci sono la bicicletta del Tour di Chiappucci, i pattini della Kostner e altre memorabilia olimpiche di chi ha vinto in altri sport pensando comunque ai colori bianconeri). Ma soprattutto il Museum è riuscito a essere uno dei pezzi più importanti dello Stadium, la casa di tutti i tifosi juventini. LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio 2-2: festa per Chiellini e Dybala, Milinkovic pareggia al 96'

    TORINO – Per la prima volta dopo 10 anni la Juventus saluta l’Allianz Stadium senza trofei da mostrargli (ma a farne ammirare uno ai tifosi ci sono comunque le Women che esibiscono quello del loro quinto Scudetto consecutivo), però regala lo stesso una serata di festa, a metà tra passato e futuro. Il passato in cui hanno fatto il loro ingresso trionfale da giocatori bianconeri Giorgio Chiellini, sostituito come da programma da De Ligt dopo 15 minuti e acclamato sotto la curva a partita in corso come Del Piero 10 anni fa, e Paulo Dybala, uscito al 32’ della ripresa per l’esordiente Palumbo e a propria volta richiamato sotto la Scirea per un bagno d’amore. Il futuro più o meno prossimo in cui Chiellini tornerà da dirigente e quello immediato, scaldato dalle indiscrezioni sempre più concrete sul ritorno di Paul Pogba che fanno sognare ai tifosi una Juventus di nuovo vincente dalla prossima stagione.Sullo stesso argomentoJuve-Lazio, Chiellini esce al minuto 17: fascia da capitano a DybalaJuventusGuarda la galleryL’ultima allo Stadium di Chiellini e Dybala: l’omaggio dei tifosi della Juve

    Festa e sogni a cui la squadra bianconera non abbina un risultato adeguato sul campo, dove la sfida con la Lazio si svilippa da subito secondo il copione classico dei confronti tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Biancocelesti in possesso palla a cercare spazi attraverso il fraseggio, bianconeri pronti a ripartire in verticale. La differenza pare farla la precisione al tiro, spesso – troppo spesso – tallone d’Achille della Juventus in questa stagione, ma che per una sera vede i bianconeri più cinici e precisi dei propri avversari. Anche sfortunati in avvio, quando al 4’ Cataldi colpisce la traversa dal limite dopo uno scambio con Zaccagni. Aiuto della sorte che i bianconeri non capitalizzano subito, perché Vlahovic prima controlla male una sponda aerea di Morata su lancio di Bonucci e poi viene chiuso dopo una verticalizzazione di Miretti, ma comunque presto. Alla terza possibilità DV7 non perdona, su cross da sinistra di Morata sfila alle spalle di Marusic sul secondo palo e di testa in tuffo batte Strakosha. Dopo aver rischiato di subire il raddoppio per mano, anzi, per piede di Bernardeschi, al 12’ e al 25’, la Lazio si fa pericolosa quattro volte a cavallo della mezzora, ma quando non c’è un bianconero a chiudere (bravissimo Perin in uscita bassa su Feliper Anderson) Zaccagni di tacco e Luis Alberto da fuori sono imprecisi. Errori che la Juventus punisce con una cavalcata sulla destra di Dybala, chiusa da uno splendido tacco per Cuadrado che punta l’area e poi serve a sinistra in area Morata, bravo ad accentrarsi e segnare il 2-0 con un gran destro sul secondo palo.

    Guarda la galleryJuve, Vlahovic segna ed esulta con la Dybala Mask

    Sembra una perfetta serata di festa, ma la Lazio si gioca un posto in Europa League (già aritmetica invece la Conference) e non può e non vuole fare da invitata. Inizia attaccando e sull’ennesimo corner accorcia, approfittando di una Juve che invece dal clima di festa sembra distratta e si dimentica Patric: il colpo di testa forse uscirebbe, ma Alex Sandro lo devia alle spalle di Perin. I biancocelesti premono ancora di più, ma al 25’ la Juve torna a sfiorare il gol con un gran contropiede, avviato e chiuso da due dei tre giocatori immessi al 15’ da Allegri: Aké, che inizia l’azione con uno scatto a destra, e Kean, che la chiude con una mezza rovesciata a lato su cross di Bernardeschi (il terzo entrato è Pellegrini, usciti Vlahovic, Locatelli e Morata). Il rischio corso sembra intimidire la Lazio, che per giunta perde al 31’ Luis Alberto e al 39’ Lazzari, e solo al 90’ sfiora di nuovo il pari: anzi, lo segnerebbe anche con Felipe Anderson, ma il gioco è già stato fermato perché un attimo prima Milinkovic Savic invece del pallone ha calciato la gamba di Bernardeschi che lo aveva anticipato in scivolata. Con soli 5 minuti di recupero da giocare sembra finita, invece la Juve spreca malamente un contropiede (peraltro con il contributo di un intervento quantomeno molto dubbio di Zaccagni non reputato falloso dall’arbitro Ayroldi), permettendo alla Lazio di lanciarne un altro che, dopo una bella parata di Perin su Patric, Milinkovic Savic chiude con il gol del 2-2. Non si riprende nemmeno a giocare e anche la Lazio può festeggiare: l’Europa League è matematica. La Juventus riprende a festeggiare Chiellini e a sognare nuove feste per il futuro.

    JUVE-LAZIO, TABELLINO E STATISTICHE

    Guarda la galleryChiellini saluta tra gli applausi: l’abbraccio della squadra e dei tifosi LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio, Chiellini esce al minuto 17: fascia da capitano a Dybala

    TORINO – Finisce un’era. In un Allianz Stadium gremito solo (o quasi) per lui, Giorgio Chiellini viene richiamato in panchina al minuto 17 della sfida tra Juventus e Lazio, con i bianconeri già in vantaggio grazie alla rete di Dusan Vlahovic: diciassette, come gli anni trascorsi in bianconero, dallo Scudetto del 2005-06, revocato ed assegnato all’Inter dopo i processi di Calciopoli, passando per l’anno della Serie B, la lenta risalita con Ranieri, Ferrara, Zaccheroni e Delneri, fino al ciclo vincente durato 9 anni con Conte, Allegri e Sarri, la scorsa stagione con Pirlo, che ha portato in bacheca una Coppa ed una Supercoppa nazionale, e quella attuale, del nuovo ciclo con il ‘Max-bis’.Guarda la galleryL’ultima allo Stadium di Chiellini e Dybala: l’omaggio dei tifosi della Juve
    Chiellini saluta la Juve: l’interminabile giro di campo
    Finisce così, tra le lacrime dei tanti tifosi accorsi per vedere per l’ultima volta dal vivo il capitano di mille battaglie. ‘King Kong’, come è stato soprannominato per la celebre esultanza, passa la fascia da capitano a Dybala, anche lui all’ultimo ballo con la maglia della Juve, poi fa posto a De Ligt, prima di un interminabile giro di campo, sommerso dall’affetto del popolo bianconero. 
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    Chiellini, il post d’addio alla Juve commuove tifosi e calciatori

    TORINO – È tutto pronto per l’ultima partita di Giorgio Chiellini allo Stadium, dove saluterà la Juventus dopo ben diciassette anni passati insieme. Il capitano saluterà i 40mila tifosi bianconeri attesi allo stadio per la partita contro la Lazio. Chiellini però prima della partita ha voluto dedicare un lungo messaggio d’addio sui social ai tifosi e alla Juventus: “E’ arrivato il giorno. Questa sera un vortice di emozioni mi attraverserà. La Juve per me è stata tutto. La mia giovinezza, l’esperienza, la maturità. La voglia di vincere, la gioia del trionfo, l’accettazione della sconfitta. L’ebrezza della sfida, il duello in campo, la mia testa sempre fasciata. E poi i campioni, dentro e fuori dal prato verde, gli allenatori, i dirigenti, tutte le persone dello staff… Uomini che sono passati lasciandomi sempre qualcosa. Qualcosa che ho avuto la cura di raccogliere, conservare e custodire”.
    Chiellini, il programma dell’ultima serata allo Stadium
    Il messaggio d’addio di Chiellini: “Grazie, fino alla fine”
    “Tre. Il mio numero. Ma anche le sensazioni che ora convivono nel mio animo. GIOIA, per un’avventura finita così, per aver realizzato ogni sogno, immaginabile e non, e di rimanere per sempre nella storia di questo grande club. SERENITÀ, di scegliere il momento giusto per salutare, di lasciare ancora a un livello consono rispetto a quello che sono stato, di aver condiviso tanti valori ed emozioni che nessuno potrà mai cancellare. GRATITUDINE, per tutta la Juventus, per la famiglia Agnelli che mi ha adottato in tutti questi anni, per i miei affetti più cari e per tutte le persone a cui voglio bene, senza i quali non sarei la persona che sono adesso, perché loro sono stati una fonte inesauribile di supporto ed energia e mi hanno accompagnato sempre in questo lungo viaggio. Mi ritrovo così davanti al più bello dei tramonti, provando a immaginare una nuova alba. Perché il viaggio non finisce. Non so ancora che cosa mi aspetti dopo. Ma saranno un altro tempo e un’altra storia. Questo invece è il momento dei saluti e di un’infinita e profonda gratitudine. Grazie. Grazie a tutti, ai tifosi e agli avversari. Grazie per avermi accolto, sopportato, supportato. Grazie per aver dato senso al significato della parola sogno. Grazie, fino alla fine, grazie”.
    Guarda la galleryJuve, una stella di Chiellini: dieci scudetti in bianconero e altri record LEGGI TUTTO

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    Juventus, Under23 a 10 e 5 euro per la sfida di domani con Padova

    TORINO – Domani i tifosi della Juventus possono spingere il sogno dell’Under 23 di avanzare nei playoff per la Serie B a prezzi speciali. Per la sfida di andata contro il Padova (ore 21, allo Stadio Moccagatta di Alessandria) i biglietti saranno in vendita a 10 euro (intero) e 5 euro per Under20, Over 60 e Donne. I tagliandi sono in vendita sul sito della Juventus alla sezione “Biglietti” e potranno essere acquistati anche domani, ma sempre e solo on line (allo stadio non saranno aperti i botteghini). «I nostri ragazzi, ora più che mai, hanno bisogno del sostegno dei tifosi», scrive la Juventus, che se passasse il turno approderebbe in semifinale, a un passo dalla Serie B. LEGGI TUTTO