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    Juventus, il rebus di Allegri e l'Inter da stanare. Chi con Vlahovic?

    TORINO – Data per scontata la presenza di Vlahovic al centro del reparto offensivo, Allegri parla prima dell’ultimo allenamento e apre al grande dubbio tra Di Maria e Chiesa. Esclude l’ipotesi tridente visto che non avrebbe cambi con Kean squalificato e Milik ancora indisponibile è così resta aperto il ballottaggio con l’incognita della condizione fisica dei due fantasisti. Come del resto Miretti che oggi sarà valutato dopo l’allenamento destinato a chiarire le idee dello stesso Allegri. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve, torna Iuliano-Ronaldo. Ceccarini replica: Pagliuca, cosa dici?

    Si avvicina una sfida fra Juventus e Inter e come spesso accade si torna a parlare delle polemiche del passato. In questo caso del contatto tra Iuliano e Ronaldo in aera bianconera durante la sfida del 26 aprile 1998 al Delle Alpi, sull’1-0 per la Juve, non valutato da rigore dall’arbitro Piero Ceccarini, protagonista di un botta e risposta a distanza con l’allora portiere nerazzurro Gianluca Pagliuca, che vi ricostruiamo. LEGGI TUTTO

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    Juve: Euro carica, ma con l'Inter servirà qualcosa di più

    FRIBURGO – Dunque la Juventus passa il turno, accede ai quarti di finale di Europa League e in attesa di conoscere all’ora di pranzo il prossimo avversario europeo, comincia a focalizzarsi sulla partita di domenica sera a Milano contro l’inter. La prima di un trittico che vedrà nerazzurri e bianconeri affrontarsi altre due volte ad aprile per l’andata e il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, prologo alla finalissima che vedrà la migliore affrontare la vincente di Cremonese-Fiorentina in due atti per l’altra semifinale. LEGGI TUTTO

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    Francia, c'è Rabiot. E ci sono i figli di Thuram

    TORINO – Didier Deschamps ha diramato i convocati per le qualificazioni europee contro Olanda e Irlanda di venerdì 24 e lunedì 27 marzo. C’è Adrien Rabiot della Juventus, ormai punto fermo anche della nazionale vice campione del mondo. E c’è il blocco Milan con Maignan, Theo Hernandez e Giroud.

    Deschamps e i Thuram

    Ma la curiosità che porta indietro nel tempo è la presenza di Thuram, anzi dei Thuram. Oltre all’attraccante Marcus del Borussia, che piace in Italia alle milanesi e alla Juventus, ecco il fratellino Khephren del Nizza, 21, centrocampista nato a Reggio Emilia quando papà Lilian giocava nel Parma prima di trasferirsi alla Juventus. LEGGI TUTTO

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    'Carta o non carta arriveremo a Roma': le mosse Juve sul processo plusvalenze

    TORINO – Come preannunciato, via al secondo round “galassia-Juventus” vs “Procura e Covisoc” per ciò che riguarda le carte segrete. La famigerata “nota 10940” del 14 aprile – previa intervento di Tar e approvazione del Consiglio di Stato – è finita nelle mani dei richiedenti, vale a dire gli avvocati del ds della Juventus, Federico Cherubini, e dell’ex dg Fabio Paratici. Nel merito non ha spostato molto: si sperava che la mail in questione potesse dimostrare che l’inchiesta, di fatto, era iniziata prima di quanto non risultasse formalmente. Ma così non è stato. Anche se il fatto che la nota inviata dalla procura alla Covisoc il 14 aprile rimandasse ad una mail del 31 marzo (stessa tratta ma direzione inversa) ha indotto i legali a muoversi per prender possesso anche di quell’altra missiva. Nuovo braccio di ferro. LEGGI TUTTO

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    Pozza: “Le plusvalenze fittizie non danno alcun vantaggio”

    Lorenzo Pozza è professore di Accounting e Principi Contabili Internazionali all’Università Bocconi di Milano. È anche stato consulente tecnico per la Juventus e ha partecipato alle audizioni davanti al Tribunale federale e poi davanti alla Corte d’Appello federale del processo sulle plusvalenze. In quanto esperto della materia, ha accettato di aiutarci a sviscerare il tema delle plusvalenze, della valutazione delle prestazioni dei calciatori, dell’analisi dei bilanci dei club sportivi.

    Professor Pozza, il termine «plusvalenza» è ormai diventato di uso comune. Facciamo chiarezza: cosa si intende per plusvalenza?

    «La plusvalenza relativa a un calciatore è la differenza tra valore di cessione e il valore di bilancio del medesimo. Quest’ultimo, a sua volta, corrisponde al prezzo a cui la società ha comprato il calciatore, ridotto, ogni anno, dell’ammortamento».

    È davvero il male assoluto?

    «No, anzi, è normale che una società sportiva, come qualsiasi altra società, si ponga l’obiettivo di cedere i propri elementi patrimoniali a prezzi superiori rispetto a quelli a cui li ha acquistati, generando un profitto».

    La discriminante chiave dell’inchiesta in corso è plusvalenza… «fittizia», per lo più in riferimento ad operazioni a specchio. Ma è davvero possibile quantificare l’effettivo valore delle prestazioni sportive di un calciatore?

    «Diciamo che la valutazione di un calciatore dipende da moltissimi aspetti e, a differenza di altri beni, non esistono modelli valutativi codificati di generale accettazione per la valutazione di un calciatore. Esiste tuttavia un mercato nell’ambito del quale si formano i prezzi e questi, fino prova contraria, sono la corretta misura del valore del giocatore».

    Peraltro, ha senso quantificare a posteriori la valutazione di un calciatore e relazionarla a quanto invece è stato pagato al momento del trasferimento? Un ds quando tessera un nuovo elemento (a maggior ragione se giovane), fa una «scommessa» su prospettive di crescita e potenzialità, non su dati già acquisiti. Concorda?

    «Giudicare una valutazione con il senno di poi è un errore comune da non commettere, qualunque sia l’asset valutato. La prospettiva corretta da assumere è quella di porsi nel momento di allora, utilizzando le informazioni del tempo. Non vi è dubbio che nell’acquisto di un giocatore molto giovane vi è una componente di scommessa rilevante. È un po’ come investire in start-up, alcune non sbocciano, ma quelle di successo sono in grado di ripagare anche gli investimenti fallimentari, che fanno parte del gioco e devono essere accettati. La filosofia cioè è simile a quella del venture capital: si investe su più aziende in fase embrionale già sapendo che solo alcune daranno soddisfazione economica, ma quella soddisfazione più che ripaga il fallimento delle altre». LEGGI TUTTO

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    Il Napoli e il record della Juve di Conte: per batterlo c’è una sola possibilità

    NAPOLI – È iniziato il countdown per l’ufficialità dello scudetto del super Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri hanno 18 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e sono iniziati i calcoli per capire quale sarà la giornata che assegnerà matematicamente il tricolore (alla 33ª?) alla squadra di Aurelio De Laurentiis, intanto c’è un record che Osimhen e compagni potrebbero battere: i punti realizzati in singola stagione che appartengono alla Juventus di Antonio Conte (2013-14). LEGGI TUTTO