consigliato per te

  • in

    Juve, Barrenechea promosso tra i grandi: l'annuncio del club

    TORINO – Dal debutto in Champions League contro il Paris Saint-Germain fino alla storica partenza da titolare nel derby contro il Torino (primo giocatore della Juventus a debuttare in Serie A giocando titolare un derby di Torino nell’era dei 3 punti), il giovane Enzo Barrenechea ha convinto Massimiliano Allegri. Il club bianconero ha ufficialmente comunicato che il giocatore classe 2001 entra a far parte della rosa della Prima Squadra. Dopo aver messo in mostra le sue qualità prima con l’Under 19 e poi con la Next Gen il centrocampista argentino ha continuato il suo percorso conquistando la fiducia dell’allenatore allenamento dopo allenamento. Nel match di stasera contro il Verona Barrenechea (tra i convocati) potrebbe nuovamente strappare una maglia da titolare visto le assenze importanti a centrocampo. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve e Women, tutti in anticipo per l'allenamento

    Juve, la puntualità come requisito tecnico
    “Giocare alla Juventus è diverso rispetto alle altre squadre”, lo ripete sempre Allegri in differenti circostanze. Rappresentare il club bianconero vuol dire seguire anche uno stile. Ed ecco che il club sui propri canali social si è divertito a filmare l’arrivo dei giocatori alla riunione della mattina. Appuntamento fissato per le 11.00 ed ecco arrivare i primi giocatori con un’ora d’anticipo: Locatelli alle 10 e a seguire Kostic, Soulé, Danilo ed anche Pogba. Giovani ed esperti. La stessa cosa hanno fatto le Woman: allenamento alle 10 e primi arrivi alle 9.15, con Julia Grosso a fare da “aprifila”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus-Verona, i bianconeri mettono le maglie all'asta

    Di seguito il comunicato della Juventus: “Grazie alla partnership di Juventus con la piattaforma internazionale di fan engagement MatchWornShirt, i tifosi di tutto il mondo avranno infatti presto l’opportunità di possedere un pezzo unico dei Bianconeri: una maglia indossata in partita, che arriva direttamente dal campo. Un contatto senza precedenti per i fans con i loro eroi, un modo per essere più vicini all’azione che mai, perché la divisa non è solo una maglia, è l’essenza stessa della partita e del gioco. Dunque, le maglie indossate dai giocatori in campo sono molto più che semplici pezzi di stoffa, sono emblemi, simboli di orgoglio, di passione e di speranza. E presto potranno essere vostri, perché per inaugurare la partnership con MatchWornShirt, le maglie della Juventus durante la sfida con l’Hellas Verona all’Allianz Stadium il 1° aprile saranno messe all’asta!”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus al lavoro verso il Verona: quando parla Allegri

    Juventus-Verona, quando parla Allegri
    Dopo le ultime vittorie contro Friburgo e Inter, i bianconeri si apprestano dunque ad affrontare il mese di Aprile che sarà ricco di impegni in campo e fuori, con l’attesa risposta al ricorso per quanto riguarda il caso plusvalenze. Domani, alla vigilia della sfida contro il Verona, la squadra si allenerà al mattino e alle ore 14:00 Massimiliano Allegri risponderà alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa che anticipa il match. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Perin svela cosa è successo dopo la sentenza tra chat e spogliatoio

    Mattia Perin torna a parlare della penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus per il caso plusvalenze. Il secondo portiere bianconero, dal palco della presentazione del 18° Torneo Amici dei Bambini, ha dichiarato: “La penalizzazione? Questa situazione ci ha unito. Su whatsapp il giorno della sentenza abbiamo parlato, poi anche il giorno dopo in spogliatoio lo abbiamo fatto dicendoci cosa avremmo dovuto fare per affrontare questo momento. Abbiamo poi dato vita sul campo a quelle parole. Questa crisi l’abbiamo utilizzata per darci energia”.

    Perin: “Classifica? Come punti siamo secondi”

    Perin ha poi continuato: “La classifica l’abbiamo sempre guardata con quello che abbiamo fatto sul campo. Questa sentenza c’è e non possiamo fare finta di niente, ma come punti siamo secondi” per concludere parlando del percorso europeo dei bianconeri: “Champions? Forse siamo stati un po’ superficiali, come contro il Benfica. Non si può tornare indietro, ma utilizziamo le sconfitte per capire dove possiamo migliorare”. LEGGI TUTTO

  • in

    Rovella e la confessione sul futuro alla Juventus

    Nicolò Rovella sta recuperando dall’infortunio accusato ormai verso la fine di febbraio. Una distorsione alla caviglia subita in allenamento che non gli sta permettendo di essere d’aiuto al Monza. Il classe 2001, in prestito dalla Juventus, è uno dei giocatori attenzionati dai bianconeri per il ritorno alla base in estate, ma del suo futuro ha parlato lo stesso centrocampista intercettato a margine della consegna del premio “Amico dei Bambini … Un Esempio per loro”.

    Monza, Rovella e il futuro alla Juve

    Un possibile ritorno in bianconero, è quanto uscito in questi giorni sul possibile futuro alla Juventus per Rovella. Il centrocampista è osservato speciale e in stagione ha disputato un buon campionato prima di fermarsi con l’infortunio alla caviglia. Proprio lo stesso classe 2001 ha parlato di queste voci: “Futuro alla Juve? Sicuramente ci penso ma adesso voglio rientrare dall’infortunio e giocare le ultime partite. In vista dell’anno prossimo non si sa mai”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, Soulé show: stop, tiro al volo e gol. E Pinsoglio esulta così

    Juve, Soulè batte Vinarcik e incanta Pinsoglio: “Bravo!”
    Stop, tiro al volo e nessuno scampo per Vinarcik. Alle spalle del portiere polacco c’era Pinsoglio, che non ha nascosto il suo gradimento per la prodezza balistica del giovane compagno di squadra: “Sì, fai vedere, su le mani! Bravo!” ha esclamato l’estremo difensore mentre era seduto alle spalle della porta in cui Soulé ha mandato a spegnersi il pallone con un sinistro al volo preciso e angolato. Iling prenota una maglia da titolare, Soulé scalpita: la Juve si frega le mani con i suoi giovani al potere. LEGGI TUTTO

  • in

    Messi, 3 magie nella goleada argentina con Curaçao

    Marcatori: pt 21′ Messi, 24′ Nico González, 34′ Messi, 35′ Enzo Fernández, 37′ Messi; st 33′ rig. Di María, 42′ Montiel
    Argentina (4-3-3): Dibu Martínez (34′ st Armani); Montiel, Pezzella, Otamendi (5′ st Foyth), Acuña; Mac Allister (5′ st de Paul), Enzo Fernández (5′ st Palacios), Lo Celso (22′ st Di María); Messi, Lautaro Martínez (22′ st Dybala), Nico González. A disp. Rulli, Julián Álvarez, Correa, Lisandro Martínez, Molina, Paredes, Guido Rodríguez, Romero, Tagliafico. Ct. Scaloni
    Curaçao (4-3-1-2): Room; Gaari, Martina, van Eijma (28′ st Troupee), Floranus; Kuwas (28′ st Severina), Anita (39′ st Roemeratoe), Gorre (13′ Antonisse); Leandro Bacuna (39′ st Felida); Janga (13′ st Zivkovic), Juninho Bacuna. A disp. Bodak, Doornbusch, Carmelia, Hooi, Markelo, Ogeniua. Ct. Bicentini   
    Arbitro: Tejera (Uruguay)
    Note: ammoniti de Paul, Anita. Angoli: 13-1 per l’Argentina. Recupero tempo: pt 1′; st 1′
    SANTIAGO DEL ESTERO – 100, 102, 57, 9: giocatevi questa quaterna secca. Perché la notte di Santiago del Estero, anzi la notte di tutta l’Argentina, è stata rischiarata dalla Stella Cometa che s’è appoggiata, dolcemente, sul tetto dell’Estadio Unico Madre de Ciudades per annunciare l’ennesimo miracolo futbolistico di Lionel Andrés Messi Cuccittini. Ok, stiamo parlando di Curaçao, ma una tripletta, per di più in 37′, merita sempre e comunque applausi. E’ stata la terza festa argentina, dopo quella del Más Monumental contro Panamà, dopo il bis della scorsa notte ad Asunción quando la Selección è stata omaggiata dalla Conmebol, poco fa è arrivato il 7-0 contro i dilettanti dell’isoletta caraibica olandese. I ragazzi del ct Bicentini lasciano Santiago del Estero comunque con regali special: 25 magliette della Pulga, con autografo, mille foto ricordo e un’emozione incancellabile.
    Show, gol, assist, applausi
    La Noche del Diez comincia subito dopo l’inno, eseguito magistralmente dai Manseros Santiagueños, durante cui tutti e gli 11 dell’Albiceleste indossano la maglietta in sostegno della quadruplice candidatura latinoamericana al mondiale 2030 (ChUPAr, ossia Cile, Uruguay, Paraguay e Argentina): pronti, via e cioccolatino di Messi per Lautaro Martínez a cui però manca il tocco decisivo. Poco male: il miglior giocatore in attività decide di mettersi in proprio, il 100° gol in albiceleste è un boccone troppo goloso per farselo scappare. Logica conseguenza, dunque, il lampo del 21′, anche se arriva nel modo meno preventivabile: imbucata del Monito Lo Celso, Messi si fuma Martina e, di destro, fa 100 a 100 giorni esatti dal trionfo Mundial a Lusail contro la Francia. La Selección si diverte, Curaçao si scioglie: il 2-0, 180 secondi dopo, è del viola Nico González, sotto misura di testa, ma fa quasi tutto l’ex viola Germán Pezzella, che manda in tilt, sempre di testa, il portiere Room e il centrale difensivo Anita. Quando il cronometro segna il minuto 34′, è di nuovo l’ora del Messi show. Del resto, hai fatto 100 e non vuoi fare 101? Su assist di Nico González tocco gentile del 10, a girare, Room nulla può. L’Argentina non rallenta: 120 secondi ed è 3-0, stavolta Messi fa l’assist, quasi tipo quello del match con il Messico al Mondiale, con l’unica differenza che stavolta non è un suggerimento laterale bensì uno scarico all’indietro. Il risultato è uguale: il destro di Enzo Fernández è la sentenza del 4-0. A 6′ dall’intervallo, ancora Messi fa 5-0 in contropiede ancora su assist di Lo Celso. È tripletta, la 57ª in carriera, la 9ª con l’Albiceleste: Curaçao si unisce a Svizzera (2012), Brasile (2012), Guatemala (2013), Panamà (2016), Ecuador (2017), Haiti (2018), Bolivia (2021) ed Estonia (2022). Nella ripresa è solo accademia, ma c’è ancora tempo per il rigore battuto magistralmente dal Fideo Di María (al 34′ per il 6-0) e per il golazo del Cachete Gonzalo Montiel che, in una azione avviata ancora da Di María, si dimentica per un secondo di essere un terzino e su cross di Dybala trova da bomber vero il 7-0. La festa, albiceleste è di Messi, è completa. La gente è felice, acclama il suo Semidio vivente: il 10 lascia Santiago del Estero dopo questi giorni di festa nella Selección con un bagaglio pesante. Dentro ci dovrà far stare il pallone del match, 2 repliche della Coppa del mondo, un bastone (letteralmente, consegnatogli dalla Conmebol come comandante del calcio mondiale), una statua di se stesso di 170 cm, un quadro gigante dipinto e regalatogli da un ragazzo di 25 anni, un conto di 150 mila pesos al ristorante Don Julio e un abbraccio splendido con Soledad Pastorutti, cantante argentina che gli ha dedicato “Brindis”, la canzone preferita della Pulga, portandolo quasi alle lacrime per la commozione. Per lui dieci giorni indimenticabili, per gli amanti del fùtbol altre 3 perle per il museo del gol. LEGGI TUTTO