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    Juve, i pm non cercano più la “Carta Ronaldo”

    La carta Ronaldo non è saltata fuori. E probabilmente non salterà mai fuori, anche perché i pm che indagano sulla Juventus non cercano più il famigerato documento al quale sembrnao fare riferimento Federico Cherubini, ds juventino, e Cesare Gabasio, avvocato del club, intercettati al telefono nel quadro dell’inchiesta. Aveva suscitato l’attenzione degli inquirenti un accenno al fatto che quella carta «non doveva esistere» e che «se salta fuori ci saltano alla gola per il bilancio». Ma quella carta (una scrittura provata? un contratto?) non è emersa dal mare magnum di documenti che la Procura di Torino ha sequestrato alla Juventus e, ammesso che sia mai esistita, la Juventus non ha aiutato la Procura a trovarla. Risultato? Se ne riparlerà, eventualmente, in fase dibattimentale, ma tutto rimarrà a livello di ipotesi. L’inchiesta, tuttavia, procede e anche piuttosto celermente, visto che tutto potrebbe essere finito entro febbraio.Sullo stesso argomentoJuve, la “Carta Ronaldo” e gli sviluppi: cosa può succedereJuventus

    L’inchiesta prosegue concentrandosi sulle plusvalenze

    E l’inchiesta prosegue concentrandosi sulle plusvalenze, che rimangono il punto centrale delle indagini dei pm Ciro Santoriello, Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio. Lo strumento, finito sotto la lente della Procura, attraverso il quale la Juventus e altri club generavano ricavi senza che questi esistessero materialmente. Il meccanismo è noto: due club si scambiano due giocatori e se la valutazione decisa è superiore al valore che questi hanno a bilancio, si genere una plusvalenza, che viene segnata alla voce ricavi del bilancio. Il problema è che non esiste un reale flusso di cassa, ovvero un passaggio di denaro. Questo, di per sé, non sarebbe un reato, a patto che il valore dei giocatori non sia stato gonfiato. Ma come si fa a dimostrare che il valore di un giocatore è gonfiato? Già in passato (vedi inchiesta su Milan e Inter della Procura di Milano del 2008) tutto si era incagliato sulla difficoltà di definire in modo oggettivo il valore di un giocatore. E la situazione oggi non è cambiata. La differenza di questa inchiesta sono le intercettazione telefoniche, che nel 2008 non c’erano e tutto era stato indagato sui libri contabili. Se nelle telefonate registrate dagli inquirenti dovesse esserci una prova dell’eventuale truffa, la situazione potrebbe cambiare. Altrimenti anche in questo caso, il nocciolo della vicenda sarebbe dimostrare, per esempio, che Rovella vale davvero 18 milioni così come Portanova (10) e Petrelli (8), che la Juventus ha dato in cambio al Genoa per avere Rovella.

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    Andrea Agnelli compie 46 anni, gli auguri speciali della Juve

    TORINO – Giorno di festa in casa Juve: compie oggi 46 anni il presidente Andrea Agnelli. Numero uno dei bianconeri dal 2010, con lui alla guida la Vecchia Signora ha aperto un ciclo vincente mettendo in bacheca nove scudetti, cinque Supercoppe italiane, e altrettante Coppe Italia, raggiungendo anche per ben due volte la finale di Champions League. Nel giorno del suo compleanno, il club lo ha voluto omaggiare con un messaggio di auguri postato sul sito ufficiale. 
    Juve, il messaggio di auguri per Andrea Agnelli 

    “La Juve ci ha dato tanto, in questi anni. È il momento di restituire. Partiamo proprio da questa frase, pronunciata pochi giorni fa da Mister Allegri, Capitan Chiellini e Federico Bernardeschi, per augurare buon compleanno al nostro Presidente – si legge nella nota del club -. La Juve ha dato tanto, tanto ha da dare e tanto darà ancora. E questa Juve che, dal 2011 è stata capace di costruire qualcosa di mai visto, nella storia nostra e di tutto il calcio italiano, ha tanti attori, mille volti, molti protagonisti e una firma indelebile: quella di Andrea Agnelli, che oggi compie 46 anni. ‘Restituire’ significa dare ogni giorno il massimo in campo, se si è giocatori, continuare a sostenere i ragazzi e il Club, se si è uno dei milioni di tifosi che quella passione non la hanno mai fatta mancare e sono e saranno sempre al nostro fianco. Passione, lavoro, impegno. Amore per la Juve. È il regalo di compleanno più bello che tutti noi possiamo fare”. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado non molla lo scudetto: “La Juve deve crederci”

    TORINO – “Il gol? Stamattina avevamo provato i calci d’angolo. Io volevo fare come ci aveva chiesto il mister, e cioè tirare forte sul primo palo e poi invece è andata dentro, grazie a Dio”. Juan Cuadrado, autore della rete del vantaggio della Juventus, direttamente dalla bandierina, nel match vinto poi 2-0 contro il Genoa, è intervenuto ai microfoni di Dazn: “Anche quello contro la Fiorentina era un cross. Se provo di più i gol da corner o i balletti quando esulto? Tutti e due… Ma il balletto mi viene meglio”, afferma l’esterno colombiano ridendo.
    Cuadrado sulla lotta Scudetto
    “Se sto diventando un regista perché tocco molti palloni? Giocando più basso ho una visione migliore del campo. Io cerco di fare al meglio quello che mi chiede il mister, cercare le punte ed aprire il gioco, e piano piano lo stiamo facendo. Stiamo lavorando tanto sull’ampiezza di gioco, sul muovere rapidamente la palla, stiamo cercando di fare le cose per il bene della squadra. Come vive la Juve il distacco dalla lotta Scudetto? Noi dobbiamo crederci fino alla fine. Io sono uomo di fede e ci credo ancora. Sta a noi combattere in ogni partita, a credere nell’impossibile e cercare di avvicinarci a chi è avanti a noi”. 
    Guarda la galleryCuadrado apre con un gioiello, Dybala la chiude: Genoa ko con la Juve LEGGI TUTTO

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    Dalla squalifica di Conte al caso plusvalenze: è ancora Juve contro tutti

    Obiettivo numero uno, dunque: fare quadrato, astrarsi dal contesto generale, fare risultato – sul campo – a dispetto di tutto ciò accade intorno. Le perquisizioni negli uffici della Continassa, le intercettazioni, le polemiche, le accuse, le inchieste… Non è certo la prima volta, però, in cui la Juventus si trova invischiata in simili complesse circostanze. E non è necessario arrivare a scomodare Calciopoli: per trovare precedenti è sufficiente restare nei perimetri della gestione Andrea Agnelli.

    Da Conte alle polemiche per il caso Suarez

    L’inizio della stagione 2012-13 iniziò con la notizia della squalifica per 10 mesi (poi ridotti a 4) inflitta dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio all’allora tecnico bianconero Antonio Conte (per fatti precedenti al suo ritorno alla Juventus). Fino all’8 dicembre la squadra scese in campo con solo il vice allenatore in panchina. Momento delicato e surreale anche nell’estate del 2014: le inattese e improvvise dimissioni di Conte portarono alla scelta di Massimiliano Allegri quale successore. Apriti cielo: la piazza non gradì e l’allenatore venne accolto tra insulti e sputi. Non fu semplice per il gruppo metabolizzare tutto, ma i risultati dimostrarono che c’erano dei valori di un certo livello. In tempi più recenti, oltre alla polmonite che nel 2019 tenne Sarri lontano dal gruppo per quasi tutto il precampionato e fino a metà settembre, si segnalano le polemiche per il caso Suarez all’inizio della gestione Pirlo. Ora, appunto, l’inchiesta di plusvalenzopoli. Una nuova prova da superare: finora le reazioni sono per lo più state all’altezza.

    Guarda la galleryI tifosi bianconeri uniti sui social: #IostoconlaJuve LEGGI TUTTO

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    Juventus-Genoa, i bianconeri partono favoriti

    Il programma della 16ª giornata di campionato prevede la sfida tra la Juventus e il Genoa . La squadra bianconera dopo aver battuto la Salernitana (2-0) in trasferta proverà a concedere il “bis” in casa. 
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    Quanti gol segneranno i bianconeri?
    La “Vecchia Signora” non può più permettersi di sbagliare, il quarto posto (ultimo valido per la qualificazione in Champions League) occupato al momento dall’Atalanta è distante ben 7 punti. L’undici allenato da Massimiliano Allegri dovrà fare attenzione a non sottovalutare il Genoa, squadra che è posizionata si nella parte bassa della classifica ma in trasferta non ha mai perso nelle precedenti tre gare disputate. Il “Grifone” inoltre lontano dai lidi amici ha perso solamente in un’occasione con più di un gol di scarto. La partita si preannuncia equilibrata, la Juventus in casa viaggia a una media di un gol fatto a partita (7 in 7 gare) e non ha mai terminato un incontro con esattemente due reti all’attivo al 90’. Intrigano l’X handicap e la Somma Gol Casa: 2. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Verona, entrambe le squadre possono andare a segno

    Il Venezia, reduce dalla sconfitta di Bergamo (4-0), si prepara a ricevere il Verona. La squadra allenata da Igor Tudor in questa prima parte di stagione ha già battuto club del calibro di Roma (3-2), Lazio (4-1) e Juventus (2-1).
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    Bene in casa ma in trasferta…
    Simeone e compagni in trasferta non stanno riuscendo a replicare gli ottimi risultati ottenuti in casa. L’Hellas lontano dai lidi amici ha fatto registrare solamente 4 pareggi (con Salernitana, Genoa, Udinese e Napoli) e 3 sconfitte (contro Bologna, Milan e Sampdoria). Il Venezia al “Penzo” ha sempre trovato la via del gol tranne che nell’ultima sfida disputata contro l’Inter. In controtendenza si può provare l’accoppiata X2 più Goal al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Juve, Cuadrado fa gli straordinari: è pronto a giocare ancora terzino

    TORINO – Juan Cuadrado per gli strappi. E per forza. A meno di recuperi clamorosi e dell’ultima ora, toccherà ancora al colombiano completare la difesa con la sua spinta sulla fascia destra. Un po’ terzino e un po’ ala. Come a Salerno, contro l’Atalanta, con il Chelsea e per buona parte della partita anche contro la Lazio. Più che un allegrata vera e propria, una scelta dettata dalle defezioni. Mattia De Sciglio, ko contro il Sassuolo prima della sosta, non ha ancora recuperato al cento percento e dagli ambienti bianconeri filtra prudenza. Danilo, infortunatosi contro la Lazio, tornerà soltanto nel 2022. Spazio allora all’ex Fiorentina, uno che il ruolo lo conosce bene e lo interpreta alla sua maniera. Già, perché anche partendo da più indietro Cuadrado non fa mai mancare il suo supporto in fase offensiva. Le ripartenze, i suoi dribbling e i suoi cross saranno molto più che importanti per sbloccare la partita di domani contro i rossoblù allenati da Shevchenko. In un’altra situazione probabilmente Allegri avrebbe gestito un po’ di più la sua Vespa, ma in questo momento la Juventus ha la necessità di vincere, fare punti e continuare a risalire in classifica.

    Cuadrado, il jolly di Allegri

    E il colombiano, a maggior ragione in una gara che si prennuncia con pochi spazi, può essere l’uomo che la partita la spacca con una delle sue sgasate. O con un tiro da fuori, che sta diventando sempre di più una specialità della casa. A Salerno l’esterno jolly ha sfiorato la rete con un bolide su punizione. Merito delle sfide del giovedì alla Continassa con gli altri cecchini bianconeri, Paulo Dybala in primis.

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    Juve, Locatelli l'insostituibile: i numeri dell'uomo chiave di Allegri

    L’insostituibile. Così era annunciato Manuel Locatelli alla Juventus, e tale si era rivelato. Non avrebbe potuto essere altrimenti per quello che era stato ben presto individuato come l’unico rinforzo bianconero a centrocampo, inseguito fin dalla conclusione del campionato e approdato a Torino dopo una trattativa prolungatasi in estate anche per l’inaspettata cavalcata dell’Italia fino alla vittoria dell’Europeo. In un reparto non particolarmente ricco di qualità, l’ex Sassuolo era indicato quale l’uomo giusto per cominciare la ricostruzione. Un ruolo che Locatelli si è preso sulle spalle, entrando subito nella parte con personalità e passione, derivante – quest’ultima – anche da una mai nascosta passione da tifoso per il bianco e il nero (…) LEGGI TUTTO