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    Juventus: aumento di capitale da 400 milioni

    TORINO – La Juventus ha varato un aumento di capitale da 400 milioni di euro. Lo ha annunciato con un comunicato nel quale si ufficializza anche l’ingresso di Maurizio Arrivabene nei quadri societari con tutte le deleghe dell’area sportiva.
    Si legge nel comunicato: «Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato gli impatti derivanti dal protrarsi della pandemia da Covid-19 e aggiornato le relative stime. Rispetto alle previsioni del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, l’impatto economico complessivo degli effetti negativi diretti e indiretti della pandemia negli esercizi compresi tra il 2019/22 è stimabile attualmente in € 320 milioni. Il Consiglio di Amministrazione, ipotizzando di operare dalla stagione 2022/23 in assenza di impatti legati alla pandemia, ha confermato i principali obiettivi strategici del Piano di sviluppo. Al fine di tenere conto degli effetti di medio periodo, si renderà necessaria la revisione e l’estensione dello stesso Piano che poggerà le proprie basi sui citati obiettivi. A supporto della revisione del Piano di sviluppo dovuta alla pandemia, il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale mediante aumento di capitale per massimi € 400 milioni».
    MERCATO – Insomma, l’aumento di capitale andrà a bilanciare i devastanti effetti della pandemia e rilanciare il piano che era stato steso in occasione dell’aumento di capitale del 2019. Il precedente era un piano di sviluppo commerciale e tecnico che si poneva come obiettivo di diffondere il marchio Juventus nel mondo e di mantenere un’alta competitività a livello sportivo. I due obiettivi rimangono immutati, ma il percorso, a questo punto, seguirà una strada leggermente diversa. Dal punto di vista strettamente sportivo, infatti, è difficile pensare che i 400 milioni di aumento di capitale possano cambiare in modo sostanziale le strategie di mercato per quest’estate. Nessuna follia, insomma, ma la linea dettata fin dall’inizio del nuovo corso: valorizzare la rosa attuale grazie al cambio di tecnico, aggiungendo alcune pedine necessarie. Ma è ovvio che un aumento di capitale di questa portata rende più solido il club e lo mette nelle condizioni di progettare nelle prossime stagioni sessioni di mercato più aggressive.
    ELKANN APPOGGIA – Nel comunicato si legge: «Exor ha espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnata a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%». Ovviamente la decisione di procedere con la ricapitalizzazione era stata discussa fra John Elkann e Andrea Agnelli che hanno concordato il piano di rilancio negli ultimi mesi. Da parte di Elkann c’è il massimo appoggio per la Juventus.
    ARRIVABENE – Nello stesso comunicato, infine, si ufficializza l’ingresso di Maurizio Arrivabene nell’organigramma con il ruolo di amministratore delegato con «tutte le deleghe e i relativi poteri per la gestione dell’Area Football». L’ex team principale della Ferrari verrà presentato domani in una conferenza stampa nella quale sarà presente anche Andrea Agnelli e che ufficializzerà il nuovo assetto dell’area, con Federico Cherubini nel ruolo più operativo nella gestione del mercato e della squadra, oltre che di Tognozzi, Manna e Storari che avranno nuovi ruoli in società. LEGGI TUTTO

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    Trezeguet lascia la Juve, è ufficiale. Il club: “Grazie Re David”

    TORINO – “Anni di gol, esultanze, grandi giocate e trionfi sul campo da gioco. Poi, la voglia di scendere di nuovo in campo, da Presidente delle Juventus Legends. E poi ancora un triennio, iniziato nel 2018, come ambasciatore del Brand Juventus”. Inizia così il messaggio di addio della Juve a Trezeguet, pubblicato sul sito bianconero. Da domani, ufficialmente, David chiuderà la sua avventura juventina, iniziata sul campo nel 2000 e proseguita al di fuori fino ad oggi. “Per David Trezeguet si chiude oggi la sua “terza” vita in bianconero: oggi è il suo ultimo giorno come Brand Ambassador del Club”, si legge ancora.Guarda la galleryJuve, i bomber che hanno vinto la classifica cannonieri di Serie A
    Trezegol è Juve
    “Parlava di obiettivi ambiziosi e di opportunità di crescita, David, quando nel novembre di tre anni fa dava il via al suo incarico. Così è stato: Trezeguet ha svolto il suo compito con una grande passione, non facendo mancare mai la sua presenza, il suo sorriso, la sua voglia di stare con i tifosi e rappresentare al meglio un Club che ama, e che lo ama. Perché Trezegol è Juve, e tutti noi non possiamo che augurargli un futuro di grandi soddisfazioni professionali. Grazie, Re David!”, conclude il club. LEGGI TUTTO

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    Mercato, Juve in attesa della decisione di Ronaldo: ecco le ipotesi

    Gli sforzi in entrata di Cherubini sono concentrati su Locatelli e sul rinnovo di Paulo Dybala. Le antenne restano dritte anche sull’attacco, ma prima di affondare per uno tra Dusan Vlahovic (Fiorentina), Gabriel Jesus (Manchester City) o Mauro Icardi (PSG) alla Continassa attendono di conoscere con certezza le intenzioni di Cristiano Ronaldo. In caso di separazione da CR7, la Juventus si muoverà per un nove top. Altrimenti l’obiettivo sarà una punta Under 23 (da Scamacca a Kaio Jorge) da aggiungere ai vari Ronaldo, Dybala e Morata. Intanto negli ambienti bianconeri continuano a lavorare sulle uscite: se a Merih Demiral i corteggiatori non mancano (Atalanta, Roma, Everton e Leicester), Aaron Ramsey insiste per il ritorno all’Arsenal. In attesa c’è anche Daniele Rugani, oggetto di sondaggi da parte di Fio-rentina, Bologna, Genoa, Besiktas e Betis. Per Gianluca Frabotta è sfida tra Atalanta e Genoa, mentre su Mattia De Sciglio sono attive Everton e Villarreal.

    Juve, il futuro di Ronaldo

    Dopo l’eliminazione del Portogallo a Euro 2020, Ronaldo è pronto a sciogliere i suoi dubbi e a decidere se il suo futuro sarà a Torino o altrove. La Juve resta in attesa della decisione del fuoriclasse portoghese e in base alla sua scelta valuterà le mosse per l’attacco. Nel frattempo, Max Allegri ha deciso che a metà luglio ci sarà il ritiro alla Continassa, dove si svolgerà tutta la preparazione in vista della prossima stagione. Ora non resta che aspettare per capire cosa deciderà CR7. LEGGI TUTTO

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    C'è sapore di Juve all'Europeo

    Juventus stabilmente nelle prime quattro squadre d’Europa. Nonostante le ultime tre stagioni da dimenticare, parlando di Champions League, l’ossatura continentale dei bianconeri risulta di primissimo ordine, se è vero che ben tredici effettivi sono stati convocati dalle Nazionali per disputare l’Europeo, anche se ne sono rimasti undici perché Szczesny, pasticcione e sfortunato, è rientrato anzitempo a casa con la sua Polonia e lo stesso vale per Demiral con la Turchia, maldestro ma generoso visto che il suo autogol ha spianato la strada proprio all’Italia. Solo Chelsea (17), Manchester City (15) e Bayern Monaco (14) sono più rappresentate della Juve, mentre per la prima volta nessun giocatore del Real Madrid è stato incluso nella rappresentativa spagnola. Sembra davvero la fine di un’epoca.

    Ed è finita anche l’era dei blocchi, lo ha capito molto bene Roberto Mancini. Con l’invasione incontrollata degli stranieri in Serie A è importante andarsi a cercare uno per uno gli atleti tatticamente utili che sempre più spesso militano in squadre non di primissima fascia. Per tradizione le Nazionali vincenti erano imperniate sulla massiccia presenza di juventini, in particolare nel 1982 e nel 2006, oggi se ne contano quattro, non pochi e comunque strategici, a cominciare dalla mitica coppia centrale Giorgio Chiellini-Leonardo Bonucci, capitano e vicecapitano, leader assoluti e motivatori. Contro la Svizzera, dopo aver segnato un gol capziosamente annullato dall’occhio elettronico, Chiello è dovuto uscire per i soliti problemi muscolari e speriamo di riaverlo nella beneaugurata ipotesi di andare avanti il più possibile. Ai due Federico, Chiesa e Bernardeschi, è stato dato spazio nella terza partita a qualificazione ottenuta, con la differenza che il primo deve accettare la gran forma di Berardi mentre il secondo in azzurro appare se non miracolato almeno sereno.

    Con il botto l’esordio di Dejan Kulusevski nella Svezia – due assist partendo dalla panchina – e siamo felici che Rabiot sia rientrato nelle grazie di monsieur Deschamps. Lo dico da mesi, Adrien è migliorato di partita in partita rivelandosi centrocampista fondamentale, tatticamente prezioso. Aaron Ramsey, da noi oggetto misterioso, ha portato il Galles agli ottavi. Alti e bassi per Alvaro Morata, centravanti nella Spagna, un gol e un rigore sbagliato: lui è felice di restare a Torino, Allegri lo conosce bene, ci conta e saprà ottenere il meglio. Una certezza, di carisma e maturità, si chiama invece DeLigt e finalmente Max potrà allenarlo dopo che quel suo gol con l’Ajax gli costò il posto.

    La pattuglia bianconera in Europa ha in Cristiano Ronaldo la punta di diamante. Il portoghese intanto si è preso il record assoluto di gol nel torneo, superando Platini, è già capocannoniere con cinque gol, confermandosi giocatore eccezionale, ancora il più forte del mondo. Del suo futuro parlerà alla fine del torneo, per il momento CR7 è ancora un giocatore della Juventus e mi piacerebbe lo fosse anche dal 15 luglio in poi.

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