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    Allegri e Milan-Juve: “Ho parlato con Fagioli”. Poi la replica a Marotta e Pioli

    Allegri, le parole su Fagioli
    Il tecnico bianconero ha iniziato: “Sarà una partita bella, è sempre Milan-Juve. In questo momento è la prima contro la terza, sappiamo le difficoltà della partita. Giocare a San Siro è bello e sarà difficile”. Sul caso scommesse: “Posso parlare solo di Fagioli, senza mancare di rispetto a Tonali e Zaniolo. Su Nicolò il club si è pronunciato, io sono allineato e d’accordo su quanto detto. Questi 7 mesi serviranno a lui per mantenere la condizione atletica e per impegnarsi sul sociale prima di tornare in campo a fine maggio. Con lui ho parlato, era giusto farlo perchè non è un momento facile. Sa benissimo che la società è intorno a lui, lo aspettiamo a braccia aperte. La sua carriera è solamente all’inizio, è un ragazzo di neanche 23 anni”. LEGGI TUTTO

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    Arthur, retroscena Barcellona: “Un giocatore si è opposto al ritorno”

    Lo spogliatoio del Barcellona avrebbe impedito l’arrivo di due giocatori durante lo scorso mercato invernale: lo ha rivelato il podcast ‘Barça reservat’ di Catalunya Ràdio. Xavi voleva rinforzare la rosa con un centrocampista di buona tecnica e abile nell’ultimo passaggio oltre che con un terzino destro che potesse giocare come difensore centrale. Per il centrocampo avrebbe pensato a un calciatore che conoscesse la società e che stesse giocando poco, per cui avrebbe candidato Arthur. 

    Busquets e Dembélé, veti su Arthur e Pavard al Barcellona

    Sergio Busquets, capitano del Barca, avrebbe però sconsigliato di ingaggiare il centrocampista brasiliano. Perché? Il capitano avrebbe puntualizzato che Arthur aveva condotto una vita disordinata durante la sua permanenza al Barcellona e che non sarebbe stato un buon esempio per i giovani. Altro veto sarebbe stato posto su Benjamin Pavard su suggerimento del connazionale Ousmane Dembélé che avrebbe evidenziato che Pavard è un giocatore conflittuale che crea problemi nello spogliatoio. Come noto, Arthur è poi rientrato alla Juve dal prestito al Liverpool ed è stato girato alla Fiorentina mentre Pavard è finito all’Inter mentre il Barcellona ha preso in prestito l’ex bianconero Cancelo. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, emergenza porta per Pioli: si ferma anche Sportiello

    Nuova tegola per il Milan in vista del rientro in campo. Domenica, alle 20.45, a San Siro andrà in scena il big match di questo turno di campionato: di fronte ci sarà la Juventus. Ma dopo aver perso nelle scorse ore Samuel Chukwueze, che salterà i bianconeri e non solo, altra assenza pensate per i rossoneri allenati di Stefano Pioli. Ai box, infatti, ci sarà anche Marco Sportiello.
    Milan, con la Juve out Sportiello
    Il portiere classe 1992 avrebbe dovuto sostituire Mike Miagnan, espulso nell’ultima giornata di Serie A contro il Genoa, ma ora anche il secondo è costretto a dare forfait. L’ex Atalanta, infatti, ha riportato una lesione del gemello mediale del polpaccio: dovrà osservare un periodo di dieci giorni di riposo, successivamente verrà valutata l’evoluzione della situazione con una nuova risonanza magnetica. Dunque contro la Juventus a difendere i pali rossoneri ci sarà il terzo portiere, Antonio Mirante: si tratta di un ex della sfida… LEGGI TUTTO

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    Scalata Vlahovic, Milan-Juve e il tabù da sfatare

    Dusan Vlahovic mette nel mirino il Milan per sfatare un tabù: il “Giuseppe Meazza” di Milano è, infatti, lo stadio in Italia dove l’attaccante serbo ha giocato più minuti in tutte le competizioni senza mai segnare (370). Vlahovic vede il Milan con una motivazione in più per cercare di fare la differenza, seppur prettamente statistica, come evidenziato da OPTA.
    Vlahovic, infortunio alle spalle e Milan nel mirino
    Protagonista di un avvio brillante in campionato (sei presenze, quattro gol e un assist), Vlahovic ha saltato gli impegni con la Serbia per ristabilirsi nel migliore dei modi da una lombalgia che gli ha impedito di scendere in campo a Bergamo contro l’Atalanta e all’Allianz Stadium nel derby contro il Torino. Scatta il conto alla rovescia per la sfida nella sfida di Vlahovic, pronto a tornare con l’intenzione di stoppare il cronometro di un record negativo. LEGGI TUTTO

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    Chukwueze, ko con la Nigeria come Osimhen: salta Milan-Juve

    Sosta per le nazionali ormai agli sgoccioli: a partire da sabato la Serie A sarà nuovamente in campo. Senza ombra di dubbio l’incontro più atteso del nono turno di campionato sarà quello tra Milan e Juventus, che si disputerà a San Siro domenica a partire dalle 20.45: ufficializzato in queste ore anche il direttore di gara. La partita tra rossoneri e bianconeri  perde però uno dei possibili protagonisti: Samuel Chukwueze, infatti, ha rimediato un infortunio con la Nigeria e salterà la sfida.
    Chukwueze out, i tempi di recupero
    Dopo Osimhen, che ha rimediato uno stop lungo dopo essersi fatto male in Nazionale, anche il classe 1999 del Milan va ko.  Questo il comunicato del club rossonero: “Samuel Chukwueze ha già fatto rientro a Milanello poiché, mentre era con la sua Nazionale, ha riportato una lesione al bicipite femorale sinistro che gli ha impedito di prendere parte alla sfida contro il Mozambico. Il ritorno dei restanti nazionali, invece, è previsto nelle prossime 48 ore”. Tegola pesante per Stefano Pioli, che difficilmente potrà rivedere l’esterno offensivo in tempi brevi: Chukwueze potrebbe tornare in campo non prima della prossima sosta nazionali, che avrà luogo dal 19 novembre.  LEGGI TUTTO

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    Di Maria: “Lascio l’Argentina dopo la Coppa America”. Poi il progetto mercato

    Angel Di Maria è pronto a dire addio all’Argentina. Il fuoriclasse ex Juve, che finora ha totalizzato 134 presenze, realizzato 29 gol e offerto altrettanti assist indossando la maglia dell’Albiceleste, con cui ha vinto un Mondiale e una Coppa America, ha annunciato che proprio Copa América che si giocherà il prossimo anno negli Stati Uniti sarà l’ultima grande manifestazione nel corso della quale indosserà la maglia della sua nazionale.
    Di Maria infiamma ancora il mercato: “Dopo il Benifica il Rosario Central”
    L’addio alla Seleccion è stato annunciato nel corso del programma radiofonico Todo Pasa: “La Copa América sarà l’ultima cosa, poi sarà finita. Sono venuto al Benfica, mi danno la possibilità di continuare a giocare in Nazionale e sto facendo di tutto per poterci essere. Nella mia mente c’era l’idea di tornare al Benfica e poi al Rosario Central. Ma non mi piace parlare molto dell’argomento perché poi cominciano a dire che parlo sempre e alla fine non succede”. LEGGI TUTTO

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    Conte a Belve, l’arrivo alla Juve e il sogno inconfessabile: “Anche per tornare”

    Antonio Conte ha partecipato a Belve, programma di Raidue, nel corso del quale è stato intervistato da Francesca Fagnani. Molti gli argomenti affrontati: l’ex tecnico bianconero ha parlato anche della sua esperienza in bianconero, sia da calciatore che da allenatore.

    Conte da calciatore: il primo anno alla Juve

    “In quel momento (stagione 1991/92) mi sembrava tutto troppo più grande, davo del voi a tutti. Questo timore l’ho pagato in termini di prestazione, sai quando ti senti inadeguato in una situazione e la vedi più grande di te? Per non uscire sconfitto e rimanere alla Juve ho tirato fuori le unghie e i denti affilati. E ce l’ho fatta”.

    Conte allenatore e il lascito

    “In tutti i club in cui sono passato ho lasciato grandi fondamenta e costruito qualcosa di importante, poi proseguito negli anni. Quando decido di cambiare è perché mi rendo conto di aver dato tutto e le energie sono finite. Si deve prendere un giocatore? Voglio dire la mia e la mia parola deve contare”. LEGGI TUTTO

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    Capello: “Juve con 38 Scudetti. Cassano? Siamo arrivati alle mani perché…”

    Una carriera ai massimi livelli, tanti gli aneddoti da raccontare ancora oggi. Fabio Capello è stato ospite d’eccezione all’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 della Limec. Numerosi gli argomenti toccati, i ricordi narrati. E come sempre parecchi anche i titoli venuti fuori dall’incontro avvenuto dalla sala executive 1 di San Siro. Tra questi, il tanto dibattuto tema del numero di scudetti della Juventus: l’ex tecnico, in merito, non ha alcun dubbio.
    Capello: “La Juve ha 38 scudetti!”
    Queste le parole rilasciate da Capello: “La Juventus ha 38 scudetti. Abbiamo vinto sul campo, avevamo una squadra nettamente più forte delle altre: non avevamo bisogno di nessun aiuto”. Un concetto che Capello aveva ribadito anche qualche tempo fa, in un’occasione speciale per il mondo bianconero. Una Juve, quella sotto la sua guida, in cui era presente anche Zlatan Ibrahimovic, che quando arrivò a Torino non era certamente il calciatore che si è visto negli anni a seguire: “Oggi il talento viene schiacciato dagli schemi. Non si osserva niente: la cosa difficile è correggere gli errori, gli schemi sono facili. Ho preso Ibrahimovic alla Juventus che non sapeva calciare e colpire di testa, sappiamo tutti poi cosa è diventato. Van Basten aveva un problema nella rincorsa quando calciava le punizioni, intervenni e la partita dopo segnò su punizione”. E a proposito di calciatori, non con tutti Capello ha avuto un rapporto idilliaco… LEGGI TUTTO