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    Juventus, finito l'incontro per il rinnovo Dybala, c'è ancora distanza, ma il clima è disteso

    TORINO – E’ finito l’incontro fra l’agente di Dybala, Jorge Antun, e Federico Cherubini per il rinnovo del contratto del numero dieci argentino, in scadenza il 30 giugno 2022. Non c’è stato accordo, il clima rimane disteso e cordiale, ma resta sostanziale la distanza fra l’offerta, avanzata dalla Juventus nel precedente appuntamento, e la richiesta, messa sul piatto oggi dagli uomini di Dybala. In sostanza, la Juventus aveva ipotizzato un contratto da 8 milioni di euro all’anno per Dybala, migliorativo di appna 500mila euro all’anno rispetto a quello attuale, ma aveva inserito una serie di bonus elgati alle prestazioni individuali dell’attaccante, che avrebbero portato fino a 10 milioni il salario in caso di grande annata. Oggi gli uomini di Dybala sono partiti da una base di poco superiore ai 10 milioni di euro, per poi eventualmente inserire bonus. Non è stato, quindi, possibile trovare un compromesso e le parti non ne hanno neppure sentito l’urgenza. Hanno fissato un altro vertice a fine mese, quando il mercato sarà finito, per provare a ragionare su formule e cifre, magari ragionando su un contratto a salire.Sullo stesso argomentoJuve-Atalanta, i convocati di Allegri: torna DybalaJuventus

    La volontà di Paulo

    Resta fortissima la volontà di Paulo di firmare il nuovo contratto che lo legherebbe alla Juventus fino al 2025 (o addirittura fino al 2026), quando Dybala avrebbe 32 anni. L’idea è di consacrare la sua carriera in bianconero, per diventare un simbolo del club. Il club, che sposa il progetto romantico di Dybala, ha comunque più prosaicamente evidenziato le circostanze nelle quali ci si sta muovendo: la crisi economica dovuta alla pandemia ha colpito duramente il calcio e la Juventus ha varato un piano per contenere i costi, soprattutto a livello di ingaggio. Questa sera, intanto, Dybala scenderà in campo per la prima volta nella stagione, nell’amichevole contro l’Atalanta (ore 20.30 allo Stadium e su Sky).

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    Raikkonen, estate juventina in Italia: Ronaldo regala al figlio Robin la maglia autografata

    Vacanze italiane per Kimi Raikkonen e la sua famiglia. Il campione della F1 ha scelto di passare la pausa estiva lontano dalle gare immerso nelle bellezze e nel relax della Toscana. Una scelta fatta col cuore soprattutto per far contento anche il primogenito Robin, che ha ricevuto una sorpresa pazzesca per un piccolo tifoso della Juve. 
    A rendere ancora più speciale questa estate tricolore della famiglia Raikkonen è stato un regalo da parte di Cristiano Ronaldo: la sua maglia numero 7 con tanto di autografo speciale per il figlio del pilota dell’Alfa Romeo. 
    “Grazie Cristiano, grazie Maurizio Arrivabene”, ha scritto Minttu, la bellissima moglie di Kimi, sul suo profilo Instagram per ringraziare tutti del gesto affettuoso avuto nei confronti del figlio.

    Dalla Juve alla Nazionale
    Robin è infatti un tifoso sfegatato bianconero, e spesso Kimi e Minttu sui propri profili Instagram postano foto in cui lo si vede fare il tifo per il papà con indosso la maglia della Vecchia Signora o mentre si diverte a giocare sempre e rigorosamente in completo bianconero. Ma non è tutto perché Robin, che corre sui kart, segue anche la Nazionale italiana.
    Durante l’ultimo GP in Ungheria infatti è arrivato nel paddock mano nella mano col papà, sfoggiando la divisa degli Azzurri. Un look abbinato a quello di Antonio Giovinazzi, compagno di scuderia di Kimi, che dimostra anche il grande tifo di Robin verso Mancini e l’Italia fresca campione d’Europa. Insomma se per papà Kimi la Formula 1 si è fermata, quella che non è andata di sicuro in pausa è la fede calcistica del piccolo Robin.   LEGGI TUTTO

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    Dybala, appuntamento a sabato: tra la Juve e Antun fiducia reciproca

    TORINO – Nessuno si aspettava che la firma sul nuovo contratto sarebbe arrivata ieri e i tifosi bianconeri particolarmente impazienti dovranno aspettare ancora un po’. In questo momento conta solo che la Juventus e Paulo Dybala vogliano la stessa cosa: proseguire un rapporto iniziato nell’estate 2015, inaugurato alla grandissima con il gol che sigillò la conquista della Supercoppa a Shanghai, proseguito a suon di reti e trionfi, provvisoriamente guastato dal “rischio” di essere scambiato con Romelu Lukaku allora al Manchester United e adesso recuperato con buone prospettive future. L’ottimismo e la fiducia che trapelano dagli opposti schieramenti – la dirigenza juventina e l’entourage della Joya – fanno ben sperare in vista di una fumata bianca non così lontana. Per l’autografo tanto atteso serviranno altri incontri, a cominciare dal prossimo, fissato per sabato mattina a poche ore dall’amichevole contro l’Atalanta in cui l’argentino farà il suo esordio stagionale per autotestarsi in vista di Udine. Quello sì, il primo grande obiettivo dell’estate nel mirino del fantasista: presentarsi al top alla Dacia Arena domenica 22 agosto dopo settimane ricche di lavoro e di una pausa dovuta a un affaticamento ormai superato.Guarda la galleryJuve, Allegri a colloquio con Ronaldo e Dybala scalpita

    Juve, Dybala al centro del progetto

    I fatti. Jorge Antun, manager di Dybala, e Carlos Novel, l’uomo che cura le sponsorizzazioni del giocatore, si sono presentati alla Continassa a casa Juve ieri intorno a mezzogiorno. Un’ora e mezza dopo, la 500 dell’agente della Joya è risbucata dai cancelli del centro d’allenamento bianconero per poi dileguarsi. Dal vertice cui hanno partecipato – per il club – il dg Federico Cherubini, il vicepresidente Pavel Nedved e (novità rispetto al primo incontro di sabato scorso) l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene sono emersi più aspetti positivi. Su tutti, il seguente: è confermato che la Juventus voglia fare di Paulo il numero 10 dei prossimi anni, posizionandolo nel cuore del progetto che vede in Massimiliano Allegri il primissimo sostenitore di colui che Max ha definito un «uomo maturo». Ribadire la futura leadership di Dybala anche in questa circostanza non fa male, Paulo in fondo vuole sentirselo o dire ancora a lungo perché il suo piano è rimanere in bianconero “a vita”.

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    Tacchinardi: “Chiesa come Nedved. Lotterà per il Pallone d'Oro”

    TORINO –  Buongiorno Tacchinardi, che impressione le ha fatto Barcellona-Juventus?«Credo sia stata fondamentale per Allegri, che dopo 20 minuti ha cambiato anche modulo, passando dal 4-3-3 al 4-4-2. Con il Ronaldo attuale, non più devastante partendo da lontano ma vicino alla porta, penso sia la scelta più logica: lo ha fatto Sarri e più o meno anche Pirlo. E anche per Dybala è la soluzione migliore. La sconfitta non è un campanello d’allarme, Allegri è talmente bravo che tirerà fuori il meglio. Lo ha dimostrato anche con il Monza non vergognandosi di difendere basso per poi attaccare senza tanti tocchi: quando la Juve riparte è una 4×100, tra Ronaldo, Dybala, Chiesa, Kulusevski e gli altri hanno 100 gol nei piedi».

    Chiesa che impatto avrà?«L’anno in cui c’è da ripetersi o continuare a crescere è il più duro. Per Chiesa rispettare le aspettative sarà di difficoltà estrema. Ma sono convinto che ci riuscirà. Ho sentito dire che tra tre o quattro anni potrà vincere il Pallone d’Oro: sono d’accordo. In lui rivedo lo stesso veleno che aveva dentro Pavel Nedved. E ha qualità enormi, salta l’uomo a destra e a sinistra e tira in un fazzoletto. L’anno scorso ha sfiorato il confine dei top player: quest’anno per me lo butta giù e Allegri, che ha sempre avuto fuoriclasse, può aiutarlo».

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