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    Clasico, bufera Laporta: cacciato dallo spogliatoio dell’arbitro e figlio arrestato

    MADRID (Spagna)- Una giornata, quella del Clasico perso 3-1 dal Barcellona contro il Real Madrid, che segnerà Joan Laporta sia nel campo sportivo che in quello personale. Per il presidente blaugrana, infatti, non solo la poco edificante figura di essere cacciato dagli spogliatori dell’arbitro (dove si era diretto per manifestare tutto il suo disappunto per la direzione della gara del Bernabeu), ma anche la brutta notizia dell’arresto del figlio, accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna.

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    Laporta scende negli spogliatoi dell’arbitro: cacciato dagli ufficiali

    Il numero 1 catalano non ha gradito l’arbitraggio di Sanchez Martinez nel Clasico perso 3-1 al Bernabeu contro il Real Madrid: nel referto del direttore di gara è stato riportato che Laporta a fine partita è entrato nello spogliatoio dell’arbitro per protestare tutto il proprio malcontento, venendo allontanato dagli ufficiali di gara.

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    Guai con la legge per Laporta Jr: è accusato di maltrattamenti

    Guillem Joan, uno dei figli di Joan Laporta, è stato arrestato alle 14:30 di domenica per aver percosso la sua compagna in un ristorante in Miguel Angel Street. L’uomo, accusato di maltrattamenti, è adesso sotto giudizio del giudice. Ad intervenire per fermare l’uomo sono state due guardie del corpo di un ministro spagnolo, anche loro presenti al ristorante dove è avvenuto il fatto.

     
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    Furia Laporta: “Contro l’Inter arbitraggio scandaloso. Ho reagito con l’Uefa”

    BARCELLONA (Spagna) – Nonostante il Clasico contro il Real Madrid ormai alle porte, il presidente del Barcellona Joan Laporta non sembra aver digerito l’esito del doppio confronto contro l’Inter in Champions League. Il numero 1 del club blaugrana ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della società, esprimendo il suo pensiero sulla sfida con i nerazzurri: “L’allenatore e il suo staff hanno fatto di tutto per essere competitivi, hanno lavorato duramente. Il nostro girone è complicato, contro il Bayern ad esempio abbiamo fatto un buon risultato, ma il rigore non assegnato dal Var a Milano su Dembele è stato davvero scandaloso. L’arbitraggio non ci è piaciuto, ovviamente. Ho reagito come dovevo e parlato con l’Uefa. Ormai però non si può tornare indietro”.
    Laporta: “L’Inter ha giocato bene in contropiede”
    Sull’ipotesi di perdere degli introiti preziosi per le casse del club, in caso di eliminazione prematura nella fase a gironi della Champions League, Laporta si è espresso così: “Non è una questione che cambia con 30 o 35 milioni. Dobbiamo continuare a cercare sponsorizzazioni e competere in Europa, l’impatto netto sarà più basso del previsto”. Il presidente blaugrana ha poi aggiunto un’ulteriore considerazione personale sulla partita del Camp Nou contro l’Inter: “Il Camp Nou l’altra sera era impressionante, con un pubblico da grandi serate. Non avevamo purtroppo programmato quel secondo tempo, in cui l’Inter ha giocato bene in contropiede. Dico ai tifosi di continuare a crederci, abbiamo un’ottima squadra che ha tutto per farci gioire. Devono supportare Xavi”.
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    Laporta fa sognare i tifosi del Barcellona: le sue parole su Messi

    BARCELLONA (SPAGNA) – “Spero e mi auguro che il capitolo di Messi al Barça non sia finito. È nostra responsabilità fare in modo che questo capitolo, che è ancora aperto, non venga chiuso”. Così Joan Laporta, presidente dei blaugrana, ai microfoni di ESPN apre al ritorno della Pulce al Camp Nou. Parole che fanno sognare i tifosi blaugrana, deliderosi di rivedere l’argentino con la casacca azulgrana.Guarda la galleryMercato, Juve nella top10 dei club che hanno speso di più
    Laporta apre al ritorno di Messi al Barcellona
    Attualmente al Psg, dove è passato due estati fa proprio dal Barcellona, Messi ha un contratto con i francesi fino al 30 giugno 2023, pertanto tra un anno potrebbe decidere di appendere gli scarpini al chiodo in quello che è stato il club della sua vita, lì dove ha passato 17 anni di carriera in prima squadra vincendo tutto ed entrando nell’Olimpo di questo sport. “Messi merita un finale di carriera splendido – continua Laporta -. Moralmente, da presidente del Barça, penso di aver fatto quello che dovevo. Ma anche come numero uno del club e a livello personale, penso di essergli debitore”.
    Guarda la galleryBig in scadenza nel 2023: Messi, Cristiano Ronaldo a anche “El Fideo” LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Laporta: “Ritorno di Neymar e Messi? Solo a parametro zero”

    Joan Laporta non vuole illudere i tifosi. Da giorni si susseguono delle voci su due possibili e clamorosi ritorni, quelli di Neymar e Lionel Messi, che si sono ritrovati al Paris Saint Germain. A frenare gli entusiasmi ci pensa però lo stesso presidente del Barcellona, mettendo in chiaro che si tratterebbe di operazioni fattibili solo se a parametro zero ed entro certi limiti. “A chi non piace Neymar? È un giocatore eccezionale ma ha sottoscritto la sua schiavitù in cambio di soldi – commenta Laporta in un’intervista a ‘L’Esportiu’ -. Potrebbe tornare un giorno solo se fosse libero. Sarebbe irrazionale pagare per un calciatore che hai avuto già”. Discorso simile per Messi: “È andata come tutti sappiamo, ci sarebbe piaciuto che chiudesse la sua carriera al Barcellona ma non è stato possibile. Se un giorno volesse tornare, dovrebbe farlo gratuitamente. E ci dovrebbe essere anche l’ok dello staff tecnico”. Il vero obiettivo del Barcellona è Robert Lewandowski: “È un giocatore di grande qualità, che ci piace molto. Ma è sotto contratto. Lasciamo lavorare chi di dovere”.Sullo stesso argomentoMessi, papà Jorge: “Un ritorno al Barcellona? Magari un giorno…”Calciomercato

    Mundo Deportivo: “De Jong solo per Lewandowski e Bernardo Silva”

    E secondo il “Mundo Deportivo”, Lewandowski e Bernardo Silva sarebbero gli unici due calciatori per i quali il Barcellona sarebbe disposto a sacrificare Frankie De Jong: il 24enne olandese ha parecchi estimatori e la sua cessione porterebbe nelle casse denaro fresco, oltre a liberare spazio nel monte ingaggi, che verrebbe reinvestito su altri calciatori. Ma non è da escludere anche che venga utilizzato direttamente come parziale pedina di scambio con Bayern o Manchester City. Se De Jong dovesse andare via, il Barcellona avrebbe già in testa il nome del sostituto: Ruben Neves del Wolverhampton, con i blaugrana che potrebbero mettere sul piatto giovani come Mingueza, Riqui Puig e Nico che sarebbero graditi agli inglesi.

    Sullo stesso argomentoL’Equipe: “Psg, Mbappé non sarebbe contrario alla cessione di Neymar”Calciomercato LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Laporta: “Non abbiamo abbandonato l'ipotesi Superlega”

    BARCELLONA (Spagna) – Intervistato dal ‘Mundo Deportivo’ su diverse tematiche il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha parlato così del progetto Superlega: “Se abbiamo abbandonato l’ipotesi Superlega? No, tutt’altro. Siamo lì con Juventus, Real Madrid e altre squadre in attesa, così come Manchester, Liverpool, anche club tedeschi. Aspettiamo di capire se ci sarà un nuovo format o se sarà una Champions League migliorata”, ha spiegato il numero uno del Barça. “Noi siamo qui. Stiamo vincendo in ognuno dei procedimenti legali che sono stati avviati. Adesso attendiamo una sentenza dalla Corte Europea, che speriamo possa pronunciarsi entro la fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Koeman rompe il silenzio e sferra un duro attacco a Laporta

    Ronald Koeman, ex allenatore e giocatore del Barcellona, rompe il suo silenzio e da la sua versione dei fatti su quello che è successo con il club catalano dopo il suo esonero. Intervenuto ai microfoni del programma “Algemeen Dagblad”, l’ex campione sferra un duro attacco nei confronti del presidente del Barcellona Joan Laporta: “Ho capito subito che non ero il suo allenatore. Mi ha detto mille volte che Xavi non era il suo tecnico, perché gli mancava esperienza. Non mi hanno dato il tempo che invece hanno dato a lui. Comunque sono felice che ora le cose stiano andando meglio”. Sullo stesso argomentoMundo Deportivo: “Napoli, tre offerte dal Barcellona per Fabian Ruiz”Calciomercato Napoli

    Sulla perdita di Messi: “Perché l’hanno lasciato andare?”

    Poi Koeman parla del ritorno al Camp Nou: “Non andrò la per un bel pò. Non posso far finta che non sia successo niente”. Sull’addio di Messi: “Mi hanno detto che dovevo accettare la partenza di alcuni giocatori per mettere in ordine le finanze. Ma poi vedi che portano qualcuno per 55 milioni di euro (Ferran Torres) poco dopo aver lasciato andare Lionel Messi e ti chiedi se non fosse successo qualcos’altro. Perché Messi è dovuto partire?” ha concluso l’ex allenatore dei catalani.  LEGGI TUTTO

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    Laporta: “Spero che Dembélé resti al Barcellona, è meglio di Mbappé”

    Il presidente del Barcellona Joan Laporta è fiducioso sul rinnovo del contratto di Ousmane Dembélé. Intervenuto su Tv3, il dirigente ha ammesso che la trattativa non è facile, ma spera che alla fine si riesca a trovare un accordo che possa soddisfarre entrambi. 

    Le dichiarazioni di Laporta

    Il numero uno blaugrana ha dichiarato: “Abbiamo un ottimo rapporto con Dembélé, lui vuole restare. Lo vogliamo perché è un grande giocatore. Sono situazioni che necessitano di una trattativa con i rappresentanti del giocatore, che vogliono solo il meglio per lui. Sono entusiasta di Dembélé, è più forte di Mbappé”. Parlando di mercato, il presidente ha aggiunto: “Xavi ci ha chiesto di rafforzare la squadra e proveremo a farlo, ma in questo momento non abbiamo un margine salariale molto elevato. In questo momento non è possibile, ma dobbiamo lasciare lavorare la dirigenza sportiva”.

    Guarda la galleryDani Alves torna a Barcellona: sorrisi e palleggi a piedi nudi LEGGI TUTTO

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    Laporta e il futuro di Koeman al Barcellona: “Tutti sono legati ai risultati”

    In casa Barcellona sembra non esserci pace. Dopo l’addio di Messi in estate, i blaugrana non stanno vivendo un buon momento neanche in questo avvio di stagione e la permanenza in panchina di Koeman è sempre più a forte rischio. “Il suo futuro non dipende dal risultato di oggi (contro il Cadice, ndr) – ha spiegato il presidente Laporta a ‘El Chiringuito’ – Koeman è il nostro allenatore e oggi siamo con lui. È il tecnico della prima squadra, vogliamo che le cose vadano bene per lui”. Nell’ultima conferenza stampa l’allenatore olandese si è limitato a leggere un comunicato, senza rispondere alle domande dei giornalisti. “Abbiamo scoperto all’ultimo minuto che ha voluto fare questa dichiarazione – ha aggiunto – Ha l’obbligo di partecipare ed è libero di rispondersi ed esprimersi come meglio credere. Rispettiamo la sua decisione. La squadra non sta funzionando come ci auguravamo, ma non mi piace il disfattismo, la nostra rosa è questa e penso che possa lottare per la Liga, ci credono anche i giocatori. Secondo me bisogna essere ottimisti, c’è da lavorare e lottare giorno dopo giorno, parlare di meno e fare di più. Tutti gli allenatori, non solo Koeman, sono legati ai risultati, nel caso del Barcellona anche al gioco che esprime la squadra”. LEGGI TUTTO