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    Juve, De Ligt: “Sulla via del recupero”

    TORINO – Dopo l’intervento alla spalla a cui si è sottoposto pochi giorni fa, Matthijs De Ligt già guarda al futuro e dalle sue vacanze in Sardegna ha deciso di postare una foto sul proprio profilo Instagram per tranquillizzare tutti i tifosi della Juve. L’immagine è accompagnata dalla seguente didascalia: “Sulla via del recupero, buona domenica a tutti!”. LEGGI TUTTO

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    Youth League, una Juve ancora in gioco: sfida al Real

    Ne ha convocati 24 Lamberto Zauli per la grande sfida di domenica sera, ore 18 a Nyon, contro il Real Madrid. C’è una Juve che gioca ancora, una Juve ancora in campo che sfida i pari età madridisti per il passaggio ai quarti di finale di Youth League.
    Juve-Real: da Fagioli a Petrelli, la lista dei convocati
    Ecco i ragazzi a disposizone: Barrenechea, Bonetti, Chibozo, De Winter, Dragusin, Fagioli, Garofani, Gozzi, Lamanna, Leo, Leone, Miretti, Mulazzi, Ntenda, Petrelli, Pisapia, Portanova, Raina, Ranocchia, Riccio, Sekulov, Siano, Tongya, Vlasenko. Fuori dalla lista capitan Anzolin, infortunato, come anche Verduci. Out anche Ahamada e Da Graca.

    Juve-Real Youth League: la sfida è a Raul!
    L’Under 19 bianconera ha conquistato gli ottavi di finale chiudendo il suo girone al primo posto davanti ad Altetico Madrid, Lokomotiv Mosca e Bayer Leverkusen. Stessa cosa ha fatto anche il Real Madrid davanti a Bruges, PSG e Galatasaray. Il Real nella prima fase della competizione è stato guidato da Daniel Poyatos Algaba, ora passato al Panathinaikos: nelle gare del girone, ha sempre schierato la sua squadra con il 4-3-3, cambiando abito tattico soltanto nel 6-3 ai danni del PSG, dove ha optato per un 4-1-4-1. Nella fase a gironi sono andati a segno ben 12 giocatori differenti, con quattro ad aver esultato due volte: Pablo Rodriguez, Jordi Martin, Juanmi Latasa e Pedro Ruiz. Quest’ultimo vanta anche quattro gol con il Castilla, dove il capocannoniere della squadra è un altro giocatore sempre impiegato in Youth League nelle prime sei gare: il classe 2000 Miguel Baeza (ceduto nelle ultime ore al Celta Vigo), che nella Segunda Division B ha messo a segno 9 reti. Sulla panchina del Real, come detto, non ci sarà Poyatos ma l’allenatore del Castilla, Raul Gonzalez Blanco. L’ex attaccante, leggenda dei blancos, non ha bisogno di presentazioni.
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    Juve, con Pirlo possibile il ritorno della difesa a 3

    Tendenzialmente la Juventus di Andrea Pirlo giocherà con la difesa a quattro. Con quindici giorni scarsi di lavoro a disposizione, sarebbe un po’ pericoloso per il nuovo tecnico avventurarsi in un cambio di modulo, anche se gente come Bonucci e Chiellini gioca a memoria e si trova particolarmente a suo agio con quello schieramento. Il che lascia aperta una possibilità al vecchio sistema di gioco di Antonio Conte, un allenatore che Pirlo cita sempre come il più influente della sua carriera. E chissà se questo non ispiri un ritorno al passato.

    D’altra parte la Juventus abbonda di centrali difensivi di alti livello: Bonucci e Chiellini rappresentano l’esperienza, De Ligt e Demiral sono il futuro del club, ma attenzione perché potrebbe tornare Romero dal Genoa e c’è sempre Rugani. Reparto abbondante che offrirebbe la possibilità di avere addirittura una doppia scelta in ogni posizione se dietro si schierassero a tre. La difesa a quattro è quella che i bianconeri hanno utilizzato negli ultimi cinque anni (gli ultimi quattro di Allegri, che all’inizio non aveva cambiato il modulo a cinque di Conte proprio per la mancanza di tempo, avendo preso la squadra al volo) e Pirlo potrebbe sfruttare una certa dimestichezza e anche il lavoro di Maurizio Sarri. Il nuovo tecnico, infatti, potrebbe proseguire nel tenere la linea difensiva piuttosto alta, portando il pressing agli avversari fin dalla loro metà campo. Un meccanismo tattico che nel finale di stagione aveva anche mostrato segnali positivi, anche se nel complesso ha esposto la difesa bianconera a incassare molti più gol del previsto. Comunque vada, Pirlo ha gli uomini per scegliere ed eventualmente cambiare a stagione in corso.
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    Juve, Pogba e quella voglia di tornare

    Se n’era andato via dalla Juventus quattro anni fa, senza avere il tempo di salutare la squadra e Max Allegri perché dalle vacanze americane era rientrato direttamente su Manchester per le visite mediche con lo United. Ma nel messaggio d’addio Paul Pogba si era lasciato andare alla commozione: «Porterò con me un pezzo di voi e lascio da voi un pezzo di me». Non frasi fatte, come succede spesso in queste circostanze, ma la pure verità perché il Polpo ha mantenuto un forte legame con Torino e con i suoi ex compagni. Un mese dopo, a settembre, si era presentato a Vinovo, approfittando di un giorno di libertà concesso da José Mourinho, per riabbracciare gli amici e a tutti (staff tecnico, settore medico, magazzinieri e dirigenti compresi) aveva regalato un rolex. Anche a distanza, Pogba non ha smesso di sentirsi con i bianconeri, grazie a una chat su whatsapp, messaggiandosi in particolare con Cuadrado, Dybala e Bonucci. E a dare segnali di nostalgia, soprattutto quando la situazione a Manchester non era così rosea, quando faticava a trovare spazio ed era attanagliato dagli infortuni. «Torino è casa mia, è il posto in cui ho segnato i miei primi gol da professionista» disse quando, nel 2018, c’è ritornato da avversario in Champions.

    In questi quattro anni si è parlato più volte di un ritorno di Pogba in bianconero, operazione complicata, soprattutto dal punto di vista economico. In quest’estate c’è una ragione in più per sposare questa tesi: l’arrivo sulla panchina della Juventus di Andrea Pirlo, che del Polpo è stato un compagno di tante vittorie in bianconero. E che ritiene Pogba un numero uno, innamorandosene fin dai primi allenamenti a Vinovo. Ovviamente l’acquisto di Pogba sarebbe successivo alla cessione di Paulo Dybala che garantirebbe quelle risorse necessarie per strapparlo allo United. Adesso Pogba è concentrato sull’Europa League: domani affronta il Siviglia in semifinale e l’idea di poter sollevare la Coppa, magari battendo l’Inter in finale, non gli dispiacerebbe. Dopo potrà occuparsi del futuro: il Manchester United sta pensando al rinnovo (ha il contratto è in scadenza nel 2022) che il Polpo non disdegna perché i rapporti con il club non sono tesi come l’estate scorsa, quando ha chiesto espressamente di andarsene. E poi la firma non significa per forza restare a Manchester, dove non è amato dai tifosi: può essere il passaggio di una trattativa che porta all’addio.
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    La Juve al Barcellona: dateci Arthur per il raduno

    La Juventus ha chiesto al Barcellona di avere subito Arthur così da metterlo a disposizione di Andrea Pirlo per il giorno del raduno, il 24 agosto. Secondo l’accordo per lo scambio (con conguaglio) tra il brasiliano e Miralem Pjanic, che passa al Barça, i giocatori si sarebbero presentati a settembre nelle nuove squadre, ma i bianconeri confidano in un gentlemen’s agreement con i catalani.

    Anche perché Arthur è fuori squadra: non è partito per Lisbona, dove ieri il Barcellona ha giocato i quarti di Champions contro il Bayern Monaco uscendo con una batosta storica, e contro di lui è stato aperto un procedimento disciplinare perché il giocatore non si era presentato dopo una settimana di vacanza, restando in Brasile e saltando i test. Poi si è presentato al Camp Nou per Barça-Napoli ed è stato rimandato a casa: pur avendo fatto il tampone per conto suo, l’Uefa non gli ha concesso la deroga perché non ha seguito il protocollo.
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    “Chiellini, buon compleanno all'uomo dei 9 Scudetti”: gli auguri della Juve

    TORINO – Nel giorno del suo 36° compleanno non potevano mancare gli auguri della Juventus a Giorgio Chiellini, il capitano che ha da poco raggiunto l’invidiabile record di 9 Scudetti consecutivi, unico componente della rosa a raggiungere tale traguardo: “Un altro compleanno in bianconero, un altro compleanno da campione d’Italia. Giorgio Chiellini, l’uomo dei nove scudetti, compie oggi 36 anni. Chiello festeggia ricaricando le batterie in vista della prossima stagione, dopo che in quella appena conclusa ha dovuto fare i conti con un infortunio che non gli ha comunque impedito di lasciare una traccia importante sul nono scudetto consecutivo suo e della Juventus. Con il gol alla prima giornata a Parma, per esempio, ma soprattutto con la sua costante presenza accanto ai compagni, da vero leader. Nelle parole e nei gesti, come ha dimostrato la condivisione dell’alzata della Coppa Scudetto con Leonardo Bonucci, compagno di mille battaglie in campo che in questa stagione ha indossato la fascia da capitano. In attesa di ricominciare a inseguire altri traguardi insieme, tanti auguri Giorgio!”, la nota apparsa sul sito ufficiale bianconero.
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