consigliato per te

  • in

    Agnelli: “La Super League non è stata capita. Ora dialogo”

    TORINO – Il tema Super League è stato oggetto di un passaggio sostanzioso dl discorso iniziale del presidente Andrea Agnelli agli azionisti della Juventus, nel quale ha iniziato spiegando un punto importante: «La competizione era partita con una condizione: l’approvazione da parte di Uefa e Fifa. Ed è un elemento che non è mai stato preso seriamente in considerazione». Ovvero: non era un golpe, quello della Superlega, ma una proposta sottoposta all’approvazione delle istituzioni. Istituzioni che, in questo momento, governano un mondo nel quale «tutti si lamentano, tutti sono insoddisfatti», dice Agnelli. «Il progetto Super League era partito da dodici club che ritenevano obsolete le strutture sui cui si regge il calcio. Ma le istituzioni rifiutano il cambiamento e vogliono mantenere una classe politica che non compete, non decide, ma vuole comandare e incassare. Sulla Super League siamo in attesa di un un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea, ma per avviare un cambiamento proficuo ed efficace credo che ci sia solo la strada del dialogo costruttivo per arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti». Insomma, Agnelli rilancia la proposta di dialogo, finora sempre sdegnosamente rifiutata dall’Uefa (meno dalla Fifa, che per ora nicchia). Il progetto della Superlega esiste e continua sul binario della giustizia (binario lungo, perché la Corte non si pronuncerà prima di un anno), ma l’idea di Agnelli (ma anche di Perez) è quella di sedersi intorno a un tavolo.Guarda la galleryJuve, l’assemblea degli azionisti all’Allianz Stadium LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, in corso l'assemblea degli azionisti: segui la diretta

    TORINO – Tuttosport segue in diretta l’assemblea degli azionisti della Juve; oggi si approva il bilancio con il rosso di 209,88 milioni e viene varato l’aumento di capitale da 400 milioni. Da Ronaldo al progetto giovani: gli azionisti chiederanno chiarimenti ad Agnelli e alla dirigenza.

    La diretta

    Aggiorna la diretta

    10:30 – AGNELLI: «UN MINUTO DI SILENZIO PER BONIPERTI»

    L’assemblea dei soci della Juventus inizia puntualissima alle 10.30. E il presidente Andrea Agnelli inizia la riunione con un minuto di silenzio in memoria di Giampiero Boniperti «capitano e poi presidente della società». Un momento toccante prima di iniziare a parlare del bilancio. LEGGI TUTTO

  • in

    Zenit, aspettando la Juve…

    In Premier League va in scena una sfida ad altissima quota. Lo Zenit capolista, prossimo avversario della Juventus in Champions League, si prepara a ricevere la Dinamo Mosca seconda della classe.
    Premier League show! Fai ora i tuoi pronostici
    Numeri da prime della classe
    Zenit primo in classifica, con miglior rendimento interno e miglior attacco. La Dinamo è la squadra che ha fatto più punti in trasferta: insomma, non sono lassù per caso. Gli uomini allenati da Semak hanno spazzato via gli spifferi della crisi disintegrando 7-1 lo Spartak Mosca nell’ultimo turno di campionato. Così facendo hanno messo in bacheca l’ennesimo esito Goal del loro campionato: ben 11 in 12 partite. L’indizio sembra chiaro, potrebbe vedersi almeno una rete per parte. I risultati degli scontri diretti dicono che la Dinamo di tanto in tanto si è tolta qualche soddisfazione contro lo Zenit ma non riesce a rifilargli almeno due reti addirittura da 7 anni pieni! LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Chiellini: “Si riparte con equilibrio e senza anarchia”

    TORINO – “Le difficoltà bisogna saperle analizzare con equilibrio e saperle riconoscere. Poi bisogna cercare le soluzioni: si può superare un momento difficile, ma ci vuole unione all’interno di un gruppo di lavoro”. Parole da capitano, di chi sa come si attraversano e superano momenti bui, Chiellini indica la via alla Juve, in crisi di risultati in campionato. “Servono sempre equilibrio e lucidità nell’analizzare le situazioni e poi trovare le soluzioni. Se un gruppo di lavoro condivide ed è convinto di quello che sta facendo, anche se l’idea non è del tutto corretta, poi la porta in porto. Se l’idea è corretta ma il gruppo di lavoro non è convinto di portarla avanti, non potrà essere vincente” ha spiegato il difensore bianconero in una diretta su LinkedIn.Guarda la galleryClamoroso allo Stadium: Juve beffata al 95’ dal Sassuolo
    I mentori di Chiellini: da Legrottaglie a Buffon
    “Di mentori ne ho avuti tanti. Calcisticamente e tecnicamente due che mi vengono in mente sono Cannavaro e Legrottaglie. Fabio è stato uno dei difensori più grandi della storia italiana, quando giocavamo insieme ho cercato ogni giorno di rubare tutto quello che potevo. Legrottaglie invece è stato il mio primo vero partner difensivo, mi ha insegnato tanto: grazie a lui ho capito che questo potesse essere il mio ruolo ideale. Poi c’è Gigi Buffon, è stato un fratello maggiore per me ed il mio capitano per tanti anni nella Juventus e in Nazionale. Gigi ha sempre saputo trovare le parole giuste nel momento giusto: non è una dote semplice, non si costruisce, ma è qualcosa di magico che ha sempre avuto”.
    La ricetta per vincere
    “Come si fa ad avere una squadra coesa? Con le regole e le gerarchie: siamo 25 e tutti sullo stesso livello. Ma abbiamo gerarchie diverse che dettano la strada da seguire. L’anarchia non ha mai portato da nessuna parte. Io in primis in passato ho sbagliato ad andare oltre quelle che erano le mie competenze e si sono creati problemi. La ricerca di un obiettivo comune riesce a dare comunque risalto ai singoli”.
    Chiellini: “Non sarò mai come Buffon”
    “Prima di tutto ognuno deve essere se stesso, non si può copiare anche se faccio un esempio con Buffon, non sarò mai come lui. Provare a copiarlo toglie leadership e credibilità. Quello che si fa, lo si fa tutti i giorni, dando l’esempio agli altri. La cosa principale è essere se stessi: non tutti possono esserlo ma non vuol dire che non puoi essere importante. All’interno delle gerarchie, ognuno è importante. Porta qualcosa di diverso, altrimenti il gruppo non è così forte. C’è chi è più in vista, chi meno, ma sono comunque importanti. Penso a una squadra: siamo 25, multiculturali, età e luoghi diversi, oltre agli status sociali, siamo un miscuglio difficile da unire ed è importante il capocannoniere come il terzo portiere. Quello che gioca 10 partite e chi gioca 40. Trovare un equilibrio è fondamentale, bisogna dare qualcosa per aiutare la squadra” ha concluso Chiellini. LEGGI TUTTO

  • in

    Sassuolo nella storia: striscione dei tifosi dopo il 2-1 alla Juve

    REGGIO EMILIA – Il colpo sotto di Maxime Lopez a scavalcare Perin non solo ha tramortito la Juve, mettendola in crisi, non solo ha regalato al Sassuolo tre punti d’oro, ma ha anche scritto una pagina di storia: per la prima volta i neroverdi hanno vinto in casa dei bianconeri. “Per sempre nella storia”, è proprio così, così come recita lo striscione che i tifosi hanno voluto dedicare ai loro ragazzi. “27-10-2021, immensi. Forza Sasol” si legge anche sul telo bianco, appeso fuori il centro sportivo del Sassuolo. Guarda la galleryClamoroso allo Stadium: Juve beffata al 95’ dal Sassuolo LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, per De Sciglio lesione muscolare: ecco quanto starà fermo

    TORINO – Appena 13′ di campo e poi l’infortunio che ha costretto De Sciglio, in lacrime, a chiedere il cambio contro il Sassuolo e a lasciare il posto ad Alex Sandro. Uno stop che poi si è aggiunto anche al ko dell’Allianz, accrescendo l’amarezza di Allegri. Per il terzino si temeva una distorsione del ginocchio, invece gli esami medici hanno evidenziato “una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Tra circa 10 giorni verrà nuovamente rivalutato”, si legge sul sito bianconero. Dieci giorni significa out con Verona, Zenit e Fiorentina e rientro dopo la sosta. Guarda la galleryDe Sciglio ko in Juve-Sassuolo: esce in lacrime al 13′
    Allegri non fa riposare la Juve
    Per la Juve è già tempo di preparare la prossima partita contro il Verona, la squadra è tornata ad allenarsi questa mattina: gruppo diviso in due, seduta di scarico per chi è sceso in campo col Sassuolo, combinazioni di gioco per il tiro, possesso palla e partitina per il resto della squadra. Venerdì allenamento in programma nel pomeriggio.
    Guarda la gallery”Lo chiamavano Scansuolo”: le ironie dei tifosi dopo la sconfitta della Juve LEGGI TUTTO

  • in

    Pagelle Juve-Sassuolo, De Ligt confuso: ha colpe sui gol

    Tiene viva la Juventus sullo 0-0 al 18’ pt, quando manda in angolo una conclusione velenosissima di Berardi. Può nulla sui gol, quando gli avversari si presentano a breve distanza.

    Danilo 6

    È quello che non sfigura dietro, decisiva una chiusura sull’arrembante Raspadori al 35’ pt.

    Kulusevski (35’ st) 6

    Entra con buona determinazione, non basta.

    Bonucci 5.5

    Fatica sulla velocità, in difficoltà anche in fase di costruzione del gioco.

    De Ligt 5

    Protagonista in negativo sui due gol emiliani: prima si fa prendere in velocità dall’appoggio di Defrel per Frattesi, quindi è molle su Berardi quando l’attaccante ospite indovina la girata che pesca Lopez.

    De Sciglio 6

    Parte sulla falsariga di quanto offerto contro Roma e Zenit, alza bandiera bianca dopo aver spaventato Consigli con un tiro-cross sballato e dopo uno scontro con Frattesi.

    Alex Sandro (13’ pt) 4

    Entra, ma nel primo tempo è come se non si fosse alzato dalla panchina. Svagato e disattento, sul primo gol legge solo il numero della maglia di Frattesi. Meglio nel secondo tempo (suo il cambio di fronte per il tiro di Cuadrado, con salvataggio di Ayhan), rimane un disordine di fondo.

    Guarda la gallery”Lo chiamavano Scansuolo”: le ironie dei tifosi dopo la sconfitta della Juve LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Allegri ora vuole una stretta sugli atteggiamenti

    Si fa presto a dire di non guardare la classifica, quando l’abissale distacco mette ansia a qualsiasi tifoso. La Juventus è a 13 punti dalla testa della classifica e a 4 punti dalla zona Champions, che resta l’imprescindibile linea del Piave di qualsiasi stagione. Questi restano i due punti di riferimento per qualsiasi ragionamento di Massimiliano Allegri che, mentre risolve i problemi della squadra, qualche calcolo lo farà di certo. E’ lecito sperare nello scudetto? E’ pensabile, almeno dal punto di vista aritmetico, ragionare di rimonta? La Juventus ha fin qui viaggiato a una media di 1,5 punti a partita, Napoli e Milan a 2,8. Se la Juventus, improvvisamente, iniziasse a tenere il passo delle due di testa fino alla fine del campionato raccoglierebbe altri 78 punti e dovrebbe sperare che sia il Napoli sia il Milan rallentino fino alla media di 2,3 punti a gara, insomma una discreta frenata.Guarda la galleryDe Sciglio ko in Juve-Sassuolo: esce in lacrime al 13′

    Recuperare la concentrazione

    D’altra parte in tredici punti di distacco ci sono tre sconfitte e tre pareggi: sei partite sbagliate che, ora come ora, pare strano sbaglino Napoli e Milan, anche se mancano 28 partite. Allegri, il più formidabile “calcolista” del calcio mondiale, questi pensieri li metterà da parte per un po’. Ha problemi più urgenti. Primo dei quali è recuperare la concentrazione di una squadra alla quale, evidentemente, è calata un po’ la tensione dopo la serie positiva con la quale sembrava essere uscita dal tunnel del disastroso inizio.

    Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna di Tuttosport

    Guarda la galleryClamoroso allo Stadium: Juve beffata al 95’ dal Sassuolo LEGGI TUTTO