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    “Cristiano Ronaldo giocherà fino a 40 anni”

    Preparatore atletico di fiducia di Carlo Ancelotti praticamente per vent’anni, il professor Giovanni Mauri ha lavorato con quasi tutti i più grandi campioni che sono scesi in campo a cavallo del millennio. Compreso, tra il 2013 e il 2015, il Cristiano Ronaldo che trascinò il Real alla “Decima”, la Champions del 2014, e che nella stagione successiva stabilì il proprio primato di gol in un club: 48 in 35 presenze.

    Professor Mauri, la sorprende che Ronaldo, che oggi compie 36 anni, stia segnando più che nelle due prime stagioni alla Juventus?«Non mi sorprende affatto. Dissi subito quando arrivò in Italia che Cristiano era fuori dalla norma come atleta e come giocatore e che avrebbe solo avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarsi. Ora che lo ha fatto segna di più. Non mi stupisce perché ha sposato la filosofia della metodologia dell’allenamento che proponemmo a Madrid, in cui una parte fondamentale è il riposo. Riposo inteso come lavoro».
    In che senso?«Non stare a letto a dormire – o meglio, anche quello – ma anche giorni in cui una parte del lavoro è dedicata al benessere articolare, muscolare, mentale. Un riposo non passivo, ma fatto di esercitazioni mirate e individuali. Dopo la gara ad esempio l’allenamento è individuale. In questo modo migliorano tutti i parametri biochimici. Non si migliora solo con le ripetute e le esercitazioni tecniche».
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    Ronaldo show, la Juve batte l’Inter a San Siro LEGGI TUTTO

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    Juve, Cristiano Ronaldo fa 36 anni: come ha festeggiato il compleanno

    Niente festa, c’è il ritiro. E anche se Cristiano Ronaldo, come gli altri juventini, trascorre le vigilie delle partite allo Stadium a casa con la famiglia, il regime è comunque quello che terrebbe in albergo con la squadra: cena adeguata, nanna presto e la consolidata routine di esercizi fisici e mentali che precedono le gare. Detto ciò CR7 che oggi compie 36 anni, avrà modo di ricevere l’abbraccio della famiglia in una microfesta, in attesa di poter celebrare più degnamente in futuro (anche se l’infernale calendario bianconero non gli lascia molti spazi).

    Il regalo di Georgina
    Di sicuro si consolerà con il regalo di Georgina, che solitamente non è parca quando si tratta di festeggiare Cristiano (l’anno scorso un suv da 180mila euro, infiocchettato davanti al ristorante) e con la dolcezza della sua prole. Ma il vero regalo vuole farselo da solo, continuando a segnare anche domani pomeriggio contro la Roma, per aumentare il monte gol e avvicinarsi al recordi di Pelé, che segnerebbe un altro passaggio clamoroso della sua clamorosa carriera. Ma una grande prestazione gli darebbe ancora una volta la conferma che sta vincendo la sua partita contro il tempo, continuando a fare gol all’età.

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    Verso Juve-Roma: Ronaldo show in allenamento, Dybala in campo

    CR7, scatti e classe
    Nella stagione in cui Buffon compie miracoli a 43 anni e Ibrahimovic trascina il Milan in testa al campionato a 39, il fatto che Ronaldo faccia il fenomeno a 36 non fa quasi notizia, resta tuttavia impressionante il modo con cui gioca. Perché non è solo la classe che scintilla, ma sono gli scatti (quello con cui ha beffato Bastoni in Coppa Italia, per esempio), le progressioni e l’impressionante tenuta in periodi anche particolarmente intensi come quello di quest’ultimo mese, praticamente senza sosta. 
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    Danilo: “La Juve ha cambiato atteggiamento dopo il ko con l'Inter”

    TORINO – “L’atteggiamento mentale va incontro a quello che facciamo sul campo. Quella sconfitta è stata dura per noi, ma da un paio di partite stavamo giocando bene, con un bell’atteggiamento. Secondo me, le squadre che credono nel proprio gioco, sono quelle che da una sconfitta imparano qualcosa e cambiano atteggiamento ed è quello che abbiamo fatto”. Il difensore della Juventus Danilo, ai microfoni di Sky Sport, analizza il cambio di marcia bianconero dopo il ko con l’Inter in campionato. Poi, sull’inserimento di Arthur, aggiunge: “Si sta ambientando benissimo, ora si vede di più in campo e nella costruzione. È quello che ci aspettiamo da lui, sappiamo che giocatore è ed è per quello che è venuto alla Juve. Cerchiamo di aiutarlo, di farlo sentire a casa, perché sicuramente è un calciatore troppo importante”.

    Danilo: “Roma da Scudetto”
    Sulle sue iniziative per aiutare i bambini brasiliani: “Cerchiamo di aiutare i bambini che non hanno la possibilità, a svolgere anche delle attività al di fuori dell’orario scolastico. In questo modo non stanno in giro per strada, cercando quelle cose che non fanno bene. Quando fai qualcosa di buono per la gente ti senti anche contento e felice ed è quello che cerco di fare per il mio popolo”. Sulla Roma, prossimo avversario della Juve: “Secondo me è una delle squadre più forti in Italia, hanno un buon allenatore e dei giocatori di qualità. Quindi sì, possono vincere lo scudetto”. Infine, il bianconero ha parlato del suo ruolo in questa Juventus, del momento della squadra e del lavoro svolto con Pirlo. “Sono un difensore, ma mi piace partecipare di più alla costruzione del gioco per far uscire la palla pulita per il centrocampo e per i giocatori che giocano più avanti. Non so quale ruolo mi piace di più, posso solo dire che voglio partecipare alla fase di costruzione”.

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    La Juve è tornata: cresce l'entusiasmo e tutti seguono Pirlo

    La parola chiave è «entusiasmo» ed era contenuta nel discorso di fine stagione, pronunciato da Andrea Agnelli dopo Juventus-Lione. E ribadita il giorno dopo da Fabio Paratici, mentre annunciava il nuovo tecnico. Il capolinea della gestione Sarri e la partenza dell’era Pirlo si sono avvitate intorno a quel concetto. Entusiasmo, nella stagione di Sarri, ce n’era pochino, soprattutto alla fine, quando la Juventus ha vinto il campionato con il minimo sindacale dello sforzo, adagiandosi pigramente nelle ultime partite. I giocatori cercavano di seguire le idee del tecnico, ma non sembravano condividerle fino in fondo o porvi la fiducia necessaria alle grandi imprese. Ecco perché Agnelli, dopo l’eliminazione dalla Champions League, aveva chiesto proprio «più entusiasmo» ai gicatori. Pirlo lo ha riportato. Questione di carisma o, forse, di accettazione diversa da parte dello spogliatoio che riconosce al tecnico una credibilità altissima, nonostante sia alla prima esperienza in panchina.

    Si cementa il gruppo
    Il fatto che fra i senatori ci siano degli amici certamente lo aiuta nel suo compito. Ma il legame con l’allenatore non si limita all’amiczia, Pirlo ha saputo comunicare le sue idee, spiegandole bene e ottenendone l’applicazione. Il fatto che mettendo in pratica i dettami dell’allenatore siano state vinte partite importanti (come la finale di Supercoppa a Reggio Emilia) ha generato un’ulteriore consapevolezza e convinzione in un circolo virtuso che gli allenatori conoscono bene e auspicano sempre di innescare. Si diceva che l’inizio del 2021 sarebbe stato cruciale per valutare le aspirazioni della Juventus che ha ottenuto 9 vittorie e una sconfitta, conquistato un trofeo (la Supercoppa italiana) e un pezzo della finale di Coppa Italia (martedì prossimo a San Siro).
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    Juve-Roma, la probabile formazione di Pirlo

    In mezzo al campo torna a guidare Arthur. Il brasiliano ha superato il periodo di ambientamento e anche quello del rodaggio. È in fiducia e sempre più al centro della Juventus. […] Sabato al proprio fianco avrà Adrien Rabiot (Bentancur è squalificato) e ovviamente l’intoccabile Weston McKennie (guarda il suo show su Instagram). L’americano sarà uno dei pochi confermati e contro la Roma vivrà una sorta di derby a stelle e strisce. I giallorossi, oltre ai proprietari statunitensi (Dan e Ryan Friedkin), hanno appena ingaggiato un altro talento della Mls, quel Bryan Reynolds ex Dallas a lungo inseguito anche dal dg bianconero Fabio. Paratici. McKennie, come sempre, giocherà a tuttocampo: prezioso con i suoi recuperi da Capin Uncino e con i suoi inserimenti da pirata dell’area di rigore. Sulla fascia opposta si rivedrà Federico Chiesa, devastante a Marassi e soltanto part-time a San Siro, in Coppa Italia.

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    Juve-Roma, la probabile formazione di Pirlo

    I senatori
    Rivoluzionata sarà anche la difesa. In porta tornerà Szczesny e davanti al polacco si va verso una linea per 3/4 diversa rispetto a quella protagonista nel primo round contro l’Inter. Salvo cambi dell’ultima ora, Pirlo si affiderà ai senatori Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Danilo. Con Juan Cuadrado unico superstite dell’undici iniziale di Coppa. Un lusso che, adesso che l’infermeria si sta svuotando (per la Roma rientrerà anche Ramsey), consente ai bianconeri di ruotare sei difensori di livello internazionale. I tre senatori, infatti, raccoglieranno il testimone di Matthijs De Ligt, Merih Demiral e Alex Sandro.
    Morata-Ronaldo
    Abbondanza che Pirlo, in attesa di Dybala, non ha ancora in attacco. Cristiano Ronaldo, fresco di doppietta in Coppa, ritroverà al suo fianco Alvaro Morata.
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    Juve, è Dybala il vero rinforzo per l'attacco

    Il mercato è chiuso, ma la Juventus un colpo lo aspetta ancora. Nessuna deroga e nessun svincolato. Il rinforzo in attacco per la seconda parte di stagione si chiama Paulo Dybala. Non è un semplice modo di dire. Tra riabilitazioni, acciacchi, infezioni e l’infortunio al ginocchio di inizio 2021 (10 gennaio), Andrea Pirlo ha avuto a disposizione la Joya soltanto per 16 partite e appena 859 minuti tra campionato e Champions League. Paulo la Supercoppa l’ha vissuta da spettatore e nelle prime tre partite di Coppa Italia non ha mai messo piede nemmeno in panchina. Tanto per rendere l’idea: Gigi Buffon, vice Szczesny di lusso ma pur sempre il secondo portiere, ha giocato solo 109 minuti in meno del numero 10 argentino, sulla carta una primissima scelta in atttacco. Il passato non si può cambiare, quello che conta è il futuro. E Dybala, dopo aver vissuto sei mesi difficili, rivede la luce. Il 27enne di Laguna Larga – 3 gol tra campionato e Champions – si sente sempre meglio, ma non ha ancora cominciato ad allenarsi con i compagni. Potrebbe riunirsi a Cristiano Ronaldo e Giorgio Chiellini già tra oggi e domani. Dipenderà dalle sensazioni che avvertirà in giornata e dalla scelta che Paulo prenderà assieme a Pirlo e allo staff medico. LEGGI TUTTO