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    Juve, Chiesa corre verso il Milan. Chiellini torna titolare

    TORINO – Altra gara, altro cambio. La Juventus camaleontica – e  rinfrancata dal netto successo all’esordio in Champions League a casa del Malmoe – modifica ancora pelle per il ritorno in campionato.  Non una partita qualsiasi quella che attende Chiellini e compagni domenica sera all’Allianz Stadium: arriva la capolista Milan, staccata di ben otto punti, che ha messo nel mirino la quarta vittoria in quattro giornate, mentre i bianconeri devono ancora festeggiare i primi tre punti in Serie A. Per l’occasione Massimiliano Allegri rispolvera Giorgio Chiellini, il capitano mai domo, che ha riposato all’Eleda Stadium di Malmoe proprio per fermare i diavoli rossoneri orfani di Zlatan Ibrahimovic. Guiderà la difesa e la squadra: finora è stato titolare soltanto a Napoli e il risultato non è stato quello sperato, anche se non per colpa sua, visto che la cattiveria agonistica non è mai venuta meno e sarà utile anche domenica sera. Al suo fianco,  al centro della difesa bianconera, sarà  ballottaggio tra lo stakanovista Leonardo Bonucci, che non ha saltato un minuto tra campionato e Champions, e  Matthijs de Ligt.

    Juve, la situazione aggiornata degli infortunati

    ACCIACCATI – Candidato a una maglia da titolare dovrebbe essere anche Federico Chiesa, che precauzionalmente non è partito per la Svezia dopo il fastidio muscolare al flessore accusato in Nazionale, che lo ha costretto a saltare sabato anche la trasferta a Napoli. Affidato alle  mani dei fisioterapisti e del preparatore grossetano Mario Fei, ingaggiato dal club in estate per occuparsi proprio della riatletizzazione dei giocatori infortunati, l’ex viola ha continuato da solo in questi giorni con la riabilitazione alla Continassa per smaltire il  problema muscolare. In casa Juventus ci sono segnali di ottimismo sul possibile rientro dell’ala per la delicata sfida contro il Milan, anche se la decisione finale verrà presa dal tecnico livornese soltanto all’ultimo, consapevole che Chiesa possa esere il valore aggiunto della squadra sia che giochi da esterno d’attacco sia che faccia coppia con Paulo Dybala o con Alvaro Morata.

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    Alex Sandro: “Abbiamo alzato la testa. La Juve è un gruppo forte”

    MALMOE (Svezia) – “Sono contentissimo per questo primo gol in Champions, lo cercavo da tempo”. Autore del gol che ha sbloccato il risultato a Malmoe e dato il là al netto successo per 3-0 della Juventus nell’esordio stagionale in Champions League, il terzino brasiliano Alex Sandro analizza il match ai microfoni del canale tematico bianconero: “È stato importantissimo per la squadra perché ha reso tutto più semplice su un campo difficile. In ogni partita proviamo a giocare in modo di fare male agli avversari, abbiamo studiato bene la gara e siamo riusciti a fare quello che volevamo. La vittoria porta in alto il morale della squadra, stiamo meglio e abbiamo alzato un po’ la testa. Questo è un gruppo forte, in crescita e siamo sulla strada giusta”.Guarda la galleryJuve, tris al Malmoe in Champions: Allegri sorride in panchinaTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    La Juve si ritrova in Champions: frizzante e solida, nel segno di Dybala e Morata

    MALMOE – Il Malmoe non è certamente più debole di Empoli e Udinese, così come la Juventus di Champions è certamente più forte di quella di Napoli, rinforzata da cinque fondamentali sudamericani assenti al Maradona. Ragionamenti basilari per mettere a fuoco il frizzante 3-0 al Malmoe nell’avvio di stagione bianconero. I punti persi non vengono restituiti, ma la serenità sì e probabilmente anche qualche certezza smarrita nel «disastroso» (Allegri dixit) inizio della Juventus. Anche perché bucare la prima di Champions League contro la più debole del girone non è impossibile (citofonare al Manchester di CR7) e i tre punti svedesi sono molto importanti per il girone. L’equilibrio che imponeva di frenare un po’ nella compilazione di gravissime diagnosi sui malanni juventini, oggi suggerisce di attendere un paio di partite (Milan e Spezia vanno benissimo) per ricalibrare le misurazioni sulla sesta Juventus di Allegri.

    Brava Juve

    È una Juventus che vince bene, pulita, concentrata e, a tratti, perfino bella: vedi azione del primo gol, segnato da Alex Sandro con un colpo di testa un tuffo, al termine di una trama veloce e ficcante, partita da un bell’inserimento di Rabiot. Una ventina di secondi di tecnica e rapidità di ragionamento. Poi, per quanto non è esattamente un assedio, la Juventus cerca il secondo gol con assiduità: niente di spettacolare, ma segnale importante. Anche perché lo trova: con un rigore, fischiato al 43′ per una trattenuta di Nielsen su Morata. Il gesto non è violentissimo, ma reiterato al punto che diventa inevitabile per lo spagnolo cadere e per l’arbitro Artur Manuel Soares Dias fischiare il penalty. Lo trasforma il capitano Dybala con una mezza scivolata che fa tremare i tifosi. Non passa neppure un minuto e arriva il 3-0 firmato da Morata: Rabiot, ancora lui, innesta Dybala, velo dell’argentino, Morata finisce davanti al portiere e bacia un pallonetto delizioso.

    Kean volitivo

    Nella ripresa, la Juventus si siede, cerca con meno condizione il gol, ma non subisce mai il Malmoe (che pure disputa una partita orgogliosa). Morata sbaglia un paio di palloni facili, Allegri si innervosisce e lo sostituisce con Kean, che un gol lo fa, ma partendo in fuorigioco (poca roba, ma comunque visibile senza Var). L’azzurro è vivace, si muove bene, anima la Juventus nel finale di gara. Ma alla fine, se qualcosa va salvato della ripresa è la porta inviolata (un paio di interventi di Szczesny, non difficili): per Allegri è il segnale più confortante.

    I migliori

    Resta impressa la prestazione di Cuadrado, forse il più indispensabile dei giocatori bianconeri da qualche tempo: da lui nascono i pericoli per gli avversari. Ma questa sera sono stati molto bravi anche Locatelli e Rabiot; Dybala non ha stupito, ma c’era quando doveva esserci; Danilo rimane una sicurezza. La Juventus è tornata in carreggiata, ora deve accelerare. LEGGI TUTTO

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    Juve, pareggio in Youth League: 2-2 col Malmoe

    MALMOE (Svezia) – Pareggio all’esordio per la Juve Primavera in Youth League: la squadra di Bonatti, in vantaggio per due volte, si fa raggiungere sul 2-2 dal Malmoe: ai gol di Chibozo e Turco rispondono Widell e Lindman. I bianconeri ottengono dunque il primo punto nel girone H, comandato adesso dal Chelsea che fra le mura amiche supera in rimonta 3-1 lo Zenit. 
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    Juve, pari in Youth League: non bastano Chibozo e Turco
    La Juve va in vantaggio al 6′, quando Bonetti intercetta un passaggio del portiere avversario e serve Chibozo che, da due passi, segna l’1-0. Al 10′ però il Malmoe pareggia con Widell che batte Scaglia su punizone. I bianconeri non si perdono d’animo e al 22′ tornano in vantaggio con Turco, che insacca di sinistro su cross di un ispirato Bonetti, al suo secondo assit di giornata. Nel secondo tempo gli svedesi si rendono pericolosi e solo una gran parata di Scaglia nega il pari ancora a Widell, ma al 72′ Lindman approfitta di una disattenzione della retroguardia e supera il portiere bianconero sugli sviluppi di un calcio d’angolo e fa 2-2. I bianconeri provano immediatamente a ridestarsi, e si rendono pericolosi prima all’80’ con il neo entrato Ledonne, e all’89’ ancora con Turco che però trova pronto Ellborg. Il risultato però non cambia più e Bonatti torna a casa con un solo punto. 

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    Juve, Bonucci: “Col Malmö può essere il bivio della stagione”

    “Il miglioramento che vorrei vedere? Quello di sentirsi responsabili di quello che si fa, senza tirarsi indietro e cercare alibi. Quando indossi la maglia della Juve non devi avere alibi. Dobbiamo trasmettere noi aspetti la consapevolezza ed i giovani devono capire che indossare la maglia della Juve non è scontato e non è come indossare altre maglie. La Juventus ha sempre vinto con una mentalità precisa con il singolo che si è sempre messo a disposizione del gruppo”. Sulla pressione avvertita durante questo periodo: “Quando sei alla Juve devi essere abituato alla pressione. Dobbiamo essere più forti della pressione. Domani sera sarà una partita impegnativa perché è una squadra fisica e siamo qui per portare a casa la vittoria che ci permetterebbe di guardare con positività le partite successive”.
    Juve, Allegri: “In campionato al top fra un mese e mezzo”
    Bonucci: “Il mio rapporto con Allegri è molto sincero, nessuna frecciata”
    “Frecciate passate tra me e Allegri? Io con il mister non ci siamo lanciati nessuna frecciata. Abbiamo sempre avuto un rapporto molto sincero al di là di quello che è successo anni fa. Ho avuto discussioni con allenatori diversi. Un punto di discussione ci deve essere perché ci deve essere comunicazione e voglia di migliorare, io sto parlando comunque di cose che sono successe, che tutti voi sapete, 4 anni fa. Né io é Allegri dobbiamo dimostrare niente. Io sono qui perché mi sento responsabile di quello che sta succedendo alla Juve e ci metto la faccia come ho fatto altre volte in passato”. LEGGI TUTTO

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    Chiesa e Bernardeschi: niente Malmoe. Allegri li ritrova domenica per il Milan

    TORINO – Alla fine Massimiliano Allegri ha deciso di non forzare il rientro di Federico Chiesa: niente volo in Svezia e nemmeno in panchina domani in Champions. L’ex Fiorentina, però, si sente sempre meglio e tornerà protagonista nel big match di domenica contro il Milan. Rientro con i rossoneri anche per l’altro campione d’Europa ex viola Federico Bernardeschi, esentato dall’esordio europeo per un fastidio al ginocchio.

    Massima prudenza

    Chiesa, tornato in anticipo e acciaccato dagli impegni con l’Italia, negli ultimi giorni ha svolto un programma differenziato per smaltire il fastidio ai flessori della coscia (gli esami hanno escluso lesioni). Dopo l’allenamento a parte durante la rifinitura della mattina, Allegri ha preferito lasciare l’azzurro a Torino ad allenarsi piuttosto che in panchina a Malmoe. Così, dopo aver saltato il Napoli, Chiesa sarà spettatore anche in Champions. Ma domenica, contro il Milan, Allegri lo ritroverà in condizioni ancora migliori. E lo stesso discorso vale anche per Bernardeschi. Saranno indisponibili domani e anche contro i rossoneri i lungodegenti brasiliani Arthur e Kaio Jorge.

    Guarda la galleryJuve, rifinitura prima del Malmoe. Allegri a colloquio con la dirigenza

    Riecco i sudamericani

    Così la prima Champions dei bianconeri post Ronaldo comincerà anche senza Chiesa, ma con un Dybala riposato dopo gli impegn con l’Argentina. Allegri deve sciogliere ancora qualche dubbio, ma a meno di “allegrate” insisterà con il 4-4-2. Davanti a Szczesny, difeso e confermato dal tecnico, la coppia azzurra Bonucci-Chiellini con Danilo e Alex Sandro sulle fasce; in mediana Bentancur e Locatelli con Cuadrado a destra e Rabiot falso-esterno a sinistra; in attacco Morata in vantaggio su Kean per far coppia con Dybala.

    Probabile formazione anti Malmoe

    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala, Morata. Allenatore: Allegri

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    “Szczesny non si discute. Bravo Allegri, insisti con lui”

    Nella falsa partenza della nuova Juventus di Massimiliano Allegri c’è tanto del momento no di Wojciech Szczesny. Dopo Udine, Napoli: il polacco continua a commettere errori, la temperatura si alza e i punti interrogativi aumentano. Se lo scorso anno si pensava che un po’ un vice di peso come Gigi Buffon e un po’ le voci su Gigio Donnarumma avessero minato la serenità dell’ex Roma, in quest’avvio di campionato non si riesce a comprendere il perché di queste incertezze in serie. «I momenti no ci sono per tutti – spiegano in coro tre grandi ex portieri come Stefano Tacconi, Gianluca Pagliuca e Giovanni Galli – ed è chiaro che lo juventino abbia commesso degli errori a Udine e Napoli. Però guai a mettere in discussione Szczesny, che resta uno dei migliori portieri a livello europeo».

    Stefano Tacconi

    «Quello di Szczesny è soltanto un momento negativo. Può capitare a tutti ed è successo anche a me nella stagione alla Juventus con Maifredi. A volte quando la squadra non gira ancora ne risente anche il portiere. Un po’ è questo e un po’ è che siamo a inizio stagione e questi giocatori giocano ogni cinque minuti. Nazionali, viaggi, club: ci può stare che a settembre, a maggior ragione nel campionato post Europeo, non sei ancora al top della condizione. Però non dimentichiamoci che Szczesny è un nazionale ed è molto esperto: ne verrà fuori alla grande. Allegri fa benissimo a insistere su di lui».

    Gianluca Pagliuca

    «Mettere Szczesny in panchina dopo questi errori sarebbe controproducente. Altro che riposo, finirebbe per sentirsi ancora più in colpa. Non a caso Allegri nel post gara di Napoli lo ha subito difeso dicendo che in Champions toccherà ancora a lui. La mia sensazione? Szczesny mi sembra in un momento di scarsa reattività, ma sono cose che possono capitare. I suoi errori fanno rumore perché è un bravissimo portiere che negli anni scorsi si è dimostrato anche molto continuo» (…)

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    Juve, umore basso: Chiesa e Dybala in Champions

    Ora la Champions League. Che però un po’ sa di Coppa America, visto che Massimiliano Allegri finalmente potrà nuovamente contare sulla disponibilità di Paulo Dybala, Rodrigo Bentancur, Alex Sandro e Danilo. Da capire restano invece le condizioni di Juan Cuadrado, rimasto bloccato in America più del previsto a causa di una gastroenterite che lo ha colpito prima dell’imbarco per l’Italia: ma ora anche il colombiano è sbarcato a Torino ed è pronto a mettersi a disposizione e al lavoro. Sudamericano non è Federico Chiesa, ma anche lui – per altri motivi – è reduce da stop. Era cioè alle prese con un fastidio muscolare privo di lesioni, ma carico di preoccupazioni.Guarda la galleryNapoli-Juve 2-1: Morata illude, che errori di Szczesny e Kean!

    Ora torna in pista. Trattasi di titolari, tutti. E la cosa, per inciso, fa riflettere… Allegri non ha voluto insistere su questo aspetto prima di Napoli-Juventus e men che meno – coerentemente – lo ha fatto dopo: vien da sè, comunque, che certe assenze abbiano inciso in maniera pesate (decisiva?) sull’incontro disputato al Maradona. In termini di prestazione ma anche proprio di approccio alla partita. Anche da un punto di vista tattico, si intende. E’ quindi lecito attendersi, a Malmoe, una Juventus diversa: con baricentro meno arretrato e un po’ più propensa a fare la partita. Al di là dello spessore degli avversari, incideranno giocoforza anche le caratteristiche dei bianconeri. Con Alex Sandro in difesa e magari anche Cuadrado, o Danilo, le corsie saranno coperte in modo più aggressivo e la ricerca della profondità sarà maggiore.

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