consigliato per te

  • in

    Juve, hai sentito Douglas Costa?

    Clamoroso, Douglas Costa torna alla Juve! Beh, no a essere precisi è: clamoroso, Douglas Costa vorrebbe tornare alla Juve. Vi ricordate di lui? Talento micidiale e altrettanta micidiale discontinuità oltre a una sinistra tendenza a infortunarsi. Però gol che hanno fatto la storia come quello contro la Lokomotiv Mosca. Dov’è finito Douglas Costa? A Los Angeles, nei Galaxy. Dove ha continuato a stupire con i suoi numeri e saltare partite per guai assortiti. Finora in questa stagione 15 partite da titolare e 13 saltate per infortunio, in compenso però ha segnato 4 gol e fornito 7 sassist.
    Insomma, il solito Douglas. Il suo contratto sta per scadere e lui ha dichiarato che tornerebbe di corsa (e lui sa andare molto veloce) alla Juventus, la squadra per la quale fa il tifo. Ma ci sarebbe spazio per Douglas Costa nella nuova Juventus? Onestamente molto poco. Anche se a parametro zero sarebbe piuttosto difficile che uno con quella tabella infortuni venga arruolato da Giuntoli, nonostante qualche tifoso, innamorato della sua fantasia, continui a sognare. LEGGI TUTTO

  • in

    Samardzic-Juve a gennaio o a giugno: da cosa dipende il colpo mercato

    TORINO- Vero, l’Udinese ha Samardzic, sul quale la Juventus ha messo non solo gli occhi. Il problema è che l’Udinese ha anche solo 6 punti, frutto di cinque gol segnati e tredici incassati e così è terzultima, dunque con un piede in Serie B. Le due situazioni non le abbiamo abbinate a caso. Esiste infatti una correlazione tra il fatto che il club bianconero punti al fantasista serbo e quando lo stesso verrà eventualmente ceduto dalla società friulana. Che farà di tutto per evitare la retrocessione, come dimostra il recentissimo cambio della guida in panchina con l’ingaggio di Cioffi e il saluto a Sottil.

    Dunque il mese di gennaio, il primo utile per il possibile trasferimento alla Continassa di Samardzic, vivrà una temperatura differente a seconda di quanto il nuovo tecnico saprà cambiare marcia a una squadra scattata male dal punto di vista soprattutto dei risultati e della capacità di restare in partita per tutti i novanta minuti. Se in pieno inverno le probabilità di salvezza dovessero risultare molto basse, allora ecco che le avances della Vecchia Signora potrebbero trovare terreno fertile perché rischiare di cederlo a stagione terminata, magari a Serie B ormai diventata realtà, inevitabilmente contribuirebbe ad abbassare il prezzo del cartellino. LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer, le domande su Allegri a Chiellini e l’arrivo alla Juve: “Tutto facile”

    “Quando è arrivata la Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d’Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Era un’occasione d’oro. Inoltre, le convocazioni per il Mondiale del 2022 si avvicinavano sempre di più e avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io”. Così Gleison Bremer spiega a ESPN la scelta di passare dal Torino ai bianconeri nell’estate del 2022. Dopo aver collezionato 43 presenze, condite da cinque gol e un assist alla prima stagione, il difensore brasiliano è sempre sceso in campo nelle nove partite di questo campionato saltando solo sei minuti nel finale del match contro l’Atalanta. 804 minuti su 810, numeri che ne rivelano l’importanza nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri. 
    Bremer e il rapporto con Chiellini
    A proposito del rapporto con Giorgio Chiellini spiega: “Gli ho fatto qualche domanda sul club e sullo stile di gioco dell’allenatore, lui si è dimostrato subito disponibile dicendomi: ‘Puoi andare senza paura, sei pronto!’. Dopo quella chiacchierata è stata una scelta facile. Gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme”. Sui connazionali e compagni Danilo e Alex Sandro: “Mi hanno dato il benvenuto e mi hanno aiutato a capire cosa fosse la Juventus. Anche grazie a loro il mio adattamento e il mio inserimento nel gruppo non è stato difficile. La scorsa stagione abbiamo persino formato un trio di difensori centrali tutto brasiliano”. 
    Berhalter dalla Juve: colloquio con Weah e McKennie, abbracci con Allegri LEGGI TUTTO

  • in

    Juve e Arabia Saudita, prove di sinergie: tra mercato, sponsor e vivaio

    L’impatto dei petroldollari arabi sul calciomercato europeo, in estate, è stato squassante. Eppure le offerte provenienti dall’Arabia Saudita hanno sfiorato soltanto l’universo Juventus. Al di là delle voci che hanno riguardato Alex Sandro e soprattutto Allegri, flebili le prime e più insistenti le seconde, l’unico punto di contatto concreto si è registrato a inizio luglio, quando un viaggio-blitz a Gedda aveva portato Pogba anche a visitare le strutture d’allenamento dell’Al Ittihad. Nulla di fatto, sul momento, ma un primo passo verso un futuro che ora la positività all’antidoping ha reso inevitabilmente nebuloso per il francese. Il club bianconero, in ogni caso, sta approfondendo – dietro le quinte – la conoscenza di una realtà destinata a rivelarsi duratura e impattante ben più degli estemporanei fenomeni precedenti marchiati Cina o India.

    Juve e Arabia Saudita, contatti in corso

    E un primo segnale tangibile dell’ammiccamento in corso – all’interno di un ben più ampio scenario che potrebbe a breve interessare anche i discorsi riguardo lo sponsor principale sulle magliette bianconere, alla luce dell’accordo con Jeep in scadenza a fine stagione – arriva dai movimenti in seno al… settore giovanile. Già, perché all’ora di pranzo della giornata odierna la Primavera di mister Montero farà il suo esordio nell’Al Abtal, torneo itinerante riservato a formazioni Under 19 e giunto alla sua quarta edizione. LEGGI TUTTO

  • in

    “Huijsen dopo Yildiz: Juve, nuovo intrigo internazionale”

    Huijsen, sarà Olanda o Spagna?
    Il classe 2005, infatti, è nato ad Amsterdam, e dunque potrebbe optare per la nazionale olanedese. Ma non è l’unica scelta possibile: Huijsen potrebbe anche giocare per la Spagna, essendosi trasferito lì all’età di cinque anni. E infatti i primi passi nel mondo del calcio li muove alla Costa Unida, per poi crescere nel settore giovanile del Malaga dove è rimasto fino al 2021: lì vivo l’interesse di Barcellona e Real Madrid, ma più lesta è stata la Juventus. Secondo quanto riportato da As, il difensore bianconero avrebbe scelto di giocare per la Spagna. Una notizia, scrive Marca, che circola da giorni, ma con il roccioso centrale che non avrebbe ancora escluso totalmente la possibilità di scegliere l’Olanda, con cui ha militato nelle varie nazionali giovanili fino all’U19. Quello di Huijsen non è un caso unico alla Juventus… LEGGI TUTTO

  • in

    Il dopo Milan-Juve, cosa cambia: Vaciago, Sabatini, Di Benedetto, Oppini, Amoruso

    Della sfida andata in scena ieri a San Siro e di come potrebbero cambiare gli scenari in Serie A hanno parlato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e quattro ospiti speciali: Sandro Sabatini, Luca Di Benedetto, Francesco Oppini e Lorenzo Amoruso. Il dibattito è andato in onda sulla pagina Instagram di Tuttosport a partire dalle 21.
    Sabatini, le parole su Milan-Juve e Gatti
    Sabatini ha iniziato: “Tutti hanno detto che la partita è stata divisa dall’espulsione di Thiaw. È meno banale dire che nelle due metà ci sono state delle mosse della Juve senza contromosse del Milan. I bianconeri hanno impostato la difesa con la marcatura a uomo di Gatti, mentre Pioli ha avuto modo di lamentarsi dei falli di Gatti ma non ha opposto una contromossa. Gatti è un giocatore che nell’applicazione rappresenta un po’ la Juve operaia e grintosa come deve essere”. Oppini poi ha continuato parlando di Rugani: “È un pezzo di Juve che viene spesso sottovalutato. Lui era il primo sostituto della BBC, un ragazzo che non ha mai fatto nessun tipo di storia e ieri ha fatto una prestazione più che sufficiente contro giocatori che non erano poca roba. Il capolavoro tattico di Allegri è stato Gatti, stile Chiellini, su Leao”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, via libera dal CdA all’aumento di capitale: le cifre e nota del club

    Via libera dal Consiglio di Amministrazione della Juventus, riunito oggi sotto la presidenza di Gianluca Ferrero, all’aumento del capitale sociale di 200 milioni di euro, proposto all’inizio di ottobre nella precedente riunione. Dall’analisi della situazione patrimoniale al 30 settembre emerge una perdita pari a 75,1 milioni, “significativamente più elevata del pro-quota di quella attesa per l’intero esercizio”. Nella stagione 2022/2023 il bilancio della Juventus è stato chiuso con una perdita di 123 milioni.
    La nota della Juve
    “L’aumento di capitale dovrebbe indicativamente essere realizzato nel primo quadrimestre 2024”, si legge nella nota del club bianconero. Exor, azionista di maggioranza con il 63,8% delle quote, ha già espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di aumento di capitale di sua pertinenza. Inoltre il CdA della Juventus, “preso atto della disponibilità del socio Exor ad effettuare in versamento in conto futuro aumento di capitale, ha deliberato di procedere con la richiesta di un primo versamento” di 80 milioni “al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della società nelle more dell’esecuzione dell’aumento di capitale”. Il versamento, previsto nei prossimi giorni, “costituirà un’anticipazione delle somme destinate alla liberazione della quota di aumento di capitale di spettanza di Exor e resterà di sua esclusiva pertinenza”. L’assemblea degli azionisti di Juventus è convocata il 23 novembre all’Allianz Stadum. LEGGI TUTTO

  • in

    Branchini: “C’è molto di Allegri in questa Juve e nel progetto Next Gen”

    TORINO – Giovanni Branchini, procuratore sportivo, ha parlato della Juventus ai microfoni Rai Gr Parlamento esaltando la figura di Massimiliano Allegri. Branchini così sull’allenatore bianconero: “C’è molto di Allegri in questa nuova Juventus, ma molto anche della scelta di partecipare con la squadra B alla Lega Pro. Oggi la Juve è un mix di giocatori affermati, acquisti più o meno azzeccati e un gruppo di giovani che sta dimostrando di avere grandi potenzialità. In tutto questo la mano del tecnico è indispensabile”.
    Sullo sfogo di San Siro
    “Lui è sempre stato lo stesso, gli allenatori riescono a esprimersi a seconda degli organici che hanno. L’esperienza gli ha consigliato di andare sopra le righe per non far prendere rischi a fine partita alla squadra. Se conosco Allegri e la mentalità Juventus non si monteranno la testa. Per la Juve è importante vedere di poter competere con le migliori squadre del campionato”.
    L’assenza delle coppe
    “Per molti alla lunga è un vantaggio fisico, si vedrà probabilmente a marzo o aprile. Io credo che alla lunga tutti i fattori esterni di annullino, il risultato finale rispecchia i valori delle squadre”. LEGGI TUTTO