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    Juve: Euro carica, ma con l'Inter servirà qualcosa di più

    FRIBURGO – Dunque la Juventus passa il turno, accede ai quarti di finale di Europa League e in attesa di conoscere all’ora di pranzo il prossimo avversario europeo, comincia a focalizzarsi sulla partita di domenica sera a Milano contro l’inter. La prima di un trittico che vedrà nerazzurri e bianconeri affrontarsi altre due volte ad aprile per l’andata e il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, prologo alla finalissima che vedrà la migliore affrontare la vincente di Cremonese-Fiorentina in due atti per l’altra semifinale. LEGGI TUTTO

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    Francia, c'è Rabiot. E ci sono i figli di Thuram

    TORINO – Didier Deschamps ha diramato i convocati per le qualificazioni europee contro Olanda e Irlanda di venerdì 24 e lunedì 27 marzo. C’è Adrien Rabiot della Juventus, ormai punto fermo anche della nazionale vice campione del mondo. E c’è il blocco Milan con Maignan, Theo Hernandez e Giroud.

    Deschamps e i Thuram

    Ma la curiosità che porta indietro nel tempo è la presenza di Thuram, anzi dei Thuram. Oltre all’attraccante Marcus del Borussia, che piace in Italia alle milanesi e alla Juventus, ecco il fratellino Khephren del Nizza, 21, centrocampista nato a Reggio Emilia quando papà Lilian giocava nel Parma prima di trasferirsi alla Juventus. LEGGI TUTTO

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    'Carta o non carta arriveremo a Roma': le mosse Juve sul processo plusvalenze

    TORINO – Come preannunciato, via al secondo round “galassia-Juventus” vs “Procura e Covisoc” per ciò che riguarda le carte segrete. La famigerata “nota 10940” del 14 aprile – previa intervento di Tar e approvazione del Consiglio di Stato – è finita nelle mani dei richiedenti, vale a dire gli avvocati del ds della Juventus, Federico Cherubini, e dell’ex dg Fabio Paratici. Nel merito non ha spostato molto: si sperava che la mail in questione potesse dimostrare che l’inchiesta, di fatto, era iniziata prima di quanto non risultasse formalmente. Ma così non è stato. Anche se il fatto che la nota inviata dalla procura alla Covisoc il 14 aprile rimandasse ad una mail del 31 marzo (stessa tratta ma direzione inversa) ha indotto i legali a muoversi per prender possesso anche di quell’altra missiva. Nuovo braccio di ferro. LEGGI TUTTO

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    Pozza: “Le plusvalenze fittizie non danno alcun vantaggio”

    Lorenzo Pozza è professore di Accounting e Principi Contabili Internazionali all’Università Bocconi di Milano. È anche stato consulente tecnico per la Juventus e ha partecipato alle audizioni davanti al Tribunale federale e poi davanti alla Corte d’Appello federale del processo sulle plusvalenze. In quanto esperto della materia, ha accettato di aiutarci a sviscerare il tema delle plusvalenze, della valutazione delle prestazioni dei calciatori, dell’analisi dei bilanci dei club sportivi.

    Professor Pozza, il termine «plusvalenza» è ormai diventato di uso comune. Facciamo chiarezza: cosa si intende per plusvalenza?

    «La plusvalenza relativa a un calciatore è la differenza tra valore di cessione e il valore di bilancio del medesimo. Quest’ultimo, a sua volta, corrisponde al prezzo a cui la società ha comprato il calciatore, ridotto, ogni anno, dell’ammortamento».

    È davvero il male assoluto?

    «No, anzi, è normale che una società sportiva, come qualsiasi altra società, si ponga l’obiettivo di cedere i propri elementi patrimoniali a prezzi superiori rispetto a quelli a cui li ha acquistati, generando un profitto».

    La discriminante chiave dell’inchiesta in corso è plusvalenza… «fittizia», per lo più in riferimento ad operazioni a specchio. Ma è davvero possibile quantificare l’effettivo valore delle prestazioni sportive di un calciatore?

    «Diciamo che la valutazione di un calciatore dipende da moltissimi aspetti e, a differenza di altri beni, non esistono modelli valutativi codificati di generale accettazione per la valutazione di un calciatore. Esiste tuttavia un mercato nell’ambito del quale si formano i prezzi e questi, fino prova contraria, sono la corretta misura del valore del giocatore».

    Peraltro, ha senso quantificare a posteriori la valutazione di un calciatore e relazionarla a quanto invece è stato pagato al momento del trasferimento? Un ds quando tessera un nuovo elemento (a maggior ragione se giovane), fa una «scommessa» su prospettive di crescita e potenzialità, non su dati già acquisiti. Concorda?

    «Giudicare una valutazione con il senno di poi è un errore comune da non commettere, qualunque sia l’asset valutato. La prospettiva corretta da assumere è quella di porsi nel momento di allora, utilizzando le informazioni del tempo. Non vi è dubbio che nell’acquisto di un giocatore molto giovane vi è una componente di scommessa rilevante. È un po’ come investire in start-up, alcune non sbocciano, ma quelle di successo sono in grado di ripagare anche gli investimenti fallimentari, che fanno parte del gioco e devono essere accettati. La filosofia cioè è simile a quella del venture capital: si investe su più aziende in fase embrionale già sapendo che solo alcune daranno soddisfazione economica, ma quella soddisfazione più che ripaga il fallimento delle altre». LEGGI TUTTO

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    Il Napoli e il record della Juve di Conte: per batterlo c’è una sola possibilità

    NAPOLI – È iniziato il countdown per l’ufficialità dello scudetto del super Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri hanno 18 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e sono iniziati i calcoli per capire quale sarà la giornata che assegnerà matematicamente il tricolore (alla 33ª?) alla squadra di Aurelio De Laurentiis, intanto c’è un record che Osimhen e compagni potrebbero battere: i punti realizzati in singola stagione che appartengono alla Juventus di Antonio Conte (2013-14). LEGGI TUTTO

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    Juve, Di Maria festeggia e i tifosi in coro gli chiedono di restare

    TORINO – La tripletta a casa del Nantes agli ottavi e il gol partita (1-0) nell’andata dei quarti di finale di Europa League contro il Friburgo hanno definitivamente fatto sbocciare l’amore dei tifosi della Juventus verso Angel Di Maria. L’argentino, assente in campionato, ha voluto celebrare il successo con la Samp e caricare il popolo bianconero in vista della sfida di ritorno contro i tedeschi (giovedì ore 18:45) pubblicando sui social proprio la foto della sua esultanza allo Stadium usando le emoji dei cuori bianco e nero. Il rinnovo di contratto dell’ex Paris Saint-Germain è uno dei temi caldi del mercato bianconero e i tifosi hanno le idee chiare: “Rinnova Fideo, ti prego” o “Angel sei indispensabile per noi, sei la luce della squadra” fino a “Rimani grande giocatore” e alla dichiarazione d’amore “Ti amo Angel, rimani per favore”. LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, Friburgo-Hoffenheim 2-1: guarda gli highlights

    BERLINO (GERMANIA) – Nell’anticipo di Bundesliga giocato all’Europa-Park Stadion il Friburgo, avversario della Juventus in Europa League, si impone 2-1 sull’Hoffenheim. Primo tempo in discesa per i padroni di casa che con Eggestein segnano già al 5′ il gol del vantaggio che manda le due squadre all’intervallo sull’1-0. Nella ripresa l’Hoffenheim trova il gol del pari al 49′ con Stiller. Gli eurorivali dei bianconeri accusano il colpo ma non demordono, al 65′ esce l’azzurro Grifo ed entra Sallai, mentre all’84′ gli ospiti restano in 10 per l’espulsione di Kabak e, all’89′, Doan assesta la zampata vincente che regala al Friburgo una vittoria importante e il terzo posto a quota 45 con il Lipsia e l’Union Berlino (a -5 dal Borussia Dortmund e a – 7 dal Bayern Monaco capolista). LEGGI TUTTO

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    Juventus, anche Chiesa al J Medical: attesa per gli esami

    TORINO – Federico Chiesa è stato uno dei protagonisti del successo della Juventus contro il Friburgo (1-0) nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Il giocatore azzurro si è infortunato al ginocchio destro (non quello operato l’anno scorso) all’81’ per via di un movimento innaturale ma, pur di non lasciare i compagni in inferiorità numerica (perché erano finiti i cambi) è rientrato all’83’ concludendo la partita. L’ex Fiorentina questa mattina verso le 10:40, dopo Angel Di Maria ed Alex Sandro, si è presentato al J Medical per i controlli (durati circa 40 minuti) come anticipato ieri nel post-partita da Massimiliano Allegri: “Vediamo domani, perché momentaneamente non possiamo sapere nulla”. Chiesa LEGGI TUTTO