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    La Sampdoria è senza pace: le conseguenze del ritorno di Ferrero

    TORINO – Aria tesa per la Sampdoria, e non solo a livello di classifica dove la situazione resta pesantissima. Anche in ambito societario la vicenda è sempre più ingarbugliata e, accanto alle voci legate ad ancor più fantomatici sceicchi interessati al club, ecco il clamoroso caso del ritorno di Massimo Ferrero allo stadio Ferraris per seguire la partita dei blucerchiati contro la Roma. Una presenza che naturalmente ha provocato sconcerto, perché Ferrero non è più formalmente il presidente della Samp dopo l’inchiesta giudiziaria che ha portato al suo arresto, ma di fatto controlla ancora il club tramite la Holding Max, in attesa che si trovi un acquirente che fornisca le garanzie del caso. Tensione alle stelle in tribuna, con il presidente Marco Lanna e altri componenti del Cda che hanno evitato ad ogni modo il contatto diretto con Ferrero mentre i tifosi lo hanno cercato, con intenzioni ovviamente tutt’altro che pacifiche, ma sono stati bloccati dalla polizia.
    Il morso del Viperetta
    Ferrero, che si porta appresso il soprannome di Viperetta dalle sue frequentazioni nel mondo del cinema, non ha nessuna intenzione di mollare la presa sulla Sampdoria ed è più che mai determinato a tornarne alla guida. Già durante il calciomercato si era fatto notare negli alberghi milanesi delle trattative e, addirittura, è più di una indiscrezione quella secondo cui avrebbe partecipato alla riunione decisiva per l’ingaggio di Dejan Stankovic, il tecnico che ha sostituito Giampaolo in panchina. Non è per caso, del resto, che Claudio Ranieri (uno dei candidati alla sostituzione) abbia chiuso le porte con un eloquente dichiarazione: «Nell’estate 2021 non rinnovai per divergenze con la proprietà e io sono coerente. Non torno perché nulla è cambiato».
    Attesa quasi snervante
    Nelle ultime settimane, poi, è aumentato esponenzialmente il nervosismo del presidente Lanna che, ora, si trova a fare i conti non solo con una vicenda forse più grande di lui («Una patata bollente? Una patatona, ogni giorno ce n’è una… Aspettiamo compratori, sì. Quando sono arrivato mi era stato assicurato che entro giugno, con la salvezza, sarebbero arrivati. È ottobre…»). E invece dei compratori si rivede, sempre più combattivo, Massimo Ferrero, il Viperetta che vuole ancora avviluppare la Samp.
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    Samp, cosa succede in società? I tifosi chiedono tranquillità

    TORINO – Sussurri e voci sulla vicenda della cessione societaria in casa Sampdoria. Il presidente Marco Lanna, i dirigenti, il tecnico Marco Giampaolo e soprattutto i tifosi attendono la svolta che tarda ad arrivare, un po’ per gli approfondimenti sui bilanci, che richiedono tempo, da parte degli interessati all’acquisto, un po’ per la situazione economica generale post pandemia e con una guerra in corso che induce a un andamento lento. Certo è che la Samp dovrà affrontare un mercato in condizioni problematiche – prima vendere poi comprare – e porre la massima attenzione sulla gestione dei conti. Tutto questo sperando che l’ex presidente Massimo Ferrero eviti di intervenire intralciando chi ora sta cercando di rimediare ai suoi errori. A Milano non è stata gradita praticamente da nessuno nel mondo Samp la sua presenza nei locali dove si svolgevano trattative e approcci di mercato. Restano, sullo sfondo, gli spifferi relativi a cordate interessate che si spera trovino una realizzazione non prima di settembre-ottobre. Intanto, però, ci sarà da affrontare una stagione atipica, con un Mondiale di mezzo e con tutte le incognite del caso. La Samp ripartirà da Giampaolo, ma bisognerà vedere con quale organico. I tifosi hanno già sofferto l’anno scorso e quest’anno non chiedono altro che un po’ di tranquillità nella speranza che il futuro sia totalmente diverso dal passato degli ultimi otto anni. LEGGI TUTTO

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    La Samp aspetta il nuovo padrone. Sarà Usa?

    TORINO – La Samp aspetta. Aspettano i tifosi, aspetta il presidente Marco Lanna, aspettano i dirigenti tutti… E intanto si naviga a vista all’interno di un mercato impervio e con l’obbligo di mantenere i conti in ordine. Gli aspiranti all’acquisto della società non mancano, presto arriveranno le prime offerte e il mondo blucerchiato si augura l’arrivo di un nuovo proprietario facoltoso e soprattutto diversissimo dal precedente. Già, perché la prima cosa da fare sarà cancellare il recente passato caratterizzato da un’incongrua gestione e da un progressivo svilimento del marchio Samp. Una buona notizia l’ha data iri il prsidente Lanna: «Non siamo obbligati a vendere i big». Già, perché in società si stanno facendo miracoli sotto l’aspetto gestionale sempre aspettando la svolta. Ma il vento pare essere già cambiato, finalmente, e la Samp ora è già in buone mani. Magari non particolarmente capienti ma senza dubbio capaci. L’anno scorso per prendere allenatore ci vollero 3 mesi, il ds 2 mesi, e il mercato fu un disastro. Quest’anno si sa già chi si occuperà delle trattative, chi guiderà la squadra, e che tipo di organico si ha intenzione di costruire. Poi, se dagli States arriverà il nuovo padrone, gli aggiustamenti in corsa, verso l’alto, saranno ovviamente ben accetti. LEGGI TUTTO