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    Koeman vicino all'esonero: il Barcellona pensa a Xavi e Martinez

    BARCELLONA (Spagna) – L’avventura di Ronald Koeman sulla panchina del Barcellona sembra ormai essere giunta al capolinea, a complicare le cose l’ultimo 0-0 sul campo del Cadice. Domenica c’è il Levante per cercare il riscatto prima del ritorno in campo della Champions, ma per molti addetti ai lavori, la prossima gara potrebbe essere l’ultima alla guida dei catalani per il tecnico olandese che non sarà comunque in campo dopo l’espulsione rimediata nell’ultimo turno. Secondo la stampa spagnola l’esonero di “Rambo” Koeman è ormai dietro l’angolo, e il presidente Laporta avrebbe ridotto a due la lista dei candidati per sostituirlo: Xavi o Roberto Martinez. Niente Pirlo e niente Conte, come circolato nei giorni scorsi, gli azulgrana vogliono ripartire o con la bandiera del Barça, che oggi allena l’Al-Sadd in Qatar, o con l’attuale commissario tecnico del Belgio. Entrambi sarebbero pronti a liberarsi, ma mentre l’ex centrocampista lo farebbe senza problemi e immediatamente spinto dalla voglia di tornare nel club della sua vita, è un pò diverso il discorso riguardante Martinez. Il ct belga è impegnato almeno fino alla final four della Nations League in programma tra il 6 e il 10 ottobre in Italia. LEGGI TUTTO

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    Laporta e il futuro di Koeman al Barcellona: “Tutti sono legati ai risultati”

    In casa Barcellona sembra non esserci pace. Dopo l’addio di Messi in estate, i blaugrana non stanno vivendo un buon momento neanche in questo avvio di stagione e la permanenza in panchina di Koeman è sempre più a forte rischio. “Il suo futuro non dipende dal risultato di oggi (contro il Cadice, ndr) – ha spiegato il presidente Laporta a ‘El Chiringuito’ – Koeman è il nostro allenatore e oggi siamo con lui. È il tecnico della prima squadra, vogliamo che le cose vadano bene per lui”. Nell’ultima conferenza stampa l’allenatore olandese si è limitato a leggere un comunicato, senza rispondere alle domande dei giornalisti. “Abbiamo scoperto all’ultimo minuto che ha voluto fare questa dichiarazione – ha aggiunto – Ha l’obbligo di partecipare ed è libero di rispondersi ed esprimersi come meglio credere. Rispettiamo la sua decisione. La squadra non sta funzionando come ci auguravamo, ma non mi piace il disfattismo, la nostra rosa è questa e penso che possa lottare per la Liga, ci credono anche i giocatori. Secondo me bisogna essere ottimisti, c’è da lavorare e lottare giorno dopo giorno, parlare di meno e fare di più. Tutti gli allenatori, non solo Koeman, sono legati ai risultati, nel caso del Barcellona anche al gioco che esprime la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Koeman: “L'addio di Messi al Barcellona? Una bastonata”

    Ronald Koeman, allenatore del Barcellona, ha rilasciato un’intervista a ‘Sport’ in cui ha affrontato il delicato tema dell’addio di Messi al suo storico ex club blaugrana.”Perdere il migliore del mondo così è una cosa che ti fa male e ti colpisce”, ha detto il tecnico olandese. “Una bastonata molto forte. Tutta la pianificazione della stagione è stata fatta su di lui, abbiamo sempre cercato di creare un ambiente e una squadra in cui si sentisse a suo agio. Se ne è andato un simbolo”, ha aggiunto. Koeman si è anche soffermato sulle molteplici difficoltà che lo hanno colpito dal primo giorno nel club:”Ho sempre creduto di avere il dovere di aiutare ogni club che ho allenato, cercando di migliorare la squadra senza fare danni. Certo, quello che sta succedendo al Barça negli ultimi tempi è qualcosa di incredibile. Mi è successo di tutto! Il primo giorno in cui sono arrivato, Messi voleva partire con il famoso burofax; poi la delicata situazione finanziaria del club, la mozione di sfiducia e le dimissioni di Bartomeu e del direttivo. Ci sono stati molti problemi. Non è stato facile”.

    Il supporto di Koeman alla situazione finanziaria del Barça 

    L’olandese ha sottolineato, a fronte della crisi finanziaria che ha colpito la società spagnola, di aver aiutato il club “favorendo la cessione di Emerson Royal o altri giocatori. Griezmann aveva un ottimo contratto e se fosse andato via avrebbe contribuito a migliorare la situazione: ecco perché ho acconsentito alla sua partenza”. Koeman non nasconde la volontà di rinnovare il suo contratto con i blaugrana: “Sono entusiasta di essere l’allenatore del Barcellona e vorrei esserlo per molti anni, nonostante i momenti difficili che stiamo attraversando – ha sottolineato – Grazie alle nostre decisioni, la squadra ha tanti giocatori giovani e può guardare al futuro con fiducia. Spero di esserci ancora fra tre, quattro o cinque anni”. 
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    Barcellona, Koeman 'dimentica' Messi: “È il passato, ma serve una punta”

    BARCELLONA – Un addio traumatico e difficilissimo da metabolizzare dopo una vita insieme quello tra il Barcellona e Leo Messi, presentato in grande stile dal Psg e già al lavoro con Neymar e le altre stelle parigine. Alla vigilia dell’esordio in Liga (in casa contro la Real Sociedad) Ronald Koeman raccomanda però di “evitare di vivere nel passato”, assicurando di “essere entusiasta della squadra”. La partenza di Messi “è stata dolorosa per tutti i tifosi blaugrana – ha detto il tecnico dei catalani in conferenza stampa -, per tutto quello che Leo ha fatto per questo club, per il tipo di giocatore che è… Ci mancherà molto perché è stato molto importante nella storia del Barça. Ma non si deve vivere nel passato. Le cose stanno cambiando e sono molto contento della squadra che abbiamo quest’anno”. 
    Caccia a un attaccante, fair play finanziario permettendo
    Koeman insomma pensa solo a quella che sarà la sua seconda stagione alla guida dei blaugrana: “Quando recupereremo gli infortunati, avremo una squadra molto forte per fare grandi cose. Da domani (domenica, ndr) non ci sono più scuse, ci saranno punti da guadagnare. La squadra è pronta, abbiamo fatto cinque settimane di preparazione in cui Leo non era già presente”. Nonostante i rinforzi di Aguero e Depay, i blaugrana sono alla ricerca di un attaccante, compatibilmente con le regole del Fair play finanziario: “Siamo un po’ stretti in avanti, quindi abbiamo parlato della possibilità di reclutare un attaccante con un profilo diverso”, ha spiegato Koeman lodando i quattro giocatori (Jordi Alba, Sergi Roberto, Gerard Piqué e Sergio Busquets) che hanno accettato di ridursi lo stipendio per venire incontro alla società. LEGGI TUTTO