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    Pogba resta alla Juventus! Con o senza Europa

    TORINO – Paul Pogba è un verbo che alla Juventus, almeno per ora, si declina solamente al passato. Nel solco delle giocate e dello strapotere esibiti dal francese, in mezzo al campo, quando ancora era ragazzino. Un campionario che oggi, fattosi uomo, il Polpo non ha ancora saputo replicare, a causa di un fisico che lo costringe ai box ormai da 300 giorni. Ma lo spazio temporale per proseguire l’affresco in bianco e nero iniziato undici anni fa, con tempere ben più accese di quelle ora annacquate, non dovrebbe esaurirsi nel breve volgere di questo finale di stagione. Il condizionale è reso obbligatorio dalla più o meno secondaria possibilità di vedere i bianconeri spinti a forza in zona retrocessione, ma ogni altra opzione vedrà l’anno prossimo il numero 10 ancora sulle spalle del 29enne transalpino.Sullo stesso argomentoJuve, Pogba al J-Medical: ecco l’esito degli esamiJuventus LEGGI TUTTO

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    Primavera: show dell'Inter, la Roma può allungare

    La classifica del campionato Primavera vede la Roma in testa al termine del girone d’andata. I giallorossi ora hanno l’opportunità di staccare ulteriormente il Frosinone, che nel pomeriggio non è andato oltre il pareggio contro il Cagliari. Al gol di Condello ha risposto Griger. Notte fonda per la Juventus che dopo la sconfitta contro la Fiorentina potrebbe addirittura perdere sette punti dalla testa. Brutta giornata anche per il Torino, che ha perso 3-0 ad Empoli. Show dell’Inter contro il Napoli: protagonista Stankovic con una doppietta nel 4-0 finale. Zero punti invece per il Milan contro il Sassuolo.Guarda la galleryJuve-Fiorentina Primavera 1-5, i bianconeri cadono a Vinovo: le immagini della partita
    Primavera, risultati e classifica: la Juve sprofonda al 7° posto
    Questi i risultati e la classifica al termine delle partite del sabato, in attesa di Sampdoria-Roma e Bologna-Cesena in programma domani 5 febbraio.
    I RISULTATI DELLA 17^ GIORNATA
    Juventus-Fiorentina 1-5
    Lecce-Verona 1-0
    Cagliari-Frosinone 1-1
    Inter-Napoli 4-0
    Empoli-Torino 3-0
    Udinese-Atalanta 2-2
    Sassuolo-Milan 2-0
    CLASSIFICA PRIMAVERA DOPO 17 GIORNATE
    Roma 32*
    Frosinone 30
    Lecce 30
    Torino 30
    Sassuolo 30
    Fiorentina 29
    Juventus 28
    Cagliari 27
    Empoli 25
    Bologna 24*
    Inter 21
    Verona 21
    Sampdoria 18 *
    Atalanta 18
    Napoli 17
    Milan 17
    Udinese 12
    Cesena 5*
    *una partita in meno LEGGI TUTTO

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    Juventus, Women ko in casa: 1-2 col Milan, Sembrant non basta

    La Juventus Women cade contro il Milan. Le rossonere in trasferta si impongo per 2-1, vincendo dunque per la prima volta contro le bianconere. Un gol per tempo a decidere il match, ma soprattutto l’espulsione di Boattin che ha causato il calcio di rigore dello 0-1 e indirizzato la partita verso il Milan.
    Juventus Women, k.o. pesante
    Le bianconere di mister Joe Montemurro iniziano forte: prima Boattin e poi Lenzini (che colpisce la traversa) insidiano il Milan nel primo quarto d’ora di gara. Col passare dei minuti, però, la squadra di Maurizio Ganz cresce. Prima l’occasione con Thomas imbeccato da Asllani, ma Peyraud Magnin si fa trovar epronta. Alla fine della prima frazione l’episodio che cambia la gara: Boattin intercetta una conclusione destinata in porta, calcio di rigore e rosso inevitabili. Dal dischetto va Piemonte che non sbaglia, trovando così il terzo gol di fila.Il Milan inizia il secondo tempo forte del vantaggio e della superiorità numerica, ma la Juventus non ci sta e reagisce sfiorando anche il pareggio: Bonansea per Gama che prova la conclusione ma è prontissima Giuliani con un salvataggio provvidenziale a deviare in corner. Poi anche la sfortuna di mezzo, con la conclusione di Beerensteyn che colpisce traversa e palo. A un quarto d’ora dalla fine, con le bianconere lunghissime e in 10, il Milan trova il gol del definitivo 0-2: prima un miracolo dell’estremo difensore bianconero su una conclusione ravvicinata, poi tap-in facilissimo per Thomas che archivia la gara. Sul finale gol della bandiera per le bianconere: in pieno recupero di testa con deviazione insacca, ma è troppo tardi. K.o. pesante per la Juventus Women in ottica primo posto.
    Guarda la galleryJuventus Women, le partite febbraio: rivincita col Milan, sfida ad alta quota con la Fiorentina
    I risultati delle altre
    Questo pomeriggio si sono disputate altre tre sfide. La Roma mantiene ben saldo il primo posto, e allungando sulla Juve (ora giallorosse a +8) nonostante una partita tutt’altro che semplice. In casa del Como si sono imposte di misura grazie al gol nel primo tempo della solita Andressa. Gara senza storia quella tra Sampdoria e Fiorentina, con le blucerchiate uscite sconfitte per 1-4. Per la viola apre la doppietta di Longo, la riapre Pettenuzzo ma nel finale arrivano i gol di Hammarlund e Zamanian (quest’ultima in prestito dalla Juventus) che hanno archiviato la pratica. Infine il match tra Pomigliano e Parma, terminato con un pari a reti bianche. Il turno si chiuderà domani con Inter-Sassuolo, in programma alle 14.30. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Di Maria a scuola da Locatelli. E per Vlahovic niente sconti

    TORINO – Paradossi alla Continassa. Roba tipo Angel Di Maria – il campione del mondo, l’uomo dei gol in finale, l’esterno più forte (o quasi) dell’ultimo lustro calcistico – che deve “studiare”, imitare, copiare, prendere esempio da… Manuel Locatelli. Non è questione di controlli di palla con il Bostik, di funambolici numeri tecnici o di assist serviti con precisione calibrata, ovviamente. Quanto di attaccamento alla maglia, spirito di sacrificio, senso della partita, gusto di anteporre il dovere al piacere. Ergo, ciò che serve alla squadra a ciò che serve al proprio gusto estetico e al proprio … ego. Mica per niente Allegri ha lasciato il campo berciando e stillando, perdendosi gli attimi finali di Juventus-Lazio, dopo che il Fideo ha sbagliato una giocata scegliendo una verticalizzazione di fino, raffinata (e carambolata contro i difensori laziali). Quella roba lì avrebbe avuto senso qualora mai la Juventus fosse stata in svantaggio all’ultimo secondo, ma invece – ovviamente – in vantaggio di un gol uno, risicato, e con la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter lì a portata di mano, beh, decisamente avrebbe avuto più senso tener palla, far salire la squadra, ragionare, guadagnare tempo. “Cos’èèèèèèèèèèèèè!?!?”, è stato l’urlo quasi belluino diventato colonna sonora della sua uscita di scena attraverso il tunnel che porta negli spogliatoi.Sullo stesso argomentoAllegri: “Locatelli ha il DNA della Juve, sta diventando un esempio. E su Chiesa e Vlahovic..”Juventus LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus: chi garantisce per il Collegio di Garanzia?

    TORINO – Il destino della Juventus è in mano al Collegio di Garanzia del Coni. Quella che comunemente (e forse un po’ pomposamente) viene definitiva la «Cassazione dello Sport». Ora, mentre la Juventus sta preparando il suo ricorso sul caso plusvalenze (ha trenta giorni dalla pubblicazione delle motivazioni, avvenuta il 30 gennaio), il Collegio di Garanzia del Coni è costretto a pubblicare un imbarazzato (e imbarazzante) comunicato stampa per precisare che «alcune dichiarazioni sulla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc, rilasciate dal Professor Piero Sandulli e riportate dalla stampa… …sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti».

    Influenze

    Per la cronaca Piero Sandulli è il vicepresidente del Collegio di Garanzia e nell’ultima settimana ha rilasciato due interviste, una delle quali a Tuttosport, nelle quali è entrato molto nello specifico della sentenza della Corte d’Appello Federale, individuandone molti punti forti (la quotazione in Borsa della Juve) e un punto debole (la povertà argomentativa nella motivazione dei 15 punti di penalizzazione). Una disamina da giurista esperto e veterano del settore sportivo, quale è. Ma, logicamente, è imbarazzante se un vicepresidente di sezione del Collegio di Garanzia si esprima prima che lo debba fare il Collegio stesso. 

    Chi garantisce la garanzia?

    Ora, senza giocare a fare le verginelle che improvvisamente scoprono come funziona il nostro Paese nel 2023, possiamo consolarci con il fatto che, se non altro, il professor Sandulli ha saggiamente commentato in modo molto ampio la sentenza, ovvero trovando sia ragioni per la conferma della stessa, sia per l’opposto. Insomma, nonostante il pasticcio, la corte potrebbe essere influenzata in un senso o nell’altro dalle sue parole. E, in fondo, chiedere a gran voce le dimissioni dell’esperto Sandulli sa più di stizzosa vendetta che soluzione concreta di un problema. Però, in una situazione di tale delicatezza, nella quale sono coinvolti milioni di tifosi juventini che, giustamente, sentono l’accanimento della giustizia sportiva (che punisce solo ed esclusivamente la loro squadra per una pratica che definire diffusa è un eufemismo), come si fa a evitare che questi si domandino: chi garantisce per il Collegio di garanzia? Se qualcuno riuscisse a dare una risposta convincente vivremmo tutti più sereni le prossime settimane, anche Sandulli. LEGGI TUTTO

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    Juventus -15, Amoruso: “La penalizzazione è una mazzata, ma nelle difficoltà…”

    TORINO – Juventus, coppe, penalizzazioni. Nicola Amoruso può parlare di tutto per conoscenza diretta. Una Coppa Italia vinta con la Sampdoria, due finali di Champions raggiunte con la maglia bianconera (con cui ha conquistato tre Scudetti, un’Intercontinentale, una Supercoppa europea e una italiana) e una salvezza clamorosa con la Reggina nel 2006-07, nonostante la partenza da -15 (penalizzazione poi ridotta a -11 a dicembre).

    Amoruso, la concentrazione che la Juventus ha di nuovo mostrato con la Lazio può derivare dal fatto che si giocava in Coppa Italia, e dunque i giocatori erano liberi dal peso della penalizzazione?

    «Credo di no. Quello che è successo può influire sulla testa dei giocatori, ma credo che a un certo punto si debba fare quadrato e capire che questa situazione la si può combattere in campo. Possono succedere due cose: o va tutto a rotoli o ci si ricompatta e si riparte. La Juventus nella sua storia si è sempre ricompattata ed è sempre ripartita forte. Mi auguro che quella con la Lazio sia la partita che segna un nuovo inizio. Ci sono valori importanti in questa squadra, che aveva già attraversato un periodo di difficoltà, si stava riprendendo e nel momento migliore ha ricevuto la penalizzazione. E’ una mazzata tremenda, ma nelle difficoltà la Juve sa tirare fuori le qualità migliori e mi aspetto una reazione: in momenti così devi mostrare di avere qualcosa in più e questa società e questo gruppo possono farlo».

    Sullo stesso argomentoPlusvalenze Juventus, il comunicato del Collegio di garanzia: “Sandulli parla a titolo personale”Juventus

    Lei si trovò in una situazione simile con la Reggina nel 2006-07: come ne usciste?

    «Sono condizioni un po’ diverse e diversi sono gli obiettivi, ma inizialmente fu un trauma. Forse non avere nulla da perdere ti porta a fare qualcosa in più, giocando in modo più “spensierato”. Osando anche un po’, senza pensare alla classifica, ma solo alle prestazioni. Dici “ok, me la gioco”: lì è nata un’impresa storica. Per la Juve gli obiettivi sono diversi, ma può fare un grande campionato e andare avanti nelle coppe, motivata da questa penalizzazione».

    Cosa vi disse Mazzarri a inizio stagione?

    «Che era una situazione surreale, ma che non avevamo nulla da perdere e dovevamo essere professionisti e andare avanti partita dopo partita, prestazione dopo prestazione. Ecco, bisogna partire dalla prestazione: la penalizzazione deve essere un motivo in più per dimostrare agli altri la forza del gruppo e della società. Non si deve pensare alla classifica, perché se guardi a quel che avviene fuori dal campo può destabilizzarti. Devi pensare solo alla partita». LEGGI TUTTO

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    Moggi, la replica dopo l’inchiesta della Procura Figc: “Questo è stalking”

    La procura Figc ha aperto un’inchiesta sulla presenza a bordocampo di Luciano Moggi per la gara del campionato Primavera fra Napoli e Juventus dello scorso 14 gennaio. La Procura guidata da Giuseppe Chiné – che ha appreso i fatti dai media – ha aperto un fascicolo a riguardo visto che Moggi è radiato per i fatti di Calciopoli. Nella giornata di mercoledì è stato sentito anche Gianluca Pessotto, dirigente dei bianconeri con cui l’ex dg si è intrattenuto. Il commento dell’ex dirigente. «Abito a Napoli e ho letto che c’era questa partita. Sono andato a Cercola insieme a due amici e siccome non sono pratico del campo ho chiesto all’inserviente che mi ha fatto passare a bordocampo. Lì ho incontrato Pessotto, che ho salutato calorosamente perché è stato un mio giocatore. Chinè non può dire che io non posso parlare con qualcuno, perché questo è stalking. Non possono vietarmi pure di parlare».Guarda la galleryQuanta Juventus! Il raduno dei campioni a casa di Lippi LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juve, l’avvocato Matera: “Le motivazioni della sentenza? Funambolismo giuridico”

    TORINO – Pierluigi Matera è tante cose in una. Ordinario di diritto comparato, insegna in Link e in Luiss a Roma oltre ad essere professore di Corporations alla Boston University. In passato vice procuratore generale del Coni, oggi è a capo del Safeguarding Office, l’ufficio istituito per raccogliere le accuse che stanno sconvolgendo il mondo della ginnastica. Ma soprattutto, negli ultimi giorni, è sulla cresta dell’onda per aver previsto con estrema precisione, prima che la Corte Federale d’Appello le pubblicasse, le motivazioni riguardo il -15 comminato alla Juventus in classifica. In molti l’hanno accusato di aver avuto in anteprima la documentazione e di averla “spoilerata”, «ma la realtà è che ho indovinato le motivazioni per deduzione, con il vantaggio di conoscere le norme vigenti avendovi contribuito». Matera, infatti, tra le tante cose, è anche uno dei cinque autori del vigente Codice della Giustizia Sportiva del Coni, regolamento generale poi recepito dalle Federazioni.Guarda la gallerySentenza Juve, le motivazioni e la rabbia dei tifosi: “È reato violare una norma che non esiste?”

    Pierluigi Matera, ripetiamo il gioco: se dovesse ora prevedere il contenuto del ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia dello Sport, su quali argomenti si concentrerebbe?

    «Il primo punto su cui si soffermeranno i legali dei bianconeri, a mio avviso, riguarda la revocazione della precedente decisione, che rappresenta in realtà un’eccezione e che, in quanto tale, impone dei limiti di manovra. La Corte definisce “ininfluenti eventuali schemi formalistici”, ma la corrispondenza tra imputazione e condanna deve essere mantenuta: è un principio sacrosanto».

    Sullo stesso argomentoSandulli: “La Juve è in Borsa e segue altre norme. Così è stata punita”Juventus

    E, in questo frangente, è stata salvaguardata?

    «Secondo la Juventus probabilmente no, perché si è partiti da un deferimento incentrato sulle plusvalenze e si è arrivati a discutere di pianificazione fraudolenta e di permute. E così, da un procedimento in cui si verteva della presunta violazione dell’articolo 31 comma 1, si è giunti a una condanna che si incentra sul solo articolo 4. Questo era stato effettivamente contestato ai dirigenti e che, al contempo, l’articolo 6 prevede che il club risponda in via diretta dell’operato di coloro che lo rappresentano e in via oggettiva dell’operato di dirigenti e tecnici. L’impianto accusatorio risulta in parte trasfigurato: il Collegio di Garanzia dovrà stabilire se questa trasfigurazione, pur nelle regole non formalistiche della giustizia sportiva, sia ammissibile. O se, al contrario, lo spazio limitato della revocazione non lo permetta».

    Sullo stesso argomentoJuventus -15, la penalizzazione preoccupa tutte le altre societàJuventus LEGGI TUTTO