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    Juve, sale Jimenez: jolly decreto e carta Ramsey

    Non è ancora il tempo degli affondi, ma gli indizi di mercato stanno delineando una griglia di partenza sempre più precisa in vista di agosto. C’è tempo per nuovi sorpassi, però in questo momento è segnalato Raul Jimenez in testa al Gran Premio dei centravanti. Il dg juventino Fabio Paratici continua a lavorare su più attaccanti per il dopo Gonzalo Higuain (sempre vive le piste Milik, Dzeko e Lacazette), ma il 29enne messicano del Wolverhampton è in continua ascesa.

    Doppio Jolly
    Alle ragioni tecniche si aggiungono quelle pratiche ed economiche. Jimenez, rivelazione della Premier League a suon di gol (26 tra campionato e Coppe), non solo è considerato una spalla perfetta per Cristiano Ronaldo, che in lui ritroverebbe una sorta di Mario Mandzukic dei tempi migliori da un punto di vista dell’aggressività, della generosità e dello spirito. L’ex Benfica, oltre ad aggiungere centimetri e presenza in area, trasferendosi dall’Inghilterra all’Italia potrebbe usufruire del Decreto Crescita. Tradotto: a parità di stipendio netto, il bomber dei Wolves costerebbe al lordo un paio di milioni in meno alla Juventus rispetto ai concorrenti che già sono protagonisti in serie A (Milik e Dzeko). Lo sgravio fiscale, già sfruttato la scorsa estate per Adrien Rabiot, Aaron Ramsey e Matthijs De Ligt, consentirà alla Juventus di essere più competitiva a livello di stipendio.
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    Sarri: “Io vicino allo scudetto? Comincio a toccarmi…”

    TORINO – Juve-Lazio 2-1, esattamente come Ronaldo-Immobile: il match scudetto va ai bianconeri, il fenomeno portoghese aggancia a quota 30 il rivale biancoceleste nella classifica dei cannonieri. E se la sfida tra bomber è destinata a proseguire fino all’ultima giornata, il tricolore può arrivare già giovedì a Udine, ma dipenderà anche dal risultato di Inter-Fiorentina. “Scudetto? Ci mancano quattro punti, poi parleremo di obiettivo raggiunto. Sono tutti punti difficili. Dobbiamo rimanere con la testa sul pezzo e pensare a fare quello che ci manca – ha detto Sarri a Sky Sport – Cristiano Ronaldo quando sente l’odore dei record è un giocatore impressionante, ha la capacità di avere un recupero straordinario tra una partita e l’altra dal punto di vista mentale più che fisico. È un fuoriclasse nei piedi e nella testa. Io alla Juve anche l’anno prossimo? Per forza, ho il contratto”. 
    Ronaldo stende la Lazio: la Juve vede lo scudetto

    Sarri e il finale di Champions
    “Quest’anno abbiamo preso 12 rigori contro, è un numero alto. Si sono assegnati più rigori rispetto alle stagioni precedenti. Molti gol li abbiamo presi staccando la spina. Champions? Sarà strana come strana è la fase finale di questo campionato. Ci saranno squadre che hanno già concluso la loro stagione, è stata una sosta che è costata molte energie nervose. Non è stata rilassante. Noi ci dobbiamo focalizzare sul Lione per poter raggiungere la Final Eight che è già qualcosa di molto importante. Prima però finiamo il campionato nella maniera giusta”.
    Sarri scaramantico
    “Io vicino allo scudetto? Comincio a toccarmi…Ho smesso di fare un altro mestiere perché mi ero annoiato, avevo un’altra passione che era quella del calcio ma non avevo l’obiettivo di arrivare ai vertici del calcio europeo. Ho avuta tanta fortuna, arrivando nei posti giusti nei momenti giusti. La mia intenzione iniziale era quella di vivere facendo qualcosa che mi appassionava”. 
    Sarri sul possibile record di Ronaldo
    “Ronaldo batterà il record di Higuain? È imprevedibile. Se si mette in testa qualcosa, il livello di determinazione è forte. Vediamo se sarà il caso di farlo riposare in qualcuna di queste partite. Davanti abbiamo qualche problemino, ieri si è bloccato Dybala per un problema alla schiena. Gonzalo ha avuto lo stesso problema prima del riscaldamento. Abbiamo rischiato Paulo. In base a cosa scelgo Dybala o Higuain dal 1’? A volte anche in base all’avversario, spesso invece mi concentro su chi sta meglio fisicamente e mentalmente”. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo: “Record di gol di Higuain? Vincere con la Juve è più importante”

    TORINO – “Una gara molto difficile contro una squadra che sta facendo bene, una grande opportunità di vincere in casa e siamo molto contenti”. La felicità è quella di Cristiano Ronaldo dopo la doppietta alla Lazio. “I record sono importanti, io sono sempre pronto ai record, ma la cosa che conta di più è la vittoria della squadra – ha detto il portoghese dopo aver raggiunto Immobile in testa alla classifica marcatori con 30 gol -. Record di Higuain? Le cose succedono in modo naturale, non penso al record di gol, ma penso a far vincere la squadra. Champions? Dobbiamo sempre migliorare, la Serie A è competitiva, dobbiamo vincere due gare, oggi era una gara importante e la squadra ha giocato bene”.  
    Juve-Lazio 2-1: Sarri vede lo scudetto LEGGI TUTTO

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    La Russa: “Se la Juve è in pericolo arriva l'aiutino”

    NAPOLI – Il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa,  è intervenuto oggi in diretta ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Parole di Conte? Inesatte. È vero che c’è un problema nella Lega, il calendario per l’Inter è stato spaventoso, ma c’è un’altra regola d’oro. Quando la Juve è in pericolo, scatta immediatamente l’aiutino. Gli juventini non possono ammetterlo, ce l’hanno per contratto (ride, ndr). Moggi è lo juventino prototipo, imbroglione, ma molto competente”. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, problemi alla spalla: a fine stagione servirà l’operazione

    TORINO – In questa stagione lo abbiamo visto anche sanguinante, come a Lione in una delle notti più buie della Juventus di Maurizio Sarri. Il fanciullo riuscì poi stoicamente a resistere fino alla fine, giocando con un curioso “copricapo” a protezione della testa, anche se in sua assenza i bianconeri subirono dai francesi il gol per ora decisivo di Lucas Tousart. Matthijs De Ligt non sa cosa significhi il verbo “arrendersi” e anche ciò che lo attenderà al termine di questa stagione non sarà la diretta conseguenza di una resa. Tutt’altro: il difensore olandese dovrà operarsi alla spalla destra e tornerà ancora più forte di prima. Andare sotto i ferri ora non è esattamente il caso: c’è uno scudetto che aspetta i campioni d’Italia, c’è una Champions League da giocarsi fino all’ultimo istante utile, anche per De Ligt che nella scorsa edizione della competizione europea schiaffeggiò (con un gol nello Stadium che presto sarebbe stato suo) la squadra che avrebbe conquistato il suo cuore.

    De Ligt ha stretto più volte i denti
    L’ex Golden Boy, al primo anno di Juve, ha stretto i denti più volte. Ha combattuto, s’è cimentato in duelli di livello straordinario per chi sa apprezzare le sportellate che toccano a chi deve governare la difesa di una squadra top. A lui è toccato un compito durissimo: dare continuità a una tendenza che dal 2012 non trova rivali, la retroguardia bianconera è la meno battuta dal campionato 2011- 12 a oggi e con un De Ligt in più l’obiettivo merita di essere raggiunto. Poi succede che l’ex Ajax, sesto nella classifica delle presenze nella rosa di Sarri fino a questo momento a livello di minutaggio (3000 minuti e spiccioli a bilancio, più utilizzati solo Leonardo Bonucci, Cristiano Ronaldo, Miralem Pjanic, Juan Cuadrado e Alex Sandro), dopo 35 presenze stagionali non molli di un centimetro seppur con una spalla dolorante.
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    Juve-Lazio, l'altra partita sul filo delle polemiche: virologo a chi?

    TORINO – Chissà se rimpiange la foga con la quale ha combattuto per la ripresa del campionato. Era il 24 marzo e Claudio Lotito assicurava all’assemblea di Lega: «Avete visto i dati? Oh, se stà a ritirà (il virus, ndr)! Ma poi lo so: io parlo coi medici luminari, quelli che stanno in prima linea». Una sparata, quella del presidente della Lazio, che aveva fatto sorridere Andrea Agnelli: «Ma quindi sei diventato anche virologo!». Una battuta a stemperare il clima, ai tempi piuttosto pesante, nella confindustria del calcio italiano. Anche perché, per una volta, Lotito e Agnelli stavano dalla stessa parte, visto che entrambi volevano riprendere il campionato, anche se forse il laziale spingeva con fretta un po’ eccessiva.

    A quell’epoca, tra l’altro, la Lazio sembrava essere la favorita per lo scudetto, lanciatissima dalle invenzioni di Inzaghi, sempre più convinta dei propri mezzi e reduce dalla vittoria in Supercoppa proprio contro la Juventus. E la sfida con i bianconeri era caldissima. Anche a livello dialettico. Protagonista assoluto di quei mesi è stato Arturo Diaconale, attivissimo portavoce della Lazio, che si era convinto che la Juventus premesse per la sospensione del campionato, visto che – in teoria – con la sospensione del torneo il club bianconero si sarebbe visto assegnare il titolo a tavolino (sulla scorta di quanto accaduto in Francia con il Psg). 
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    Juve, Rabiot: “Con la Lazio non è una partita decisiva”

    TORINO – “Non direi che quella contro la Lazio è una partita decisiva, dopo ci sono altre quattro gare e ci si può giocare ancora molto, come per le squadre che ci sono alle spalle”. Parole di Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, in vista del big match di lunedì sera contro i biancocelesti. “Di certo però è una gara importante, dopo i due pareggi dobbiamo vincere e conquistare i 3 punti”, ha spiegato il francese in un’intervista a Sky Sport. Il giocatore è tornato sul ko dei bianconeri contro il Milan. “Penso sia accaduto qualcosa di atipico, difficile da spiegare e che non è razionale. Per il resto – ha aggiunto – è vero che dobbiamo gestire meglio le partite e può essere che sia dovuto al momento in cui siamo un pò in difficoltà”.

    Il pensiero sul calo della Juve
    Per la squadra di Sarri, una sconfitta e due pareggi nelle ultime tre gare. “La nostra classifica è buona, siamo primi”, ha proseguito. “Abbiamo un certo vantaggio sui secondi anche se avevamo maggiore vantaggio prima dell’ultima partita, è comunque una classifica positiva”. In merito al calo dei bianconeri, Rabiot ha commentato: “Abbiamo meno il controllo del pallone e sono venute fuori queste partite, ma ad esempio contro l’Atalanta abbiamo reagito bene e ci siamo ripresi. Anche contro il Sassuolo, che è un avversario difficile da affrontare, non abbiamo perso. Avremmo potuto gestire meglio certi momenti, è vero, ma – ha sottolineato – non c’è nulla di catastrofico”. LEGGI TUTTO

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    La Juve prepara la sfida con la Lazio. Differenziato per Bonucci e De Ligt

    TORINO – Lunedì sera contro la Lazio la Juve si giocherà una fetta importante di campionato. A due giorni dalla super sfida gli uomini guidati da Sarri, dopo una giornata di riposo, sono tornati ad allenarsi alla Continassa nel tardo pomeriggio. La seduta è stata caratterizzata da una preparazione del prossimo match con una partitella nel finale. Per quanto riguarda gli indisponibili Bernardeschi e Chiellini hanno osservato un’ulteriore giornata di riposo mentre Bentancur, Bonucci e De Ligt hanno svolto una seuta di allenamento personalizzata.  LEGGI TUTTO