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    “Zidane cerca squadra! La Juventus è la sua priorità, con o senza Europa”

    Il futuro di Zinedine Zidane è ancora tutto da decifrare. L’ex tecnico del Real Madrid, che con i Blancos è riuscito nell’impresa di vincere tre Champions League consecutive alla sua prima esperienza ufficiale in panchina (prima di lasciare e tornare per altri due anni), è attualmente svincolato dall’estate del 2021. Le ultime notizie sulla sua prossima panchina arrivano dalla Francia e sarebbero clamorose: secondo RMC Sport, infatti, la priorità di Zidane sarebbe quella di tornare a Torino per allenare la Juventus, attualmente in mano a Max Allegri e che proprio ieri ha raggiunto la qualificazione alla semifinale di Europa League. LEGGI TUTTO

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    Moratti: Calciopoli? Report non l’ho visto. Inter come la Juve dà fastidio

    TORINO – Sono trascorsi diciassette anni, ma Calciopoli è più attuale che mai. Dopo la puntata della trasmissione di Rai3 ‘Report’, infatti, sono stati portati alla luce intercettazioni telefoniche inedite e nuovi dettagli (presenti nella famosa chiavetta usb di Luciano Moggi), tagliati misteriosamente all’epoca. Materiale che ha inevitabilmente riaperto il dibattito e alimentato le discussioni in merito alle decisioni che vennero prese, in particolare quella di revocare due scudetti alla Juventus, assegnandone uno (quello del 2006) all’Inter.

    Calciopoli, le parole di Moratti

    In riferimento a quanto accaduto ha parlato il presidente del club nerazzurro di quel periodo, Massimo Moratti, che dopo aver spiegato di non aver visto la puntata di ‘Report’, ha detto: “Il tentativo di mettere alla pari la situazione dell’Inter con quella della Juventus dà molto fastidio. E assolutamente non era così. E quando ti comporti bene, anzi ti comporti normalmente, e sei accusato da chi non si comporta bene tanto per mettere tutto insieme, questo dà molto fastidio. Molto fastidio”. Ricordiamo che Palazzi, il Procuratore Federale, una volta avuto il materiale sull’Inter scartato dagli inquirenti del processo sportivo del 2006, si espresse in termini molto duri nei confronti di Moratti e Facchetti e del club nerazzurro, indicando come il loro comportamento fosse passibile di illecito sportivo esattamente come la Juventus, che fu retrocessa in Serie B, senza nessun distinguo. LEGGI TUTTO

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    Report, puntata Calciopoli in diretta: la chiavetta USB di Moggi

    22:34
    Famiglia Agnelli-Elkann, la lotta per l’eredità
    Dopo la morte di Gianni Agnelli, secondo Report, nella famiglia si sarebbe creata una lotta intestina per l’eredità di un vero e proprio impero da 3 miliardi di euro.

    22:32
    Carraro, l’intercettazione su Rodomonti
    In una chiamata con Paolo Bergamo, l’ex presidente Federcalcio Franco Carraro dice: “Io dico guardi che se ci fosse Collina non sarebbe un problema perché se sbaglia Collina nessuno dice niente. Rodomonti è un arbitro che non ha una grande reputazione… per carità di dio se va Rodomonti e sbaglia contro l’Inter succede un casino”.

    22:30
    Gianfelice Facchetti difende papà Giacinto
    “Papà non ha mai chiesto favori agli arbitri”, afferma il figlio di Giacinto Facchetti: una dichiarazione, però, smentita dalle intercettazioni.

    22:27
    Le intercettazioni sulla Fiorentina
    La Fiorentina – si racconta – mise pressione agli arbitri, smaniosa di raggiungere la salvezza. Franco Carraro: “Dondarini per Chievo-Fiorentina?”. E Paolo Bergamo: “È quello della doppia espulsione dottore”. Ancora Carraro: “Vabbè avrà imparato dopo la scorsa volta no?”. Quella partita finì 2-1 per i Viola, con un rigore non concesso ai clivensi.

    22:24
    Le intercettazioni di Facchetti
    “Avete mandato un certificato falso su Andreolli”, intima Mazzini, vicepresidente Figc. E Facchetti: “Ma no, è una falla… Mancini ne aveva bisogno”. “Bisogna avere un po’ di decenza”, replica Mazzini. E ancora l’ex dirigente dell’Inter al telefono con Bergamo prima di una semifinale di Coppa Italia: “Mi raccomando, facciamo in modo che Bertini…”. E dopo la partita: “Incrementiamo lo score delle vittorie, è un ragazzo intelligente che ha capito come si cammina”. Proprio Bertini ammette di aver ricevuto Facchetti nel proprio spogliatoio.

    22:22
    L’intercettazione tra De Santis e Meani dopo Inter-Juve
    L’Inter vinse 1-0, la Juve si lamentò dell’arbitraggio e si chiuse in silenzio stampa. L’arbitro della partita, De Santis, considerato il braccio destro di Moggi, chiamò Meani, lodando la propria direzione: “Ho fatto fare il silenzio stampa alla Juve, ma ti rendi conto? Non ci era mai riuscito nessuno nella storia del calcio”. E Meani con un giornalista: “Dicono che con De Santis l’Inter non vince? Quelli dell’Inter devono svegliarsi. Vedi la differenza, io quando ho giocato Juve-Milan De Santis non ce l’avevo neanche in griglia. Io ho preso il telefono e ho detto: se abbiamo De Santis spariamo i cannoni di Navarone”.

    22:18
    Anche Pisano chiese aiuti
    Il ministro Pisano – si racconta – chiese aiuti agli arbitri per aiutare la sua squadra del cuore, la Sassari Torres.

    22:15
    Meani e la chiamata a Paparesta
    “Il tuo dossier è nelle mani di Letta”, dice Meani a Paparesta, accusato di aver favorito il Milan in diverse occasioni. “Gli arbitri prendevano 5mila euro a partita. Se non facevano come dicevi, li fermavano sei partite. Son 30mila euro, eh…”, racconta Meani a Report.

    22:12
    Galliani e l’incontro con Collina
    Viene trasmessa un’intercettazione telefonica in cui Leonardo Meani, condannato e ‘salvato’ dalla prescrizione ed allora dirigente dell’Inter, riferisce a Pierluigi Collina che Adriano Galliani – all’epoca anche presidente della Lega, oltre che ad del club rossonero – aveva organizzato un incontro segreto. “Non era un incontro anomalo, purtroppo o per fortuna Galliani rivestiva il doppio ruolo come presidente di Lega”, afferma Meani.

    22:09
    Gli errori di Rodomonti a favore dell’Inter contro la Juve
    “Non sbagliate a favore della Juventus”, affermò Carraro. E Bergamo: “Era una pressione su di me, quello era il mio compito. Gli arbitri non hanno mai saputo niente di queste cose”. Bergamo chiamò Rodomonti e gli disse: “Mi aspetto che non sbagli niente. C’è una differenza di 15 punti tra le due squadre. Se hai un dubbio, dammi retta, pensa a chi sta dietro”. Toldo commise un fallo da rosso, ma non venne espulso: la Juve vinceva 2-0, finì 2-2. 

    22:05
    Lepore: “Erano tutte coinvolte”. Bergamo: “Mi chiamavano tutti”
    “C’erano anche le altre squadre coinvolte, quasi tutte… Ma i telefoni furono chiusi, nessuno più parlava e rimase solo la Juventus”, racconta Giandomenico Lepore, procuratore generale di Napoli dal 2004 al 2011. “Non c’è una squadra che non mi abbia mai chiamato”, aggiunge Bergamo.

    22:04
    Paparesta: “Tanti entrarono negli spogliatoi”
    “Tante volte alcuni dirigenti sono entrati negli spogliatoi degli arbitri. Non è che ogni volta ti metti a fare il ‘maestrino’ e lo segnali”, racconta l’ex arbitro.

    22:00
    Moggi: “Volevano annientare la Juve”
    Un ex carabiniere conferma che le schede sim svizzere vennero sequestrate in maniera anomala, senza rogatoria e con un verbale falso, pur di incastrare Moggi con i reati di associazione a delinquere e frode sportiva a vantaggio della Juventus, e che verrà radiato a vita. “Si voleva cambiare da una parte la gestione della Juventus, dall’altra di annientarla, ma non sul campo, perché non erano capaci”, afferma l’ex dg bianconero. “In quel periodo storico nacque l’idea che eravamo intercettati. Pairetto mi portò una scheda e disse: ‘Questa scheda me l’ha data Moggi. Quando abbiamo bisogno di parlare magari di arbitri usiamo questa’. La usai pochissimo, poi la esaurì mia moglie”, afferma Bergamo.

    21:58
    Cellino: “Persi col Milan per un errore arbitrale”
    “Berlusconi guarda Pisanu e gli dice: ministro, chiami lei Carraro, gli arbitri devono essere giusti nei confronti del Cagliari e devono smetterla. E Franco Pisanu disse: ‘No, chiamo Moggi che è meglio’. Berlusconi mi guardò: diventò bianco. Persi una partita con il Milan per un errore arbitrale. ‘Diglielo a Moggi’, mi dissero. Poi mi resi conto che con quella vittoria il Milan raggiungeva la Juve in testa alla classifica”, prosegue Cellino.

    21:53
    “L’accordo segreto dell’Inter”
    “Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l’ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo”, viene affermato nel corso della trasmissione. (LEGGI TUTTO)

    21:52
    Il ruolo di Guido Rossi
    L’ex membro del CdA dell’Inter e futuro presidente della Telecom di Tronchetti Provera, a sua volta azionista del club nerazzurro, fa il suo ingresso in scena a seguito delle dimissioni in blocco dei vertici del calcio italiano: sarà lui ad assegnare lo Scudetto 2005-06 al club meneghino. “Fu messa in piedi una rete volta a condizionare gli arbitri e favorire l’Inter”, verrà detto poi: come noto, però, era ormai sopraggiunta la prescrizione e tutto finirà in una bolla di sapone.

    21:50
    Cellino: “Stava crollando tutto”
    “Stava crollando tutto, cercai di tenere in piedi la baracca. Non so da dove cominciare. C’era un contenitore di metallo con dentro tutti i dossier, tra fidejussioni false e altre cose… Bruciammo tutto. Quando vennero a cercare quel faldone non c’era più un caz…”, racconta – ridendo – l’ex presidente del Cagliari.

    21:49
    “Non volevano Buffon, Cannavaro e Lippi ai Mondiali”
    Secondo Moggi, Guido Rossi avrebbe cercato di ostacolare la partecipazione di Marcello Lippi, Gianluigi Buffon e Fabio Cannavaro ai Mondiali del 2006. Smentisce però Lippi: “Io non ne so nulla”.

    21:47
    Moggi e Bergamo sulla scelta difensiva della Juve
    “L’avvocato della Juventus Zaccone andò a processo chiedendo la retrocessione con penalizzazione…”, continua Moggi. Blatter ringrazierà poi Montezemolo per tale decisione. In merito aggiunge Bergamo: “Hanno preso in giro dieci milioni di tifosi”.

    21:45
    Bergamo su Elkann, Montezemolo, Grande Stevens, Gabetti, Giraudo e Moggi
    Ancora Bergamo: “C’era un accordo industriale tra Tronchetti Provera e Luca di Montezemolo. Grande Stevens, Gabetti e gli Elkann. Io ho saputo prima che Moggi e Giraudo li stavano facendo fuori, me l’aveva detto l’onorevole Latorre. La cordata formata dovevano portare John Elkann a capo del gruppo Fiat, mentre la presenza di Giraudo e Moggi prevedeva che Andrea sarebbe andato a capo. Giraudo ha vissuto come consulente di Umberto. Riuscii dopo tanti tentativi a essere ricevuto dall’avvocato degli Agnelli, Galasso. Mi disse testualmente: Bergamo, io sono tifoso della Juve. In casa Agnelli si è preso in giro dieci milioni di tifosi, facendo apparire cose nelle quali ci sono cose che sappiamo vere. Non se la prenda, non dico altro, è una cosa che nasce nelle nostre teste”.

    21:43
    Baldini fonte segreta dei carabinieri
    “Andate ad acchiappare questo o quest’altro”: furono le ‘disposizioni’ dell’ex dirigente della Roma ad alcuni carabinieri.

    21:42
    Report: “La fine della prima repubblica del calcio”
    “La fine della prima repubblica del calcio inizia con un incontro segreto che si svolge a Milano, rivelato solo oggi dall’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo, uno degli uomini coinvolti nella tempesta di Calciopoli”.

    21:41
    Moggi: “Berlusconi mi disse che ero intercettato”
    L’ex dg della Juve racconta come Berlusconi gli confidò di essere intercettato, ma che non ci fosse nulla di penalmente rilevante.

    21:40
    Calciopoli, parla un carabiniere di Napoli
    Un anonimo carabiniere di Napoli racconta che, all’epoca dei fatti, “non c’era una vera e propria sete di giustizia, quanto piuttosto voglia di rivalsa”.

    21:35
    La cena dopo il 5 maggio 2002
    L’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo racconta che, dopo il 5 maggio 2002, il giorno del famoso Scudetto vinto dalla Juventus ai danni dell’Inter all’ultima giornata, l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ha organizzato una cena finalizzata a ‘rovesciare’ il potere di Luciano Moggi: Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l’avevano con l’Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere”

    21:31
    Moggi: “Solo 25 intercettazioni sulla Juve”
    “Qui ho portato le voci di chi è intercettato. Di 170mila intercettazioni, solo 25 riguardavano la Juventus”, afferma l’ex dg Luciano Moggi, parlando della chiavetta usb consegnata a Report.

    21:29
    Calciopoli, è iniziata la puntata di Report
    Dopo una breve anteprima, su Report si inizia a parlare di Calciopoli: in onda una clip con alcuni stralci degli interventi che verranno trasmessi nel corso della puntata.

    21:20
    Calciopoli, cresce l’attesa per la puntata di Report
    L’attesa sta per finire: tra poco su Rai3 inizierà la puntata di Report, che proverà a far chiarezza su Calciopoli.

    21:10
    Guido Rossi, l’ex cda Inter messo a capo del calcio. Carraro: “Lo volle la politica”
    Così si espresse qualche anno fa Franco Carraro, presidente della Federcalcio dal 2001 al 2006, su Guido Rossi, ex membro del CdA dell’Inter e commissario della Figc nel 2006: “È stato suggerito al Coni da qualcuno del governo, o della maggioranza del governo Prodi. Diciamo che la politica, in quel momento, forse cercava di metterci le mani, ma poi lascia stare”.

    21:00
    Calciopoli, Moratti e Facchetti e le intercettazioni mai date ai pm
    Le telefonate di Moggi ritenute gravi sono finite ai magistrati, quelle del presidente e del proprietario dell’Inter no nonostante fossero valutate della stessa gravità. E quelle che scagionavano il dirigente bianconero dal caso Paparesta? Sparite anche quelle. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, primo contratto da professionista per Beccari

    Juve Women, alla scoperta di Beccari
    Attacco bianconero che quindi verrà rimpolpato da un nuovo elemento. Dopo le 5 presenze con la prima squadra nella passata stagione, Beccari ha proseguito il suo processo di crescita in prestito al Como nel massimo campionato nazionale. Un modo per mettere in mostra le proprie qualità e al contempo crescere, con l’asticella della competitività che si è innalzata quest’anno: fino ad ora con le lombarde ha segnato sei gol (cinque in Serie A). Le sue prestazioni le hanno consentito anche di arrivare alla nazionale maggiore e di debuttare qualche giorno fa contro la Colombia, dove è stata protagonista con l’assist per il gol di Valentina Giacinti. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo, Carnevali: “Frattesi alla Juventus? È prematuro parlarne”

    Sassuolo-Juve, parla Carnevali
    Nel pre gara ha preso la parola l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, che ha parlato anche di possibili intrecci di mercato: “Il fatto che giochi un giovane come Barbieri è un’ottima cosa. Non solo il Sassuolo, ma anche le grandi squadre devono puntare sui ragazzi italiani: credo sia la strada giusta da intraprendere per avviarci verso un nuovo cammino. Frattesi alla Juventus? C’è grande attenzione nei suoi confronti, è ambito da diversi club. Parlarne adesso però è prematuro, con i bianconeri al momento non c’è nulla di concreto”. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juve, Spallone: “Sentenze? Esecutive solo dopo l’ultimo grado”

    TORINO – Il 20 gennaio la Corte d’Appello federale ha riaperto il processo plusvalenze e inflitto una penalizzazione di 15 punti alla Juventus, provocando un vero tsunami sulla classifica della Serie A con la squadra di Massimiliano Allegri scesa dal terzo (37 punti dietro a Napoli a quota 47 e Milan a 38) al decimo posto (22 punti come Bologna ed Empoli): mercoledì, a tre mesi di distanza da quella sentenza e dopo 11 partite di campionato disputate con la spada di Damocle della penalizzazione, il Collegio di Garanzia presso il Coni si pronuncerà sul ricorso presentato dal club bianconero e potrebbe restituire i punti tolti. In questo nuovo scenario la Juventus si ritroverebbe catapultata nuovamente nella parte alta della classifica, senza però che nessuno restituisca alla società quella serenità che è venuta a mancare nonostante Allegri abbia cercato di preservare la squadra dalle vicende giudiziare.

    Le regole della giustizia sportiva

    Se la giustizia sportiva, pur nella sua autonomia, si ispira ai principi di quella ordinaria, allora dovrebbe rivedere questa regola di immediata applicazione della sentenza onde evitare che il campionato sia falsato, tra punti tolti e restituiti in base ai diversi verdetti. Un ribaltamento della classifica, a dopo più di un mese dalla fine della stagione, avrebbe riflessi non soltanto per la Juventus, riabilitata, ma pure per Roma, Milan, Inter e Atalanta, in corsa per la Champions, che si vedrebbero superate dai bianconeri. LEGGI TUTTO

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    “Sporco juventino”, pestaggio perché in maglia Juve: succede in Italia

    Tifoso Juventus aggredito con un tirapugni: i dettagli

    L’incidente è avvenuto la mattina della domenica di Pasqua (9 aprile), il tifoso aveva trascorso la notte in un albergo della zona Eur della Capitale quando, riconosciuto per la sciarpa bianconera, è stato preso di mira da due malviventi presso piazzale dell’Agricoltura. Insulti, minacce e poi l’aggressione con l’utilizzo di un tirapugni. Il 21enne di Torino è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio dove è stato medicato e dimesso con alcuni giorni di prognosi. Dopo le cure il tifoso della Juve è stato ascoltato dalla polizia in merito all’aggressione subita. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, Allegri zittisce tutti: parole di fuoco in conferenza!

    Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League tra Juventus e Sporting Lisbona, a Max Allegri è stato chiesto di commentare il periodo buio, se così lo possiamo definire, che sta attraversando Dusan Vlahovic. L’attaccante bianconero non segna in campionato dalla doppietta alla Salernitana il 7 febbraio: nelle ultime uscite della Juve è apparso più volte nervoso, ma allo stesso tempo desideroso di aiutare in tutti i modi la squadra. Anche contro la Lazio, il serbo non è riuscito a finalizzare in diverse occasioni ed è stato costretto ad uscire al 63′ per una contusione alla caviglia dopo uno scontro di gioco con Cataldi. Dusan si è allenato con i compagni nella rifinitura della mattina, ma domani potrebbe partire dalla panchina. LEGGI TUTTO