consigliato per te

  • in

    Udinese-Juve 0-3: la festa di Allegri la firmano Chiesa, Vlahovic e Rabiot

    Attenti a quei due. Se Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dovessero superare indenni le colonne d’ercole del calciomercato e le trappole dei bilanci da sistemare, la Juventus si troverebbe già in casa una coppia d’attacco da Scudetto. Il numero 7, già incensato da Allegri come arrivato “con una gamba diversa” a questa stagione, sembra essere ritornato ai livelli pre crociato e aver travasato la sofferenza di tanti mesi nel serbatoio del cinismo che un fuoriclasse deve tenere sempre pieno; al numero 9, glaciale su rigore che di fatto chiude subito la partita, sembra aver fatto molto bene tutta la messa in discussione e il balletto Lukaku: prestazione da protagonista, dentro la partita, e doppietta negata solo da un fuorigioco di un compagno di squadra. Ah, poi c’è la costante Rabiot, ma quella nella matematica allegriana era già considerata come inevitabile.

    Chiesa spietato, Vlahovic sigilla, Rabiot puntuale

    Novità Udinese rispetto all’anno scorso: Kabasele nel terzetto difensivo, Ebosele ed Elanga sugli esterni e Zarraga al posto di Samardzic, che Pozzo ha confermato essere sul mercato. Anche la Juventus cambia le fasce: Weah e Cambiaso facce ed energie nuove per Allegri che si gode il vantaggio dopo neanche due minuti, Vlahovic ruba palla sulla trequarti e innesca Chiesa, destro a incrociare che fredda spietato Silvestri. Esultanza col dito indice alzato e l’urlo “una, una”, come a dire mi basta un pallone per decidere, ricordando Cristiano Ronaldo a Cardiff dopo aver firmato l’1-0 al primo pallone toccato, firma sul regalo Champions al Real Madrid contro i bianconeri. LEGGI TUTTO

  • in

    Vlahovic a tutta, Lukaku nell’angolo e la Juve che sarà

    INVIATO A UDINE – Dunque alla fine, a Udine, c’è lui a guidare l’attacco della Juventus, Dusan Vlahovic. Il mercato non lo ha spostato dal centro del reparto offensivo bianconero e stasera proverà a bissare il debutto stagionale con gol che caratterizzò Juventus-Sassuolo nella prima giornata dello scorso campionato quando segnò una doppietta. Alla fine c’è ancora lui ma non è finita come tutti sanno perché se apre il campionato non chiude il mercato. O meglio non ancora.

    E così fino al primo settembre la possibilità di finire al Chelsea per Romelu Lukaku e soldi a favore della Juventus resta in vita. Il serbo a Torino sta bene e ha iniziato un lavoro non ancora completato ovvero confermarsi come un campione conclamato per cui già in questa prima sfida alla Dacia Arena cecherà di allontanare il fantasma di Big Rom e confermarsi bomber Juve. LEGGI TUTTO

  • in

    Scudetto, Allegri e Udine: Juventus, la differenza si fa lontano da Torino

    Chiesa, Vlahovic, Yildiz, Champions
    Carezze per Chiesa e Vlahovic e anche per qualche giovane come Yildiz e la certezza, da parte di Allegri, di avere una squadra «più consapevole», ma pure di avere compreso quale sia stata la differenza tra la Juventus e il Napoli l’anno scorso: le vittorie in trasferta. Una differenza di 15 punti che ha pesato enormente sul risultato finale, al di là di ciò che è successo a livello di giustizia sportiva. Nel ricordare «il terzo posto sul campo» Allegri ha posto le basi per l’obiettivo minimo: «Trovarsi ad aprile tra le prime quattro» e poi vedere come andrà a finire. LEGGI TUTTO

  • in

    Locatelli-Juve, l’emozionante ricordo: “2 anni fa ho realizzato un sogno”

    Locatelli-Juventus, ‘storia di un grande amore’
    Non solo a parole, ma anche con numerose foto ‘d’epoca’ che lo testimoniano: a dispetto dei colori indossati nei suoi primi anni da professionista – quelli del Milan – Locatelli non ha mai nascosto la propria atavica passione viscerale per la Juventus. Dal suo arrivo, dal Sassuolo, il centrocampista Campione d’Europa con la Nazionale azzurra ha sin qui collezionato 92 presenze – fra tutte le competizioni – con la maglia bianconera, condite da 3 gol. 
    Juve-Atalanta, le pagelle: Locatelli dà equilibrio LEGGI TUTTO

  • in

    Kean, c’è l’interesse del Milan: cosa pensano la Juve e il calciatore

    In realtà, non si tratterebbe di una prima scelta in quanto il Milan ha come obiettivo principale Broja del Chelsea. Il problema numero uno sarebbero le condizioni di pagamento e impegno. Infatti il Milan vorrebbe poter tesserare Kean non comprandone il cartellino che la Juventus riscattò per 35 milioni dall’Everton ma sposando la strada del prestito oneroso con diritto di riscatto e al massimo obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni.

    Kean-Milan, la reazione della Juve e del calciatore

    Il giocatore bianconero, informato sull’interessamento, non avrebbe chiuso alla opportunità di cambiare città e maglia, nella speranza soprattutto di poter avere più spazio. Fredda la Juve che vorrebbe monetizzare in modo diverso. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve Next Gen, De Marino saluta i bianconeri: va alla Virtus Francavilla

    Mister Massimo Brambilla avrà la squadra già definita per l’inizio del prossimo campionato Serie C, visto lo start della stagione rinviato al prossimo 3 settembre: esordio di fuoco con il Pescara.
    De Marino alla Virtus Francavilla
    L’ultimo movimento di mercato dei bianconeri è in uscita: a salutare la Juve Next Gen è Davide De Marino, che cambia squadra e girone. Il difensore classe 2000 approda alla Virtus Francavilla: si accasa ai biancazzurri con la formula del prestito fino al 30 giugno 2024. Arrivato alla Juve nel 2021, è stato già protagonista di diverse stagioni in giro per la Serie C: prima il prestito al Pisa, poi al Pescara, ora al Francavilla. Altro giro, altra corsa e altro prestito: De Marino sveste il bianconero, il prossimo anno giocherà in Lega Pro, ma nel girone C. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, la dieta funziona: è dimagrita di 117 milioni. Ecco qual è l’obiettivo

    TORINO – Ai primi di giugno, all’indomani della fine del campionato, l’ad Maurizio Scanavino aveva tracciato il solco nel quale la Juventus avrebbe dovuto muoversi per risanare il bilancio, che già allora sarebbe stato privo dei ricavi da Champions, imponendo una dieta di 140 milioni da reperire sul risparmio del monte ingaggio e sulle uscite. A due mesi di distanza l’obiettivo non è stato ancora raggiunto, ma la dieta dimagrante sta avendo i suoi effetti perché il club ha già smaltito 117 milioni e alla fine del mercato mancano ancora 20 giorni, una settimana in più per quello arabo.
    L’accelerata compiuta negli ultimi giorni da Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna con quattro uscite ha permesso di dare una forte scossa ai conti, rimpinguare le casse bianconere e sfoltire la rosa dagli esuberi: l’aver piazzato Denis Zakaria al Monaco a 20 milioni (con il 5% sulla rivendita e ottima plusvalenza), l’aver accasato Koni De Winter al Genoa con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni nel caso in cui i liguri riusciranno a restare in Serie A e l’aver ceduto Luca Pellegrini e Nicolò Rovella alla Lazio, entrambi in prestito con obbligo di riscatto rispettivamente a 4,5 e a 17 milioni, ha generato un flusso in entrata di 51,5 milioni contando soltanto gli introiti per la futura cessione dei cartellini e non ovviamente gli ingaggi perché tutto e quattro i giocatori erano già fuori dalla rosa nella passata stagione.
    Rovella alla Lazio con Pellegrini: quanto incassa la Juve, tutte le cifre LEGGI TUTTO