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    Juve, i convocati per Cagliari: c'è Higuain, tante novità

    TORINO – La Juve è impegnata a Cagliari contro la formazione di Zenga per il 37° turno del campionato di Serie A. La squadra bianconera ha già conquistato lo scudetto grazie alla vittoria casalinga con la Sampdoria e fa visita ai rossoblù nella penultima giornata del torneo. Ecco i convocati di Sarri per la trasferta alla Sardegna Arena.
    Juve, la lista dei convocati
    L’elenco completo dei convocati: Szczesny, Pinsoglio, Buffon. Alex Sandro, Bonucci, Rugani, Demiral, Coccolo, Wesley, Frabotta, Pjanic, Matuidi, Bentancur, Muratore, Peeters, Ronaldo, Cuadrado, Higuain, Bernardeschi, Olivieri, Vrioni, Zanimacchia. LEGGI TUTTO

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    Buffon, Ronaldo e tanti giovani: Sarri dosa la Juve

    TORINO – A Cagliari, ma con la testa al Lione. Quello che per tutta la stagione per la Juventus è stato un pericolo da scongiurare, affrontare le partite di campionato riservando inconsciamente una parte delle energie alla Champions League, ora diventa una strategia. Ed è inutile scandalizzarsi: la squadra bianconera ha raggiunto il suo obiettivo in Serie A e ora ha il diritto e il dovere di concentrarsi su quello europeo. Si potrebbe discutere, al limite, se il modo migliore per prepararsi al ritorno degli ottavi di finale non possa essere giocare al massimo anche le prossime due partite, ma non sul fatto che l’obiettivo bianconero debba essere solo presentarsi al top, o il più vicino possibile, all’Allianz Stadium venerdì 7 agosto.

    RECUPERO – Sicuro il fine, anche sul mezzo c’è in realtà poco da discutere. L’idea di affrontare Cagliari e Roma come se lo Scudetto fosse ancora in palio per tenere alti tono muscolare e nervoso potrebbe avere senso in una stagione normale e con tutti i giocatori disponibili. Non alla fine di un’annata durata più di un anno solare, in cui i giocatori hanno dovuto fermarsi per tre mesi, due dei quali chiusi in casa, e poi hanno disputato 12 partite in 45 giorni, giocandosi due trofei. Non per una squadra che ha dovuto fare i conti con molti infortuni, anche gravi, e che oggi ha almeno quattro giocatori indisponibili (Danilo potrebbe recuperare): dei quali uno ha finito la stagione (Khedira), uno potrebbe forse recuperare solo per l’eventuale finale di Champions (Douglas Costa) e uno spera di farcela per il Lione (Dybala), con il solo De Sciglio presto disponibile. «Era fondamentale chiudere il discorso stasera – ha detto Leonardo Bonucci domenica fresco di Scudetto – perché ora potremo riposarci, allenarci (cosa che non abbiamo fatto per 40 giorni), e mettere testa e gambe in una partita che vogliamo vincere per andare a Lisbona a giocarci i quarti di finale».
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    Juve, ricambio generazionale: Higuain e gli altri in partenza

    Un ricambio, lo dice la parola, consiste nella sostituzione di qualcosa o qualcuno con qualcos’altro o qualcun altro. Il ricambio generazionale della Juventus dunque non vedrà solo l’arrivo di giocatori giovani, ma anche la partenza di giocatori meno giovani. Anche perché lo impongono monte ingaggi e liste di Lega e Uefa.
    La lista di Paratici in entrata

    I nomi dei cedibili
    Il Pipita potrebbe non essere il solo giocatore offensivo a lasciare la Juventus: Federico Bernardeschi continua a essere corteggiato dal Napoli e potrebbe essere la carta per arrivare a Milik, Douglas Costa ha estimatori al Psg e sui due fronti di Manchester. Lo stima tantissimo anche Sarri, ma i suoi problemi a livello di infortuni sono un nodo con cui fare i conti. Non a caso, già preso Kulusevski, la Juventus continua a guardare anche a Chiesa. Con Bentancur e Rabiot in grande ascesa, Arthur già preso e un altro centrocampista nel mirino (Jorginho in pole, come leggete sopra), è probabile che Pjanic non sia l’ultimo a salutare il reparto bianconero. Sami Khedira, 33 anni, Blaise Matuidi, 33, e Aaron Ramsey, 29, sono tra i papabili.
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    Juve, Paratici già al lavoro per il decimo scudetto

    Paratici è già al lavoro per costruire la Juve che dovrà inseguire il decimo scudetto consecutivo. «Ci saranno da cambiare due, tre giocatori – ha detto Sarri – come ogni anno per avere un ricambio generazionale. Ma è compito del direttore e a giudicare dai risultati mi sembra lo sappia fare benissimo». Proprio sul ricambio generazionale sta lavorando Sarri. Vediamo come nel dettaglio.
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    Chiellini, il 3 che vale 9

    TORINO – Ne rimarrà solo uno. L’highlander si chiama Giorgio Chiellini, l’unico che ha vinto tutti e nove gli scudetti del ciclo, conquistando un record che lo mette davanti a tutti in Europa: nessuno come lui, nessuno in Italia e nessuno negli altri quattro campionati più importanti.
    Nove di fila li ha conquistati solo lui. E li ha conquistati da grande protagonista. Anche quest’anno, in cui le presenze sono state poche, ma la presenza tanta. In panchina e nello spogliatoio, sempre vicino alla squadra nonostante l’infortunio fra la prima e la seconda giornata l’abbia costretto a una lunghissima rincorsa, una vita parallela che non gli ha impedito di dare il suo contributo a un titolo che, da domenica sera, lo rende particolarmente orgoglioso.

    «Ogni scudetto ha la sua storia e questo è certamente il più sofferto. Gli infortuni, il Covid, il lockdown, la ripresa. Per questo la gioia è ancora più grande. Grande come questo traguardo storico: 9 campionati consecutivi. E una stagione ancora da concludere. Da domani penseremo a quello che ancora ci attende. Adesso è il tempo di festeggiare. Accanto alla squadra. Vicino alla famiglia. Con il pensiero sempre ai nostri tifosi. Avanti così!», sono state le sue parole a chiosa del successo che lo consegna alla storia anche dal punto di vista statistico. Dal punto di vista tecnico e morale c’era già da un pezzo, perché nella costruzione di questo inumano ciclo di vittorie c’è tantissimo di Chiellini. C’è la sua tenacia agonistica esplosa con il governo triennale di Antonio Conte; c’è la sua sagacia difensiva, sempre più raffinatamente spietata, messa a punto nel quinquennio del suo conterraneo Massimiliano Allegri; c’è l’inossidabile etica del capitano che ha aiutato la squadra in una stagione difficile, traghettandola fuori dal periodo Covid con un maturo accordo con la società sugli stipendi.
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    Ronaldo in barca con Georgina e i figli: “La famiglia campione!”

    A 35 anni ha letteralmente trascinato a suon di gol la Juve al nono scudetto consecutivo. Per Cristiano Ronaldo è il secondo titolo in due anni, con una prolificità tornata ai livelli della Liga e della Premier League. Ora il prossimo obiettivo è provare a trascinare i bianconeri anche in Champions League. Lui, intanto, si gode il meritato relax dopo il trionfo insieme ai suoi cari: “LA FAMIGLIA CAMPIONE! – ha scritto su Instagram pubblicando una foto in barca – Non c’è niente di meglio che festeggiare le tue vittorie con le persone che ami”.
    Il pagellone della Juve: due 10 e una sola insufficienza

    Cosa aveva scritto Ronaldo sui social
    “Ecco fatto! Campioni d’Italia”: questo l’inizio del lungo post di Cristiano su Instagram dopo la conquista dello scudetto. “Felicissimo per il secondo titolo consecutivo e per continuare a costruire la storia di questo grande e splendido club. Questo scudetto è dedicato a tutti i tifosi della Juve, in particolare a coloro che hanno sofferto e soffrono per la pandemia che ci ha colti tutti di sorpresa rovesciando il mondo. Non è stato facile! Il vostro coraggio, la vostra attitudine e la vostra determinazione sono state la forza di cui avevamo bisogno per affrontare questa stretta finale del campionato e lottare fino alla fine per questo titolo che appartiene a tutta l’Italia. Un grande abbraccio”. LEGGI TUTTO

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    Van Basten critica De Ligt: “Alla Juve non è migliorato”

    Ritrovatosi titolare dopo il grave infortunio di Chiellini, De Ligt ha dimostrato – partita dopo partita – di giustificare il pesante investimento estivo. E nel giro di sei mesi è diventato un perno insostituibile della difesa. Ma c’è qualcuno che non ha notato nessun percorso di crescita. “Non penso abbia fatto meglio rispetto alla scorsa stagione all’Ajax – ha detto Marco Van Basten ai microfoni di Ziggo Sport -. È stato sfortunato a non avere Chiellini, un vero giocatore di squadra. Bonucci fa le sue cose, non organizza e non indica cosa dovrebbe fare Matthijs. Chiellini invece fa le cose anche per gli altri. Credo che De Ligt avrebbe imparato di più al Real Madrid, al Barcellona o al Manchester City. Avrebbe inoltre giocato in un campionato più interessante perché la Serie A è di livello inferiore rispetto ai paesi che ho appena citato”.
    Pagellone Juve: i voti alla stagione giocatore per giocatore LEGGI TUTTO

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    Juve, Lapo Elkann: “Vittoria diversa. Adesso la Champions”

    TORINO – “9 scudetti di fila ma questa vittoria è diversa. E’ arrivata in un anno dove il nostro Paese ha sofferto terribilmente. Ha ragione CR7 a dedicare questa vittoria a chi ha sofferto di più”, ha scritto su twitter Lapo Elkann. “GRAZIE alla squadra, tutto lo staff di ogni area, alla Presidenza. Vince sempre che non si arrende MAI. E adesso verso la Champions con determinazione, grinta e voglia di VINCERE”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO