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    Juve-Lione, Szczesny: “Cristiano Ronaldo farà un altro miracolo”

    TORINO – “Il premio come miglior portiere della Serie A? Valgono i trofei vinti dalla squadra, quelli individuali hanno una valenza diversa. Per quanto riguarda lo scudetto, è stato un campionato strano, difficile, sofferto, ma anche sottovalutato. Vincere nove scudetti è straordinario e quest’anno vale tanto, anche in considerazione della lunga sosta”. Queste le parole del portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, che poi ha parlato anche del Lione e di Cristiano Ronaldo.
    Juve-Lione, Garcia: “Abbiamo il 50% di possibilità di passare”

    Juve, Szczesny sul Lione e Ronaldo”
    “Pensiamo alla partita venerdì contro il Lione (all’Allianz Stadium si ripartirà dall’1-0 dell’andata in favore dei francesi, ndr). Vedo una squadra pronta, c’e un ambiente simile a quello dell’anno scorso prima della gara con l’Atletico Madrid, possiamo farcela anche quest’anno. Ancora tripletta di Ronaldo? Nessuno al mondo ha dubbi che Cristiano possa farlo di nuovo, come al solito nelle gare decisive fa la differenza, è pronto a fare un altro miracolo. Ci stiamo giocando un obiettivo importante, trovare le motivazioni non è difficile, siamo tutti concentrati. Il Lione fisicamente sembra in forma, sembrano anche loro pronti a giocare, vedremo chi arriverà ai quarti di finale. Alla Juve serve ritrovare lo spirito giusto, senza i tifosi è dura, dobbiamo trovare l’energia per ribaltare il risultato. Non si sa in che modo arrivano le squadre europee, con tutte le differenze. La favorita per me non c’è. Vogliamo far gioire i tifosi” ha spiegato e concluso ai microfoni di Sky.
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    Juve, missione rimonta: Ronaldo al top in attesa di Dybala

    TORINO – Si aspetta Dybala, ci si aggrappa a Cristiano Ronaldo: il destino della Juventus in Champions dipende anche e soprattutto da quei due là davanti. La Joya continua nel suo percorso riabilitativo con l’obiettivo di andare almeno in panchina contro il Lione, lo staff medico prosegue nella valutazione quotidiana della coscia sinistra dell’argentino e la tabella prevede proprio venerdì come “data x” per il consulto definitivo. E poi c’è il portoghese, il calciatore in attività con più coppe dalle grandi orecchie in bacheca: la Champions è il suo ambiente preferito, da quando ha iniziato ad alzarle al cielo con il Real Madrid nel 2014 non ha mai vissuto due stagioni consecutive senza trionfi nella competizione. Così, per le statistiche, dopo aver fallito all’esordio con la Juve, questo dovrebbe essere l’anno buono. E i bianconeri aspettano i suoi gol, perché in questa Champions non ha tenuto ritmi da extraterrestre come è solito fare: sette gettoni, appena due reti e soltanto un assist fornito ai compagni.

    Juve-Lione, missione rimonta
    La missione rimonta passerà dai piedi di Ronaldo, l’ambiente si augura di rivivere la notte magica del 12 marzo 2019, quando CR7 ribaltò con una tripletta il 2-0 subito al Wanda Metropolitano dall’Atletico Madrid. Anche in quel caso erano ottavi di finale, tra 48 ore allo Stadium arriverà il Lione ma i bianconeri dovranno farcela senza poter contare sulla spinta dei tifosi. E l’osservato principale resta Maurizio Sarri, che contro i francesi si gioca una fetta di futuro: il suo operato verrà inevitabilmente giudicato dall’esito della gara di venerdì. I precedenti con Rudi Garcia, però, non sorridono al tecnico toscano, che ha sfidato cinque volte il collega senza mai riuscire a batterlo: il bilancio complessivo, infatti, parla di zero vittorie, due pareggi e due sconfitte contro l’allenatore dal passato alla Roma. E il terzo tonfo è il più recente e più pesante, l’1-0 di Lione del 26 febbraio scorso. Dall’altra parte, Garcia ha il dente avvelenato contro la Juve: ha perso due volte su due allo Stadium, il 3-2 del 2014 è passato alla storia per il suo gesto del violino contro la direzione dell’arbitro Rocchi, che giusto nell’ultimo Juve-Roma di sabato scorso ha terminato la sua lunga carriera con il fischietto in bocca. Il tecnico francese tornerà nella tana bianconera a quasi sei anni dall’episodio, troverà una Juve che dovrà vincere a tutti i costi e fare attenzione a mantenere inviolata la propria porta. Se il Lione dovesse segnare, infatti, ai bianconeri servirebbero tre reti. E Szczesny ha subito almeno un gol in nove delle ultime dieci uscite.
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    Cristiano Ronaldo, ma quale Psg… il futuro alla Juve non è in bilico

    Per fortuna Cristiano Ronaldo non ritiene che il mondo ce l’abbia con lui, o che a causa di una sorta di macumba il destino lo faccia apposta a voltargli le spalle nel momento meno atteso. Anche se avrebbe avuto più motivi per maturare riflessioni di questo genere. Quali? Prendete in considerazione il Pallone d’Oro 2019 assegnato a Leo Messi nell’anno in cui lo sconfitto conquista la Nations League con il Portogallo e il vincitore arriva solo terzo in Coppa America con l’Argentina, o anche solo la cancellazione dell’edizione 2020 con CR7 ad ora più perforante della Pulce (che ha visto la Liga imboccare la via di Madrid) sotto il profilo realizzativo e dunque tra i primissimi favoriti. Il fatto che Cristiano non sia stato giudicato il migliore dell’ultimo campionato di Serie A aggiunge un po’ di pepe in una polemica in cui l’asso portoghese non è mai entrato. E se il riconoscimento è appannaggio dell’amico Paulo Dybala, beh, fa leggermente meno male. Però Ronaldo è solito sfruttare simili situazioni per gonfiare il petto di quell’orgoglio pizzicato da premi che gli spetterebbero già solo dando un’occhiata ai numeri[…]
    Il feeling con il bianconero non è in discussione e le voci di mercato che ciclicamente si ripresentano non distraggono Ronaldo. Parola di France Football: Cristiano si sarebbe trasferito al Paris Saint-Germain se non fosse stato per il Coronavirus. Secondo il periodico francese, CR7 avrebbe perso ogni speranza di successo nella Juventus dopo il faticoso 2-1 sulla Lokomotiv Mosca nei gironi di Champions. Citazioni varie: «Non è scontento, ma neanche così contento»; «Un prigioniero incompreso, solitario» che vive in «una città nascosta dalle montagne, in una società non all’altezza della sua dimensione». E chi più ne ha più ne metta, purché sorretto dall’intenzione di diffondere un messaggio che non corrisponde a quanto filtra dall’entourage di Ronaldo. Perché Cristiano da Torino, città che ama per la sua riservatezza, e dalla Juventus non si muoverà: ha un contratto fino al 2022 e ha voglia di onorarlo fino in fondo. 
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    Juve: Dybala tenta il recupero, Sarri porta la coppa al JMuseum

    TORINO – Allenamento pomeridiano per la Juventus di Maurizio Sarri che, dopo il giorno di riposo di ieri, oggi ha lavorato al JTC Continassa in vista del ritorno dell’ottavo di finale di Champions League contro il Lione in programma venerdi’ prossimo all’Allianz Stadium. Alla presenza del vicepresidente Pavel Nedved e del chief football officer Fabio Paratici, la squadra ha iniziato l’avvicinamento a quello che e’ l’ultimo obiettivo di una stagione anomala e imprevedibile. In casa Juve l’attenzione e’ soprattutto per Paulo Dybala: l’argentino, votato tra l’altro MVP della Serie A 2019/2020, sta forzando i tempi per cercare di recuperare dal problema muscolare alla coscia sinistra rimediato nella partita dello scorso 26 luglio contro la Sampdoria e stamani e’ arrivato per primo al quartier generale bianconero per continuare il programma fisioterapico.
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    Juve, ottimismo per Dybala
    Dal centro sportivo della Continassa filtra ottimismo per una possibile convocazione.La squadra ha lavorato nel pomeriggio, focalizzando l’attenzione su lavoro per reparti, possesso palla e partitella. Dybala, come da programma, ha svolto una seduta di allenamento personalizzata. Sempre nella giornata di oggi il club ha arricchito la propria bacheca al JMuseum portando gli ultimi due trofei vinti in stagione: a consegnare la coppa per lo scudetto maschile c’era il tecnico Maurizio Sarri, mentre per quello femminile erano presenti l’allenatrice Rita Guarino, il capitano Sara Gama e il responsabile del settore femminile Stefano Braghin. (in collaborazione con Italpress) LEGGI TUTTO

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    Kulusevski esclusivo: Juve, idolo Dybala. Voglio la Champions

    TORINO – Giugno 2015, finale di Champions League tra Barcellona e Juventus. Massimiliano Allegri ha vinto il campionato al primo colpo dopo il triennio di Antonio Conte. Con i bianconeri, sul charter di ritorno da Berlino, c’è anche il primo acquisto per la stagione seguente. È giovane (ha 21 anni), ma è stato la rivelazione della Serie A con il Palermo: 35 presenze, 13 gol e 10 assist. Tanto che il club di Agnelli per bruciare la concorrenza deve investire 32 milioni più 8 di bonus. È Paulo Dybala, la Joya, il numero 10 del momento.

    A distanza di cinque anni sembra di rivedere un film simile con Dejan Kulusevski, primo acquisto della Juventus per il 2020-21. A parte il ruolo diverso, le assonanze sono tante. Lo svedese ha 20 anni, ha stupito tutti grazie a una stagione spettacolare nel Parma (39 presenze, 10 gol, 9 assist) e alla Continassa se lo sono aggiudicati in anticipo, già a gennaio, versando all’Atalanta 35 milioni più 9 di bonus. Anche il momento sembra simile: Allegri, dopo aver gestito il post Conte continuando a vincere, nell’estate 2015 iniziava a varare la sua Juventus. Sarri non è ancora in finale di Champions, ma ha già conquistato il tricolore e ha lo stesso progetto in testa per il futuro. Di diverso c’è che Kulusevski, in caso di approdo alla fase finale di Lisbona da parte di CR7 e compagni, probabilmente non viaggerà con i nuovi compagni causa Covid. «Ho parlato con i dirigenti – racconta il fantasista – e insieme abbiamo deciso che invece di aggregarmi alla Juve fin da ora è meglio aspettare la nuova stagione perché sarà una annata intensa, lunga e ho bisogno di riposare un po’»
    D’Aversa, suo allenatore a Parma, dice di lei: «Ragazzo competitivo, stesso dna della Juventus, mi ricorda Nedved per il mix di corsa e qualità». Si ritrova?«Io vado alla Juventus per aiutare la squadra. Sono consapevole che dovrò lavorare molto e avere anche un po’ di pazienza: all’inizio dovrò imparare tanto da compagni e staff. Sono pronto e farò di tutto per dimostrare che il club ha fatto bene a puntare su di me. Il paragone con Nedved mi lusinga. Oltre ad averlo conosciuto di persona, ho visto alcuni dvd su di lui: era davvero forte. Forse un po’ gli somiglio nella facilità di corsa abbinata alla tecnica. Ma io sono soltanto Dejan».
    D’Aversa ha detto anche che lei è stato il miglior Under 21 d’Europa. Pensa di avere chance di vincere il Golden Boy di Tuttosport o crede che sia Haaland il favorito?«Qualche possibilità potrei averla, ma al momento penso che Haaland abbia fatto più di me e sia tra i favoriti. Vedremo»
    Come immagina CR7 da vicino?«Per fortuna l’ho già incontrato ed è stato super emozionante. Quando a gennaio sono venuto a Torino per firmare il contratto, Cristiano mi ha raggiunto in sede con Chiellini, Buffon e Bonucci per darmi di persona il benvenuto alla Juventus. Con CR7 ho scherzato anche prima di Juve-Parma, ma quello che ci siamo detti non posso dirlo… (risata). Da fuori Cristiano può sembrare una star, ma parlandogli ho scoperto un ragazzo alla mano. Che emozione».
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    Cristiano Ronaldo e Sarri, patto dei 40 gol: la Juve punta Lisbona

    Avessero avuto tutti la sua voglia di gol, ammirata anche a Cagliari nonostante fosse una partita totalmente inutile ai fini dello scudetto, forse il rendimento complessivo della Juventus sarebbe stato diverso e le malelingue sarebbero andate a farsi benedire. Dicono: la squadra non ne ha più, è svuotata, Maurizio Sarri rischia, eccetera eccetera. Di sicuro il buon Cristiano Ronaldo non ha mai smesso di lavorare per il bene suo e del collettivo di cui rappresenta la stella polare da un biennio. E ora che l’incrocio europeo con il Lione s’avvicina sempre più – mancano tre giorni – l’adrenalina sale, la tensione pure, ma forse converrebbe semplicemente voltare pagina e lasciarsi trascinare dall’inguaribile ottimismo di un tale che ha vinto cinque Champions League e brama la sesta come fosse la prima.

    Un uomo che ha già in testa nuovi traguardi, uno dei quali rimanda all’avvento torinese di Sarri. «Voglio fargli segnare più di 40 gol in questa stagione», risuona l’eco nel vuoto della Torino d’agosto. Ecco, a Cristiano mancano cinque reti e non sembra una missione impossibile realizzarle sia per chi appena sente la musichetta dell’ex Coppa dei Campioni si scatena negli scontri ad eliminazione diretta (65 gol contro i 41 di Leo Messi), sia per chi da un anno lavora per mettere CR7 in condizione di segnare in abbondanza. Come Eden Hazard al Chelsea (21 reti), Dries Mertens (67) e Gonzalo Higuain (38) a Napoli.

    Per Ronaldo, che curiosamente in questa edizione della Champions ha concretizzato meno di Paulo Dybala (due gol contro tre), la sfida con il Lione non avrà il pathos della rimonta sull’Atletico Madrid, però quella tripletta è ricordo che colora l’attesa e spalma fiducia nella tifoseria juventina a caccia di un successo ampio e convincente. La tripletta in faccia a Diego Simeone è esempio che non si cancella, concedere il bis contro l’ex violinista Rudi Garcia scatenerebbe un entusiasmo debordante con vista su Lisbona.
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    Lista Champions Juve: c'è Demiral, fuori Khedira

    TORINO – Venerdì 7 agosto alle 21 la Juventus scende in campo contro l’Olympique Lione all’Allianz Stadium. Ricomincia dunque la Champions League, dopo la pausa forzata dei mesi scorsi. Questo l’elenco dei bianconeri che prenderanno parte alla competizione, in cui è presente anche Miralem Pjanic già ceduto al Barcellona: Szczesny, De Sciglio, Chiellini, De Ligt, Pjanic, Ronaldo, Ramsey, Dybala, Douglas Costa, Alex Sandro, Danilo, Matuidi, Cuadrado, Bonucci, Higuain, Rugani, Rabiot, Demiral, Bentancur, Pinsoglio, Bernardeschi e Buffon. Rimasto fuori Khedira.
    Juve-Lione, Depay lancia la sfida: “Non abbiamo paura”
    Il calendario delle partite di Champions League LEGGI TUTTO

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    Juve, romanzo tricolore

    TORINO – Stron9er. E’ questo l’ hashtag scelto dalla Juventus e dai calciatori per festeggiare il  consecutivo.
    In una stagione dove Cristiano Ronaldo e Dybala hanno trascinato i compagni verso uno scudetto scontato solo sulla carta.

    La Juventus ha vinto, con più di qualche passo falso, il campionato 2019/2020; si tratta del primo titolo per Maurizio Sarri, quel titolo che “desideravo da bambino e l’ho vinto da vecchio”.
    Vincere nove scudetti consecutivi è un’impresa mai riuscita a nessuno in Italia e abbiamo deciso di celebrare questo traguardo con un volume da collezione che racconta, come un romanzo, questi nove trofei vinti dai bianconeri.Il GS Extra “Juve romanzo tricolore” ti aspetta in edicola dal 5 Agosto con il Tuttosport LEGGI TUTTO