consigliato per te

  • in

    Benzema: “Senza Ronaldo ora al Real Madrid mi sento libero”

    Benzema: “Senza Ronaldo ora sono libero”
    Benzema era stato preso dal Lione per affidargli il centro dell’attacco, ma a Madrid il centro di tutto era sempre e solo CR7. Il francese doveva giocare per il portoghese e non viceversa: “Nel Lione giocavo in un altro modo. Ora sono libero in campo, mi piace toccare il pallone. Con Cristiano ho cambiato il mio stile, giocavo per lui. Avevo uno che faceva il doppio o il triplo dei miei gol e dovevo adattarmi. Ho pensato che non mi sarebbe costato nulla, dovevo solo cambiare il mio modo di giocare e passarla di più a lui. Ho messo da parte la mia anima da bomber” ha concluso, spiegando che cosa significa dividere l’attacco con uno come Cristiano Ronaldo.
    [[smiling:135034]] LEGGI TUTTO

  • in

    Frabotta, la Juve ci crede: le tappe della sua scalata

    La velocità, dopotutto, è una dote fondamentale per un esterno, che sia difensivo, offensivo, o che copra l’intera fascia da una linea di fondo all’altra. Eppure la rapidità con cui Gianluca Frabotta ha scalato le gerarchie bianconere (e non solo) proprio correndo sulla fascia – quella sinistra – è comunque sorprendente. […]
    SCALATA
    Poco più di un anno fa, il 6 agosto 2019, Frabotta postava sul suo profilo Instagram una foto con la maglia della Juventus in mano nel centro sportivo di Vinovo. Il suo passaggio dal Bologna alla squadra bianconera Under 23 era appena stato ufficializzato e stava per cominciare la sua corsa verso l’alto. O meglio, il suo decollo, termine più adeguato: il 28 giugno il primo trofeo, la Coppa Italia di Serie C conquistata proprio con la Under 23 di Fabio Pecchia; il 2 agosto l’esordio in Serie A, lanciato da Maurizio Sarri dal primo minuto in Juventus-Roma dell’ultima giornata. La nuova stagione lo ha portato addirittura ad accelerare, perché il posto da titolare affidatogli da Andrea Pirlo alla prima di campionato contro la Sampdoria aveva un peso ben diverso e perché a quel “secondo esordio” sono seguite la prima convocazione nell’Italia Under 21 (raggiungerà il gruppo di Nicolato non appena l’esito dei tamponi consentirà ai bianconeri di lasciare l’isolamento e raggiungere le Nazionali) e soprattutto l’inserimento nella lista Champions, consegnata ieri alla Uefa.
    QUALITÀ E QUANTITÀ
    Ci sarà di nuovo anche Alex Sandro, alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali, ma con la serie fittissima di partite (sette in 21 giorni) che aspettano la squadra bianconera, ci sarà bisogno anche di Frabotta. Pirlo lo sa e ci conta: dopo l’esordio non lo ha più schierato titolare (non lo era nella distinta consegnate per Juventus-Napoli), ma la scelta di mandarlo in campo nei minuti finali di Roma-Juventus, con il bianconeri in 10 e il risultato in bilico, è stata un’altra concreta dimostrazione di fiducia. Anche nella sua ma turità, indispensabile per gestire momenti di partita così delicati. […] Grande dinamismo, sinistro di qualità, e buona attitudine difensiva (nella scorsa stagione 5 intercetti e 8,4 palloni recuperati a partita, il 60% di duelli difensivi vinti secondo i dati Wyscout) ne hanno fatto prima un punto fermo tra gli undici di Pecchia e ora tra i 23 di Pirlo. Con l’intenzione di continuare la corsa.
    Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport  LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, l’Asl segnalerà in Procura i calciatori che hanno violato l’isolamento

    Il rispetto dell’isolamento diventa un caso anche alla Juventus. L’Asl di Torino segnalerà alla Procura i calciatori bianconeri che, per l’azienda sanitaria, hanno violato l’isolamento per raggiungere le rispettive nazionali. “È stata la stessa società a segnalarci che alcuni calciatori avevano lasciato il luogo di isolamento e perciò noi notizieremo l’autorità competente, cioè la Procura, di quanto avvenuto”, ha dichiarato ad alcuni quotidiani Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Città di Torino. Hanno lasciato il J Hotel per raggiungere le rispettive nazionali Bentancur, Cuadrado, Danilo, Dybala e Ronaldo, ma anche Buffon e Demiral, che sono tornati a casa.
    Juve-Napoli sub iudice: la decisione del Giudice Sportivo
    Si rischia una multa da 400 euro
    La Juventus è in isolamento fiduciario da sabato, quando sono stato accertate le positività di due persone dello staff esterne al gruppo squadra. Già lunedì il club aveva segnalato all’Asl la decisione dei suoi tesserati, la cui responsabilità, una volta abbandonato il ritiro, diventa individuale. Rischiano una multa da 400 euro. Per tutti gli altri giocatori, invece, sta proseguendo l’isolamento al J Hotel. Tra loro c’è anche chi, pur essendo stato convocato in Nazionale, sta attendendo i controlli previsti dal protocollo. È il caso, ad esempio, di Adrien Rabiot: se i due tamponi risulteranno negativi, al termine di cinque giorni di isolamento, cioè domani, potrà unirsi alla Nazionale francese. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Chiesa: ecco qual è il suo nuovo numero di maglia

    TORINO – La Juventus, attraverso il proprio profilo ufficiale Instagram, ha svelato quale sarà il numero di maglia del nuovo acquisto Federico Chiesa. A rivelarlo è l’immagine postata dal club bianconero: si tratta della maglia numero 22 per l’ex Fiorentina, che in viola indossava la numero 25, che in bianconero è già assegnata ad Adrien Rabiot.  LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, ecco la lista Champions. Fuori Khedira, c'è Frabotta

    TORINO – La Juventus ha consegnato oggi alla Uefa la lista dei giocatori bianconeri che prenderanno parte alla prima fase della Champions League. La Juve esordirà il 20 ottobre a Kiev contro la Dinamo e, oltre agli ucraini, nella fase a gironi affronterà il Barcellona e il Ferencváros. Nella lista presentata, assente il nome di Khedira, mentre c’è Frabotta. Questo l’elenco completo: 1 Szczesny, 3 Chiellini, 4 de Ligt, 5 Arthur, 7 Ronaldo, 8 Ramsey, 9 Morata, 10 Dybala, 12 Alex Sandro, 13 Danilo, 14 McKennie, 16 Cuadrado, 19 Bonucci, 22 Chiesa, 25 Rabiot, 28 Demiral, 30 Bentancur, 31 Pinsoglio, 33 Bernardeschi, 38 Frabotta, 39 Portanova, 44 Kulusevski, 77 Buffon. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Napoli, ecco come avrebbe giocato Pirlo

    TORINO – Dovrà avere ancora pazienza, Paulo Dybala, che non gioca titolare da Juventus-Sampdoria del 26 luglio: ricordo agrodolce, perché a fine partita festeggiò con i compagni lo Scudetto, ma durante si era procurato l’infortunio all’adduttore sinistro che lo ha tenuto fuori fino ai minuti finali di Juventus-Lione, quando Sarri lo giocò come carta della disperazione, ma l’unico risultato fu una ricaduta. Ricaduta che ha costretto la Joya ad allenarsi a parte fino a pochi giorni prima di Roma-Juventus: comunque convocato, per stessa ammissione di Andrea Pirlo avrebbe probabilmente giocato nel finale, senza l’espulsione di Rabiot. E per stessa ammissione di Pirlo, sottoforma della formazione che la Juventus ha consegnato all’arbitro ieri sera, l’argentino avrebbe giocato titolare contro il Napoli. Dovrà aspettare. Intanto, vedersi titolare alla prima occasione in cui era in condizione di esserlo, sarà un’iniezione di fiducia dopo una fine estate in cui era tornato anche a essere uomo mercato e in attesa della trattativa sul rinnovo che entrerà nel vivo nei prossimi giorni.
    Da Napoli-Genoa a Juve-Napoli: tutto quello che è successo
    La Juventus fa le visite a Chiesa a Firenze, poi la firma e dopo la Nazionale

    Il ruolo
    Schierato in attacco accanto a Cristiano Ronaldo, Dybala avrebbe ovviamente interpretato il ruolo di centravanti a modo suo: svariando e arretrando. Movimenti che avrebbe cercato di combinare soprattutto con quelli di Ramsey, confermato nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo in fase difensiva e di trequartista in fase offensiva. Proprio quest’ultimo compito il gallese avrebbe potuto scambiarselo con Dybala, andando ad attaccare la profondità mentre la Joya arretrava in zona di rifinitura. Con Ronaldo libero di scegliere tra le due opzioni. Un’altra possibilità interessante da vedere sarebbe stata quella degli scambi con Kulusevski, considerata la propensione dei Dybala ad allargarsi a destra e quella dello svedese a tagliare centralmente. […]
    Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Il medico della Juve: “La bolla deve funzionare così”

    TORINO – Tutto ruota intorno a una parola: bolla. Abbiamo imparato a conoscerla quando lo sport ha ripreso faticosamente dopo il blocco imposto dal Covid-19. Tutti insieme, più o meno appassionatamente, per isolarsi dal resto del mondo e poter tornare alle attività consuete. Lo ha fatto il calcio in Europa, lo ha fatto la Nba – che ha raccolto a Orlando ventidue della trenta squadre – e, con il basket, tutto lo sport a stelle&strisce. Una volta ripresa l’attività per la stagione 2020-21, la bolla è stata mantenuta in sport individuali, come il tennis e l’atletica leggera, mentre in quelli di squadra non è stata più obbligatoria. Ma non è svanita. È infatti l’accorgimento che si prende quando si scopre una positività nel cosiddetto gruppo squadra: non solo i calciatori e lo staff, ma tutto il mondo che ruota intorno a chi scende in campo e che è essenziale per il funzionamento della macchina. Ed è quello che sembra aver fatto la differenza per quanto riguarda Juventus-Napoli, non andata in scena ieri sera dopo che la squadra campana è stata fermata sabato sera, poco prima del decollo per Torino, dall’intervento dell’Asl regionale, con le conseguenze che sono state sotto gli occhi di tutti.
    Napoli, violato il procotollo: cosa farà il giudice sportivo
    Da Napoli-Genoa a Juve-Napoli: tutto quello che è successo

    Isolamento fiduciaro
    Una considerazione che nasce dopo aver ascoltato le parole del presidente Andrea Agnelli e il dottor Luca Stefanini, intervenuti ieri sera per spiegare le ragioni della Juventus: “Il protocollo prevede un isolamento fiduciario in una struttura concordata con l’Asl quando emerge una positività all’interno del gruppo squadra – sottolinea il responsabile dello staff sanitario bianconero -. È quello che abbiamo fatto noi, ritrovandoci al Training Center, quando abbiamo fatto i tamponi entro le quarantotto ore prima del match, secondo le ultime direttive”.
    Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Da Napoli-Genoa a Juve-Napoli: tutto quello che è successo

    TORINO – Tra Napoli-Genoa e Juventus-Napoli passa solamente una settimana, ma è come se il tempo si sia fermato. E in quel tempo succede di tutto: protocolli, informative, disposizioni regolamentari, ma pure chiacchiere, tante chiacchiere. Dalla partita stravinta dagli azzurri contro i rossoblù privi di Mattia Perin risultato positivo al Coronavirus – gara posticipata di tre ore per la partenza ritardata dei liguri – al match fantasma di ieri sera allo Stadium si assiste a un balletto di dichiarazioni, carte scritte, repliche e controrepliche, parate e risposte. Il problema è che nonostante avesse un portiere contagiato dal Covid il Genoa ha giocato al San Paolo il 27 settembre, ieri invece la squadra campana a Torino non c’era. Due giorni dopo Napoli-Genoa tutti i calciatori azzurri risultano negativi al tampone, mentre a Pegli scoppia una mini pandemia nel gruppo rossoblù.
    Juventus-Chiesa: è fatta. Douglas Costa al Bayern. Ecco tutti i dettagli

    I positivi a Napoli
    Quattro giorni dopo Napoli-Genoa, altro giro di tamponi e venerdì 2 ottobre il polacco Piotr Zielinski risulta positivo: il centrocampista, ma anche Giandomenico Costi, collaboratore del ds Cristiano Giuntoli. Sempre tre giorni fa è il Consiglio di Lega a stabilire, uniformandosi alla normativa Uefa, che le partite devono essere disputate a patto che le squadre coinvolte abbiano almeno 13 giocatori disponibili, incluso un portiere. Nella nota compare un’unica variabile all’obbligatorietà del provvedimento: “fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali e locali”. E siamo a sabato, quando succede davvero di tutto. A Zielinski s’aggiunge Eljif Elmas: anche il macedone risulta positivo al Coronaviris. Nel frattempo la squadra allenata da Rino Gattuso si sta allenando a Castelvolturno, convinta di decollare poco prima delle 20 dall’aeroporto di Capodichino, direzione Caselle. Ma la Asl di Napoli decide di stoppare la partenza del volo. […]
    Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO