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    La Juventus e la volata che vale una stagione

    TORINO – La Juve? Deve essere rispettosa. Con il Lecce che ha un importante traguardo da centrare come la salvezza ma in generale nelle ultime sei partito campionato in cui si gioca un posto Champions partendo dalla terza piazza. Lo ha spiegato Allegri in conferenza stampa. La Juve parte dunque un punto dietro la Lazio. Dunque questa volata servirà a capire il valore finale di questa stagione in cui in bianconeri sono ancora in ballo per conquistare la finalissima di Europa League di Budapest a fine maggio. Con due partite in quattro giorni, Lecce e Atalanta domenica a pranzo, dal punto di vista della gestione delle energie probabile turnazione per Chiesa che dovrebbe iniziare in panchina mentre Di Maria è atteso titolare. LEGGI TUTTO

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    “Zidane pronto a tornare: le 3 possibili destinazioni”. C’è anche la Juve

    MADRID (Spagna) – Il nome di Zinedine Zidane sta tornando in voga per il mercato allenatori 2023 e ci sarebbero tre contendenti all porta. Malgrado i molteplici rumors un suo ritorno in Blanco è stato già escluso con la panchina di Carlo Ancelotti ben salda come confermato dallo stesso allenatore italiano, il portale “Sport” riporta che ad oggi le squadre che stanno tenendo d’occhio Zidane sono: Paris Saint-Germain, Olympique Marsiglia dove si monitora la situazione di Igor Tudor, e la Juventus. Dal giorno del suo addio al Real Madrid (2021) il nome di Zidane è stato spesso accostato al club bianconero, anche se il direttore sportivo Francesco Calvo nel pre-partita di domenica contro il Bologna ha confermato la fiducia a Massimiliano Allegri anche per la prossima stagione. LEGGI TUTTO

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    Dal Pogba-show al cucchiaio di Iling a Szczesny: Juve, magie in allenamento

    TORINO – La Juventus di Massimiliano Allegri si prepara alla trasferta di Bologna (domenica, 20:45) per cercare di ritrovare i 3 punti che mancano da 3 partite consecutive. Allenamento basato su esercitazioni tecniche sulla fase difensiva di squadra, recupero palla e sviluppo della manovra. Tra i più attivi tra i bianconeri Paul Pogba e Leandro Paredes: il francese protagonista negli esercizi di “torello” sia in fase difensiva che in quella di palleggio con tanto di tunnel rifilato a Gatti mentre l’argentino si è esibito con un sontuoso colpo di tacco per s. Anche nella partitella i due sono stati al centro del gioco con Paredes versione assist-man per il gol di Fagioli. L’allenamento, a cui hanno preso parte alcuni ragazzi della Next Gen, che si è concluso come sempre con la partitella decisa ai rigori con Iling Jr match-winner: il giovane britannico infatti ha realizzato il rigore decisivo battendo con il cucchiaio Szczesny. LEGGI TUTTO

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    Juventus, rabbia e beffa fino alla fine. Napoli: lo scudetto è lì

    Juve, la furia non si placa

    Epperò la Juve di Allegri non si dà pace perché a capo di un match tiratissimo e super equilibrato era riuscita a sbloccarla. Non si dà pace per quella tibia contro tibia che da qualunque parte la si guarda lascia dubbi, eccome. Non si dà pace una squadra che cerca il posto Champions tra penalizzazioni, -15 che vanno e vengono. Non è facile digerire questa stagione, figurarsi questa decisione del signor Fabbri di Ravenna al monitor. Il 2023 continua così, una altissima montagna da scalare per capitan Danilo e compagni. Non finisce mai. Come le beffe. Come le sfide.

    Le mosse Juve di Allegri e il calendario

    Ovviamente, le scelte di Allegri tengono conto del calendario super-intasato: quarti con lo Sporting, Napoli in campionato, Inter in Coppa Italia e vai così senza soste, con l’incastro andata e ritorno con il Siviglia ciliegina sulla torta, per le semifinali in Europa League. Allora ecco il giovane argentino Soulè ad affiancare Milik in attacco, con Vlahovic che si accomoda in panchina. E dietro c’è Rugani ad orchestrare la difesa. Spalletti si affida al tridente Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia per strappare un successo dal gusto tricolore.

    Milik, la grande occasione Juve

    Atmosfera delle grandi occasioni e spalti gremiti. Non sarà, questa volta, la madre di tutte le partite, ma resta pesante come impatto. Il primo tiro verso la porta è di Locatelli, ma la mira lascia a desiderare. Buono l’anticipo di Rugani su Osimhen, nel capovolgimento di fronte. Si va di ritmo e di colpi proibiti. Al minuto 10 chance per Cuadrado, Meret respinge. La Juve tiene il pressing alto, il Napoli agisce di rimessa (alto Ndombelè) e il pubblico apprezza la bagarre. Szczesny si avventura in un dribbling su Lozano: brividi allo Stadium. Poi Kostic per Milik che non riesce a schiacciare bene di testa: occasione mancata per i bianconeri. Al minuto 18 Kvara impegna il portiere polacco. Il match è tutto un corpo a corpo, lotta libera a ogni latitudine. Giallo per Locatelli, un handicap non da poco vista la velocità in campo. Al 27′ grande occasione per Rabiot, con pallone taglia l’area e nessuno che interviene. Da Kostic a Milik, assist impreciso e altro contropiede Juve sprecato. Poi, rischia Gatti che prende Kvara: il difensore bianconero chiede scusa e se la cava. Da Lozano a Kvara, altra chance Napoli svanita per un recupero millimetrico di Danilo in angolo. Anche Rabiot prende il giallo per fallo su Anguissa, lo stadio rumoreggia. Locatelli si erge a grande protagonista della partita, dietro e non solo. manca sempre un qualcosa per finalizzare, vero Kostic? E il primo tempo termina così, bloccato sullo zero a zero.

    Quante polemiche per il gol di Di Maria annullato

    L’equilibrio è totale e si ricomincia senza cambi nelle due formazioni. La Juve parte sparata, Kostic è fermato in area. Kvara replica su Szczesny: conclusione facile da bloccare. Poi Locatelli devia su Ndombelè, poi Di Lorenzo cicca dall’angolo. Soffre un po’ la Juve, gli azzurri sono aggressivi, e un tantino confusionari. Cuadrado e Soulé hanno verve, bisognerebbe sfruttarli meglio. Batsa un errore per lanciare l’avversario: Kvara non ne approfitta e spara alto. A bordo campo comincia a scaldarsi Pogba: un segnale per la truppa. Forcing della squadra di Spalletti: la Juve si chiude a riccio. Ed è il momento di muovere le pedine: fuori Kostic e Miretti, dentro Di Maria e Chiesa per osare di più con il 4-3-3. Il Fideo si lancia subito, manca poco a Fede. Dall’altra parte, Kvara e Osimhen spaventano i bianconeri: il muro regge, sorretto anche da Locatelli uomo ovunque e da cavallo pazzo Rabiot. C’è Fagioli per Soulé che lamenta un problema fisico, così in mezzo la Juve pesa di più. Spalletti getta nella mischia peperino Elmas e Zielinski il risolutore. Al 70′ il macedone serve Osimhen che sfiora il palo. Napoli è padrone della manovra, insistita; il nigeriano colpisce ma non uccide la Juve. Allegri urla e chiede alla squadra di salire. Da Locatelli a Rabiot in area, c’è un contatto e l’azione viene fermata. La partita va a sprazzi, manca di brillantezza, con Osi che ha la possibilità di battere Tek, ma spara fuori. Brividi per la Juve che soffre, eccome se soffre. Da un angolo, l’azione che non ti aspetti, ovvero la rovesciata di Rugani: finisce sopra la traversa. Poi Milik mette a lato da buona posizione e impreca pure Allegri. All’82 si invola Di Maria e buca Meret: lo Stadium impazzisce, il Napoli protesta per un possibile fallo in partenza di Milik su Lobotka (il dubbio resta, il polacco mima il tuffo del napoletano). Fabbri va a rivedere e annulla. Questa volta protestano i bianconeri, Fagioli è ammonito. Entra Raspadori per Kvara e la bagarre continua. Si combatte su ogni pallone, si esulta anche per un intervento in difesa. A un minuto dalla fine ecco il momento di Vlahovic per Milik. Al 91′ Chiesa in corsa per Vlahovic che la butta dentro, ma il pallone era già uscito. Cuadrado sprinta di qui, Osi di là e al 93′ è Raspadori al volo a segnare facendo esultare tutta Napoli, mentre Fagioli resta a guardare. Una brutta botta per la Juve che però addosso ha la rabbia di prima, non digerita. Cuadrado e Danilo protestano ancora, il colombiano per un presunto fallo prima. Si scatena il temporale, esultano gli azzurri di Spalletti per l’ennesimo colpo scudetto dell’anno e il tricolore è a un passo. LEGGI TUTTO

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    Sabatini sulla penalizzazione Juve: “Inquietante, mette tutti sotto stress”

    Penalizzazione Juve, le parole di Sabatini
    Walter Sabatini ha detto la sua sul discorso penalizzazione Juve: “La cosa più inquietante è che questa può essere una variabile non conosciuta e che si saprà solo a giugno. Può dar fastidio questa situazione, perché mette tutte le squadre sotto stress. Mettetevi nei panni della Roma per esempio, ma non voglio entrare nel merito se è giusto che siano restituiti o meno, ma le mie perplessità sono sui tempi e sui modi della sentenza”.  LEGGI TUTTO

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    “Zidane cerca squadra! La Juventus è la sua priorità, con o senza Europa”

    Il futuro di Zinedine Zidane è ancora tutto da decifrare. L’ex tecnico del Real Madrid, che con i Blancos è riuscito nell’impresa di vincere tre Champions League consecutive alla sua prima esperienza ufficiale in panchina (prima di lasciare e tornare per altri due anni), è attualmente svincolato dall’estate del 2021. Le ultime notizie sulla sua prossima panchina arrivano dalla Francia e sarebbero clamorose: secondo RMC Sport, infatti, la priorità di Zidane sarebbe quella di tornare a Torino per allenare la Juventus, attualmente in mano a Max Allegri e che proprio ieri ha raggiunto la qualificazione alla semifinale di Europa League. LEGGI TUTTO

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    Moratti: Calciopoli? Report non l’ho visto. Inter come la Juve dà fastidio

    TORINO – Sono trascorsi diciassette anni, ma Calciopoli è più attuale che mai. Dopo la puntata della trasmissione di Rai3 ‘Report’, infatti, sono stati portati alla luce intercettazioni telefoniche inedite e nuovi dettagli (presenti nella famosa chiavetta usb di Luciano Moggi), tagliati misteriosamente all’epoca. Materiale che ha inevitabilmente riaperto il dibattito e alimentato le discussioni in merito alle decisioni che vennero prese, in particolare quella di revocare due scudetti alla Juventus, assegnandone uno (quello del 2006) all’Inter.

    Calciopoli, le parole di Moratti

    In riferimento a quanto accaduto ha parlato il presidente del club nerazzurro di quel periodo, Massimo Moratti, che dopo aver spiegato di non aver visto la puntata di ‘Report’, ha detto: “Il tentativo di mettere alla pari la situazione dell’Inter con quella della Juventus dà molto fastidio. E assolutamente non era così. E quando ti comporti bene, anzi ti comporti normalmente, e sei accusato da chi non si comporta bene tanto per mettere tutto insieme, questo dà molto fastidio. Molto fastidio”. Ricordiamo che Palazzi, il Procuratore Federale, una volta avuto il materiale sull’Inter scartato dagli inquirenti del processo sportivo del 2006, si espresse in termini molto duri nei confronti di Moratti e Facchetti e del club nerazzurro, indicando come il loro comportamento fosse passibile di illecito sportivo esattamente come la Juventus, che fu retrocessa in Serie B, senza nessun distinguo. LEGGI TUTTO

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    Report, puntata Calciopoli in diretta: la chiavetta USB di Moggi

    22:34
    Famiglia Agnelli-Elkann, la lotta per l’eredità
    Dopo la morte di Gianni Agnelli, secondo Report, nella famiglia si sarebbe creata una lotta intestina per l’eredità di un vero e proprio impero da 3 miliardi di euro.

    22:32
    Carraro, l’intercettazione su Rodomonti
    In una chiamata con Paolo Bergamo, l’ex presidente Federcalcio Franco Carraro dice: “Io dico guardi che se ci fosse Collina non sarebbe un problema perché se sbaglia Collina nessuno dice niente. Rodomonti è un arbitro che non ha una grande reputazione… per carità di dio se va Rodomonti e sbaglia contro l’Inter succede un casino”.

    22:30
    Gianfelice Facchetti difende papà Giacinto
    “Papà non ha mai chiesto favori agli arbitri”, afferma il figlio di Giacinto Facchetti: una dichiarazione, però, smentita dalle intercettazioni.

    22:27
    Le intercettazioni sulla Fiorentina
    La Fiorentina – si racconta – mise pressione agli arbitri, smaniosa di raggiungere la salvezza. Franco Carraro: “Dondarini per Chievo-Fiorentina?”. E Paolo Bergamo: “È quello della doppia espulsione dottore”. Ancora Carraro: “Vabbè avrà imparato dopo la scorsa volta no?”. Quella partita finì 2-1 per i Viola, con un rigore non concesso ai clivensi.

    22:24
    Le intercettazioni di Facchetti
    “Avete mandato un certificato falso su Andreolli”, intima Mazzini, vicepresidente Figc. E Facchetti: “Ma no, è una falla… Mancini ne aveva bisogno”. “Bisogna avere un po’ di decenza”, replica Mazzini. E ancora l’ex dirigente dell’Inter al telefono con Bergamo prima di una semifinale di Coppa Italia: “Mi raccomando, facciamo in modo che Bertini…”. E dopo la partita: “Incrementiamo lo score delle vittorie, è un ragazzo intelligente che ha capito come si cammina”. Proprio Bertini ammette di aver ricevuto Facchetti nel proprio spogliatoio.

    22:22
    L’intercettazione tra De Santis e Meani dopo Inter-Juve
    L’Inter vinse 1-0, la Juve si lamentò dell’arbitraggio e si chiuse in silenzio stampa. L’arbitro della partita, De Santis, considerato il braccio destro di Moggi, chiamò Meani, lodando la propria direzione: “Ho fatto fare il silenzio stampa alla Juve, ma ti rendi conto? Non ci era mai riuscito nessuno nella storia del calcio”. E Meani con un giornalista: “Dicono che con De Santis l’Inter non vince? Quelli dell’Inter devono svegliarsi. Vedi la differenza, io quando ho giocato Juve-Milan De Santis non ce l’avevo neanche in griglia. Io ho preso il telefono e ho detto: se abbiamo De Santis spariamo i cannoni di Navarone”.

    22:18
    Anche Pisano chiese aiuti
    Il ministro Pisano – si racconta – chiese aiuti agli arbitri per aiutare la sua squadra del cuore, la Sassari Torres.

    22:15
    Meani e la chiamata a Paparesta
    “Il tuo dossier è nelle mani di Letta”, dice Meani a Paparesta, accusato di aver favorito il Milan in diverse occasioni. “Gli arbitri prendevano 5mila euro a partita. Se non facevano come dicevi, li fermavano sei partite. Son 30mila euro, eh…”, racconta Meani a Report.

    22:12
    Galliani e l’incontro con Collina
    Viene trasmessa un’intercettazione telefonica in cui Leonardo Meani, condannato e ‘salvato’ dalla prescrizione ed allora dirigente dell’Inter, riferisce a Pierluigi Collina che Adriano Galliani – all’epoca anche presidente della Lega, oltre che ad del club rossonero – aveva organizzato un incontro segreto. “Non era un incontro anomalo, purtroppo o per fortuna Galliani rivestiva il doppio ruolo come presidente di Lega”, afferma Meani.

    22:09
    Gli errori di Rodomonti a favore dell’Inter contro la Juve
    “Non sbagliate a favore della Juventus”, affermò Carraro. E Bergamo: “Era una pressione su di me, quello era il mio compito. Gli arbitri non hanno mai saputo niente di queste cose”. Bergamo chiamò Rodomonti e gli disse: “Mi aspetto che non sbagli niente. C’è una differenza di 15 punti tra le due squadre. Se hai un dubbio, dammi retta, pensa a chi sta dietro”. Toldo commise un fallo da rosso, ma non venne espulso: la Juve vinceva 2-0, finì 2-2. 

    22:05
    Lepore: “Erano tutte coinvolte”. Bergamo: “Mi chiamavano tutti”
    “C’erano anche le altre squadre coinvolte, quasi tutte… Ma i telefoni furono chiusi, nessuno più parlava e rimase solo la Juventus”, racconta Giandomenico Lepore, procuratore generale di Napoli dal 2004 al 2011. “Non c’è una squadra che non mi abbia mai chiamato”, aggiunge Bergamo.

    22:04
    Paparesta: “Tanti entrarono negli spogliatoi”
    “Tante volte alcuni dirigenti sono entrati negli spogliatoi degli arbitri. Non è che ogni volta ti metti a fare il ‘maestrino’ e lo segnali”, racconta l’ex arbitro.

    22:00
    Moggi: “Volevano annientare la Juve”
    Un ex carabiniere conferma che le schede sim svizzere vennero sequestrate in maniera anomala, senza rogatoria e con un verbale falso, pur di incastrare Moggi con i reati di associazione a delinquere e frode sportiva a vantaggio della Juventus, e che verrà radiato a vita. “Si voleva cambiare da una parte la gestione della Juventus, dall’altra di annientarla, ma non sul campo, perché non erano capaci”, afferma l’ex dg bianconero. “In quel periodo storico nacque l’idea che eravamo intercettati. Pairetto mi portò una scheda e disse: ‘Questa scheda me l’ha data Moggi. Quando abbiamo bisogno di parlare magari di arbitri usiamo questa’. La usai pochissimo, poi la esaurì mia moglie”, afferma Bergamo.

    21:58
    Cellino: “Persi col Milan per un errore arbitrale”
    “Berlusconi guarda Pisanu e gli dice: ministro, chiami lei Carraro, gli arbitri devono essere giusti nei confronti del Cagliari e devono smetterla. E Franco Pisanu disse: ‘No, chiamo Moggi che è meglio’. Berlusconi mi guardò: diventò bianco. Persi una partita con il Milan per un errore arbitrale. ‘Diglielo a Moggi’, mi dissero. Poi mi resi conto che con quella vittoria il Milan raggiungeva la Juve in testa alla classifica”, prosegue Cellino.

    21:53
    “L’accordo segreto dell’Inter”
    “Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l’ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo”, viene affermato nel corso della trasmissione. (LEGGI TUTTO)

    21:52
    Il ruolo di Guido Rossi
    L’ex membro del CdA dell’Inter e futuro presidente della Telecom di Tronchetti Provera, a sua volta azionista del club nerazzurro, fa il suo ingresso in scena a seguito delle dimissioni in blocco dei vertici del calcio italiano: sarà lui ad assegnare lo Scudetto 2005-06 al club meneghino. “Fu messa in piedi una rete volta a condizionare gli arbitri e favorire l’Inter”, verrà detto poi: come noto, però, era ormai sopraggiunta la prescrizione e tutto finirà in una bolla di sapone.

    21:50
    Cellino: “Stava crollando tutto”
    “Stava crollando tutto, cercai di tenere in piedi la baracca. Non so da dove cominciare. C’era un contenitore di metallo con dentro tutti i dossier, tra fidejussioni false e altre cose… Bruciammo tutto. Quando vennero a cercare quel faldone non c’era più un caz…”, racconta – ridendo – l’ex presidente del Cagliari.

    21:49
    “Non volevano Buffon, Cannavaro e Lippi ai Mondiali”
    Secondo Moggi, Guido Rossi avrebbe cercato di ostacolare la partecipazione di Marcello Lippi, Gianluigi Buffon e Fabio Cannavaro ai Mondiali del 2006. Smentisce però Lippi: “Io non ne so nulla”.

    21:47
    Moggi e Bergamo sulla scelta difensiva della Juve
    “L’avvocato della Juventus Zaccone andò a processo chiedendo la retrocessione con penalizzazione…”, continua Moggi. Blatter ringrazierà poi Montezemolo per tale decisione. In merito aggiunge Bergamo: “Hanno preso in giro dieci milioni di tifosi”.

    21:45
    Bergamo su Elkann, Montezemolo, Grande Stevens, Gabetti, Giraudo e Moggi
    Ancora Bergamo: “C’era un accordo industriale tra Tronchetti Provera e Luca di Montezemolo. Grande Stevens, Gabetti e gli Elkann. Io ho saputo prima che Moggi e Giraudo li stavano facendo fuori, me l’aveva detto l’onorevole Latorre. La cordata formata dovevano portare John Elkann a capo del gruppo Fiat, mentre la presenza di Giraudo e Moggi prevedeva che Andrea sarebbe andato a capo. Giraudo ha vissuto come consulente di Umberto. Riuscii dopo tanti tentativi a essere ricevuto dall’avvocato degli Agnelli, Galasso. Mi disse testualmente: Bergamo, io sono tifoso della Juve. In casa Agnelli si è preso in giro dieci milioni di tifosi, facendo apparire cose nelle quali ci sono cose che sappiamo vere. Non se la prenda, non dico altro, è una cosa che nasce nelle nostre teste”.

    21:43
    Baldini fonte segreta dei carabinieri
    “Andate ad acchiappare questo o quest’altro”: furono le ‘disposizioni’ dell’ex dirigente della Roma ad alcuni carabinieri.

    21:42
    Report: “La fine della prima repubblica del calcio”
    “La fine della prima repubblica del calcio inizia con un incontro segreto che si svolge a Milano, rivelato solo oggi dall’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo, uno degli uomini coinvolti nella tempesta di Calciopoli”.

    21:41
    Moggi: “Berlusconi mi disse che ero intercettato”
    L’ex dg della Juve racconta come Berlusconi gli confidò di essere intercettato, ma che non ci fosse nulla di penalmente rilevante.

    21:40
    Calciopoli, parla un carabiniere di Napoli
    Un anonimo carabiniere di Napoli racconta che, all’epoca dei fatti, “non c’era una vera e propria sete di giustizia, quanto piuttosto voglia di rivalsa”.

    21:35
    La cena dopo il 5 maggio 2002
    L’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo racconta che, dopo il 5 maggio 2002, il giorno del famoso Scudetto vinto dalla Juventus ai danni dell’Inter all’ultima giornata, l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ha organizzato una cena finalizzata a ‘rovesciare’ il potere di Luciano Moggi: Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l’avevano con l’Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere”

    21:31
    Moggi: “Solo 25 intercettazioni sulla Juve”
    “Qui ho portato le voci di chi è intercettato. Di 170mila intercettazioni, solo 25 riguardavano la Juventus”, afferma l’ex dg Luciano Moggi, parlando della chiavetta usb consegnata a Report.

    21:29
    Calciopoli, è iniziata la puntata di Report
    Dopo una breve anteprima, su Report si inizia a parlare di Calciopoli: in onda una clip con alcuni stralci degli interventi che verranno trasmessi nel corso della puntata.

    21:20
    Calciopoli, cresce l’attesa per la puntata di Report
    L’attesa sta per finire: tra poco su Rai3 inizierà la puntata di Report, che proverà a far chiarezza su Calciopoli.

    21:10
    Guido Rossi, l’ex cda Inter messo a capo del calcio. Carraro: “Lo volle la politica”
    Così si espresse qualche anno fa Franco Carraro, presidente della Federcalcio dal 2001 al 2006, su Guido Rossi, ex membro del CdA dell’Inter e commissario della Figc nel 2006: “È stato suggerito al Coni da qualcuno del governo, o della maggioranza del governo Prodi. Diciamo che la politica, in quel momento, forse cercava di metterci le mani, ma poi lascia stare”.

    21:00
    Calciopoli, Moratti e Facchetti e le intercettazioni mai date ai pm
    Le telefonate di Moggi ritenute gravi sono finite ai magistrati, quelle del presidente e del proprietario dell’Inter no nonostante fossero valutate della stessa gravità. E quelle che scagionavano il dirigente bianconero dal caso Paparesta? Sparite anche quelle. LEGGI TUTTO